mercoledì 30 dicembre 2009

bilancio annuale... e pagellina

Come lo scorso anno sono quì a scrivere per fare un piccolo bilancio di un altro anno (l'ultimo) da Segretario Provinciale di Crema della Lega Nord.

Per prendere spunto su cosa scrivere mi sembra doveroso riportare integralmente la "pagellina" scritta da Antonio Grassi su "la Provincia" di oggi a pagina 22.

Matteo Soccini, Segretario Provinciale della Lega.

Un 2009 trionfale. Entra in consiglio comunale. In provincia è nominato assessore. Su cava di Caravaggio e discarica di amianto è ondivago. Collabora con la stampa. Non sempre alle dichiarazioni seguono i fatti. Ma in politica non è un peccato. Winston Churchill insegna: "Il rimangiarmi le mie parole non mi ha mai dato l'indigestione".

Voto 8 per il successo personale, 6- per quello politico, 5 per la coerenza.

Che sia stato un 2009 positivo non lo nego, quanto al successo personale non lo scinderei dal ruolo politico che ho svolto. Infatti, se oggi reggo un assessorato in provincia lo si deve soprattutto all'ottimo risultato ottenuto dalla Lega alle elezioni dello scorso giugno. Come promemoria, limitatamente al territorio di mia competenza i risultati sono stati:
24,6 % LEGA NORD
29,7 % PDL
21,4 % PD
il tutto condito da 5 consiglieri provinciali cremaschi (sul totale di 8 assegnati alla Lega).
Come si vede quello che a livello di provincia istituzionale è un timore (nutrito da esponenti del PD di un sorpasso alle prossime regionali), nel cremasco si è già realizzato. In concomitanza con le provinciali si sono svolte anche le amministrative in numerosi comuni, in molti di essi la componente leghista è stata fondamentale per la vittoria del centro destra come a Vaiano, Vailate, Sergnano, Camisano, Agnadello, in altri comuni la Lega è entrata per la prima volta in consiglio come a Ripalta Cremasca a Romanengo. In ultimo come non ricordare la riconferma di un monocolore verde a Capergnanica.
Tutti risultati questi non dovuti al caso, ma in primo luogo ottenuti grazie al lavoro dei tanti militanti e delle nostre sezioni. I primi sono aumentati rispetto all'anno passato del 33%, mentre le sezioni sul territorio sono passate da 10 a 13 (due delle quali proprio a Ripalta e Romanengo). Non voglio certo attribuirmi tutti i meriti di questa crescita ma un certo contributo penso di averlo dato, se non altro perchè in questo anno (ed i giornalisti lo sanno), almeno sulle rive del Serio, le cronache dei quotidiani non hanno riportato di divisioni e scontri interni al mio partito come invece avvenuto con altri (che poi sono due... e si differenziano per una sola lettera dell'alfabeto). Per questo l'8 "personale" lo medierei con il 6- "politico"... un 7 forse ci stà bene, in fondo il compito di un Segretario di partito (almeno come lo intendiamo in Lega) è quello di far crescere il movimento e metterlo nelle condizioni ideali per portare avanti le proprie idee nelle istituzioni.
Per il 5 invece mi permetto di "contestare" (con la cordialità che mi è riconosciuta) il maestro...
Sulla cava di Caravaggio la posizione mia e del movimento non è mai cambiata ed è contraria. A tal proposito rimando al post pubblicato il 20 settembre, riportante un articolo sempre del quotidiano "la Provincia". Mi si potrà contestare l'azione messa in campo dalla giunta provinciale. Sul punto la considerazione è che di fronte ad un obiettivo comune e consiviso (l'avversità alla cava) la tattica di contrasto può variare. Il parere della giunta inoltre è ben evidente dalla relazione preparata per il ministero dell'ambiente e pubblicata nel post precedente.
Discarica di amianto. Anche in questo caso non posso che rimandare ad un altro post che ho pubblicato il 15 novembre. Sul tema avevo già scritto molto e ripetermi sarebbe troppo prolisso...
In ultimo una citazione che non ricordo chi abbia pronunciato (da buon leghista resto sempre un pò ignorante): "Solo gli stupidi non cambiano mai idea".
Detto questo su cave e discariche un pò stupido lo resto... Buon 2010 a tutti!

lunedì 28 dicembre 2009

Cava di Caravaggio - relazione approvata in giunta provinciale

di seguito la relazione che la giunta provinciale ha approvato nella seduta del 23 dicembre.

Oggetto: Piano Provinciale delle Cave della Provincia di Bergamo: realizzazione di attività estrattiva nel comune di Caravaggio.

Con delibera di Consiglio provinciale di Bergamo n. 16/2004, è stata adottata la proposta di nuovo Piano Provinciale delle Cave per il territorio bergamasco valida per il decennio 2003/2012.

Durante l’iter di adozione della pianificazione era stato previsto un Ambito Territoriale Estrattivo, indicato con la sigla ATE g38, collocato poco a settentrione della nostra Provincia, nel comune di Caravaggio, in località C.na Volte. Si tratta di una cava di grande estensione, considerato che il giacimento ha superficie di circa 800.000 m2 ed un volume disponibile di circa 16.000.000 m3 di sabbia e ghiaia. La pianificazione della provincia di Bergamo ne prevedeva lo sfruttamento di una porzione avente estensione di 130.000 m2 ed una produzione di materiale di 2.400.000 m3. La profondità indicata per questo intervento era pari a 25 metri dal piano di campagna, con intercettazione della falda freatica e conseguente formazione di lago di falda.

I termini dell’intervento devo essere attentamente valutati:
in primo luogo il regime delle acque superficiali e sotterranee: in particolare se il lago di cava è in grado di alterare il bilancio idrico ed idrogeologico della zona andando ad interferire con il reticolato idrografico superficiale esistente, soprattutto nella zona adiacente all’area di cava. Devono essere attentamente valutate eventuali ripercussioni sull’autonomia irrigua attualmente garantita dai fontanili e le possibili alterazioni del flusso idrico sotterraneo e della morfologia di falda.
Simili interventi comportano l’eliminazione dell’orizzonte che funge da protezione e filtro nei confronti delle acque freatiche implicando un aumento locale della vulnerabilità della falda e, di conseguenza, una maggiore esposizione al degrado.
La Sacra Fonte del Santuario di Caravaggio, ubicata a monte del bacino di cava, potrebbe anch’essa essere interessata dall’abbassamento del livello della falda superficiale. Tale fenomeno potrebbe portare alla riduzione della portata di acqua della fonte.
Oltre alle valutazioni sull’assetto idrologico dell’area deve essere posta particolare attenzione agli impatti che l’attività di escavazione e il conseguente aumento di traffico veicolare pesante possono portare sul clima acustico e sulla qualità dell’aria della zona.
La problematica in discussione potrebbe peraltro risultare incrementata dalla messa in opera dell’autostrada BRE.BE.MI., di collegamento tra la città di Brescia e Milano per la quale, nel tratto scorrente tra gli abitati di Treviglio e Caravaggio, è prevista la realizzazione in trincea.

Nella documentazione relativa alla valutazione di impatto ambientale della sopra citata opera stradale, si afferma tra l’altro che, a valle dei tratti in trincea, potrebbe realizzarsi un’importante decremento delle falde che andrebbe a sommarsi alle problematiche segnalate in precedenza.
L’Amministrazione Provinciale di Cremona di concerto con Regione Lombardia si è attivata ed ha ottenuto che ARPA regionale venisse incaricata di approfondire le problematiche sopra elencate attraverso studi e valutazioni tecniche che possano condurre ad una oggettiva valutazione dell’opera. Ha pertanto ritenuto che, al di là delle posizioni meramente strumentali che gli enti possono o meno assumere in sede di giudizio, sia fondamentale la valutazione del bilancio costi benefici sia in termini ambientali che di necessità di materiale per le opere pubbliche e per lo sviluppo del territorio. Quindi la Provincia ha ritenuto opportuno attendere i risultati degli studi e le decisioni della Regione Lombardia, titolare della competenza di approvazione dei piani cave, piuttosto che impiegare sterilmente fondi pubblici in una resistenza in appello non giustificabile se non condotta a supporto della regione stessa.

Si fa presente che la sentenza del TAR ha visto soccombente la Regione Lombardia solamente perchè la decisione di stralciare l’ATE g38 (cava di Caravaggio) dal Piano Cave della Provincia di Bergamo presa dal Consiglio regionale, non era stata sufficientemente motivata, facendo salvo, peraltro, il potere del Consiglio di rideterminarsi in merito.
Ad oggi non sono pervenuti agli uffici della provincia contributi ufficiali da parte di Arpa, si è appreso dalla stampa che il direttore generale Picco durante un’audizione in Commissione VI ha confermato le perplessità finora emerse rilevando la necessità di effettuare maggiori rilevi piezometrici e nuovi studi idrogeologici.

martedì 1 dicembre 2009

relazione al bilancio di previsione 2010...

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di seguito la relazione che ho letto questo pomeriggio in Consiglio Provinciale:

BILANCIO di PREVISIONE 2010
Relazione dell’Assessore allo Sviluppo Economico, dott. Matteo Soccini
Il Bilancio di previsione per l’anno 2010 riunisce gli interventi previsti a sostegno delle attività produttive.
Si tratta di un programma articolato che contempla sia la realizzazione d’iniziative proprie della Provincia che l’esercizio di funzioni trasferite e/o delegate dallo Stato e dalla Regione Lombardia.
Anche per il 2010 la parte preponderante dell’attività è finanziata da fondi extra-provinciali: regionali, statali e comunitari.
Ciò determina l’organizzazione del lavoro dell’assessorato che, per necessità, deve rispondere ai vincoli posti dalle fonti di finanziamento.
Va, inoltre, ricordato come gli ambiti d’intervento siano costantemente interessati da rilevanti cambiamenti legislativi, amministrativi e organizzativi che richiedono una continua attività di adeguamento.

Accanto a questi fattori importanti per l’organizzazione e l’attività, ve ne è un altro che si è imposto già negli ultimi mesi del 2008, vale a dire la pesante crisi economico-produttiva che interessa anche la nostra provincia.
La crisi produttiva continua ad avere importanti ripercussioni e, si ritiene, che la situazione permarrà critica anche nel prossimo futuro. Tale difficile situazione investe in modo rilevante l’intera attività.
La Provincia ha deciso di affrontare la questione intervenendo – per quanto possibile - su entrambi i versanti interessati, vale a dire: le aziende e i lavoratori.
Si procederà, quindi, sia con misure di sostegno alle imprese - che ci si propone di realizzare in modo innovativo e più incisivo.

Sostegno alla costituzione di aggregazioni imprenditoriali nei settori in maggiore difficoltà, il sostegno – se possibile – all’accesso al credito delle aziende anche con modalità diverse da quelle passate, il sostegno alle esportazioni e all’innovazione. Si tratta d’interventi che la Provincia già realizzava e che devono essere ora definiti e organizzati con maggior rigore e con una maggior capacità di indirizzo, finalizzazione e integrazione con altri livelli istituzionali: Unione Europea, Governo nazionale e Regione Lombardia.

Attività produttive
Il sostegno alle attività produttive deve essere definito in stretto raccordo con il territorio con una visione complessiva, sistematica e razionale della attuale situazione di crisi, del suo impatto sulla realtà produttiva cremonese, sulle effettive possibilità di ripresa e sulle risorse effettivamente disponibili. I temi sono da qualche tempo evidenziati in diverse analisi e riguardano:
- L’innovazione produttiva, organizzativa e commerciale delle aziende cremonesi,
- Il sostegno all’attività di ricerca e alla diffusione dei suoi risultati,
- Il miglioramento della propensione all’esportazione e alla internazionalizzazione delle aziende cremonesi,
- L’accesso al credito,
- Il sostegno alle strutture di servizio del mondo imprenditoriale.
Propedeutica all’elaborazione di interventi efficaci negli ambiti suddetti è la conoscenza condivisa della effettiva situazione economica-sociale e degli obbiettivi da perseguire.
A tal fine, si ritiene utile procedere, in collaborazione con altri soggetti (pubblici e privati) secondo una modalità operativa “a rete” che comporta il coinvolgimento dei soggetti interessati e la concentrazione delle risorse sui progetti ritenuti prioritari.
La capacità di acquisire finanziamenti esterni aggiuntivi appare di fondamentale importanza non essendo gli attuali bilanci degli enti locali in grado di sostenere interventi di rilevante significato per la struttura produttiva.
L’acquisizione di tali finanziamenti richiede, però, organizzazioni in grado di provvedere secondo tempi e modalità prefissate, e questo è un elemento che localmente, presenta ancora una qualche carenza.
Al riguardo un fattore determinante sarà la collaborazione con la Regione Lombardia sia nella fase di decisione delle priorità che in quella di recupero delle risorse.

La conoscenza della struttura produttiva e del mercato del lavoro
La conoscenza della struttura produttiva provinciale è di evidenza immediata per chi intenda definire obiettivi e progetti d’intervento.
Al riguardo il Servizio Informativo Economico Sociale (SIES) verrà chiamato ad uno sforzo ulteriore per fornire informazioni e indicazioni sempre più precise sulla nostra situazione economica e sociale.
In questo periodo è in corso di ri-definizione la convenzione e lo statuto che disciplinano il Sies e la sua attività.

Il sostegno alla propensione delle aziende cremonesi verso l’esportazione e la internazionalizzazione
Per il futuro, si ritiene di intraprendere la strada dei progetti condivisi da più soggetti, sapendo di dover predisporre interventi calibrati sulle risorse disponibili, sulle esigenze e possibilità del territorio e, nello stesso tempo, fare in modo che tali esigenze siano sempre più qualificate.
L’intervento in parola è mantenuto anche nell’attuale periodo di crisi proprio per sostenere quelle imprese che mostreranno comunque un atteggiamento di apertura verso l’esterno.

L’innovazione produttiva, organizzativa e commerciale delle aziende e sostegno all’attività di ricerca
Si tratta di ambiti d’intervento presenti anche negli scorsi anni e che trovano una ragion d’essere ancora maggiore nell’attuale periodo di ciclo negativo.
L’innovazione e la ricerca sono, infatti, obiettivi strategici riconosciuti tali da tutte le analisi disponibili.
Questi enti – oltre che svolgere attività didattica - rappresentano una parte importante della nostra ricerca che potrebbe ancor di più espandersi e meglio servire il mondo produttivo.
A questo intervento deve aggiungersi il sostegno alla società “Crema Ricerche” il cui obiettivo è quello di diffondere l’innovazione nelle aziende del territorio.
Nel corso del 2010 l’Amministrazione valuterà e definirà le proprie modalità di partecipazione a “Reindustria” e a “Crema Ricerche”.
L’intervento avrà come obiettivi la razionalizzazione delle due strutture, il miglioramento complessivo dell’attività alla luce anche della mutata situazione economica.

L’accesso al credito
Il sistema provinciale degli organismi di garanzia fidi ha conosciuto una fase di rilevante trasformazione con l’adesione a organismi di livello regionale. Ciò ha comportato la necessità di una revisione dell’intervento provinciale concordata con tutte le parti interessate.
L’accesso al credito è sicuramente una delle questioni principali per tutte le aziende ma, in modo particolare, per le piccole e piccolissime aziende che caratterizzano il nostro territorio.
Potrà, quindi, essere utile valutare se mantenere il classico sostegno agli organismi di garanzia fidi oppure se inserire tale intervento in un contesto più ampio dovuto anche alla importante operazione di aggregazione che la maggior parte degli organismi di garanzia fidi cremonesi ha intrapreso nei mesi scorsi. Le iniziative saranno valutate in accordo con le parti interessate.

domenica 29 novembre 2009

errori di stampa...


sul settimanale "inprimapagina" del 20 novembre, a pagina 23, c'era scritto...

"Sabato (14 novembre n.d.r.) si sono ritrovati a pranzo all'Antica Rocca di Soncino un buon numero di leghisti con loro l'On. Silvana Comaroli, il direttore generale dell'ASL di Cremona dott. Gilberto Compagnoni e il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Treviglio On. dott. Cesare Ercole, l'ass. provinciale Matteo Soccini, il sindaco Francesco Pedretti..."

DOMANDA? quanto scritto è tutto vero???

NO, e vi spiego...

in primo luogo il pranzo, svolto al termine del convegno sulla sanità organizzato dal gruppo consiliare in provincia della Lega, non si è svolto a Soncino ma a Pandino.
in "secundis" tra i commensali non figurava il sottoscritto... infatti ho passato quel giorno a casa con un bruttissimo raffreddore.

tutto questo è facilmente riscontrabile. i testimoni sono molti...

a questo punto vi chiederete il perché di questa precisazione.
in fondo essere citati come partecipanti ad un pranzo tra amici non è un grosso problema.
il motivo è semplice...

l'episodio che ho citato dimostra come non sempre quanto trovate scritto sui giornali è totalmente vero. anche i giornalisti sbagliano...

peccato che in consiglio provinciale ci siano ex assessori che prendendo per "oro colato" quanto apparso sullo stesso settimanale tempo fa abbiano presentato un'interrogazione...

sabato 28 novembre 2009

Comunicato Stampa - EXPO 2015: Soccini (Lega), “La proposta di Borghetti merita attenzione”.

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CREMA, 28 novembre 2009 – In merito alla proposta riguardante l’Expo 2015 lanciata dall’assessore Maurizio Borghetti, interviene l’assessore provinciale allo sviluppo economico, Matteo Soccini.

“La proposta lanciata quest’oggi sulla stampa dall’assessore Borghetti di costituire una società che si occupi del tema Expo non può non trovare attenzione da parte dell’amministrazione provinciale – afferma l’Assessore allo Sviluppo Economico Matteo Soccini, che aggiunge – L’idea di mettere attorno ad un tavolo amministrazioni pubbliche, associazioni di categoria e altri soggetti privati merita un sicuro approfondimento per capirne la portata e gli obbiettivi che si propone di perseguire”.

Prosegue l’esponente leghista: “Quanto alla prospettiva di costituire una nuova società ad hoc ritengo opportuno privilegiare i soggetti che già operano sul territorio. Difatti una società che riunisce come azionisti Provincia di Cremona, comuni di Crema, Cremona e Casalmaggiore, associazioni di categoria, sindacati e camera di commercio è tuttora esistente e si chiama Reindustria.
In una fase come questa, in cui è in discussione il futuro di questa agenzia di sviluppo territoriale, è quanto mai corretto e doveroso porsi la domanda se non sia il luogo adatto al perseguimento degli obiettivi posti da Borghetti.
L’idea è stata lanciata, compito di tutti gli attori coinvolti discuterne seriamente.”

sabato 21 novembre 2009

lettera a Savoldi (presidente Reindustria)

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Cremona, lì 19 novembre 2009

Egregio Signor Presidente
Agostino Savoldi
Reindustria

Egregio Signor Presidente,
Apprendo dalla stampa di sue dichiarazioni, relative al comunicato inviato nella giornata di ieri dall’Ufficio Comunicazione dell’ente provinciale, in merito alle quali non posso non esprimerle tutto il mio stupore per il tono usato.

Il mio stupore nasce dal fatto che, da una lettura non emotiva dell’intero comunicato, si evince chiaramente come l’affermazione sul “mantenere in vita società pubbliche se effettivamente utili per il bene collettivo e non certo come luoghi dove piazzare amici” era, e lo è ancora, riferita chiaramente all’ormai defunta società Cre.So., costituita in seno al Comune di Crema all’epoca dell’amministrazione di centrosinistra.

Una società che nei pochi anni di vita ha “prodotto” solo buste paga per un consiglio di gestione, un consiglio di sorveglianza ed un collegio sindacale, oltre che stuzzicare l’interesse della Corte dei Conti regionale.

Quanto alla Sua persona, nonché alla dott.sa Ginelli, mi preme rimarcare come nello stesso comunicato il sottoscritto abbia espresso un ringraziamento ad entrambi per la disponibilità dimostrata nel presentare all’amministrazione provinciale lo stato dell’arte della società.
In ultimo mi preme ricordare come ogni qual volta sia pervenuta una richiesta di incontro da parte Sua , la stessa sia stata esaudita nel più breve tempo possibile. Non ultima la mia celere risposta alla Sua e-mail pervenuta nel pomeriggio di mercoledì 18 novembre.

Sarà mia cura provvedere, una volta verificata la disponibilità della altre persone interessate, ad esaudire la sua richiesta di incontro.
In quella sede si potrà dipanare la spiacevole “incomprensione” di questi giorni.

Distinti saluti.

L’Assessore allo Sviluppo Economico
(dr. Matteo Soccini)

giovedì 19 novembre 2009

Comunicato Stampa - Soccini risponde ad Alloni.

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Cremona, mercoledì 18 novembre 2009
«Scorrendo questa mattina i quotidiani locali ho avuto modo di apprendere dell’ennesima polemica, portata avanti dal consigliere Alloni, riguardo a una dichiarazione erroneamente attribuita al sottoscritto su Reindustria apparsa su un settimanale locale». Così l’assessore provinciale allo Sviluppo economico Matteo Soccini risponde alle critiche mosse dal consigliere di minoranza Agostino Alloni sul tema Reindustria.

«La considerazione sulla società partecipata dall’ente provinciale era stata pronunciata, con tutta la sua nota schiettezza, al termine di una conferenza stampa svoltasi nel pomeriggio del 4 novembre a Crema da Cesare Giovinetti (circostanza facilmente riscontrabile). In quell’occasione, incalzato dalle domande dei giornalisti, mi sono limitato a rispondere con una semplice battuta affermando un principio che tutti i buoni amministratori dovrebbero seguire, vale a dire il mantenere in vita società pubbliche se effettivamente utili per il bene collettivo e non certo come luoghi dove piazzare amici…Cre.So docet!.

Per quanto riguarda nello specifico Reindustria (ma il discorso si può allargare anche a Crema Ricerche) l’intenzione dell’attuale amministrazione è di verificare con scrupolo, confrontandosi con gli altri soggetti istituzionali e associativi coinvolti, quale nuova “mission” dare alla società. Nei colloqui sino a oggi avuti, da più parti, è emersa chiaramente l’esigenza di mettere mano al tema affrontando i problemi esistenti e risolvendoli per fare in modo che la società possa effettivamente divenire un punto di riferimento per lo sviluppo economico del nostro territorio. L’inerzia porterebbe solo al risultato di creare un’altra APIC.

Grazie alla disponibilità dell’attuale presidente Savoldi e del direttore Ginelli ho avuto modo di costatare quale sia lo stato dell’arte per le attività in essere e dei progetti in cantiere. Sarà mia cura, nel più breve tempo possibile, portare a debita conoscenza del consiglio provinciale tramite la commissione competente, l’esito della verifica in atto con gli altri partecipanti alla società, e per presentare le nostre linee d’intervento».

mercoledì 18 novembre 2009

Comunicato Stampa - SENTENZA SUL CROSIFISSO: Soccini (Lega), “La Lega difende il simbolo delle radici cristiane d'Europa.”

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CREMA, 18 settembre 2009 – In merito alla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, secondo la quale la presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce "una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni", interviene il Segretario Provinciale di Crema e consigliere comunale, Matteo Soccini.

“La Corte europea dei diritti dell'uomo, con questa sentenza, ha calpestato i nostri diritti, la nostra cultura, la nostra storia, le nostre tradizioni e i nostri valori. In ogni caso i crocifissi da noi resteranno sulle pareti delle nostre scuole, dove sono sempre stati, così come continueremo ad avere i presepi o a festeggiare il Natale, perché siamo orgogliosi di questi nostri simboli e del loro significato e perché fanno parte di ognuno di noi - afferma il Segretario leghista Matteo Soccini, che aggiunge - A casa nostra nessuno può imporci regole che sono contro la nostra storia e la nostra cultura nemmeno quegli organismi europei che dimostrano di essere sempre più distanti dal credo e dalla volontà dei nostri popoli. Per esprimere con forza la netta contrarietà a quanto affermato dalla corte europea in molti comuni sarà presentata una mozione per chiedere che le nostre amministrazioni si pronuncino chiaramente contro la sentenza”.
Nel pomeriggio di ieri la mozione, firmata dai consiglieri Soccini e Tosoni, è stata depositata in comune a Crema per essere posta all’ordine del giorno del consiglio comunale.

Prosegue l’esponente leghista: “La Lega Nord non è rimasta ferma a guardare e, come sempre è accaduto in tutti i precedenti casi analoghi, si attivata, fin da subito, per dare al popolo la possibilità di pronunciarsi e dire l'ultima parola sull'opportunità o meno di privarci di un simbolo importante quale il crocifisso. Pertanto ci siamo mobilitati immediatamente per dare il via ad una maxi raccolta firme a riguardo: portiamo in piazza i nostri gazebo e i nostri banchetti, diamo la parola al popolo e facciamo firmare tutti i cittadini per chiedere, attraverso una petizione popolare, di non rimuovere i crocifissi sui muri delle nostre scuole, dei nostri ospedali, dei nostri luoghi pubblici, dove sono sempre stati”.

domenica 15 novembre 2009

cave & discariche, facciamo chiarezza!

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in questa domenica autunnale, costretto a casa da qualche linea di febbre, mi sono detto... perchè non buttare giù due righe per rispondere a tutti quei politicanti che mi tirano in ballo su cave e discariche?

e allora eccomi qua a scrivere...

negli ultimi tempi diversi "prestigiosi" esponenti della sinistra e dintorni (i vari Alloni, Torchio, Guerrini, Bordo, ecc...) hanno aperto bocca su stampa ed in consigli vari (crema e cremona) per attaccare il sottoscritto sulla vicenda di Cappella Cantone, il tutto prendendo spunto da un mio post successivo all'approvazione in consiglio comunale a Crema di una mozione sull'argomento.

attaccano propagandando una mia, a loro dire presunta, incoerenza tra quanto scritto e accaduto dopo.
se una persona con un briciolo di onestà intellettuale andasse a rileggere il tutto, contestualizzando quanto scritto, ed analizzando gli accadimenti successivi non potrebbe non vedere con chiarezza come le condizioni per le quali avevo promessi le mie dimissioni da segretario provinciale della Lega non si siano affatto realizzate.

vediamo perchè...

1- la richiesta e validità di richiedere una normativa migliore in materia alla Regione Lombardia è stata fatta propria da tutta l'attuale maggioranza (Lega e Pdl) che governa la provincia in una mozione recentemente approvata (che potete trovare in un mio post di qualche giorno fà).

2 - l'avversità della Lega alla discarica di Cingia dé Botti è stata confermata e ridadita con un atto ufficiale della giunta provinciale (di cui faccio parte) che ha espresso parere negativo al progetto di una discarica di amianto in quella località.

3 - Cappella Cantone. anche in questo caso è bene fare chiarezza. all'epoca della mozione presentata prima in provincia e poi in consiglio comunale a Crema gli unici dati presenti sul quantitativo di amianto da smaltire in provincia di Cremona parlavano di una modica quantità (15.000 mc), che a fronte della possibilità di costruire due discariche a Cappella e Cingia con un potenziale ricettivo di quasi 600.000 mc apparivano (e appaniono ancora oggi) francamente eccessive! E su una aventualità di questo genere la Lega non si è mai detta favorevole.
Cosa è successo dopo, semplice, dall'ASL è emerso uno studio che stima una quantità da smaltire per il nostro terrotorio a circa 180.000 mc, un valore considerato da esperti al di sopra delle parti sottostimente il reale quantitativo da smaltire.
Con una montagna di amianto di questo genere, ed in totale coerenza col principio leghista dello smaltire il più possibile i rifiuti a casa nostra l'esigenza di una discarica in provincia si è reso necessario.
L'idea di scaricare i nostro rifiuti ad altri come vorrebbe la sinistra (affermazione fatta dal transfuga Biondi in consiglio provinciale), oltre che irresponsabile, e anche ben poco federalista.

Detto che la giunta ha posto su Cappella, oltre a tutta una serie di prescrizioni normative a tutela della popolazione, il limite di 260.000 mc come capacità ricettiva appare chiaro come il principio che la Lega Nord ed il sottoscritto hanno sempre sostenuto è pienamente rispettato.

Alla domanda perchè a Cappella e non in altro luogo? rispondo ricordando che ad oggi NESSUN comune della provincia si è detto favorevole a ricevere una discarica di amianto. Ben vengano proposte! A tal riguardo una colpa chiara e netta è a carico di coloro che hanno preceduto nell'amministrazione provinciale.
Se Cappella Cantone non andava bene avevano tutto il tempo per cercare un altro sito, ma non lo hanno fatto. Perchè? semplice... tentare di scaricare il problema sulla Regione Lombardia (che ha le sue colpe intendiamoci, prima tra tutte la non volonta di certi ambienti della giunta Formigoni a voler riformare la normativa...) e sfruttare la vicenda in campagna elettorale.

Ogni tanto lorsognori attaccano la Lega accusandoci di aver fatto solo campagna elettorale su questi temi... da quale pulpito! proprio loro che non potendo fare campagna sulle cose fatte (l'unica opera di pregio della giunta Torchio è il disastro APIC!!!) hanno cercato in ogni modo di sfruttare la vicenda di Cappella e Cingia.

In ultimo due parole sulle cosidetta "vetrificazione" dell'amianto.
Su una alternativa di questo genere la giunta e la maggioranza in consiglio provinciale si sono dette favorevolo a sostenere un progetto industriale serio e fattibile. E' chiaro che un impanto del genere, nel quale inertizzare amianto ad un costo inferiore a conferimento in discarica, potrebbe per le leggi del "mercato" a rendere non conveniente economicamente l'apertura di una discarica.
Si arriverà a questo risultato? Forse... sempre che i soliti "politicanti" non tentino di politicizzare la vicenda dimostrando per una volta di essere interessati al bene del territorio e non solo al loro (a vedere i risultati postumi decisamente mediocri) tornaconto elettorale.

lunedì 9 novembre 2009

Ich bin ein Berliner!

« Ci sono molte persone al mondo che non comprendono, o non sanno, quale sia il grande problema tra il mondo libero e il mondo comunista. Fateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che il comunismo è l'onda del futuro. Fateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che, in Europa e da altre parti, possiamo lavorare con i comunisti. Fateli venire a Berlino! E ci sono anche quei pochi che dicono che è vero che il comunismo è un sistema maligno, ma ci permette di fare progressi economici. Lasst sie nach Berlin kommen! Fateli venire a Berlino! [...] Tutti gli uomini liberi, ovunque essi vivano, sono cittadini di Berlino, e quindi, come uomo libero, sono orgoglioso di dire: Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese, NdT). »

John Fitgerald Kennedy
Berlino, 15 giugno 1963


« L’obiettivo del muro: evitare che il popolo della Germania socialista potesse scappare nel mondo normale. Il muro fu costantemente perfezionato e rinforzato, trasformato da un normale muro in un sistema insormontabile di ostacoli, trappole, segnali elaborati, bunker, torri di guardia, tetraedri anti carro e armi a sparo automatico che uccidevano i fuggitivi senza bisogno di intervento da parte delle guardie di confine.Ma più lavoro, ingegnosità, denaro e acciaio i comunisti mettevano per migliorare il muro, più chiaro diventava un concetto: gli esseri umani possono essere mantenuti in una società comunista solo con costruzioni impenetrabili, filo spinato, cani e sparandogli alle spalle. Il muro significava che il sistema che i comunisti avevano costruito non attraeva ma repelleva. »

Viktor Suvorov
L'ombra della Vittoria

lunedì 2 novembre 2009

Commercio: dalla Regione in arrivo 1.400mila euro per i piccoli Comuni della provincia di Cremona

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io sono il penulntimo a partire da sinistra...


Un grande risultato per la provincia di Cremona, un’occasione di rilancio per il commercio locale e per lo sviluppo economico dei piccoli Comuni. Dopo il grande successo dell’iniziativa “Distretti diffusi del commercio”, con quasi 800mila euro di finanziamento da Regione Lombardia, arriva ora lo straordinario risultato del Bando per i finanziamenti ai piccoli Comuni non montani.
La provincia di Cremona è stata una delle province lombarde più virtuose, e grazia all’azione congiunta tra Amministrazione provinciale, Ascom e Regione Lombardia i piccoli Comuni del nostro territorio potranno usufruire di un finanziamento di ben 1.392.000 euro, andando così ad assorbire il 93% delle risorse messe a disposizione dalla Regione.
«Ancora un grande passo avanti per lo sviluppo del nostro territorio, favorito dal dialogo istituzionale tra la nostra amministrazione e Regione Lombardia» ha commentato il presidente della Provincia Massimiliano Salini. «Come già abbiamo avuto modo di sottolineare a riguardo dei Distretti diffusi del commercio, queste occasioni date dall’assessorato al Commercio, Fiere e Mercati della Regione possono costituire una delle leve principali per rilanciare la vitalità dei paesi del nostro territorio. I piccoli negozi e i luoghi pubblici come le piazze (la cui valorizzazione è in parte prevista da questi progetti) possono tornare ad essere punti di incontro tra la gente, veri luoghi di socializzazione. Non si tratta solo di un grande risultato in termini economici, ma anche un evento con una sua portata culturale».
«Mi unisco alla soddisfazione espressa dal presidente», ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico Matteo Soccini. «Fa piacere riconoscere che a fronte di un’offerta data da Regione Lombardia i commercianti e il territorio sia stato capace di risponde prontamente, così come già fatto con bandi precedenti. Questo dimostra che il commercio nella nostra provincia è vitale, ed è in grado di recepire gli aiuti che arrivano dai diversi livelli istituzionali, come Provincia e Regione».
Grande soddisfazione ha espresso anche il presidente dell’Ascom Claudio Pugnoli: «La nostra associazione ha veramente fatto squadra con l’amministrazione provinciale ed è riuscita a ottenere un risultato che giudico straordinario. Per questo voglio ringraziare tutti i Comuni che hanno dimostrato grande capacità nello sfruttare questa occasione. E poi un grazie al presidente della Provincia Salini, che ha fatto una grande azione presso Regione Lombardia, e un grazie tutto particolare al vicepresidente dell’Ascom Claudio Vaccari che ha lavorato alacremente a questi progetti».
Le tipologie di progetti riguardano, per gli enti locali, gli interventi per qualificare gli spazi pertinenti le aree commerciali (illuminazione, piste ciclabili, verde pubblico, viabilità pedonale), la riqualificazione di edifici di proprietà pubblica da destinare a esercizi commerciali (compresi i pubblici esercizi), l'istituzione o l'ampliamento di aree di mercato, l'acquisto di attrezzature e impianti per eventi e manifestazioni, l'abbattimento delle barriere architettoniche in spazi e edifici pubblici o a uso pubblico, funzionali alle attività commerciali.
Per le imprese, invece, è previsto un contributo per la ristrutturazione di locali e magazzini (vetrine, facciate, pavimentazione), per l'acquisto di impianti per la sicurezza (sistemi di videosorveglianza, anti-intrusione e vetrine blindate) e l'avvio di negozi polifunzionali.

sabato 31 ottobre 2009

SAMAIN la festa celtica del primo novembre

...
un pò di cultura e tradizione...

Samain è, al primo novembre, la festa irlandese più menzionata nelle opere mitologiche ed epiche, quella che più ha interessato o intrigato gli eruditi. E’ in effetti, il momento in cui gli uomini hanno accesso all’Altro Mondo perché l’eternità del sìd penetra il tempo e ne sospende il corso.
E’ una festa di chiusura dell’anno trascorso e di apertura dell’anno che sta per arrivare. Il tempo di Samain e quello del sìd brevemente si confondono con quello dell’umanità. Gli uomini, per qualche giorno, hanno accesso al mondo degli dei senza incorrere nell’oltraggio o nel sacrilegio.
Il problema del posizionamento di Samain nel calendario non si pone. Non può porsi: a Samain, talvolta nevica e a chiunque abbia un barlume di sospetto, nel racconto la morte di Muirchertach si mettono i puntini sulle i:
“Sin poteva raggirare lo spirito del re e si poneva tra lui e gli insegnamenti dei chierici. Quella notte essa gli fece (al re e al suo seguito) bere del vino druidico. Fu alla settima notte che Sin fece la sua magia, esattamente la notta di martedì dopo Samain. Quando le truppe furono ebbre, si percepì un grande alito di vento. “E’ il sospiro di una notte d’inverno” disse il re. E Sin disse allora:

"Sono il vento rude
Figlio di nobili brillanti
Vento d’Inverno è il mio nome
Ovunque e allo stesso tempo
Sospiro e Vento
Notte d’Inverno allora,
tu hai detto in verità
che la tua fine è venuta da là.”

TUTTI CON PADANIX!

sul sito della Fondazione FareFuturo (quella per intenderci dell'ex camerata Gianfranco Fini...) è apparso un articolo alquanto ridicolo di cui pubblico un piccolissimo estratto:

"il villaggio gallo di Asterix e Obelix, da sempre elevato a modello di resistenza all’omologazione, è piuttosto l’esempio di una cultura identitaria stantìa, il simbolo di una difesa della tradizione a oltranza e fine a se stessa, il monumento alla paura del nuovo e del diverso. Altro che eroici resistenti, custodi di una purezza antica. I Galli che resistono all’avanzata di Cesare sono conservatori, nel senso più deleterio del termine, sono oltranzisti localisti, nemici a prescindere dello “straniero” e di ogni forma di melange culturale. Diciamolo pure senza problemi: sono leghisti."

Dopo aver letto questa lucidissima analisi di questa arguta fondazione che sarebbe il caso di ridenominare FottiFuturo non resta che dichiararsi tutti ASTERIXIANI!!!
Nulla di cui meravigliarsi però... che il Gianfranco ed i suoi accoliti abbiano preso una strada lontanissima dal buonsenso e dal comune sentire del popolo lo si capisce ogni volta che "sparano" le loro proposte come il voto agli immigrati, propagandano il loro immigrazionismo e ovviamente quando se la prendono con chi il popolo e le sue esigenze le sente davvero... la Lega!?!?!

Molto più che contadini scesi a valle – Il che è tutto molto bello e molto interessante, se non fosse che – magari – si tralasciano alcuni fattori. Certo, l’Impero romano è stato un modello straordinario di civiltà, finché non è finito vittima del suo steso multiculturalismo, smarrendo la propria identità – anche autoritaria – di imperium e finendo per l’essere travolto da se stesso, prima che dalle invasioni barbariche, capaci poi di ricostruire nuove tradizioni come quella dei Longobardi, per anni considerati semplici contadini scesi valle e invece rivalutati negli ultimi anni.
E poi siamo sicuri che i galli Asterix ed Obelix siano rappresentanti di “un’enclave tradizionalista” che odia il progresso e la contaminazione con ciò che sta fuori dal villaggio, per partito preso. Domenica Naso gioca addirittura la carta Tav: “Asterix vede un acquedotto romano, oggi come allora esempio magnifico di architettura e ingegneria, ed esclama: ‘Sono pazzi questi romani. Stanno rovinando le nostre valli’. È la versione fumettistica del No Tav, del not in my back yard”. Strano, perché i leghisti vorrebbero tanto che certe faraoniche opere in programma lungo la penisola, vengano sacrificati al momento per costruire la Bre-Be-Mi, la Pedemontana, oltre che per sistemare tangenziali ormai sopraffatte dal traffico. E in un passaggio finisce addirittura per paragonarli ai nazisti che non sopportavano il jazz perché suonato dai neri.
La nuova Europa – Eppure questi Galli, la cui vita è “intrisa di tradizionalismo e di totale chiusura nei confronti dell’innovazione”, non erano una popolazione monoculturale, ma vissuta in diverse regioni dell’Europa. Certo sulla base di una tradizione culturale comune (altrimenti che tradizione culturale sarebbe?), ma che si è contaminata oltre che con quella romana, anche con quella celtica, sassone, ligure, veneta ed etrusca: guarda caso, gente che pare abbia a che fare con la storia d’Italia. E prima che Cesare arrivasse dalle loro parti esportando il latino, utilizzavano l’alfabeto greco nelle sfere di comando. Dalla Gallia Aquitania è nato il regno dei Franchi, origine di un nuovo corso della storia politica e cristiana dell’Europa.
Insomma, non è forse troppo per una popolazione che magari avrebbe visto di cattivo occhio la destra “di Marinetti, dello slancio impavido e quasi un po’ sconsiderato verso il futuro”? Sì, ma a FareFuturo ormai sono troppo abituati a dire “questo sì e questo no” che forse non ci hanno fatto caso.

Una domanda mi sorge spontanea.
sui giornali nazionali si legge spesso dell'esistenza dei cosiddetti "finiani", intendendo con questo termine parlamentari, persone di cultura (sic!), ecc, ecc.
Ma nel nostro territorio... Crema, Cremona... ci sono???

Chi mai può avere il coraggio di seguire una politica come quella del Gianfranco così lontana dai valori e dal credo del popolo di "destra"???

lunedì 26 ottobre 2009

Mozione su Cappella Cantone

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durante la seduta dell'ultimo consiglio provinciale, svolto lunedì 19 ottobre, i consiglieri della LEGA NORD e del PDL hanno presentato una mozione (approvata con i voti favorevole non solo della maggioranza ma anche di due esponenti delle minoranze) inerente la questione del progetto di una discarica d'amianto nel territorio di Cappella Cantone.

un testo semplice e serio che affronta il tema fuori da semplicistiche logiche di propaganda tanto care a certa opposizione.

scusate il ritardo nella pubblicazione...

Alla cortese attenzione di
Carlalberto Ghidotti
Presidente del Consiglio Provinciale di Cremona


Mozione sul progetto di una discarica di amianto nel territorio del Comune di Cappella Cantone

- Ricordata la mozione presentata dai consiglieri Giovinetti, Mazzocco e Longhino, approvata dal Consiglio Provinciale il 18 febbraio c.a., in cui si affermava la necessità di definire con chiarezza la suddivisione delle competenze fra Regione e Provincia in materia di pianificazione dei rifiuti speciali;

- Rilevato che nel “piano rifiuti” della Provincia di Cremona non è stato ritenuto "opportuno" prevedere un impianto di smaltimento rifiuti contenente amianto;

- Considerato il ritardo accumulato nell’iter della pratica in corso;

- Ribadito il principio di provvedere, primariamente, allo smaltimento del materiale presente nel territorio provinciale, oltre che ad un quantitativo minimo di provenienza extraprovinciale in una logica solidaristica con altri territori;

poiché l'argomento richiede una sensibilità particolare, si chiede al Consiglio Provinciale di Cremona di dare ampio mandato al Presidente della Provincia per:

1. richiedere agli organi preposti (A.S.L. e A.R.P.A.) un’ulteriore conferma dei dati inerenti la quantità di materiale contenente amianto rilevato nel nostro territorio (presentati in Consiglio Provinciale in data 18 marzo 2009 da parte dell’ASL di Cremona) per arrivare ad una definizione attendibile del volume provinciale da smaltire, ponendo così fine ad un inutile e pretestuoso alternarsi di cifre spesso inattendibili e propagandistiche;

2. costituire, nel caso di realizzazione del deposito di Cappella Cantone, una “Commissione Provinciale di Controllo” sulla gestione del sito, con particolare attenzione alla provenienza del materiale conferitovi;

3. fornire la massima collaborazione tecnico-operativa agli enti pubblici territoriali, che si rendessero disponibili alla redazione di uno studio di fattibilità concernente la realizzazione, sul loro territorio, di un impianto per il trattamento del cemento-amianto mediante i più recenti metodi di inertizzazione (ad esempio la vetrificazione).

Cremona, 19 ottobre ‘09

i Consiglieri Provinciali della Lega Nord e del Popolo della Libertà

sabato 24 ottobre 2009

Comunicato Stampa - FARCHEMIA: dalla sinistra la solita strumentalizzazione

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CREMA, 24 ottobre 2009 – In merito alla non costituzione in giudizio dell’ente provinciale nella causa contro la ditta Farchemia di Treviglio, interviene il Segretario Provinciale di Crema, Matteo Soccini.

“La decisione non costituire la Provincia come parte civile nella vicenda Farchemia, presa dalla giunta di cui faccio parte, è già stata con precisione spiegata dal presidente Salini nel suo intervento di oggi sulla stampa – afferma l’Assessore allo Sviluppo Economico Matteo Soccini, che aggiunge – una motivazione condivisa che segna un cambio serio ed efficiente nella concezione del modo di amministrare responsabilmente la cosa pubblica gestendo le questioni sul tavolo in maniera oggettiva, senza utilizzare tali occasioni come strumento di propaganda politica”.
Prosegue l’esponente leghista: “La palese strumentalizzazione con celerità messa in atto da vari esponenti del PD e non, dimostra ancora una volta come su certi temi le attuali minoranze in comune e provincia siano pronte ad impegnare le amministrazione pubbliche in atti che il diritto e la buona amministrazione non consigliano. Il fatto l’amministrazione comunale di Crema abbia proseguito nel procedimento giudiziario è un atto corretto e dovuto per via dei palesi danni che l’ente locale ha subito.
La circostanza che amministrazioni di colore identico si siano poste in maniera differente verso lo stesso problema non deve essere visto come una divergenza politica o altro, ma solo come una dovuta conseguenza scaturita dal diverso livello di implicazione nella vicenda. Nel momento in cui la giunta provinciale deve prendere delle decisioni non lo fa guardando a quale colore politico appartenga questa o quella amministrazione, ma solo nell’interesse dell’amministrazione avendo a cuore l’utilizzo delle risorse a disposizione.”
Termina Soccini: “Quanto al proposito espresso dagli esponenti della minoranza in provincia di devolvere il gettone di presenza per pagare le spese legali farebbero bene ad usarli per altri scopi; come ad esempio creare un fondo per risarcire tutto coloro che hanno lavorato per l’APIC e non sono mai stati pagati”.

domenica 18 ottobre 2009

vigilia di consiglio provinciale

è domenica, primo pomeriggio, dopo la mattinata passata a presenziare al 50° anniversario dell'Autonoma Artigiani Cremaschi (e un buon pranzo) mi cade l'occhio su una pagina de "La Provincia" di particolare interesse, la seguente...

Discarica d’amianto a Cappella Cantone. Biondi: «Così si assumono le loro responsabilità»
‘Non è più tempo di ambiguità’
Domani alle 15 consiglio provinciale: tre documenti dell’opposizione Su due atti ci sarà la votazione e la maggioranza potrebbe spaccarsi

Responsabilità??? ognuno si assumerà le proprie... specialmente i "ciurlatori nel manico"

La maggioranza potrebbe spaccarsi??? quando i sogni superano la realtà...

venerdì 2 ottobre 2009

cava, chi li capisce è bravo...


ieri, mercoledì 23 settembre dicevano...

I consiglieri provinciali Torchio, Dusi (RC) e Biondi (PD) replicano alla mozione della Lega: “Tornare a chiedere oggi lo stralcio rappresenta un assegno al cavatore”

oggi, venerdì 2 ottobre propongono...

Il Partito Democratico presenterà in Regione una risoluzione per chiedere alla commissione di motivare la decisione di stralciare la contestatissima cava di Caravaggio dal Piano cave della provincia di Bergamo. Come spiegano dal PD, “nella sentenza con cui il Tar riammetteva quell’ambito estrattivo nel piano, accogliendo il ricorso promosso dai cavatori dopo che il Consiglio regionale ne aveva votato la soppressione, il punto centrale era infatti l’insufficienza di motivazioni da parte del Consiglio”.

se lo "stralcio" lo chiediamo noi non và bene, quando lo chiedono loro invece...

che gente strana!?!?!

martedì 22 settembre 2009

ecco la mozione...

CREMA, 22 settembre 2009 – Di seguito il testo della mozione inerente la cava di Caravaggio presentata questo pomeriggio in consiglio provinciale dalla Lega Nord e dal Pdl.

Oggetto: Mozione d’indirizzo sulla cd. "Cava di Caravaggio"

Premesso che

 In seguito al vittorioso esperimento (sentenza 3739/09) di ricorso al TAR Lombardia – sez. Milano, da parte del cavatore, ditta Cividini S.p.a., nei confronti di Regione Lombardia, Provincia di Bergamo e Comune di Caravaggio, nel Piano Cave della Provincia di Bergamo è tornato in essere l'originario progetto di realizzazione di una grande cava sita nel Comune di Caravaggio.

 Nel "Piano Cave" della Provincia di Bergamo è previsto un Ambito Territoriale Estrattivo (ATEg38) che prevede una volumetria disponibile complessiva di sedici milioni di metri cubi di sabbia e ghiaia e un'estensione di circa 800mila metri quadrati a stretto confine con i Comuni cremaschi di Sergnano e Capralba.

 Il polo estrattivo in questione, in località Cascina Volte, nel Comune di Caravaggio, prevede lo sfruttamento, in un primo momento, di una produzione di materiale pari a 2,4 milioni di metri cubi e una profondità massima della cava di 25 metri dal piano campagna con intercettazione della falda freatica e conseguente formazione di lago di falda.

Considerato che

 Tale progetto ha creato un’enorme preoccupazione nella popolazione del territorio cremasco, in tutte le associazioni agricole e ambientaliste, nonché nelle Diocesi di Cremona e Crema, per il fatto che una cava di queste dimensioni avrebbe un fortissimo impatto sul territorio con il grave rischio di conseguenze sul sistema idrico presente in zona, particolarmente delicato per la presenza di fontanili e risorgive necessarie per l'irrigazione della colture agricole circostanti: rischio che ai massimi livelli potrebbe portare al disseccamento di rogge e canali, incidendo sul sistema ambientale della fascia dei fontanili, tutelati dalla Regione Lombardia.

Tutto ciò premesso, si chiede al Consiglio Provinciale di Cremona di dare ampio mandato al Presidente della Provincia per:

- Trasmettere agli enti locali interessati, Comune di Caravaggio (BG), la Provincia di Bergamo e Regione Lombardia, i timori e le forti perplessità sul progetto manifestate dai comuni cremaschi confinanti, dalle associazioni agricole, dalle associazioni dei cittadini, dalle Diocesi e dai singoli cittadini; il tutto con il fine di valutare la possibilità di una revisione del piano cave provinciale di Bergamo che possa contemplare lo stralcio della cava in oggetto.

- Interloquire con Regione Lombardia affinché la stessa possa rideterminarsi in merito all'ambito estrattivo in oggetto, stralciando la c.d. "cava di Caravaggio" con congrua ed adeguata motivazione dal Piano Cave Provinciale di Bergamo.

Cremona, 22 settembre 2009

I Consiglieri della Lega Nord e del Popolo della Libertà

domenica 20 settembre 2009

cava e altro...


Ambiente e politica. I rapporti col sindaco Bruttomesso, la discarica di amianto di Cappella Cantone e il ramadan
«Cava, la Lega conferma: contrari»
La decisione presa dal direttivo, il segretario Soccini «Mozione della maggioranza in consiglio provinciale»
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di Antonio Guerini
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Direttivo provinciale della Lega Nord di Crema riunito, venerdì sera per «informare e spiegare la nostra posizione su alcune importanti questioni», ha riassunto il segretario provinciale Matteo Soccini. Sul tavolo, tra altre cose, la discarica di amianto di Cappella Cantone, la cava di Caravaggio, la polemica a distanza tra il sindaco e il parlamentare della Lega Alberto Torazzi, e solo qualche accenno alla conclusione della verifica politica, ormai in archivio.
Incontro voluto anche per far chiarezza, dopo le tante notizie circolate. Sulla cava di Caravaggio per esempio: «Posso subito dire — afferma Soccini — che la nostra posizione è di contrarietà. Sia come gruppo in consiglio provinciale e sia in qualità, mia, di assessore: la prossima settimana, in consiglio, sarà presentata una mozione dell’intera maggioranza. Mozione in cui viene riassunta e spiegata la contrarietà alla cava». «Per quanto riguarda la fiaccolata proposta dall’Udc — prosegue Soccini — la nostra è un’adesione ideale: condividiamo le preoccupazioni. Sarebbe però inopportuno fare distinzioni su quanti vi parteciperanno e quanti invece non lo faranno. Chi rimane a casa non è infatti favorevole a che il polo estrattivo venga fatto. Mi preme sottolinearlo. La Lega ha lasciato massima libertà ai suoi iscritti: chi vuole ci andrà».
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Questione ramadan, meglio, gli spazi comunali concessi per la preghiera. «Anche su questo argomento — spiega sempre il segretario provinciale - ci siamo confrontati per chiarire alcuni aspetti. Il parlamentare Torazzi non aveva alcuna intenzione di personalizzare la questione, prendendosela con il sindaco. Certo è che sarebbe meglio discutere la concessione dello spazio per la preghiera prima. Cosa che sicuramente avverrà il prossimo anno. Nella discussione non ci trovo niente di male. Anzi».
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Sempre sui rapporti con il sindaco: «Bruttomesso è stato della Lega, ma ora non lo è più. La puntualizzazione è stata fatta per chiarire una cosa fondamentale: il sindaco non deve rispondere a noi in qualità di iscritto, non deve cioè rendere conto al segretario provinciale».
Articolo tratto da "La Provincia" di oggi.

venerdì 18 settembre 2009

Comunicato Stampa - Verifica:"Avanti con il programma, dalla Lega il massimo impegno per il bene della città di Crema".

CREMA, 18 settembre 2009 – In merito alla chiusura della verifica in seno alla maggioranza che governa la Città di Crema, avvenuta nel pomeriggio di ieri nella Sala degli Ostaggi, interviene il Segretario Provinciale di Crema e consigliere comunale, Matteo Soccini.

“La decisione non intervenire ieri pomeriggio nel corso del dibattito consiliare non è stata certamente presa, come maliziosamente ha affermato qualcuno, col fatto che il sottoscritto e il capogruppo Tosoni abbiamo qualcosa da nascondere su cave e discariche – afferma il Segretario Provinciale Matteo Soccini, che aggiunge – ma con la considerazione che entrambi non volevamo togliere spazio sui giornali di oggi alle dichiarazioni degli esponenti dell’opposizione (in particolare a quella parte di essa che invece di chiedersi perché sia sparita, nel giro di un anno, dal parlamento nazionale, dal parlamento europeo e in ultimo dal consiglio provinciale non trova meglio da fare che lanciare accuse sterili)”.

Prosegue il consigliere comunale leghista: “Affermare che il sottoscritto, e la Lega Nord di
cui sono il massimo referente provinciale, abbiano scaricato il sindaco Bruttomesso e la sua maggioranza, non è altro che il solito slogan sparato per cercare il titolone del giorno dopo. Nelle varie riunioni cui ho partecipato, che hanno portato alla conclusione della verifica, il clima con l’amico Bruno è sempre stato cordiale e costruttivo. Il fatto che la Lega Nord abbia chiesto e ottenuto la delega alla sicurezza per Giovinetti, e il nostro accento posto sulle cose da fare (vedi il documento programmatico di qualche mese fa) stanno a significare la volontà di lavorare seriemente nei prossimi anni per addivenire alla realizzazione del programma concordato con gli alleati ad inizio legislatura.”

Termina Soccini: “Certamente i prossimi mesi saranno impegnativi e tutti quelli che rappresentano la Lega in seno all’amministrazione comunale sapranno assumersi le proprie responsabilità, così come siamo certi che faranno tutti gli altri, a partire da Bruno e dal maggiore partito della coalizione”.

martedì 15 settembre 2009

Incontro tra i consiglieri di maggioranza e la Giunta: posizione condivisa su discarica e cava

Di seguito un comunicato stampa inviato la settimana scorsa che contiene molte risposte, che condivido.

Martedì 8 settembre, alle ore 18.30 presso la sala della Provincia di Cremona in Corso Vittorio Emanuele II 28, si sono riuniti i consiglieri di maggioranza con la Giunta provinciale (presenti il presidente della Provincia Massimiliano Salini e il presidente del Consiglio provinciale Carlo Alberto Ghidotti) in un incontro convocato dai capigruppo di Pdl e Lega.
Si è trattato del primo di una serie d’incontri regolari che vedranno coinvolti consiglieri e Giunta per condividere passo dopo passo l’azione politica provinciale.
Oggetto di questo primo incontro, fare il punto sugli argomenti che verranno trattati nel prossimo Consiglio provinciale, e molto dibattuti in questi giorni sulla stampa locale, in particolare discarica di amianto a Cappella Cantone e cava di Caravaggio.
L’incontro si è svolto in uno spirito di totale condivisione dell’operato politico tra consiglieri e assessori, così come pienamente condivise sono state le conclusioni in merito alla posizione della maggioranza sugli argomenti trattati.

Questo quanto è emerso

Discarica di Cappella Cantone: tutti i consiglieri di maggioranza condividono l’azione unitariamente portata avanti della giunta. Al di là delle strumentalizzazioni con cui la vicenda del commissariamento è stata presentata dall’opposizione e dalla stampa locale, l’annullamento del vincolo dei 5 km è parso a tutti un passaggio obbligato, su cui la Regione Lombardia ha piena titolarità, e che la precedente amministrazione sapeva di dover mettere in conto, una volta passate le battaglie ideologiche da campagna elettorale.
Piena condivisione sugli altri passaggi della vicenda, soprattutto il fatto di richiedere il pieno rispetto di tutte le prescrizioni necessarie a rendere sicura la costruzione della discarica di amianto, tenendo in particolare costantemente monitorato il livello di salubrità dell’aria nell’area circostante. I consiglieri condividono il fatto che la giunta abbia fissato come paletto che la capienza della discarica non superi i circa 260mila metri cubi, dal momento che la cava in cui la discarica verrebbe costruita potrebbe contenere oltre 600mila metri cubi. La mancata chiarezza su questo punto avrebbe potuto portare conseguenze negative in futuro. È stato condiviso il giudizio negativo da parte di Consiglio e Giunta nei confronti del progetto della discarica di amianto a Cingia de’ Botti (essendo eccessiva la capienza di 400mila metri cubi, e riguardando il progetto non una cava, come a Cappella Cantone, ma terreno agricolo).
Alla luce di questo (discarica di Cappella Cantone non oltre i 260mila metri cubi circa, no alla discarica di Cingia) risulta rispettato il criterio di smaltire in provincia di Cremona una quantità di amianto proporzionale al materiale presente in provincia, più una quota minima. Un dato, quello della quantità di cemento amianto presente nella nostra provincia, che le ultime informazioni presenti in un recente studio dell’ASL, elaborato su rilevazioni dell’ARPA, stimano a circa 175.000 metri cubi, un dato peraltro del tutto prudenziale e a detta degli esperti sottostimato.
 
Cava di Caravaggio: tutti i presenti condividono la preoccupazione in merito al progetto, manifestate nel tempo da comuni, associazioni di agricoltori, diocesi e singoli cittadini. Anche in questo caso è stata stigmatizzata la posizione demagogica della precedente giunta e dell’attuale minoranza, che ha cavalcato un argomento debolissimo come la falsa promessa di un ricorso in Consiglio di Stato, che sarebbe fallito e avrebbe avuto solo conseguenze negative.
È stato inoltre ricordato il fatto che l’area dei fontanili è già stata negli anni passati fortemente rovinata dal modo sconsiderato con cui la precedente giunta ha concesso permessi per la realizzazione di pozzi che, quando in piena attività, prosciugano i fontanili stessi.
Consiglieri e assessori continueranno a monitorare la situazione, e propongono di perseguire la linea di trovare momenti di lavoro e di condivisione con gli organi competenti, innanzitutto la Provincia di Bergamo e il Comune di Caravaggio, per arrivare a soluzioni che non danneggino il territorio della provincia di Cremona.

sabato 5 settembre 2009

fabbisogni, quantità e dimensioni...

e veniamo ad un tema particolarmente dibattuto in questi giorni... la prospettata discarica di amianto nel comune di Cappella Cantone.

da più parti sono in molti a citare la Lega, i suoi consiglieri (provinciali e regionali) ed ovviamente il sottoscritto. ci chiedono una presa di posizione, una dichiarazione, ecc, ecc... non vi preoccupate, a tempo debito parleremo.

per quanto mi riguarda il mio silenzio, a parte qualche riga su codesto blog, è dovuta al rispetto di un principio che ogni politico dovrebbe rispettare; vale a dire quello di informarsi ed approfondire ogni tematica prima di prendere posizione.

di domande da fare ed informazioni da richiedere ne ho molte che porgerò e richiederò nei luoghi opportuni ed alle persone preposte. in questo post ne voglio condividere alcuni con voi (politici, giornalisti e internauti).

premessa. personalmente ritengo che ogni provincia della Lombardia debba smaltire i propri rifiuti speciali (tra i quali l'amianto), ed eventualmente farsi carico di una quota, non preponderante rispetto al proprio fabbisogno, dalle provincie vicine. il tutto in cambio dello smaltimento al di fuori della nostra provincia di rifiuti che noi non siamo in grado di trattare.

da questa premessa nasce il primo interrigativo.
- ma qual'è il quantitativo di amianto che la nostra provincia dovrà smaltire? 15.000 come si afferma a sinistra o 150.000/170.000 come detto a destra?
subito dopo nella mente ne passa un altro
- ma qual'è la dimensione della progettata discarica? 260.000? 300.000? 600.000?

ognuno dice la sua, la sinitra X, la destra Y... la sinistra dice che a mentire è la destra e la destra ridatte il contrario... e la Lega? semplice, vuole vederci chiaro.

questo balletto di cifre mi lascia perplesso.

per quanto riguarda la quantità da smaltire per il nostro territorio la prima cifra è dieci volte inferiore alla seconda. perchè questa forte differenza? esisterà un ente preposto ed unaninemente riconosciuto che possa fornire un dato, se non certo, quanto meno veritiero?

ed infine quanto cavolo lo vuole grande il "discaricatore" il buco? 100.000, 200.000 o 600.000? nel suo progetto che numeri ci sono?

come vedete sono domande semplici ma fondamentali, che meritano una risposta chiara.
e soprattutto appare evidente come qualcuno "ciurli nel manico". accusare oggi lo trovo sbagliato... domani probabilmente no.

in chiusura una piccola richiesta.
qualcuno mi può fornire il cellulare dell'On. Antonio Di Pietro? sapete perché? mi serve un piccolo prestito di 100.000 milioni di vecchie lire da restituire tra qualche anno, senza interessi, in una scatola di scarpe.
Forse conosce qualcuno che opera nel settore...