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mercoledì 25 febbraio 2009

QUOTE LATTE: VIA LIBERA IN COMMISSIONE AGRICOLTURA AL DECRETO

di seguito una "nota" pubblicata oggi alle 19:52 su FACEBOOK dal ministro Luca ZAIA

SONO STATI APPROVATI IMPORTANTI EMENDAMENTI

Tra gli emendamenti, sono stati approvati all'unanimita' sia quello che prevede una dotazione di 230 mln di euro per il Fondo di Solidarieta' Nazionale, sia quello che proroga al 31 dicembre 2009 le agevolazioni previdenziali e assistenziali per le zone svantaggiate e montane."Siamo riusciti nel tentativo di migliorare un testo gia' buono'' Cosi' ha commentato il presidente della Commissione agricoltura Paolo Scarpa Bonazza.

venerdì 20 febbraio 2009

QUOTE LATTE: NON E' UN DECRETO PER FURBI

di seguito una "nota" pubblicata oggi alle 16:30 su FACEBOOK dal ministro Luca ZAIA

"Invito, ancora una volta, tutti gli allevatori a farsi spiegare bene cosa sta accadendo in Senato in merito al decreto sulle quote latte, come funzionerà il Fondo per la ristrutturazione dei debiti e, infine, a leggere attentamente il provvedimento. Vorrei che si capisse una volta per tutte che il vero nemico è il mercato. E per combatterlo non ci si può presentare in ordine sparso; bisogna fare fronte comune. Non si può chiedere di non aumentare la produzione per evitare il crollo dei prezzi, e contemporaneamente reclamare nuove quote, che equivalgono a nuova mungitura: c’è una evidente contraddizione.Ho il massimo rispetto per chi protesta e ribadisco la mia disponibilità ad ascoltare le istanze di tutti. Ma non posso accettare una contestazione che nasce da una diceria messa in giro da qualcuno: che, cioè, questo decreto vada a vantaggio solo di pochi privilegiati. Lo ripeto: non è un decreto per furbi. Dire che riguarda solo 1000 aziende è una bugia, come pure affermare che si tratta di una sanatoria: per la prima volta nella storia dell’agricoltura, il pagamento delle multe avverrà con un interesse tra il 6 e il 6,5 per cento. Una bella differenza rispetto al 2003, quando fu prevista una rateizzazione ad interessi zero.Riguardo al Fondo di ristrutturazione dei debiti, tra le priorità che mi sono prefisso per questo decreto c’era quella di aiutare i produttori che sono in difficoltà e che hanno sempre operato nella legalità. Il fondo l’ho voluto inserire io nel provvedimento, quindi mi stupisce che oggi divenga il vessillo dei contestatari ad oltranza.Il decreto è un po’ come la Pietà di Michelangelo: il capolavoro nasce dalla limatura della pietra in eccesso. Sempre restando nella metafora, abbiamo dato corpo a una statua i cui contorni sono ben delineati, ma non escludiamo che si possa perfezionare. Certo è che non metteremo i piedi al posto della testa."

la dedico a tutti i "politicanti leccalatte" che popolano la fauna politica regional/provinciale...