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sabato 8 ottobre 2016
+++ PERGOCREMA, LA VERITÀ! +++
Nella sentenza si legge che << Il Collegio di Garanzia dello Sport ha rilevato che la registrazione dei marchi ha costituito uno strumento volto a dimostrare l'intento di MACALLI di precostituirsi il controllo dello svolgimento dell'attività sportiva nella Città di Crema >>.
In sostanza << le condotte di MACALLI erano orientate a sostituire una società non gradita (il Pergocrema) con una a lui 'vicina' (il Pizzighettone di Cesare FOGLIAZZA) >>.
Come mi sento dopo aver letto l'articolo?
SCHIFATO PER LE PORCATE COMMESSE AI DANNI DELLA SQUADRA DELLA MIA CITTÀ!
ORGOGLIOSO DI AVER CONTRIBUITO, INSIEME A POCHI VERI CANNIBALI, A SCOPERCHIARE LO SCANDALO!
mercoledì 29 aprile 2015
#PERGOCREMA | Macalli condannato, la sentenza del Tribunale Federale Nazionale
Era una sera di agosto del 2012 quando, navigando nel sito del Ministero dello Sviluppo Economico, scoprivo che il Ragioniere Mario Macalli aveva provveduto nei primi mesi del 2011 a registrare ben quattro marchi riconducibili al Pergocrema .
Dopo poco tempo, come Comitato Popolo Cannibale, rendemmo pubblico quanto avevo trovato e ponemmo pubblicamente la domanda se fosse "regolare" che un presidente registrasse i simboli di una società appartenente alla propria lega calcistica.
Nessuna risposta arrivò dall'interessato, se non un "chi cazzo siete, cosa volete! a parlare saranno gli avvocati".
Oggi, a distanza di quasi tre anni, le risposte sono arrivate e le potete leggere nello stralcio della sentenza del Tribunale Sportivo.
Risposte che hanno portato alla condanna a 6 mesi di inibizione nei confronti del Ragioniere Mario Macalli.
Ecco la sentenza di condanna nella quale troverete evidenziate in giallo le parti più significative.
TRIBUNALE FEDERALE NAZIONALE
SEZIONE DISCIPLINARE
TRIBUNALE FEDERALE NAZIONALE
SEZIONE DISCIPLINARE
COMUNICATO
UFFICIALE N. 53/TFN
Sezione Disciplinare (2014/2015)
Il Tribunale Federale
Nazionale – Sezione disciplinare, costituito dall’Avv. Sergio Artico Presidente;
dall’Avv. Riccardo Andriani, dall’Avv. Amedeo Citarella, dall’Avv. Arturo Perugini,
dall’Avv. Gianfranco Tobia Componenti; con l’assistenza del Dott.
Paolo Fabricatore Rappresentante A.I.A.; del Sig. Claudio Cresta Segretario,
con la collaborazione dei Signori Salvatore Floriddia, Paola Anzellotti e
Nicola Terra, si è riunito nei giorni 9 aprile 2015 e 23 aprile 2015 e ha
assunto le seguenti decisioni:
(135) – DEFERIMENTO DEL
PROCURATORE FEDERALE A CARICO DI: MARIO MACALLI (Presidente della Lega Italiana
Calcio Professionistico) - (nota n. 7044/205 pf12-13/SP/AM/blp del 9.3.2015).
Letti gli atti
Visto il deferimento
disposto dalla Procura federale in data 9 marzo 2015 nei confronti di Mario
MACALLI, nella sua qualità di Presidente della Lega Pro, per rispondere
delle seguenti incolpazioni:
1) violazione dell’art. 1, comma 1 (principi
di lealtà, correttezza e probità) del C.G.S. (oggi trasfuso nell'art. 1 bis
comma 1 del nuovo C.G.S.) perché nel corso della stagione sportiva 2011-2012 e delle stagioni sportive successive, allorché rivestiva la qualifica di
Presidente della Lega Pro, poneva in essere le seguenti condotte:
- nel febbraio 2011,
registrava a suo nome, presso l’Ufficio Marchi e Brevetti della CCIAA di Roma,
i marchi Pergocrema, Pergocrema 1932, Pergolettese e Pergolettese 1932;
- nel luglio 2012, essendo
stato dichiarato il fallimento della U.S. Pergocrema 1932, concedeva in uso
gratuito, con potestà di revoca, al sig. Cesare Angelo Fogliazza il marchio
Pergolettese 1932 e quest’ultimo per accordi interceduti con lo stesso Macalli provvedeva
al cambio di denominazione della Soc. Pizzighettone ed al suo trasferimento a Crema;
- nell'ottobre del 2013,
allorché la Pergolettese 1932 è stata promossa dal campionato di Serie D in
Lega Pro Seconda Divisione, provvedeva a donare il marchio U.S. Pergolettese 1932
alla stessa società in persona del suo legale rappresentante e ciò solo dopo
aver appreso di essere indagato e dopo che la società di cui aveva la
titolarità del marchio si era iscritta ad un Campionato organizzato dalla Lega
di cui era Presidente;
- il Macalli con le
condotte di cui sopra di fatto ha stabilito chi dovesse svolgere l’attività calcistica
nella città di Crema e con ciò venendo meno al suo ruolo di imparzialità quale Presidente
della Lega Pro e Vice Presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio e in conflitto
di interessi per l’acquisizione di marchi relativi e denominazioni di società
sportive rimanendo a tutt'oggi titolare di tre dei quattro marchi citati;
...omissis...
Preso atto, a questo punto,
delle richieste istruttorie formulate in memoria dalla difesa dell’incolpato e
ribadite in udienza e dell’opposizione del Procuratore federale all'ammissione delle stesse basata sulla irrilevanza di dette richieste al fine del decidere.
Sul punto il Tribunale,
riunitosi in camera di consiglio, così ha deciso:
ORDINANZA n. 3
Il Tribunale Federale
Nazionale,
viste le istanze istruttorie dell’incolpato alle quali si è opposta
la Procura Federale;
ritenuta ammissibile e
rilevante la prova testimoniale a mezzo del Sig. Angelo Cesare Fogliazza sui
due capitoli di prova articolati a pag. 37 della memoria difensiva;
ritenuti irrilevanti e
genericamente formulati i restanti capitoli di prova con gli altri testi indicati
ed assorbente il suddetto rilievo;
P.Q.M.
Ammette la prova
testimoniale nei limiti di cui sopra, onerando il deferito della convocazione
del teste (...omissis...).
Ascoltato nella successiva
seduta del 23 aprile 2015 il teste ammesso sig. Angelo Cesare Fogliazza sulle
seguenti circostanze:
1. in merito alla genesi
del rapporto con l’amministrazione Comunale di Crema ed alle trattative per trasferire
la sede sportiva della società U.S. Pizzighettone, della quale è tutt'ora
socio
di maggioranza e vice presidente, presso la città di Crema;
2. in merito ai rapporti
intercorsi con il Presidente della Lega Pro rag. Mario Macalli, in riferimento
alla concessione del marchio U.S. Pergolettese 1932 srl, del quale successivamente
è divenuto titolare legittimo.
Preso atto delle
precisazioni fornite, all'esito della prova, dall'incolpato
Ascoltato il
Procuratore federale che, dopo una dettagliata requisitoria nel corso della quale
ha ripercorso tutti i passaggi analiticamente descritti nel deferimento, ha
concluso per l’affermazione di responsabilità del Macalli chiedendo
l’irrogazione della sanzione della inibizione per mesi 8 (otto).
Ascoltata la difesa del
soggetto deferito che, dopo aver ricostruito i fatti oggetto della incolpazione,
ha ribadito le ragioni per le quali il deferimento sarebbe del tutto infondato.
In particolare la difesa dell’incolpato ha insistito nel rappresentare come
tutti i comportamenti tenuti dal Macalli sarebbero legittimi e coerenti giacché
la registrazione dei marchi sarebbe avvenuta alla luce del sole e comunque in
nessun momento l’incolpato sarebbe stato titolare di un marchio appartenente ad
una società militante nella Lega da lui presieduta. Inoltre nessun
comportamento attivo sarebbe ravvisabile nello svolgimento del procedimento che
aveva portato al fallimento del Pergocrema e dunque il Macalli non avrebbe
favorito nessun soggetto per l’acquisizione dei diritti della società
calcistica di Crema. Inoltre la mancata erogazione dei diritti TV alla società
sarebbe stata determinata dalla esigenza di rispettare la normativa vigente.
In conclusione il Macalli
dovrebbe essere pienamente prosciolto, in subordine, ove venisse accertata
qualche responsabilità a carico della stesso, potrebbe al massimo essere
irrogata una sanzione minima e di tipo pecuniario.
Ascoltato, infine, il
soggetto deferito in persona il quale ha tenuto a ribadire la piena correttezza
dei propri comportamenti e tutto il proprio disagio nel partecipare a questo giudizio
come soggetto incolpato.
Trattenuto il giudizio in
decisione, il Tribunale federale nazionale, sezione disciplinare, dopo una
lunga camera di consiglio, così ha deliberato.
* * *
Per quanto attiene ai fatti
oggetto del primo capo di incolpazione, non c’è dubbio e non è nemmeno
contestato che nel febbraio 2011 il Macalli, che rivestiva la qualifica di Presidente
della Lega Pro, senza informarne alcuno abbia richiesto la registrazione a suo nome,
presso l’Ufficio Marchi e Brevetti della CCIAA di Roma, i marchi Pergocrema, Pergocrema
1932, Pergolettese e Pergolettese 1932. Ciò appare di per sé contrario ai doveri
di lealtà e correttezza imposti dall'art. 1 comma 1 del CGS all'epoca vigente,
oggi trasfusi nell'art. 1 bis comma 1 CGS. Non è certo sufficiente essere
cresciuto nel quartiere del Pergoletto o essere stato giocatore e poi tifoso
della squadra locale per potersi impossessare di ogni marchio riconducibile a
tale quartiere, marchi sui quali il deferito non aveva altro diritto che quello
di essere stato il primo e l’unico a pensare alla loro registrazione.
Certamente il deferito non li aveva ideati e non ne aveva acquistato in alcun modo
i diritti.
La violazione sussiste
anche con riferimento al marchio della soc. Pergocrema 1932, la cui registrazione
non venne accettata nel febbraio 2011 (ma lo fu soltanto dopo la dichiarazione
del fallimento della società) in quanto il Pergocrema era società attiva che disputava
il campionato di Lega Pro utilizzando correttamente il marchio. Di fatto, dopo
il fallimento della Pergocrema 1932, il deferito ottenne il monopolio dei
marchi riconducibili al quartiere Pergoletto e, quindi, alla squadra rivale
dell’altra compagine cittadina, il Crema. Tale intento appare censurabile anche
perché perseguito dal Presidente della Lega Pro nonché prestigioso dirigente
della Federazione, tenuto per le sue cariche al massimo della correttezza e
dell’imparzialità.
Per quanto attiene alla
vicenda legata alla concessione in uso del marchio Pergolettese 1932 alla
squadra che sostituì il Pergocrema 1932 dopo il fallimento, essa va ricostruita
attraverso i documenti, gli atti del procedimento penale e le dichiarazioni
rese dai testi al magistrato ordinario, alla Procura federale e, per quanto
riguarda il teste Cesare Angelo Fogliazza, anche dinanzi a questo Tribunale.
Alla luce di tali elementi appare certo che fu proprio il Presidente Macalli il
reale artefice dell’operazione che portò la squadra del Pizzighettone (della
quale il Fogliazza era il dominus) a trasferirsi a Crema con il nuovo nome di
Pergolettese 1932. Le dichiarazioni rese in dibattimento dal Fogliazza,
tendenti a ridimensionare il ruolo del deferito, sono smentite da molteplici
voci processuali. Devono quindi essere valutate complessivamente inattendibili.
Walter Della Frera, Consigliere del Comune di Crema ha riferito di avere
seguito in prima persona le vicende del Pergocrema, sia come Medico Sociale del
Pergocrema sino al 2000 sia come Consigliere del Comune di Crema incaricato
allo sport dal giugno del 2012 ma anche per via della sua attività professionale
di medico sportivo e titolare di un ambulatorio di fisioterapia in Crema che aveva
tra i clienti anche molti calciatori. Prima della dichiarazione di fallimento
Della Frera era negli U.S.A. in vacanza ma si teneva in contatto telefonico
proprio con il Presidente Macalli (non con Fogliazza come da questi riferito).
Fu Macalli a dirgli che Cesare Fogliazza era interessato a venire a far calcio
a Crema e voleva parlare con il Sindaco per l'utilizzo delle strutture del
Comune di Crema. Fu sempre il deferito che gli disse che se tale ipotesi si
fosse concretizzata la società si sarebbe chiamata Pergolettese. Agostino Alloni,
Consigliere del Comune di Crema ha riferito che nella primavera del 2012 in
rappresentanza del Comune, con Della Frera, si recò dal Presidente Macalli
perché sulla stampa si avvicendavano articoli che parlavano dei debiti della
società Pergocrema 1932.
Secondo Alloni l’operazione
non si poteva definire senza l’assenso di Macalli che avrebbe dovuto concedere
l'utilizzo del marchio. La tesi difensiva del deferito (e le conformi dichiarazioni
testimoniali del Fogliazza) viene smentita anche da Andrea Micheli, Presidente
e legale rappresentante del A.S. Pizzighettone e poi della Pergolettese 1932 nonché
nipote di Cesare Fogliazza. Micheli riferisce che fin dagli inizi di giugno
2012 (prima della dichiarazione di fallimento della Pergocrema 1932) il
Fogliazza lo informò del progetto di far passare il Pizzighettone a Crema
cambiando denominazione, militando in L.N.D. con un nuovo marchio ovvero
Pergolettese 1932 con il consenso di Macalli che si fidava di lui. Fu in quel
momento che Micheli venne a conoscenza del fatto che Macalli fosse proprietario
del marchio Pergolettese in quanto prima non conosceva il deferito né sapeva
che avesse registrato il marchio solo un anno prima assieme ad altri marchi riconducibili
al Pergocrema. Micheli ha dichiarato di aver partecipato, pochi giorni prima del
30 giugno 2012, a un incontro nell'ufficio di Macalli con Alloni, Fogliazza e
un avvocato che rappresentava i futuri eventuali soci.
Secondo il Micheli, se non
fosse andata in porto la trattativa con il Pizzighettone, il Presidente Macalli
non avrebbe mai concesso l'uso del marchio ad altri, considerati anche gli
accordi precedenti con lo zio. Del resto tale circostanza è confermata dal
fatto certo che il Macalli negò l’utilizzo del marchio perfino ai soggetti
indicati dall'amministrazione comunale. Inoltre, secondo Micheli, il Fogliazza
gli illustrò il progetto non dopo il fallimento bensì quando il Pergocrema non
era ancora fallito e gli disse che in alternativa, si poteva cercare di evitare
il fallimento ma era una strada difficilmente percorribile e lontana dalle loro
possibilità anche economiche e quindi si rendeva necessario attendere il
fallimento e poi portare avanti la loro soluzione. Quanto dichiarato dal
deferito (Macalli n.d.r.) è contrastato dalle dichiarazioni rese dal Micheli all'autorità giudiziaria. Il presidente Macalli in sede di interrogatorio al P.M. della
Procura della Repubblica di Roma aveva dichiarato che "dopo il
fallimento il nuovo presidente della società (Micheli Andrea) mi ha chiesto dì
potere utilizzare il marchio PERGOLETTESE 1932 ed io ho immediatamente acconsentito
senza pretendere alcunché in cambio”. Al contrario Micheli ha invece
dichiarato di essere stato informato della trattativa da suo zio, Cesare
Fogliazza che gli disse che "c'era la possibilità di trasferirsi a
Crema (da Pizzighettone) e militare in Lega Nazionale Dilettanti con un nuovo
marchio ovvero PERGOLETTESE 1932 perché a suo dire MACALLI era disponibile a
consentirne l'utilizzo ". Va infine ricordata l’informativa della
Guardia di Finanza 24/10/2013 indirizzata al P.M. nella quale può leggersi “esulando
dalla qualificazione giuridica ricoperta, è bene rimarcare che Macalli, pur non
ricoprendo alcuna carica formale nel "Pergocrema" (in difficoltà
economiche) ed essendo proprietario di quel marchio e di altri tre della stessa
società sportiva, ha tenuto delle riunioni nel suo studio per definirne il futuro
assetto societario, stringendo accordi con il FOGLIAZZA a cui ha concesso
l'utilizzo del marchio "Pergolettese", come dichiarato da MICHELI
Andrea e da ALLONI Agostino.
Analoga dichiarazione è
stata resa da FOGLIAZZA che ha riferito di essere stato convocato appositamente
da MACALLI in un incontro a due, nel corso del quale gli venne proposto di
spostare la squadra da Pizzighettone a Crema e che, in caso positivo, MACALLI
si rendeva disponibile a concedere il marchio. Anzi, questa sembra proprio una conditio
sine qua non, considerato che tale concessione è stata negata da MACALLI alla Amministrazione
comunale di Crema e alle varie cordate di imprenditori disposti a far parte
della società sportiva. Anche DELLA FRERA, dagli U.S.A., era in continuo
contatto telefonico con Macalli per seguire l'andamento della vicenda, a
conferma che l'indagato costituiva il perno delle trattative”. Sta di fatto comunque che il Presidente
Macalli, pur mantenendo la titolarità del marchio almeno fino all’ottobre 2013,
nel luglio 2012 ne concesse gratuitamente l’utilizzo proprio al Fogliazza
consentendogli di portare a temine l’operazione di trasferimento della sua
società da Pizzighettone a Crema con il mutamento della denominazione sociale
in quella di Pergolettese 1932.
Al termine della successiva
stagione agonistica la Pergolettese 1932 ottiene la promozione in Lega Pro ma
il Presidente Macalli mantiene la titolarità del marchio fino al successivo
mese di ottobre quando lo dona al Fogliazza. E’ evidente che in questi mesi il conflitto
di interessi in capo al deferito diventa anche formale e quindi si realizza un’ulteriore
violazione degli obblighi sanciti dall’art 1 comma 1 (ora 1bis comma 1) del CGS.
Da evidenziare che, comunque, il Presidente Macalli, anche dopo la donazione, mantiene
un controllo sulla Pergolettese imponendo la presenza di un tutor di sua
fiducia.
Tale imposizione, limitando
la piena disponibilità del marchio e consentendo un sia pur blando controllo
sulla società Pergolettese 1932, costituisce una forma di ingerenza nella gestione
della società incompatibile con le cariche rivestite dal deferito.
Appare pertanto fondata la
tesi della Procura Federale secondo la quale il Presidente Macalli ha di fatto
determinato chi dovesse avere la possibilità di sostituire la Pergocrema 1932 e
quindi chi dovesse svolgere attività agonistica nella città di Crema,
designando a farlo persona di antica conoscenza e di sua totale fiducia. Le
condotte tenute dal deferito violano pertanto i doveri di imparzialità, di
correttezza e di lealtà tanto più cogenti per chi ricopre cariche di così
elevato vertice come il Presidente Macalli.
I fatti contestati con il
primo capo di incolpazione sono disciplinarmente rilevanti e comportano una
sanzione disciplinare complessivamente valutata come in dispositivo.
...omissis...
Nel determinare la sanzione
indicata nel dispositivo si è tenuto conto della rilevanza della violazione disciplinare contestata e della
più volta richiamata posizione rivestita dal deferito ai vertici della Lega Pro
e della Federazione Italiana Giuoco Calcio.
P.Q.M.
In parziale accoglimento
del deferimento, irroga nei confronti del Presidente Mario Macalli la sanzione
della inibizione per mesi 6 (sei).
Il Presidente del TFN
Sez. Disciplinare Avv. Sergio Artico
Il Segretario Federale Antonio Di Sebastiano
Il Presidente Federale Carlo
Tavecchio
Per i malfidenti che non dovessero credere a quanto ho riportato di seguito il link al sito della FIGC dal quale è possibile scaricare la sentenza completa, comprensiva del secondo capo di imputazione per il quale l'imputato non è stato condannato per "insufficienza di prove".
mercoledì 29 maggio 2013
Sussurrandom incontra Matteo Soccini
In via "quasi" eccezionale riapertura temporanea del Blog per pubblicare il video dell'intervista a Sussurrandom
Nonostante l'intervistato,
Buona Visione!
Nonostante l'intervistato,
Buona Visione!
lunedì 17 settembre 2012
Popolo Cannibale | comunicato del 17/09/2012
Crema, 17 settembre 2012 - Facendo seguito al nostro precedente comunicato del 1 settembre 2012, con il presente il Comitato Popolo Cannibale intende aggiornare la tifoseria del fu U.S. Pergocrema 1932 e l’intera Città di Crema sulla vicenda “marchi”.
In quella occasione avevamo informato la tifoseria e la Città del fatto che i marchi U.S Pergocrema, U.S. Pergolettese, U.S. Pergolettese 1932 erano stati registrati nel gennaio 2011 da parte del Rag. Mario Macalli.Avevamo altresì evidenziato che la richiesta di registrazione del marchio U.S. Pergocrema 1932, depositata sempre dal Rag. Mario Macalli in data 31 gennaio 2011, risultava sospesa.
Abbiamo appreso in questi giorni che, in data 06 settembre 2012, la domanda è stata accolta e che pertanto, da tale data, il Rag. Mario Macalli è proprietario anche di questo marchio (vedasi in allegato apposito certificato).
Alla luce di quest’ultima evoluzione, contrariamente a quanto riportato sugli organi di stampa a seguito del nostro precedente comunicato, appare a nostro avviso evidente l’impossibilità da parte del Curatore Fallimentare di mettere all’asta un marchio commerciale, la cui titolarità risulta già assegnata a persona diversa rispetto alla Società di cui è in corso la liquidazione.
Il nostro Comitato è nato per diffondere l’azionariato popolare all’interno della Società U.S. Pergocrema 1932 in quanto, per la tifoseria cannibale, il Pergocrema è un patrimonio della Città. Nei mesi scorsi, durante gli ultimi drammatici momenti di vita della Società, le stesse istituzioni cremasche si erano spese in questi termini, ribandendo la necessità di salvare 80 anni di storia sportiva cittadina.
Proprio perché il Pergo è un patrimonio sportivo e culturale della Città, riteniamo auspicabile che la storia e la tradizione cannibale siano di proprietà della collettività e non di un singolo individuo e pertanto invitiamo pubblicamente il Rag. Mario Macalli, in virtù della sua comprovata passione cannibale, a donare i marchi commerciali, da lui registrati, nelle mani del Sindaco della Città di Crema, Dott.ssa Stefania Bonaldi.
In questo modo il Comune di Crema potrà essere il perenne custode del marchio a tutela della tifoseria, assegnandone la concessione d’uso a quei soggetti ritenuti meritevoli di proseguire una storia nata nel 1932.
Siamo certi che il Sindaco, nonché assessore alla sport, Dott.ssa Stefania Bonaldi potrà accogliere con favore la nostra proposta ed adoperarsi per valutarne la fattibilità e per perseguirne la realizzazione.
Comitato Popolo Cannibale
Link con versione Pdf del comunicato con certificato marchio registrato allegato:
http://www.popolocannibale.it/?attachment_id=365
sabato 8 settembre 2012
sabato 1 settembre 2012
Popolo Cannibale | comunicato del 01/09/2012
Crema, 1 settembre 2012 - Con il presente comunicato il “Comitato Popolo Cannibale” intende informare la tifoseria del fu U.S. Pergocrema 1932 e l’intera Città di Crema che, contrariamente a quanto precedentemente annunciato, intende rivalutare l’interessamento all’acquisto del marchio U.S. Pergocrema 1932 presso il Tribunale Fallimentare di Crema.
Questa scelta non nasce da un nostro ripensamento o dalla mancanza di volontà in tal senso, ma dal fatto che non c’è alcun marchio da rilevare!Essendo stati “scottati” dalla scarsa informazione ricevuta in occasione della vendita all’incanto dei beni materiali del fallimento Pergocrema, nelle scorse settimane ci siamo attivati per ottenere ogni informazione utile al conseguimento del nostro obiettivo, ovvero la partecipazione alla procedura ad evidenza pubblica per la vendita del marchio della Società U.S. Pergocrema 1932.
La nostra raccolta di informazioni è passata anche per il Ministero dello Sviluppo Economico, dal cui sito internet abbiamo appreso quanto segue:
- In data 31 gennaio 2011 il Sig. Mario Macalli ha presentato domanda di registrazione del marchio U.S. Pergocrema 1932. La domanda risulta in questo momento sospesa.
- In data 31 gennaio 2011 il Sig. Mario Macalli ha presentato domanda di registrazione del marchio U.S. Pergocrema. La richiesta è stata accolta in data 13 aprile 2011 ed è stato attribuito il numero di registrazione 0001443876.
- In data 15 febbraio 2011 il Sig. Mario Macalli ha presentato domanda di registrazione del marchio U.S. Pergolettese 1932. La richiesta è stata accolta in data 29 aprile 2011 ed è stato attribuito il numero di registrazione 0001446884.
- In data 15 febbraio 2011 il Sig. Mario Macalli ha presentato domanda di registrazione del marchio U.S. Pergolettese. La richiesta è stata accolta in data 29 aprile 2011 ed è stato attribuito il numero di registrazione 0001446883.
Da tale documentazione risulta pertanto che, dall’inizio del 2011, il Sig. Mario Macalli è il solo proprietario dei marchi:
- U.S. Pergocrema
- U.S. Pergolettese
- U.S. Pergolettese 1932
A fronte di tutto questo dubitiamo sia possibile la partecipazione ad un’eventuale messa all’asta del marchio U.S. Pergocrema 1932.
Ipotizzando infatti che il marchio venga messo all’asta (cosa non certa vista la richiesta pendente) e che, con un grande sforzo economico, si riesca a rilevarlo, noi saremmo i proprietari del marchio U.S. Pergocrema 1932, mentre il Sig. Macalli lo sarebbe del marchio U.S. Pergocrema.
A questo punto ci troveremmo nell’imbarazzante situazione di poter avere 2 squadre iscritte ai campionati FIGC aventi una denominazione pressoché identica.
Tutto questo, senza considerare che il Sig. Macalli è proprietario altresì dei marchi U.S. Pergolettese e U.S. Pergolettese 1932, quest’ultimo recentemente concesso all’A.S. Pizzighettone che pertanto affronterà la stagione sportiva 2012/2013 con tale denominazione.
I dubbi in merito al perseguimento dell’obiettivo che ci eravamo prefissati portano all’inevitabile conseguenza di dover rivalutare i prossimi passi del Comitato nato per diffondere l’azionariato popolare all’interno dell’U.S. Pergocrema 1932.
Ma prima di decidere le nostre sorti, gradiremmo avere qualche risposta:
- Per quale motivo nel gennaio 2011 il Sig. Mario Macalli ha sentito l’esigenza di registrare ben 4 marchi riconducibili all’Unione Sportiva Pergocrema ? Ricordiamo che durante quel periodo la proprietà della Società era in mano al Sig. Manolo Bucci e nulla lasciava prevedere una fine drammatica, tant’è che il Club ha proseguito la sua attività per un altro anno e mezzo fino al 30 giugno 2012.
- Perché poi registrare tutti e 4 i marchi riconducibili al Pergocrema, in modo da garantirsi un ruolo da monopolista che precludesse ogni forma di rifondazione da parte di terzi ? Nei mesi passati diversi soggetti avevano manifestato il proprio interesse ad una rifondazione gialloblù, poi hanno tutti fatto un passo indietro in pochi giorni, fino alla comparsa del progetto Pizzighettone a Crema.
- Come si può conciliare il ruolo di Presidente della Lega Pro con quello di proprietario dei marchi riconducibili ad un Club iscritto a tale Lega ? Riteniamo quanto meno inopportuno che il Presidente di Lega abbia un interesse economico nei confronti di uno dei Club iscritti al proprio campionato.
Rivolgiamo pertanto queste domande in forma pubblica al diretto interessato, certi che ci possa aiutare a fare chiarezza sugli ultimi 2 anni di vita della Società U.S. Pergocrema 1932, nonché sulla cessione del marchio U.S. Pergolettese 1932 alla Società Pizzighettone Calcio.
I documenti sono consultabili al sito dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico (http://www.uibm.gov.it/). Oppure consultabili al seguente link: http://www.popolocannibale.it/?attachment_id=341
mercoledì 11 luglio 2012
Popolo Cannibale | comunicato ufficiale
Comitato Popolo Cannibale per l’U.S. Pergocrema 1932
Siamo nati per sostenere questa squadra di battaglia, prima ancora che di rango.
… ed ora vogliamo custodirne la memoria.
Per questo abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi per rilevarne il marchio e la storia, così come a Piacenza l’azionariato popolare SalvaPiace è riuscito brillantemente a fare con il marchio della squadra del cuore. Forse i numeri non saranno quelli del capoluogo emiliano, forse molti si dimenticano che il nostro Pergocrema è ancora nelle mani del curatore fallimentare. Noi non lo possiamo fare. Rimaniamo coerenti al nostro statuto. Il progetto Pergolettese, anche se portato avanti da persone serie e capaci, non ci rappresenta e, conseguentemente non ci impegneremo per far parte della nuova realtà, ovvero un Pizzighettone con nuovi colori e nuovo logo.
Sia chiaro, come riporta la stampa locale, “…con il Pizzighettone non è una fusione, il Pergocrema è stato dichiarato fallito dal tribunale, ma si tratta di un’acquisizione del titolo sportivo attraverso un cambio di denominazione societaria e di spostamento della sede. In sostanza la società rivierasca, che dovrebbe proseguire con l’attività giovanile, si sposta a Crema.”
Da mesi ci diciamo che non avremmo appoggiato una nuova società che per esistere ne avrebbe fatta scomparire un’altra. Per anni abbiamo avuto i bianco blu cremonesi come rivali ed ora ci vogliono far credere che questa squadra travestita sia il nostro Pergo. Fossimo il comitato del carnevale potremmo anche condividerlo.
Ma noi crediamo ai valori alla base del nostro statuto, crediamo al settore giovanile ed ai ragazzi che abbiamo premiato per la loro fede e il loro amore per il Pergo e che ora non fanno più parte dei progetti dei manager della squadra che giocherà sul prato dello stadio Voltini.
Ognuno può scegliere la propria strada.
Noi lo abbiamo fatto.
Comitato Popolo Cannibale
______________________
Siamo nati per sostenere questa squadra di battaglia, prima ancora che di rango.
… ed ora vogliamo custodirne la memoria.
Per questo abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi per rilevarne il marchio e la storia, così come a Piacenza l’azionariato popolare SalvaPiace è riuscito brillantemente a fare con il marchio della squadra del cuore. Forse i numeri non saranno quelli del capoluogo emiliano, forse molti si dimenticano che il nostro Pergocrema è ancora nelle mani del curatore fallimentare. Noi non lo possiamo fare. Rimaniamo coerenti al nostro statuto. Il progetto Pergolettese, anche se portato avanti da persone serie e capaci, non ci rappresenta e, conseguentemente non ci impegneremo per far parte della nuova realtà, ovvero un Pizzighettone con nuovi colori e nuovo logo.
Sia chiaro, come riporta la stampa locale, “…con il Pizzighettone non è una fusione, il Pergocrema è stato dichiarato fallito dal tribunale, ma si tratta di un’acquisizione del titolo sportivo attraverso un cambio di denominazione societaria e di spostamento della sede. In sostanza la società rivierasca, che dovrebbe proseguire con l’attività giovanile, si sposta a Crema.”
Da mesi ci diciamo che non avremmo appoggiato una nuova società che per esistere ne avrebbe fatta scomparire un’altra. Per anni abbiamo avuto i bianco blu cremonesi come rivali ed ora ci vogliono far credere che questa squadra travestita sia il nostro Pergo. Fossimo il comitato del carnevale potremmo anche condividerlo.
Ma noi crediamo ai valori alla base del nostro statuto, crediamo al settore giovanile ed ai ragazzi che abbiamo premiato per la loro fede e il loro amore per il Pergo e che ora non fanno più parte dei progetti dei manager della squadra che giocherà sul prato dello stadio Voltini.
Ognuno può scegliere la propria strada.
Noi lo abbiamo fatto.
Comitato Popolo Cannibale
______________________
Condivido e sottoscrivo al 100%, Matteo.
mercoledì 7 marzo 2012
PIACENZA - PERGO? le porte restano chiuse...
Per la serie "non c'è 2 senza 3 !?!".
Il rammarico è forte e la sensazione di non aver fatto abbastanza è ancora maggiore.
Rileggendo il comunicato stampa che avevo inviato a fine ottobre, commentando la presentazione della mozione in Consiglio Comunale a Crema, ho la sensazione che il passo che segue, riletto oggi, assuma un significato particolare...
--
“La lotta alla violenza negli stadi è un obbiettivo che
tutti gli sportivi e gli amministratori devono raggiungere, colpendo i fatti
violenti quando si verificano e prevenendo le reali situazioni pericolose.
Applicare superficialmente le norme ponendo divieti laddove
non ne sussistono le condizioni, come avvenuto domenica, ha il solo effetto di
creare una ingiustificata tensione tra chi allo stadio vuole andare solo a
vedere una partita e coloro che sono chiamati a tutelare la sicurezza”.
mercoledì 29 febbraio 2012
Popolo Cannibale
Comitato volto alla diffusione dell'azionariato popolare tra i tifosi dell' U.S. Pergocrema, al fine di consentire una partecipazione diretta della tifoseria nella gestione del Club.
Per maggiori info: popolocannibale@yahoo.it
sabato 25 febbraio 2012
venerdì 25 novembre 2011
venerdì 28 ottobre 2011
Comunicato Stampa - SOCCINI (Lega): Una mozione per Piacenza – Pergocrema senza restrizioni all’accesso nello stadio per i tifosi cremaschi
CREMA, 28 ottobre 2011 – In seguito alle limitazioni
all’accesso per i tifosi della squadra ospite, in occasione della partita
Pergocrema – Piacenza giocata lo scorso 23 ottobre, Il consigliere comunale
Matteo Soccini ha protocollato nella giornata di lunedì una mozione per
invitare il Sindaco Bruttomesso, e tutto il consiglio comunale di Crema, ad adoperarsi
affinché, in occasione della gara di ritorno in programma il prossimo 11 marzo
2012, non siano riproposte nei confronti della tifoseria cremasca (notoriamente
gemellata con quella piacentina) le medesime restrizioni.
-
“Dopo aver appreso della limitazione posta all’accesso allo stadio per i
sostenitori piacentini non in possesso della tessera del tifoso, nonostante non
sussistano reali e concreti problemi di disordini e/o tensioni tra le due
tifoserie, testimoniato peraltro dal forte legame di amicizia instauratosi nel
tempo ed ampiamente manifestato nel corso di tutta la giornata di domenica, ho
ritenuto opportuno investire della questione il consiglio comunale della città
affinché non abbia a ripetersi nella gara di ritorno la medesima situazione a parti
invertite - afferma il consigliere leghista Soccini”.
.<
Prosegue il consigliere
comunale: “Nel caso in cui fossero ripresentate le medesime restrizioni
potrebbe accadere una situazione che non esito a definire ridicola.
Venerdì scorso il presidente del
consiglio comunale ha inviato una mail nella quale informava gli amministratori
cremaschi della proposta, avanzata dal Sindaco di Piacenza, di organizzare una
partita di calcio tra i rappresentanti istituzionali delle due città.
Premesso che accolgo con
simpatia e adesione l’idea, non posso non far notare come potrebbe presentare
la seguente situazione; al mattino partita amichevole tra i consiglieri
comunali di Crema e Piacenza con i due sindaci a fare da allenatori, al
pomeriggio tutti allo stadio per assistere alla partita Piacenza – Pergocrema?
Il sindaco di Piacenza si, quello di Crema, così come il sottoscritto, no per
il solo motivo di non avere in tasca la tessera del tifoso”.
.
Conclude l’esponente leghista:
“La lotta alla violenza negli stadi è un obbiettivo che tutti gli sportivi e
gli amministratori devono raggiungere, colpendo i fatti violenti quando si
verificano e prevenendo le reali situazioni pericolose.
Applicare superficialmente le
norme ponendo divieti laddove non ne sussistono le condizioni, come avvenuto
domenica, ha il solo effetto di creare una ingiustificata tensione tra chi allo
stadio vuole andare solo a vedere una partita e coloro che sono chiamati a
tutelare la sicurezza”.
giovedì 25 agosto 2011
LA CURVA SUD "IRMANO NICHETTI" PERGOCREMA
pubblicata da Francesco Zorzi il giorno giovedì 25 agosto 2011 alle ore 19.40 sul suo profilo facebook
...
1.- Lo smodato ricorso alla bestemmia, utilizzata anche in situazioni apparentemente neutre o favorevoli al Pergo.
2.- La pressochè totale assenza di esponenti del "gentil sesso".
Mi è stato correttamente fatto notare che questo tratto caratteristico è strettamente dipendente dal punto 1 che precede.
3.- La consueta presenza domenicale di una manciata di individui bizzarri, di dubbia moralità, spesso dediti all'alcolismo e completamente avulsi dal contesto sociale in cui dovrebbero essere inseriti (definiti "casi umani").
4.- Le infamanti accuse (non suffragate da prove concrete e pertanto difficili da sostenere in un'eventuale giudizio), che vengono regolarmente mosse al portiere della squadra avversaria e al terzino impiegato nella fascia di campo adiacente al Settore Distinti.
5.- La costante violazione dei titoli I, II e III della Costituzione della Repubblica Italiana, principalmente con riferimento alla pari dignità dei cittadini, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.
6.- La generalizzata esposizione di tesi e/o affermazioni e/o esclamazioni che risultano del tutto prive, oltre che di qualsiasi fondamento scientifico, anche di ogni briciolo di buon senso.
7.- La numerosa presenza di individui dediti al consumo smodato di bevande alcoliche di ogni genere, ivi comprese quelle meno reperibili sul mercato.
8.- I repentini mutamenti d'umore, lo scarso spirito critico e la propensione a farsi suggestionare dalla folla in tumulto.
I comportamenti illogici spesso degenerano assumendo connotati turpi e degradanti, che trasformano la curva in una polveriera pronta ad infiammarsi per il più irrilevante degli episodi.
Questi commuoventi attimi di eccitazione collettiva ricompattano l'intera tifoseria gialloblu rendendola, come correttamente osservato da qualcuno, un Popolo.
9.- Lo svolgimento di prove di atletica, fra le quali:
- le ripetute di 25/30 metri di scatto, con spostamento verso il lato sinistro occupato dall'assistente del direttore di gara (per il Settore Distinti spostamento verso destra);
- l'arrampicaggio libero (che rende la recinzione della Sud una valida alternativa alle pareti di free climbing dello Sport Village);
- il lancio del peso (anche se questa disciplina olimpica è da tempo caduta in disuso ed è praticata solo in occasioni speciali, causa le restrizioni introdotte dal Ministero degli Interni).
10.- Il diffuso sentimento di omofobia, che viene riservato sugli atleti della squadra ospite (vedi il punto 6 circa l'esposizione di tesi dal dubbio valore scientifico, quale può essere la contemporanea presenza in campo di 11 calciatori avversari omosessuali su 11).
11.- L'arcaica usanza di rinfacciare, agli atleti della squadra avversaria, comportamenti pregressi ascrivibili ai parenti in linea retta (dalla madre, svariando su tutto il fronte dell'albero genealogico, fino a coinvolgere persino l'animale domestico).
12.- La disinvoltura con cui vengono utilizzate le allusioni di natura sessuale, riuscendo, con incredibile regolarità, a saltare la fase ironica e a scadere subito nel turpiloquio, offendendo la morale e il comune senso del pudore del buon padre di famiglia.
13.- La tendenza ad emulare, anzichè i comportamenti virtuosi, quelli più tribali, meglio ancora se contrari alla decenza.
L'acquisizione di consenso sociale è tanto più probabile, quanto più sconnessi, sgangherati e insensati saranno i ragionamenti effettuati dal singolo.
Vengono eletti, a furor di popolo, quali tribuni della plebe della Sud, coloro che si sono resi protagonisti delle prodezze più folli.
14.- L'infimo livello culturale e la scarsa padronanza della lingua italiana, che si manifesta attraverso gravi errori nella sintassi, nella costruzione del periodo e nell'utilizzo dell'indicativo al posto del congiuntivo.
Ciò è tuttavia compensato dalla dimestichezza nell'uso del dialetto cremasco.
15.- La scarsa ospitalità, che sovente sfocia in manifestazioni d'insofferenza, astio e improvvisi scatti d'ira, riservata nei confronti di (quasi) tutti coloro che occupano il settore/i settori ospiti.
Campanilisticamente, l'acredine cresce quanto più diminuisce la distanza che separa Crema dalla città da cui provengono i sostenitori della formazione ospite.
16.- L'insofferenza nei confronti di qualsiasi fazione politica e delle istituzioni nazionali e locali.
L'ilarità riservata agli esponenti delle forze dell'ordine, della Croce Rossa, ai medici sociali, ai massaggiatori in servizio.
La mancanza di rispetto verso i vertici della Lega Calcio e i componenti dell'intera classe arbitrale.
Pessimi i sentimenti covati nei confronti dei raccattapalle nelle partite in trasferta: la condizione di bambino o adolescente è quasi sempre considerata
un'aggravante.
L'unica categoria esentata è quella dei Vigili del Fuoco.
17.- Ma più di tutti, e questo è il vero tratto che caratterizza il tifoso del Pergocrema, la passione viscerale e completamente irrazionale per la propria squadra del cuore.
Al Popolo "cannibale" non interessa nè la categoria in cui milita il Pergo, nè la classifica, nè il risultato della singola partita (eccezion fatta per "La Partita").
L'unica cosa che il Popolo chiede, è che coloro che scendono in campo si ricordino di chi è presente per sostenerli.
E chediano generosamente l'anima, fino all'ultima goccia di energia, per onorare la gloriosa casacca gialloblu!!!
venerdì 12 agosto 2011
giovedì 21 ottobre 2010
martedì 19 ottobre 2010
Comunicato Stampa - "SOCCINI (Lega): Interrogazione sul futuro del Pergocrema"
CREMA, 19 ottobre 2010 – Nella mattinata oggi il consigliere comunale della Lega Nord Matteo Soccini ha presentato, per essere inserita nell’ordine del giorno del primo consiglio utile, un’interrogazione avente ad oggetto il futuro prossimo dell’Unione Sportiva Pergocrema.
“L’interrogazione che ho presentato stamane ha l’intenzione di porre all’attenzione dell’amministrazione comunale alcune domande che molti appassionati della principale società calcistica cittadina si sono posti in questi ultimi tempi - afferma il Consigliere Matteo Soccini che prosegue - Il mio intento non è di innescare alcuna polemica, ma ritengo che le domande che si pongono in molti meritino una risposta adeguata, specialmente per il fatto che tutte coinvolgono in varia misura il Comune di Crema.”
Conclude il consigliere leghista: “La presentazione di questa interrogazione, così come l’organizzazione da parte di alcuni sostenitori del Pergocrema di una serata, che dovrebbe svolgersi il prossimo 11 novembre, dedicata alle problematiche della società e del suo futuro sono il sintomo di come, al di là dei risultati sportivi che stanno maturando positivamente, la questione sul futuro del “Pergo” riscuota un forte interesse nella cittadinanza”.
Di seguito il testo completo dell’interrogazione:
Crema, 19 ottobre 2010
Alla cortese attenzione di
Antonio Agazzi – Presidente del Consiglio Comunale di Crem
Bruno Bruttomesso – Sindaco di Crema
Maurizio Borghetti – Assessore allo Sport
Oggetto: INTERROGAZIONE
Ai sensi dell’articolo 18 del Regolamento del Consiglio Comunale di Crema, sono a richiedere l’iscrizione della presente interrogazione all’ordine del giorno della prima seduta utile del Consiglio Comunale.
Premesso che
- La società calcistica Unione Sportiva Pergocrema è, dal 1932, un importante patrimonio della cultura sportiva della città di Crema.
- Nell’ultimo decennio, grazie all’impegno di tanti, la stessa è passata dal militare nel campionato di eccellenza a quello di prima divisione (un tempo serie C1), conquistata nella stagione 2007- 2008, dando risalto a livello nazionale alla nostra città.
- Le vicende dell’estate scorsa hanno portato ad un cambio al vertice della società con l’avvento del nuovo presidente Manolo Bucci, il quale ha acquisito una quota pari al 70% del capitale sociale dal suo predecessore Stefano Bergamelli.
Rilevato che
- Negli ultimi tempi diverse figure professionali hanno interrotto la loro, in taluni casi ultradecennale, collaborazione con la società, quale ad esempio la breve esperienza come direttore generale del sig. Giorgio Bresciani.
- Il settore giovanile, stando a quanto apparso di recente sulla stampa locale (La Cronaca del 15 ottobre 2010), presenterebbe gravi problematiche di gestione degli impianti, nell’organizzazione inerente la partecipazione ai campionati, nonché alla fornitura del materiale tecnico.
- Stante i regolamenti della Federazione Italiana Giuoco Calcio il passaggio, a stagione iniziata, di un tesserato da una società sportiva ad un’altra presenta dei vincoli tali da rendere difficile tale cambio, anche in presenza di comprovate mancanze gestionali ed organizzative da parte della società proprietaria del cartellino, col concreto rischio di rendere impossibile lo svolgimento di quella attività sportiva di cui è unanimemente riconosciuto il valore educativo per i nostri giovani.
- Alla data di presentazione della presente interrogazione non si hanno notizie riguardo lo stato del perfezionamento della convenzione tra l’U.S. Pergocrema e l’amministrazione comunale. Il cui passaggio in questo Consiglio non è ancora avvenuto.
- Dalla stessa società U.S. Pergocrema è pervenuta una proposta di modifica della convenzione stessa incentrata sulla possibilità di dotare il centro sportivo “Bertolotti” di un campo in erba sintetica, di cui ha riferito in una riunione dei capogruppo l’assessore competente.
Si chiede all’Amministrazione Comunale quanto segue:
1 - A che punto si trova la pratica relativa alla sottoscrizione della convenzione tra l’U.S Pergocrema e l’Amministrazione Comunale riguardante la gestione dello stadio “Giuseppe Voltini” e del centro sportivo “Bertolotti”?
2 - Se sia stata formalizzata la proposta della società U.S. Pergocrema relativa alla modifica della convenzione seguente alla proposta di dotare il centro “Bertolotti” di un campo in sintetico?
3 - Alla luce di quanto rilevato in merito alle problematiche del settore giovanile, nonché alle dichiarazioni dell’Assessore allo Sport rilasciate al quotidiano La Cronaca del 16 ottobre 2010, quali iniziative intende assumere l’Amministrazione per aiutare la società, e soprattutto i giovani calciatori, a risolvere tali problematiche?
4 - Quali garanzie l’Amministrazione Comunale si propone di chiedere alla nuova proprietà dell’U.S. Pergocrema affinché il futuro di questo patrimonio sportivo, culturale e sociale della Città di Crema non debba vivere medesime vicende come avvenuto negli ultimi anni in tante altre città italiane, come ad esempio Pisa, Mantova, Perugia e Massa?
martedì 27 luglio 2010
tessera del tifoso - CURVASUDPERGO
Per dovere di cronaca ed informazione riporto il comunicato integrale della Curva Sud Pergo riguardante la tessera del tifoso e la nuova campagna abbonamenti 2010/2011.
buona lettura
LA TESSERA DEL TIFOSO E' NATA COME LA SOLUZIONE A TUTTI I MALI DEL CALCIO ITALIANO, COME SE TUTTI I MALI FOSSERO DOVUTI AGLI ULTRAS, TRASCURANDO E NASCONDENDO LO SCHIFOSO GIRO DI MILIONI DI EURO LEGATI AGLI SPONSOR, PAYTV, INGAGGI DEI CALCIATORI, STADI FATISCENTI ECC. ECC.
LA TESSERA DEL TIFOSO, NON E' ALTRO CHE UNA FIDELITY CARD, CHE DEVE ESSERE SOTTOSCRITTA PER POTER RICEVERE L'ABBONAMENTO E PER POTER ANDARE NEL SETTORE OSPITI IN TRASFERTA.
LA TESSERA PREVEDE UNA COMPILAZIONE DI UN MODULO DATO DALLE SOCIETA' CALCISTICHE, DOVE SI DOVRANNO INSERIRE I DATI PERSONALI, COMPRESI REATI COMMESSI SE CE NE FOSSERO. IN SEGUITO VERRA' CONSEGNATA ALLA QUESTURA CHE DARA' IL NULLA OSTA O NON PER POTER ANDARE ALLO STADIO. LA TESSERA NON PUO' ASSOLUTAMENTE ESSERE SOTTOSCRITTA A CHI A COMMESSO REATI DA STADIO,ANCHE SE SUCCESSIVAMENTE ASSOLTO E RITENUTO NON COLPEVOLE, LIMITANDO IN QUESTO MODO, LA LIBERTA' PERSONALE E MARCHIANDO A VITA QUALSIASI CITTADINO LIBERO.
UN ALTRO SPREGEVOLE ASPETTO, E' QUELLO DELLA TECNOLOGOA RFID(RADIO FREQUENZA IDENTIFICAZIONE A DISTANZA).
LE TESSERE CHE IL MINISTERO DEGLI INTERNO VUOLE, SONO DEI CHIP CHE GRAZIE ALLA PIATTAFORMA TELEMATICA DELLA TELECOM, SARANNO IN GRADO DI TRACCIARE I SUOI POSSESSORI OVUNQUE. IN PAROLE POVERE, OSSERVATI E LOCALIZZATI COME CRIMINALI, COME BESTIE DA MANDRIA. TALI MOTIVI, SI SCONTRANO COL NOSTRO IDEALE ULTRAS, LIBERO DA TUTTO E TUTTI, E QUINDI
IL DIRETTIVO CURVA SUD PERGOCREMA PRENDE LA DECISIONE DI NON SOTTOSCRIVERE L'ABBONAMENTO CASALINGO, E DI ACQUISTARE SINGOLARMENTE PARTITA PER PARTITA I BIGLIETTI.
IN TRASFERTA DOVE SARA' POSSIBILE ANDARE, SEGUIREMO IL NOSTRO PERGO, NON NEL SETTORE A NOI DESTINATO, MA IN ALTRI SETTORI DELLO STADIO OSPITE. CHIEDIAMO A TUTTI I TIFOSI CANNIBALI DI SEGUIRCI OLTRE CHE PER IL NOSTRO PERGO ANCHE E SOPRATTUTTO PER LA LIBERTA' PERSONALE CHE SOTTOSCRIVENDO LA TESSERA VERRA' A MANCARE.
LA FEDE CANNIBALE NON SI TESSERA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
martedì 1 giugno 2010
SALVEZZA!!!
di seguito il mio articolo che sarà pubblicato sul numero in uscita venerdì de "Sul Serio"
Giornata calda e ricca di tensione quella vissuta domenica in quel dello Stadio “Giuseppe Voltini” dai circa 1.500 spettatori che hanno calcato gli spalti per assistere alla sfida decisiva per la permanenza nella prima divisione del campionato di Lega Pro.
Mancavano pochi minuti alle sei del pomeriggio quando al triplice fischio finale ad esultare sono stati i sostenitori della squadra del patron Bergamelli. Un fischio che scioglieva l’ansia per un traguardo storico maturato ricorrendo ai “tempi supplementari” dei play-off (mai il Pergocrema aveva disputato più di due campionati nella massima serie cui era arrivato).
La cronaca della partita si può riassumere nei due goal siglati nel primo tempo; al 23’ Ripa portava in vantaggio i bianco blu di Busto Arsizio, risultato che sommato al pareggio della gara di andata faceva sprofondare i sostenitori cannibali nello sconforto della retrocessione. Nei minuti di recupero del primo tempo Galli incornava da pochi passi il pallone del pareggio che portava in se il dolce sapore della salvezza per i gialloblu.
La cronaca della ripresa non è altro che un susseguirsi di tensione, paura e imprecazioni (soprattutto in occasione della palla goal mancata da Le Noci) tutto scomparso al fischio finale del signor Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto.
Il resto della giornata è la cronaca di una festa partita dal Voltini e proseguita nei tradizionali luoghi di ritrovo dei sostenitori della formazione cittadina.
Passata la festa già si parla di futuro; un futuro che passerà obbligatoriamente dalla volontà del presidente Bergamelli di proseguire o meno in un’avventura difficile ma avvincente. I timori che si sia giunti al termine di un percorso iniziato sotto i migliori auspici serpeggiano nella tifoseria da alcune settimane, la conferma o meno delle paure dei “cannibali” saranno confermate o sfatate solo nel corso di una conferenza stampa in fase di organizzazione da parte del patron Bergamelli. Non resta che attendere…
Giornata calda e ricca di tensione quella vissuta domenica in quel dello Stadio “Giuseppe Voltini” dai circa 1.500 spettatori che hanno calcato gli spalti per assistere alla sfida decisiva per la permanenza nella prima divisione del campionato di Lega Pro.
Mancavano pochi minuti alle sei del pomeriggio quando al triplice fischio finale ad esultare sono stati i sostenitori della squadra del patron Bergamelli. Un fischio che scioglieva l’ansia per un traguardo storico maturato ricorrendo ai “tempi supplementari” dei play-off (mai il Pergocrema aveva disputato più di due campionati nella massima serie cui era arrivato).
La cronaca della partita si può riassumere nei due goal siglati nel primo tempo; al 23’ Ripa portava in vantaggio i bianco blu di Busto Arsizio, risultato che sommato al pareggio della gara di andata faceva sprofondare i sostenitori cannibali nello sconforto della retrocessione. Nei minuti di recupero del primo tempo Galli incornava da pochi passi il pallone del pareggio che portava in se il dolce sapore della salvezza per i gialloblu.
La cronaca della ripresa non è altro che un susseguirsi di tensione, paura e imprecazioni (soprattutto in occasione della palla goal mancata da Le Noci) tutto scomparso al fischio finale del signor Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto.
Il resto della giornata è la cronaca di una festa partita dal Voltini e proseguita nei tradizionali luoghi di ritrovo dei sostenitori della formazione cittadina.
Passata la festa già si parla di futuro; un futuro che passerà obbligatoriamente dalla volontà del presidente Bergamelli di proseguire o meno in un’avventura difficile ma avvincente. I timori che si sia giunti al termine di un percorso iniziato sotto i migliori auspici serpeggiano nella tifoseria da alcune settimane, la conferma o meno delle paure dei “cannibali” saranno confermate o sfatate solo nel corso di una conferenza stampa in fase di organizzazione da parte del patron Bergamelli. Non resta che attendere…
giovedì 6 maggio 2010
martedì 4 maggio 2010
PERGO, domenica l'ultimo atto?
di seguito un articolo che ho scritto per un settimanale in uscita questo venerdì, buona lettura.
Giornata piovosa e fredda, nonostante fosse la prima domenica di maggio, per il Pergocrema il quel di Lumezzane. La sconfitta rimediata contro una squadra di casa che non aveva più nulla da chiedere al suo campionato ha reso il ritorno a casa dei tifosi cremaschi al seguito dei gialloblù ancora più triste.
Nonostante un supporto mai mancato nel corso di tutta la gara, l’undici di Rastelli non è stato mai in grado di mettere in seria difficoltà la compagine bresciana, la prestazione esibita contro il Lecco (un sonoro quattro a zero per i cannibali) è ormai un ricordo sbiadito; se qualcuno pensava di poter raggiungere la salvezza agevolmente è rimasto profondamente deluso.
I match seguenti hanno purtroppo confermato quei progressi, apparsi lampanti, emersi nella gara contro i lariani. A novanta minuti dal termine della stagione regolare (nella speranza di evitare i “supplementari”) il quadro della situazione vede la quadra del patron Bergamelli al quart’ultimo posto in classifica, nel bel mezzo della zona play-out (che saranno disputati dalle compagini che si classificheranno dal penultimo a quint’ultimo posto per designare le due quadre che faranno compagnia all’ultima che retrocederà direttamente).
L’ultimo match vedrà i gialloblù vedersela al Voltini contro un Sorrento già salvo, e speriamo molto più appagato del Lumezzane. Anche in caso di vittoria il destino del Pergo dipenderà anche dai risultati della altre contendenti alla permanenza nella prima divisione della Lega Pro.
Il quadro prevede i seguenti incroci: il derby del Lario tra Como e Lecco, Viareggio – Benevento (con i campani in piena lotta play-off, dove potrebbero incontrare i cugini grigiorossi della Cremonese) e Perugia – Foligno, una gara che sul Serio tutti sperano non sia la fotocopia di Lazio – Inter.
Tutti gli indizi portano a un’unica conclusione, domenica alle ore 15.00 lo sguardo sarà sul terreno di gioco del Voltini, le gole dei cremaschi urleranno il proprio sostegno all’undici cannibale e le orecchie saranno protese alle radio sintonizzate sugli altri campi in giro per l’Italia.
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