Leggo su la Cronaca di oggi che l'amico Martino Boschiroli si pone alcune domande su cosa ne pensi la Lega Nord dell'eventuale abolizione di prefetture e province. Sulle prime la posizione del mio movimento è chiara e semplice da moltissimi anni ed è per la totale abolizione di questo strumento di controllo statale di origine napoleonica, le cui funzioni potrebbero essere tranquillamente essere trasferite a sindaci, presidenti di provincia, governatori e questori.
Con una battuta chiedersi se la Lega è per l'abolizione delle prefetture è come porsi il dubbio se un esponente dell'Udc crede in Dio.
Quanto alla questione delle province invece la Lega è nettamente contraria alla loro abolizione in quanto ritiene che esse abbiano oggi, e potranno avere in futuro, un ruolo importante di coordinamento e unione delle realtà amminilstrative più piccole come i comuni.
Il problema di questi enti, così come delle regioni e dei comuni, è la palese disparità nella gestione delle risorse economiche tra gli enti del nord e quelli del sud. E' fatto risaputo come esistono province con un numero di abitanti pari alla nostra abbiano finanche il triplo dei dipendenti e nonostante questo forniscono servizi scadenti. Il vero spreco di denaro pubblico è in queste disparità frutto di decenni di clientele che il progetto di federalismo fiscale all'esame del parlamento mira a cancellare.
Inoltre coloro che propugnano l'abolizione delle province dovrebbero dire chiaramente cosa intendono fare dei dipendenti di queste. Li vogliono licenziare? oppure saranno semplicemente trasferiti a comuni e regioni, trasferendo anche i costi? E le buche nelle strade oggi provinciali? Non saranno più tappate oppure i costi per farlo si trasferiranno da un centro di spesa ad un altro? Ai cittadini darsi da soli la risposta che appare scontata...