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sabato 12 marzo 2016

AREA VASTA | Quale futuro per Crema ed il Cremasco?

Dopo alcune settimane torno a scrivere di un tema la cui evoluzione e discussione si sta facendo ogni giorno più serrata.
Mi riferisco al processo di riforma delle autonomie locali e funzionali (trasformazione delle province in aree vaste, riforma delle camere di commercio, ecc.), temi cui ho dedicato un post il 25 gennaio scorso, poi pubblicato da diversi quotidiani sia cartacei che online.

Molto è stato scritto e detto con interventi interessanti e polemiche poco edificanti (ogni riferimento ai cosiddetti “pecoroni” cremaschi è voluto) sul futuro di Crema e del Cremasco.
Alcuni propongono di accodarsi a Lodi per entrare nell'area metropolitana di Milano, altri guardano all'unione dell’attuale provincia di Cremona con Mantova, altri ancora si dilettano giocando ad una sorte di Risiko territoriale suggerendo di mettere insieme lodigiano, cremasco e magari un pizzico di bergamasco tanto per distinguersi.

Un quadro tutt'altro che chiaro dal quale estrarre una sintesi concreta, come ha chiesto il Presidente Roberto Maroni nel suo intervento alla conviviale di Terre di Lombardia, appare non affatto semplice.
Avanzare una proposta è quello che provo nel mio piccolo a fare in questo post, il tutto non prima di aver messo nero su bianco non riflessioni ma dati oggettivi quali popolazione, dimensione delle città e prodotto interno lordo, riguardo alla situazione attuale ed alle due ipotesi più concrete sul piatto.
I dati nudi e crudi sul “peso” di Crema e del Cremasco sono i seguenti:

Popolazione residente

  • 45 % nell'attuale Provincia di Cremona.
  • 21 % nell'ipotesi di area vasta Cremona + Mantova
  • 5 % nell'ipotesi area metropolitana di Milano (con anche Lodi)
Ricchezza (ossia il Prodotto Interno Lordo)
  • 44 % nell'attuale Provincia di Cremona.
  • 20 % nell'ipotesi di area vasta Cremona + Mantova
  • 3 % nell'ipotesi area metropolitana di Milano (con anche Lodi)
Città (classifica per residenti)
  • 2° nell'attuale Provincia di Cremona, dietro solo a Cremona.
  • 3° nell'ipotesi di area vasta Cremona + Mantova, preceduta solo da Cremona e Mantova.
  • 18° nell'ipotesi area metropolitana di Milano (con anche Lodi), preceduta e subito seguita da tutti i comune che compongono la prima cintura attorno a Milano.

Posto che difficilmente la nuova area vasta nella quale ricadrà Crema ricalcherà i confini dell’attuale provincia non restano sul piatto che le due ipotesi successive, che non possono definirsi equipollenti.
In particolare l’idea di aggregare Crema all'area metropolitana di Milano, seppur affascinante anche per chi come il sottoscritto sotto la Madonnina ha studiato ieri e lavora oggi, avrebbe il risultato di rendere il Cremasco del tutto marginale “pesando” solo il 5% della popolazione ed il 3% della ricchezza, per non parlare poi del fatto che la sola Crema si troverebbe ad essere non uno dei principali centri urbani, bensì uno dei tanti e per giunta il più lontano.
Per farla breve la prospettiva di divenire la periferia della periferia di Milano non la ritengo, sempre dati alla mano, la strada migliore per il territorio.

A questo punto sul tavolo non resta che il nuovo “Cantone del Po” come lo ha definito sempre il Presidente Maroni, comprendente come scritto in precedenza le attuali Province di Cremona e Mantova.
Un’aggregazione nella quale il Cremasco rappresenterebbe comunque 1/5 della nuova area vasta. Un peso che per essere non solo “statistico” necessita di una presa di coscienza forte del territorio per costituire veramente un’area omogenea all'interno della nuova organizzazione.
Area omogenea come naturale evoluzione nel tempo del consorzio cremasco, del circondario e della consulta.

Nel post che ho richiamato scrivevo che il processo di riforma non dovrà ridursi a mera “annessione” di un territorio ad un altro. Per questo uno degli esempi da seguire dovrebbe essere quello della nuova organizzazione della sanità, vale a dire un Cantone del Po / ATS Valle del Po come centro principale di amministrazione del territorio per questioni di carattere vasto e le Aree Omogenee / ASST quali luoghi di elaborazione e sintesi per le problematiche più “locali”.
Peraltro l’input a creare aree omogenee, come possono assere il Cremasco, il Cremonese, il Casalasco/OglioPo, il Mantovano, l’OltrePo ed il Basso Garda (mi scuseranno gli amici Mantovani se la suddivisione può risultare approssimativa), è arrivata dallo stesso Maroni.
 
Oltre questo sarà importante, se non basilare, procedere ad un reale decentramento e riqualificazione degli uffici locali delle amministrazioni di area vasta (le sedi provinciali fuori dal capoluogo) per far si che cittadini e imprese possano interfacciarsi con facilità verso la pubblica amministrazione come avviene oggi nella sanità, dove il cittadino di Crema ha come riferimento l’ospedale e gli uffici ex ASL presenti in città e non si pone il problema di recarsi lontano per adempiere a certe pratiche.

In questo mio ragionamento non posso non citare anche la riforma delle Camere di Commercio, che vedrà con ogni probabilità, anche in questo ambito, l’unione di Cremona con Mantova. Non entro nel merito del dibattito sulla localizzazione della sede quanto della presidenza, ma voglio comunque porre una semplice domanda: perché non pensare ad una “integrazione” tra gli uffici locali della nuova area vasta con quelli delle camere al fine di creare dei luoghi dove gli utenti, siano essi cittadini e imprenditori, possano sbrigare con facilità ogni genere di incombenza burocratica e amministrativa?
Certo la cosa non sarebbe facile e immediata, ma non intraprendere un percorso è il modo migliore per non portarlo mai a termine.

In ultimo un pensiero da Cremasco rivolto ai Cremaschi; tra i difetti che ci contraddistinguono vi è certamente quello di ritenerci sempre e comunque “migliori” di altri nonché il centro dell’universo (almeno di quello lombardo) e nulla di tutto questo è più sbagliato.
Più che il centro di qualcosa siamo sempre stati, e lo siamo ancora, la periferia di altri.
Divenirlo ancora di più entrando nell'area metropolitana di Milano (ma i milanesi ci vogliono???) non credo porterebbe grandi benefici, lavorare per creare un Cremasco coeso e combattivo nel nuovo “Cantone del Po” la ritengo la strada migliore.
Come disse un tale alquanto famoso, “ai posteri l’ardua sentenza…”

lunedì 25 gennaio 2016

il TERRITORIO tra "annessioni", "chiusure" e "spezzatini".

Egregio Direttore,

Mi permetto di scriverle poche righe per sottoporle alcune riflessioni su di un tema che il suo giornale ha trattato, e continua a trattare, con attenzione; vale a dire le conseguenze pratiche del processo di riforme che ha preso il via con la cosiddetta abolizione delle province.

Un processo riformatore che ogni giorno vede emergere questioni e situazioni che rischiano seriamente di “marginalizzare” il territorio provinciale, o per meglio dire “di area vasta”, in generale ed ancor più il cremasco in particolare.

Si è partiti dalla chiusura del tribunale di Crema, il cui unico risultato ben lontano dall’efficentamento promesso è stata la creazione di numerosi problemi nella gestione dell’accorpante tribunale di Cremona, per passare poi dalla ventilata e poi abortita (almeno per ora???) riorganizzazione di prefetture e comandi dei vigili del fuoco che avrebbero portato le redini del comando a Mantova, al processo di unificazione delle camere di commercio con sede principale ancora a Mantova, per non parlare poi dello “spezzatino” del territorio in riferimento ai nuovi collegi elettorali dell’Italicum che vedranno il cremasco come appendice della provincia di Lodi e il cremonese di quella mantovana.

Ultimo in ordine di tempo, ma non di importanza, l’annuncio arrivato ieri da Mantova per voce del Ministro alla Cultura Franceschini della volontà di riformare le sovrintendenze con la creazione di un ente che accorpi le province di Lodi, Cremona e Mantova ancora una volta con sede nella città virgiliana.


Lungi dal sottoscritto evocare da cremasco lontane rivalità storiche tra città per costruire un nuovo “campanilismo” ma il rischio concreto di una “subalternità” del cremasco, del cremonese e del casalasco verso altri territori appare sempre più concreta ed una domanda, preceduta da una premessa, sorge spontanea.

Premesso che tutte le riorganizzazioni e riforme citate sono state partorite dal Governo Renzi, vale a dire dal Partito Democratico, cosa stanno facendo e come pensano di farsi sentire nei luoghi deputati coloro che rappresentano il territorio, in primo luogo il sottosegretario Pizzetti, il sindaco di Cremona Galimberti e il presidente della provincia (o area vasta) Vezzini, per non parlare dei loro colleghi di partito cremaschi?
Perché il governo mostra una così accentuata preferenza per la città dei Gonzaga? Forse il sindaco Palazzi (sempre del PD) è più bravo a farsi ascoltare nella tutela del suo territorio dei suoi colleghi?


Che un processo di riforma generale delle autonomie e della struttura amministrativa sia necessaria sono il primo a sostenerlo, ma non è certo con le “annessioni” (vedi camera di commercio), “chiusure” (tribunale di Crema) e “spezzatini” (collegi elettorali) tutte calate da Roma che si potrà costruire una nuova architettura che risponda nel migliore dei modi alle esigenze che ogni giorno emergono dalle nostre città.

venerdì 26 settembre 2014

#TURISMO | il progetto "Le ECCELLENZE del TERRITORIO verso EXPO 2015"

Stamane, a cura della Camera di Commercio di Cremona, è stato depositato in Regione Lombardia il progetto denominato "LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO CREMONESE PER EXPO 2015", redatto dall'associazione temporanea di scopo costituita, oltre che dalla stessa Camera, da Provincia, comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore e associazioni di categoria.

Un progetto importante che intende promuovere e valorizzare le peculiarità e le eccellenze del territorio cremonese, cremasco e casalasco incrementando l’attrattività turistica e la competitività del territorio, potenziandone l’offerta turistica facendo leva sulle motivazioni di viaggio.

Idee e azioni concrete che non sono altro che il frutto del lavoro, spesso discreto e lontano dai riflettori, cui ho dedicato il mio mandato amministrativo che scadrà con l'elezione del nuovo presidente dell'amministrazione provinciale previsto per il prossimo 12 di ottobre. 

In particolare il contributo messo in campo dal mio assessorato (Sviluppo Economico, Turismo ed Expo) si è incentrato su quattro azioni specifiche:

Promozione turistica del territorio provinciale grazie alle dotazioni culturali identitarie del territorio, con particolare riferimento alla liuteria, all'arte organaria e alla musica.
 ARTE E CULTURA - INIZIATIVE DELLE CITTÀ MURATE E CASTELLATE
Il percorso storico “Circuito delle città murate e castellate” valorizza le strutture architettoniche difensive di tutto il territorio, mediante proposte turistiche finalizzate alla fruizione di percorsi che legano, con precisi criteri stilistici (dimore e giardini storici, tragitti urbani, eventi rievocativi in costumi d’epoca), le varie località. Gli itinerari sono conosciuti e proposti essenzialmente alle fiere di settore specializzate nel segmento sociale e scolastico, agli workshop per operatori del turismo che individua itinerari insoliti, ricchi di storia e cultura. Il Circuito  delle città murate e castellate porrà in essere azioni di  promozione delle rilevanze architettoniche delle provincia, incluse le ville visitabili.  A supporto, la stampa di specifiche  pubblicazioni riguardante i percorsi del circuito e le nuove proposte di itinerari; attività di convegnistica; l’ideazione di eventi nelle  dimore storiche.
FIL ROUGE
E’ l’esito di un dialogo tra le istituzioni musicali, le scuole di musica e le città, gli spazi pubblici, le piazze, gli esercizi commerciali e il turismo. Le scuole che fanno parte della Rete musicale cremonese realizzano un percorso che porta la musica fuori dalle aule, con la volontà di far conoscere la vivacità che caratterizza le scuole di musica ed animare, in un progetto condiviso con i Comuni, gli spazi urbani con un programma di concerti che rispecchi la vocazione delle singole scuole e aiuti gli allievi a cimentarsi con esibizioni pubbliche.
Promozione turistica del territorio provinciale grazie alle dotazioni identitarie del territorio, con particolare riferimento alle vie d’acqua e al ciclo turismo
L'IDEA DI VIAGGIO NELLA VALLE DEL PO
Sulle orme di Soldati, che con il pretesto del cibo e del vino fa conoscere l'Italia agli italiani: percorsi integrati dedicati al gusto, agli  eventi, alle esperienze di navigazione, - itinerari di navigazione di discesa e risalita lungo il fiume Po con fermate intermedie e possibilità di abbinamento a noleggio biciclette e/o visita a località rivierasche delle province di Cremona, Piacenza e Reggio Emilia - ai percorsi turistici nel paesaggio che si affaccia sul fiume. Un progetto di sistema che razionalizza le informazioni relative alle attività delle reti culturali del territorio, con particolare riferimento agli eventi, e fra essi agli eventi musicali, al fine di realizzare una programmazione unitaria e di medio periodo. Il prodotto, un calendario integrato dell’offerta culturale, la definizione di format informativi plurilingue, da realizzare in cartaceo e in web con la collaborazione del Sistema Turistico Po di Lombardia, mediante l’utilizzo della piattaforma E015.
Promozione turistica del territorio provinciale grazie alla facilitazione della mobilità.
NAVETTA EXPO
La provincia di Cremona presenta una dotazione infrastrutturale non adeguata alla gestione di flussi turistici potenzialmente attivabili con  Expo. L’esclusione del nostro territorio dalle principali direttive sia stradali che ferroviarie penalizza fortemente l’attrattività delle provincia.Per questo il  progetto prevede collegamenti diretti bi-settimanali  dei principali centri della provincia (Cremona, Crema e Casalmaggiore) il sito Expo. Il collegamento con Casalmaggiore si estenderà anche al sito Unesco di Sabbioneta. Le informazioni relative al servizio (quali ad esempio orari, prezzi, ecc.) verranno messe in condivisione tramite la piattaforma E015. Le attività di questo progetto si propongono di facilitare la realizzazione di pacchetti turistici da parte di tour operator.

sabato 13 settembre 2014

#FESTAdelTORRONE | il mio intervento alla conferenza stampa di presentazione


Nella mattinata di ieri ho partecipato, presso la Sala della Consulta del Palazzo Comunale di Cremona, alla conferenza stampa di presentazione della "Festa del Torrone", in programma dal 15 al 23 novembre prossimi.

Un evento importante che ha visto partecipare agli oltre 150 eventi organizzati nell'edizione 2013, durante i nove giorni di festa, la ragguardevole cifra di 230.000 persone. Numeri importanti per un evento che dovrebbe essere preso ad esempio da Crema per organizzare una vera e grande "Festa del Tortello", nella quale far convergere tutte le esperienze, vecchie e nuove, presenti nella nostra città. 


Di seguito il mio intervento: 
Come una piacevole tradizione che si rinnova ogni anno ho il piacere di partecipare a questo incontro con gli operatori dell’informazione per presentazione della prossima edizione della “Festa del Torrone”.
Un appuntamento importante e atteso non solo per la Città di Cremona, ma ormai per tutto il territorio, anche oltre i confini della provincia. Basti pensare alle numerose collaborazioni che gli organizzatori sono stati in grado di costruire in questi anni con città, festival, ecc.
Dopo una prima sperimentazione, svoltasi lo  scorso anno, di prolungare l’evento per oltre una settimana, anche questa edizione vedrà gli eventi dipanarsi abbracciando due fine settimana; segno di come la festa abbia raggiunto una grande maturità.
Seppur attraversando un periodo di incertezza sul proprio futuro, l’Amministrazione Provinciale di Cremona, che mi onoro di rappresentare, ha deciso comunque di non far venire meno il proprio apporto sia in termini finanziari, sia attraverso il lavoro dei propri collaboratori. Uno sforzo importante ma pienamente ripagato dal successo che la festa ha avuto e sono certo avrà in futuro.
Un futuro che vede questa edizione arrivare alla vigilia di un evento di cui tutti parlano ormai da anni, vale a dire l’Esposizione Universale di Milano del prossimo anno. Appuntamento quello dell’Expo verso il quale solo lavorando di comune accordo tra tutti gli operatori pubblici e privati, amministrazioni locali e associazionismo, si potranno ottenere risultati positivi in termini di accoglienza e offerta di eventi per  tutti quei turisti che ci auguriamo tutti vorranno passare qualche giorno nei nostri territori.
In ultimo un ringraziamento per il lavoro svolto, ed un augurio per quello in divenire, a quanti si stanno adoperando per offrire un’altra grande edizione della “Festa del Torrone”. 
Matteo Soccini
Assessore allo Sviluppo Economico, Turismo ed Expo
Provincia di Cremona

giovedì 27 marzo 2014

Fondazione #CHARIS | bocciata la mozione della Lega sulla “scuola di CL”


Nell'ultima seduta (24 marzo), nonostante una settimana passata a verificare la possibilità di addivenire ad un testo comune tra maggioranza e opposizione, il consiglio comunale ha votato distintamente le due mozioni presentate sulla questione del possibile riutilizzo della struttura facente capo alla Fondazione Charis, meglio conosciuta come la scuola di Comunione e Liberazione.

L’esito delle votazioni è stato uguale e contrario come segue:


  • mozione di maggioranza 12 favorevoli e 9 contrari, approvata.
  • mozione della Lega 12 contrari e 9 favorevoli, respinta.
Ecco il testo completo della mozione della Lega, scritta dal sottoscritto che, seppur bocciata, resta agli atti del consiglio comunale, e della politica cremasca, come la posizione ufficiale del movimento, uscita da un dibattito interno proficui ed un voto democratico in sede di direzione cittadina.

Premesso che
  • Alle Province è demandata la competenza relativa all'edilizia scolastica per gli istituti secondari superiori.
  • La presenza nel territorio di Crema di numerosi istituti frequentati da migliaia di studenti ne fanno una realtà di primaria importanza nel panorama provinciale.
  • La Provincia di Cremona, nel corso del sua attuale mandato amministrativo, ha presentato un progetto per la realizzazione/completamento del polo scolastico sito in Via Libero Comune.
  • Per la realizzazione di tali opere è stata stipulata una convenzione tra l’Amministrazione Provinciale di Cremona ed il comune di Crema.
Ricordato che
  • Tale progetto, oltre a prevedere l’edificazione della nuova sede del Liceo Classico “Racchetti”, al fine di raggruppare in un'unica struttura gli studenti ad oggi sparsi in diversi stabili ubicati in città, comprende anche la realizzazione di opere a completamento degli istituti “Munari” e “Sraffa”, quali locali per le attività tecniche legate all'insegnamento e palestre, la cui mancanza, oltre a procurare un evidente disagio dovuto ai frequenti spostamenti degli studenti stessi in altri luoghi, comporta una notevole spesa a carico dell’Amministrazione Provinciale.
  • In località denominata Cascina Valcarenga è attualmente, e parzialmente, edificata la sede di un polo scolastico facente capo alla “Fondazione Charis”.
  • La Fondazione ha dichiarato di non essere in grado di proseguire i lavori per il completamento della struttura.
  • Sono in atto le procedure fallimentari relative alla Fondazione stessa.
Considerato che

  • La presenza in Città di strutture edilizie parzialmente edificate quali la scuola citata, oltre a storiche costruzioni come la “Cascina Pierina” da anni inutilizzate, costituiscono una ferita aperta per Crema, nonché un utilizzo non fruttifero di risorse pubbliche.
  • Il principio di buona amministrazione dei denari dei cittadini deve essere alla base dell’opera di coloro che sono chiamati a governare la “cosa pubblica”.
Preso atto
  • Dei contatti intervenuti tra la Provincia, il Comune ed il curatore fallimentare della Fondazione Charis al fine di evidenziare la possibilità di riutilizzo della struttura ad oggi edificata.
Il Consiglio Comunale di Crema
  • Invita l’Amministrazione Provinciale a proseguire, relativamente alle opere di completamento ricordate, la parte di progetto riguardante gli istituti “Munari” e “Sraffa”.
  • Invita l’Amministrazione Provinciale a valutare attentamente la possibilità di riutilizzo, anche parziale, della struttura di Fondazione Charis al fine di realizzare in tale luogo la nuova sede del Liceo “Racchetti” qualora tale ipotesi, oltre alla fattibilità tecnica e legale, non comporti una spesa a carico dell’amministrazione pubblica maggiore rispetto a quella preventivata per la realizzazione della struttura in Via Libero Comune.
  •  Impegna il Sindaco a rafforzare i contatti con la Provincia di Cremona per addivenire agli obiettivi sopracitati.

domenica 16 marzo 2014

Comunicato Stampa | LEGA NORD - FONDAZIONE CHARIS: dalla Lega mozione incidentale.

Completare il polo esistente a San Bartolomeo e valutare riutilizzo della Struttura ai Sabbioni

CREMA, 16 marzo 2014Nella seduta di lunedì pomeriggio del consiglio comunale dovrebbe finalmente essere trattata la mozione della maggioranza sul polo scolastico della Fondazione Charis, un documento, definito urgente dalla sinistra, che attende di essere discusso dal 10 luglio dello scorso anno.

Una mozione che la Direzione Cittadina della Lega ha esaminato e discusso, sulla quale sono emerse una serie di forti obiezioni che la rendono non supportabile con un voto favorevole.
In sintesi il documento contiene l'affermazione certa che sia possibile il subentro nell'opera quando problemi legali esistono e sono emersi chiaramente nelle riunioni tra tecnici comunali, provinciali ed il curatore fallimentare.

Si parla di progetto di 24 milioni come fossero solo per il Racchetti ma non si cita la parte a servizio del Munari e Sraffa che la Lega ritiene debba essere proseguita.
Non si parla di una valutazione oggettiva e documentata tra i costi per il subentro e il proseguimento del progetto in Via Libero Comune per capire quale sia quello più conveniente.

Sul tema la posizione della Lega, che attraverso le sue rappresentanze nei consiglio comunale e provinciale ha votato a favore del polo scolastico a San Bartolomeo, è stata riassunta in una mozione incidentale che sarà presentata nel corso della seduta di domani.


Nel dispositivo finale si chiede al consiglio comunale di invitare l’Amministrazione Provinciale a proseguire, relativamente alle opere di completamento ricordate, la parte di progetto riguardante gli istituti “Munari” e “Sraffa”, nonché a valutare attentamente la possibilità di riutilizzo, anche parziale, della struttura di Fondazione Charis al fine di realizzare in tale luogo la nuova sede del Liceo “Racchetti” qualora tale ipotesi, oltre alla fattibilità tecnica e legale, non comporti una spesa a carico dell’amministrazione pubblica maggiore rispetto a quella preventivata per la realizzazione della struttura in Via Libero Comune.

LEGA NORD | Sezione di Crema

venerdì 7 marzo 2014

Comunicato Stampa | SOCCINI: La Provincia di Cremona aderisce al Progetto VENTO

La ciclovia lungo il Po, da Torino a Venezia, ideata dal Politecnico di Milano

Cremona, 7 marzo 2014 – Nell'ultima seduta la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore Matteo Soccini, ha deliberato di manifestare il proprio interesse all'idea della grande ciclovia Vento, progettata dal Politecnico di Milano, riconoscendone l'utilità sociale, economica, di sviluppo turistico e culturale, sollecitando inoltre le Regioni, gli Enti Fluviali e il Governo a dare avvio alla realizzazione di Vento, in continuità con tutto quanto già realizzato, sia in termini di piste ciclabili che in termini di promozione turistica da questo Ente.

Il DASTU, Dipartimento di Architettura e Studi del Politecnico di Milano, sta mettendo a punto con il progetto "Vento" una nuova strada lungo il Po che collegherebbe Venezia e Torino e pensata solo per il passaggio di biciclette. Secondo i progettisti, sarebbe un importante volano per l'attrattività turistica e, quindi, per l'economia del nord Italia. Il progetto prevede 630 Km di pista che potrebbe essere la ciclabile più lunga d'Italia e una delle più estese d'Europa, un progetto che significherebbe numerosissimi nuovi posti di lavoro, sviluppo turistico, culturale e territoriale. Il percorso parte da Torino e attraversa quattro regioni, lungo tutta la Pianura Padana, arrivando a Venezia.

''Il nostro territorio è predisposto ad essere attraversato con una modalità dolce e lenta, ed è proprio con questa convinzione che la Provincia ha lavorato con enti pubblici e privati affinché il territorio possa diventare attraente per quei visitatori che si spostano in bicicletta'' spiega Soccini, che aggiunge: ''Oltre alle opere realizzate dal Settore Territorio, importante è stata la messa a sistema della rete ciclabile effettuata negli ultimi dieci anni dal Sistema Turistico Po di Lombardia. Il Sistema ha ottenuto finanziamenti attraverso la partecipazione a bandi statali e regionali che hanno permesso la realizzazione di tratti di piste ciclabili nei territori di competenza''.

Prosegue l’assessore: ''Altro punto di forza è anche la promozione della rete ciclabile attraverso la piattaforma tecnologica del Sistema Turistico dalla quale si possono scaricare circa 2.000 Km di pista tutte georeferenziate.
In quest’ottica ritengo doveroso sottolineare l'importante lavoro che sta svolgendo la Società Explora incaricata di promuovere il territorio lombardo in vista di EXPO. Il cicloturismo è uno dei 35 'club di prodotto' che la società andrà a proporre ai principali operatori internazionali attraverso la presenza a fiere di settore e  workshop''.

Per ulteriori informazioni sul Progetto VENTO si rimanda al sito ufficiale:  

martedì 25 febbraio 2014

Comunicato Stampa | EXPO: La Provincia investe 100mila euro.

Decisa oggi in Giunta l'adesione all'Associazione Temporanea di Scopo, guidata dalla Camera di Commercio.

Cremona, 25 febbraio 2015 – Provincia di Cremona vuole essere protagonista all'Expo, e lo fa investendo risorse. La Giunta provinciale, nella riunione di oggi, ha infatti sancito l'adesione dell'Amministrazione provinciale all'Associazione Temporanea di Scopo (ATS) «per la promozione, ideazione, progettazione e realizzazione di iniziative e attività finalizzate alla valorizzazione del Sistema istituzionale, economico e sociale della Provincia di Cremona in vista della Esposizione Universale Expo 2015», associazione che vede come capofila la Camera di Commercio di Cremona.
Contestualmente la Provincia di Cremona ha deciso di mettere a disposizione 100mila euro del proprio bilancio, come risorse a sostegno delle iniziative che verranno prese per la valorizzazione del nostro territorio all'interno di Expo 2015.

«La Provincia continua a concepirsi come uno spazio nel quale i cittadini pensano insieme il loro futuro», dichiara il presidente della Provincia Massimiliano Salini. «Per questo motivo non ci concentriamo sulla ristrettezza delle risorse dell'ente, ma come su altre partite per noi strategiche anche nel caso di Expo decidiamo di piegare gli equilibri di bilancio a una volontà di ripartenza forte che riscontriamo nei cittadini. Pensiamo che Cremona potrà essere protagonista ad Expo 2015 e desideriamo lavorare insieme alle realtà locali e pensare a una presenza qualificata e di impatto, che non trascuri nulla delle nostre peculiarità così coerenti con il tema dell'Esposizione universale. Expo non è una passerella, è una sfida. E noi abbiamo sempre investito sulle sfide nuove».

«Con la delibera approvata oggi si compie un altro passo da parte della Provincia di Cremona per arrivare nel migliore dei modi all'appuntamento del 2015», dichiara l'assessore Matteo Soccini, cui spetta la delega ad Expo 2015. 
«Dopo essere stati tra i primi enti ad aderire al Protocollo presentato dal presidente Auricchio a nome della Camera di Commercio, è con soddisfazione e con rinnovato impegno che abbiamo deciso di partecipare all'ATS, impegnando anche importanti risorse. Tali risorse potranno essere impiegate per attività importanti, non solo per la promozione turistica del territorio, competenza in capo alla Provincia, ma anche per progetti interessanti per i loro sviluppi futuri oltre i confini temporali di Expo, come ad esempio il programma presentato dal prof. Antoldi dell'Università Cattolica, concernente l'organizzazione di corsi di alta formazione con particolare attenzione alle eccellenze territoriali».

Ecco la motivazione con cui la Giunta provinciale ha deciso il proprio coinvolgimento nelle iniziative che porteranno a valorizzare all'interno di Expo il nostro territorio, aderendo all'ATS guidata dalla Camera di Commercio:


«Expo 2015 per la sua rilevanza economica, per la visibilità a livello mondiale e per le ricadute che determinerà sull’intero nostro Paese, ed in particolare sui territori della Regione Lombardia più vicini alla sede espositiva, rappresenta un’occasione irripetibile e di fondamentale importanza per promuovere e valorizzare le eccellenze agro-industriali, ma anche culturali, artistiche, turistiche e le potenzialità della provincia di Cremona sul piano internazionale. 

In questo ambito la Provincia, titolare di importanti deleghe sul turismo, è da tempo impegnata in un approfondito lavoro di promozione territoriale. Sono stati individuati i principali temi che possono caratterizzare il territorio nell'ambito della forte competizione che si sta sviluppando. Musica e cicloturismo, uniti naturalmente dall'offerta gastronomica, sono gli argomenti che ci consentono di entrare nei principali “club di prodotto” che verranno promossi anche dalla società Explora. 

La costruzione delle sinergie tra gli operatori economici, il lavoro sulle infrastrutture ed i servizi, il raccordo tra  gli enti e la concentrazione dell'attività promozionale sui nuovi schemi del turismo esperienziale, sono la base delle attività già iniziate con l'ultima presenza alla BIT e che verranno intensificate in vista dell'appuntamento di Expo 2015. 

Da non dimenticare inoltre il lavoro già iniziato da tempo, in sinergia con le Province del Po, che si svolge attraverso il Sistema Turistico Po di Lombardia, il primo e più vasto sistema della regione. Il territorio della provincia di Cremona vanta altresì un settore agro-alimentare di assoluta eccellenza, caratterizzato da produzioni di qualità, e presenta centri universitari e centri di ricerca all’avanguardia a livello mondiale per quanto riguarda le biotecnologie e la sicurezza alimentare. 

Gli Associati si impegnano a concordare le modalità, le forme e i tempi per la realizzazione congiunta di iniziative di promozione e valorizzazione del sistema economico, sociale e culturale della provincia di Cremona, finalizzate a determinare ogni e più ampia forma di partecipazione e di visibilità del sistema Cremona in occasione dell’Esposizione Universale allo scopo di attuare il coordinamento e la realizzazione congiunta delle iniziative di promozione e di valorizzazione del sistema economico, sociale e culturale della provincia di Cremona in vista di Expo».

sabato 15 febbraio 2014

Comunicato Stampa | MATTEO SOCCINI: "Food experience", i sapori di Crema e Cremona alla BIT

Food experience: i sapori della provincia cremonese e, in particolare del territorio cremasco, sotto i riflettori della Bit 2014, alla presenza di un pubblico numerosissimo. 

Nell'area eventi della Regione Lombardia il gusto della tradizione locale ha fatto centro con Matteo Soccini, assessore provinciale al turismo, che ha introdotto la storia e le specificità gastronomiche, mentre Giorgio Schiavini, Assessore al Turismo Comune di Crema, ha presentato, anche con un promo, il territorio, la tradizione e la cucina locale; grazie a Maria Cristina Coroneo dell’Associazione Tavole Cremasche, sodalizio nato nel ’96, sono stati svelati i segreti del tortello cremasco, dall'impasto alla cottura, con un approfondimento e degustazione dedicati al rinomato mostaccino di Crema. 

Non poteva mancare in questo viaggio alla scoperta della tradizione e folclore, la “Festa del Torrone – XVIII edizione Star tra le Stars”, presentata da Stefano Pellicciardi di SGP Eventi, sostenuta da Comune di Cremona, Provincia e Camera di Commercio di Cremona, le aziende produttrici di torrone ed un pool di aziende private.


Dal Cremasco si e’ passati quindi a Cremona, con la festa del torrone, che nel 2013 ha registrato 230.000 visitatori, 150 appuntamenti musicali e di animazione, 400 pullman, 600 camper e 600 tonnellate di torrone venduti,collegando il prodotto al territorio. Anche per il 2014 (15 al 23 novembre) sempre 9 giorni di festa e kermesse, con il tema della “quinta T” ovvero tecnologia e multimedialità’ legati al torrone ed a Cremona, dalle rievocazioni ad incontri con l’autore. Massimo Rivoltini, produttore di torrone, ha quindi chiuso l’evento con degustazione de “il torrone di Cremona, ambasciatore che rappresenta e celebra la citta’, grazie anche alla omonima festa che da la possibilità di visitare il nostro territorio, con tutte le sue specificità turistiche”.

venerdì 14 febbraio 2014

INTERVISTA | Mondo Padano su EXPO2015

«Cremona non balla da sola»
All'Expo 2015 insieme con le province del Sistema Turistico "Po di Lombardia".

di Alessandro Rossi - pubblicata su Mondo Padano del 14/02/2014.

Agroalimentare e liuteria, dove Cremona presenta delle eccellenze uniche in Italia, sono - secondo Matteo Soccini, assessore provinciale allo sviluppo economico, turismo, innovazione ed Expo, gli assi nella manica su cui puntare, sia alla Bit che si è aperta ieri a Milano, sia all'Esposizione universale. Un appuntamento, questo, troppo grande e troppo importante perché Cremona possa fare tutto da sola. Ecco perché il nostro territorio collaborerà di certo con le province di Pavia, Lodi, Cremona e Mantova, peraltro già alleate nel Sistema Po di Lombardia.

Assessore, partiamo dalla nostra presenza alla Borsa Internazionale del Turismo. Cremona ha deciso di esserci da protagonista.

E’ così. Il lavoro che si sta producendo per attrezzare il territorio in vista dell’Expo non poteva non vedere Cremona con un proprio stand alla Bit che quest’anno avrà un taglio dedicato soprattutto agli operatori professionali. E’ a loro che ci dobbiamo rivolgere per fare conoscere il nostro territorio. Da qui la decisione di esserci con un nostro stand, anche se parteciperemo anche agli eventi organizzati nello stand di Regione Lombardia.

Dunque, dal turismo avete iniziato a costruire la presenza di Cremona all’Expo.

La presenza nella nostra città del direttore generale di Explora,
la settimana scorsa, ne è una chiara testimonianza. E’ da lì che gli organizzatori di Expo sono partiti, dal coinvolgimento dei tour operators ai quali bisogna presentare la nostra offerta turistica. Ejarque è stato chiarissimo quando, rivolgendosi ai nostri operatori, alberghi, agriturismi, ristoranti, ma anche gestori di musei, ha detto che l’Expo è un investimento sul futuro, un occasione per ammodernare e migliorare ciò che abbiamo.

E a questo riguardo la Regione stanzierà diversi milioni di euro proprio per consentire agli albergatori di attrezzarsi per intercettare i visitatori, soprattutto gli stranieri. A che punto siamo con questa parte del lavoro?

Direi a buon punto: la mappatura del territorio e la trasmissione dei dati ad Explora è in via di completamento. Il passo successivo sarà posizionarsi.

Cosa intende, esattamente?

Faccio un esempio. Gli albergatori devono capire quale tipo di cliente possono intercettare. Ed attrezzarsi di conseguenza. Il nostro ruolo di amministratori non è quello di dirgli che cosa devono fare, ma di comprendere bene che cosa il territorio può offrire e di trasmetterlo ai tour operators. 

Quante frecce abbiamo al nostro arco? 

Più di quante non si pensi. La provincia di Cremona vanta delle specificità uniche: la liuteria, con le sue 150 botteghe, Stradivari e il Museo del Violino. E certamente l’agroalimentare, dove abbiamo una fortissima vocazione nel lattierocaseario, ma ad esempio anche nel pomodoro. Sono due capitoli dove non abbiamo rivali, non solo in Italia, ma anche a livello internazionale.
E sono realtà che dobbiamo far emergere. Poi, certo, come in moltissimi altri territori abbiamo una qualità diffusa molto elevata nella gastronomia e delle pregevoli bellezze artistiche ed architettoniche. Ma su questo fronte è l’Italia intera ad avere uno straordinario patrimonio e quindi è meno facile differenziarsi e distinguersi dagli altri. Il Museo del Violino è certamente qualcosa che ci rende unici nel mondo. Dovrà essere per noi uno straordinario biglietto da visita ed è per questa ragione che anche nel nostro stand alla Bit il Museo ed i suoi tesori sono ben evidenziati.
Non solo, nella giornata inaugurale della Bit è prevista una presentazione dei principali prodotti enogastronomici della regione al termine della quale è stato suonato un Amati prestato proprio dal Museo del Violino.

In queste settimane si è parlato molto di Expo e di quanto stanno facendo le province limitrofe.
Per Cremona la strada di una corsa in solitaria sembra ormai esclusa, anche per una questione di risorse esigue.

Io ritengo che con Piacenza e Brescia ci potranno essere dei punti di contatto. Ma di sicuro posso dire fin d’ora che ci saranno rapporti con le province alle quali già siamo legati all’interno del sistema Po di Lombardia, perché è del tutto evidente che quando si parla di pianura e di fiume Po i confini geografici delle province non hanno alcun senso. Siamo accomunati dalle medesime caratteristiche e dalle stesse problematiche.
Per questo dico senza esitazioni che, sul fronte turistico, Cremona cavalcherà l’offerta insieme a questi territori. Il Po è il patrimonio di un territorio molto più vasto della sola provincia di Cremona. D’altra parte...

Dica, assessore...

Volevo dire che tutte le forme di collaborazione sono possibili, ma per concretizzare qualcosa bisogna mettersi attorno ad un tavolo. E poi decidere. Solo per fare un altro esempio, una stretta collaborazione potrebbe essere sviluppata fra Cremona e il Parco tecnologico di Lodi. I cui responsabili si sono detti interessati a realtà come il Consorzio Casalasco e la Latteria Soresinese, assolute realtà d’eccellenza nell’ambito del pomodoro e del lattierocaseario. E’ evidente che quando si parla di questi ambiti vi debba essere una collaborazione fra territori e che ci debba essere una rete fra le punte d’eccellenza che ogni territorio può offrire. Questi rapporti possono e debbono esserci.

lunedì 10 febbraio 2014

Comunicato Stampa | MATTEO SOCCINI: Cremona, Crema e il territorio protagonisti alla BIT

La prossima edizione della B.I.T. 2014, che si svolgerà a Milano Fiera, dal 13 al 15 febbraio, sarà un'occasione unica, differente dai passati appuntamenti, che offrirà l'opportunità di intercettare operatori internazionali e nazionali direttamente allo stand e di inserire, così, l'offerta turistica locale nei pacchetti EXPO 2015.

 “Cremona ed il suo territorio” saranno presenti con un proprio stand (Padiglione 3 stand F07 G08), con il meglio dell’offerta integrata.
Tra le principali novità: 3 giorni di puro business, con accesso diretto nei singoli stand per gli  operatori professionali (13 e 14 febbraio), e riserva esclusivamente l'ultimo giorno (15 febbraio) della fiera, il sabato, al target misto, trade e consumer. 

Presenti, inoltre, presso lo stand, quattro seller locali che illustreranno pacchetti turistici legati al territorio, in particolare alla musica ed al cicloturismo: Agenzia Viaggi Nobile Sas (Cr), Guindani Viaggi Sas (Cr), Padus Viaggi (Cr) e Tourism Project Italy - International  (Pandino), con incontri B2B da giovedì a venerdì. Il sabato dedicato alle famiglie ed appassionati di turismo (sempre dalle ore 9.30 alle ore 18.30). In particolare, per questa edizione, si sono realizzate due specifiche pubblicazioni promozionali e di marketing turistico: “Appuntamenti musicali ed eventi” (oltre 500 eventi in provincia di Cremona) e “Guida all’offerta del territorio”.

Inoltre, le Province del Sistema Po di Lombardia saranno presenti nelle tre aree tematiche dello stand della Regione Lombardia (Pad. 3 – B03/B09 – D02/D10) “Arte e Cultura”, “Enogastronomia e food experience”, “Natura e Turismo attivo”, con materiale del Sistema Turistico Po di Lombardia e delle province interessate.

Sempre nell’ambito dei tematismi, nello stand  “Cremona ed il suo territorio” si potranno ammirare, alla presenza di artigiani che illustreranno l’arte organaria, un organo di Barberia della Fabbrica d’Organi Comm. Giovanni Tamburini di Pianengo e la costruzione dal vivo di un violino, grazie ad un maestro liutaio, in un apposito spazio allestito con attrezzi e banco di lavoro dell’Istituto di Istruzione Superiore “Antonio Stradivari” di Cremona.

lunedì 23 dicembre 2013

PROVINCIA di CREMONA | la relazione programmatica al bilancio di previsione 2014

Il Bilancio di previsione per l’anno 2014 riunisce gli interventi previsti a sostegno delle attività produttive, del turismo e dell’innovazione.
Si tratta di un programma articolato che contempla sia la realizzazione d’iniziative proprie della Provincia che l’esercizio di funzioni trasferite e/o delegate dallo Stato e dalla Regione Lombardia.
Anche per il 2014 la parte preponderante dell’attività è finanziata da fondi extra-provinciali: regionali, statali e comunitari.
Ciò determina l’organizzazione del lavoro dell’assessorato che, per necessità, deve rispondere ai vincoli posti dalle fonti di finanziamento.
Va, inoltre, ricordato come gli ambiti d’intervento siano costantemente interessati da rilevanti cambiamenti legislativi, amministrativi e organizzativi che richiedono una continua attività di adeguamento.

Accanto a questi fattori importanti per l’organizzazione e l’attività, ve n’è un altro che si è imposto negli ultimi anni, vale a dire la pesante crisi economico-produttiva che interessa anche la nostra provincia.
La crisi produttiva continua ad avere importanti ripercussioni e, si ritiene, che la situazione permarrà critica anche nel prossimo futuro. Tale difficile situazione investe in modo rilevante l’intera attività.
La Provincia ha deciso di affrontare la questione intervenendo – per quanto possibile - su entrambi i versanti interessati, vale a dire: le aziende e i lavoratori.
Si procederà, quindi,  sia con misure di sostegno alle imprese - che ci si propone di realizzare in modo innovativo e più incisivo.

Sostegno alla costituzione di aggregazioni imprenditoriali nei settori in maggiore difficoltà, il sostegno – se possibile – all’accesso al credito delle aziende anche con modalità diverse da quelle passate, il sostegno alle esportazioni e all’innovazione. Si tratta d’interventi che la Provincia già realizzava e che devono essere ora definiti e organizzati con maggior rigore e con una maggior capacità di indirizzo, finalizzazione e integrazione con altri livelli istituzionali: Unione Europea, Governo nazionale e Regione Lombardia.

Il programma focalizza alcuni contenuti volti prioritariamente alla valorizzazione di strumenti di programmazione negoziata, finalizzati alla condivisione dei progetti territoriali con il livello di governo regionale anche nell’ottica di una maggiore possibilità di attrazione di risorse; aggregazioni di soggetti pubblici (Distretti urbani e distretti rurali del Commercio) e privati (Pol. Mec.); organismi di raccordo permanente fra le istituzioni e le associazioni rappresentative di interessi, legati allo sviluppo socio-economico (Consulta economica provinciale) e collaborazione con organismi operanti in campo economico e della ricerca (Reindustria, Crema Ricerche), fra i quali si intende sviluppare un rapporto funzionale orientato all’approfondimento di temi e contenuti specifici determinati in seno alla Consulta.
Il programma si pone inoltre in stretta relazione con gli strumenti di approfondimento della  conoscenza della struttura produttiva (quali, ad esempio, il Sistema informativo economico e sociale).

I temi dell’innovazione produttiva, organizzativa e commerciale delle aziende cremonesi e del sostegno all’attività di ricerca, nei precedenti anni ambiti d’intervento sostenuti anche attraverso risorse appostate direttamente nel bilancio provinciale ed erogate mediante bandi annuali, possono nell’attuale contesto essere sostenuti indirettamente, attraverso il sostegno ai soggetti operanti nel campo della formazione, del sistema delle conoscenze e della ricerca, e, mediante i soggetti cui si accenna nel primo capoverso del presente paragrafo, attraverso l’aggregazione e la creazione strutturata di reti e correlazioni stabili tra progetti, soggetti attuatori, canali di finanziamento, priorità di approfondimento.

L’attuale limitatezza di risorse induce la Provincia a valutare con molta attenzione il proprio intervento e le sue effettive ricadute sulle aziende cremonesi, e impone di approfondire l’efficacia dell’azione svolta dall’ente nel livello che gli è proprio, quello della programmazione, nell’ottica di una sempre maggiore comprensione delle ricadute economiche collegate non solo ai comparti produttivi tradizionalmente indagati, ma anche allo sviluppo dei temi collegati ai temi della cultura e del turismo, letti anch’essi, come chiavi di sviluppo economico.


CONSULTA ECONOMICA PROVINCIALE

La Consulta Economica Provinciale è ora un organismo pensato come strumento di raccordo permanente fra le istituzioni e le associazioni rappresentative d’interessi, legati allo sviluppo socio-economico ed è prevista dallo Statuto dell’Ente (art. 24).
L’Amministrazione Provinciale attribuisce un preciso assetto alla Consulta Economica, organismo già attivo in passato, attribuendole funzioni maggiormente definite, grazie al percorso di approvazione al quale è stato sottoposto il regolamento di funzionamento della stessa: approvato dalla Giunta Provinciale in data 30 giugno 2010 (DGP n. 307), è passata all’esame del Consiglio Provinciale del 20 luglio 2010 (DCP n. 88).


Attività produttive

Il sostegno alle attività produttive deve essere definito in stretto raccordo con il territorio con una visione complessiva, sistematica e razionale dell’attuale situazione di crisi, del suo impatto sulla realtà produttiva cremonese, sulle effettive possibilità di ripresa e sulle risorse effettivamente disponibili. I temi sono da qualche tempo evidenziati in diverse analisi e riguardano:
  • L’innovazione produttiva, organizzativa e commerciale delle aziende cremonesi,
  • Il sostegno all’attività di ricerca e alla diffusione dei suoi risultati,
  • Il miglioramento della propensione all’esportazione e alla internazionalizzazione delle aziende cremonesi, 
  • L’accesso al credito,
  • Il sostegno alle strutture di servizio del mondo imprenditoriale.
Propedeutica all’elaborazione d’interventi efficaci negli ambiti suddetti è la conoscenza condivisa dell’effettiva situazione economica-sociale e degli obiettivi da perseguire.
A tal fine, si ritiene utile procedere, in collaborazione con altri soggetti (pubblici e privati) secondo una modalità operativa “a rete” che comporta il coinvolgimento dei soggetti interessati e la concentrazione delle risorse sui progetti ritenuti prioritari.
La capacità di acquisire finanziamenti esterni aggiuntivi appare di fondamentale importanza non essendo gli attuali bilanci degli enti locali in grado di sostenere interventi di rilevante significato per la struttura produttiva.
L’acquisizione di tali finanziamenti richiede, però, organizzazioni in grado di provvedere secondo tempi e modalità prefissate, e questo è un elemento che localmente, presenta ancora una qualche carenza.
Al riguardo un fattore determinante sarà la collaborazione con la Regione Lombardia sia nella fase di decisione delle priorità che in quella di recupero delle risorse.


L’innovazione produttiva, organizzativa e commerciale delle aziende e sostegno all’attività di ricerca

Si tratta di ambiti d’intervento presenti anche negli scorsi anni e che trovano una ragion d’essere ancora maggiore nell’attuale periodo di ciclo negativo.
L’innovazione e la ricerca sono, infatti, obiettivi strategici riconosciuti tali da tutte le analisi disponibili.
Questi enti – oltre che svolgere attività didattica - rappresentano una parte importante della nostra ricerca che potrebbe ancor di più espandersi e meglio servire il mondo produttivo.


PARTECIPAZIONE AD ORGANISMI CHE OPERANO IN CAMPO ECONOMICO

Reindustria
Si tratta di una società consortile a responsabilità limitata, a maggioranza pubblica, per il 55% del capitale. Il restante 45% del capitale è suddiviso tra numerosi privati: associazioni di categorie, organizzazioni sindacali e banche.
La Provincia di Cremona è socia per l’11% del capitale della società.
Reindustria è nata nel 1994 per gestire i contributi statali e regionali ottenuti in conseguenza della crisi “Olivetti”.
Oggi il suo funzionamento è sostenuto dai fondi che i soci trasferiscono annualmente sulla base di un programma triennale approvato dall’Assemblea dei soci e sulla base di stralci annuali di programma.
E’ poi previsto che i soci possano finanziare solo i progetti che ritengano di loro interesse, e, inoltre, affidare a Reindustria la realizzazione di un progetto di proprio esclusivo interesse del quale sosterrebbero la relativa spesa.
I risultati conseguiti nel cremasco hanno spinto Reindustria a interessarsi dello sviluppo economico dell’intera provincia di Cremona, attraverso la valorizzazione, il consolidamento, il potenziamento e lo sviluppo delle risorse del territorio, con i mezzi propri del marketing e dell’economia territoriale.

In particolare, il servizio offerto da Reindustria si concretizza nelle seguenti attività:

  1. Sviluppo economico: promozione di interventi coerenti con un’economia territoriale sostenibile, attraverso due aree operative: a) area progetti, dedicata all’assistenza tecnica su bandi di finanza pubblica agevolata; b) area territorio, dedicata all’opportunità di investimento nel territorio;
  2. Studi e pubblicazioni: promozione e coordinamento di studi socioeconomici di inquadramento generale sui comprensori;
  3. Aggregazione d’impresa: creazione e applicazione di un modello innovativo di aggregazione d’impresa, in grado di supportare le imprese appartenenti alla filiera di riferimento in diversi settori, con lo scopo di creare vantaggi competitivi, supportare l’internazionalizzazione, migliorare l’efficacia della formazione, attraverso una funzione di coordinamento.
L’attività 2014 della società si baserà sul programma triennale che accoglie le proposte dell’amministrazione per interventi in merito al supporto ai piani d’area, all’istituzione di un “tavolo sui bandi” e lo studio e promozione dello sviluppo di un’importante area come quella di Tencara (unitamente al Porto di Cremona).
L’obiettivo per l’anno 2014 è quello di indirizzare le risorse provinciali al sostegno di specifiche azioni, anche facendo propri gli spunti emersi in sede di Consulta economica.

Crema Ricerche
Il Consorzio Crema Ricerche è stato costituito nel 1999 da Provincia di Cremona, Camera di Commercio di Cremona, Comune di Crema, Associazione Cremasca Studi Universitari e dall'Agenzia d'Area Reindustria S. cons.r.l., quali soci fondatori.
Esso ha sede nell'area “ex Olivetti” – oggi recuperata - e svolge la propria attività senza fini di lucro, ponendosi l'obiettivo di favorire la nascita e lo sviluppo delle imprese innovative, nonché il trasferimento tecnologico.
Si tratta di una realtà consortile che ha sviluppato molteplici attività a favore del sistema locale, a partire dal comprensorio cremasco, ma aprendosi ad un territorio più vasto e andando a promuovere iniziative a favore anche dei territori delle province di Bergamo e di Brescia.
In particolare, il Consorzio si propone l'obiettivo di prestare servizi reali soprattutto nei confronti delle piccole e medie imprese, nell'intento di promuovere la diffusione delle innovazioni e il trasferimento tecnologico.
Attualmente il Consorzio Crema Ricerche è composto da n. 58 soci, fra enti ed imprese interessati allo sviluppo delle problematiche legate all'innovazione e al trasferimento tecnologico.
Il Consorzio è dotato di un Consiglio di Amministrazione, di un Collegio dei revisori e di un Comitato Tecnico Scientifico.
Nel corso del 2014 l’Amministrazione avrà come obiettivi la razionalizzazione della struttura con l’obiettivo di proseguire l’integrazione con Reindustria, il miglioramento complessivo dell’attività alla luce anche della mutata situazione di contesto.

Consulta Interprovinciale dell’area Viadanese - Casalasca.
Si tratta di un’associazione senza scopi di lucro, che promuove lo sviluppo economico, sociale e la valorizzazione dell'area tramite il coordinamento delle attività tra soggetti pubblici e privati, sia sul versante della programmazione socio-economica che su quello della pianificazione territoriale. Promuove inoltre attività formative e progetti di sviluppo economico.
Con delibera del Consiglio Provinciale n. 115 del 25 novembre 1997, la Provincia di Cremona approva lo Statuto e aderisce alla “Consulta Interprovinciale dell’area Viadanese – Casalasca”, conferendo una quota costitutiva di capitale, con l’impegno di corrispondere una quota associativa annuale.
Come per altre realtà similari l’Amministrazione  parteciperà attivamente, tramite il proprio rappresentante, all’attività della Consulta e analizzerà le risultanze onde trasferirle in progettualità effettive.

Pol.Me.C.
In data 13 febbraio 2010 l’amministrazione provinciale e il Polo della Meccanica del Castelleonese hanno sottoscritto un protocollo d’intesa nel quale si sanciscono la collaborazione e il sostegno della Provincia di Cremona a questo importante progetto di aggregazione industriale operante in un settore cardine dell’economia provinciale.
Il protocollo prevede l’impegno da parte di Pol.Me.C. ha presentare, con cadenza trimestrale, una relazione illustrativa delle attività svolte e un dettagliato rendiconto delle spese sostenute in considerazione del contributo versato dall’amministrazione per sostenere le spese di start-up.
Nel 2012 il monitoraggio proseguirà per verificare l’effetto sull’economia locale e creare un database di professionalità ed esperienza che possa costituire un esempio per possibili progetti similari che emergeranno nel resto del territorio provinciale nei vari comparti di cui è composta l’economia del nostro territorio.


Commercio

Distretti del Commercio
I “Distretti del Commercio” sono definiti dalla Regione come gli ambiti di livello infracomunale, comunale o sovracomunale nei quale i cittadini, le imprese e le formazioni sociali liberamente aggregati sono in grado di fare del commercio il fattore d’integrazione e valorizzazione di tutte le risorse di cui il territorio dispone, per accrescerne l’attrattività, rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività delle sue polarità commerciali.
I Distretti del Commercio si distinguono tra:
  • Distretti urbani del commercio (DUC): costituiti sul territorio di un unico Comune;
  • Distretti diffusi di rilevanza intercomunale (DiD): costituiti sul territorio di più Comuni.
L’obiettivo è la promozione di progetti capaci di incidere strutturalmente e in modo duraturo sulle caratteristiche competitive dell’offerta commerciale locale, nel contesto di una più ampia riqualificazione urbana, con il coinvolgimento degli operatori commerciali, delle loro associazioni, degli Enti Locali, delle Camere di Commercio e degli altri attori del territorio, in una visione comune di un unico progetto di sviluppo  Tale obiettivo è ben presente negli atti di programmazione regionale.
La Regione Lombardia promuove i Distretti del Commercio con l’intento di valorizzare in modo particolare i luoghi tradizionali e antichi del commercio, con particolare attenzione agli spazi pubblici delle cittadine storiche della Provincia.
Nel corso del 2008 e del 2009 sono state approvate le delibere regionali che introducono il concetto di Distretto del Commercio.
Per la provincia di Cremona sono stati approvati e finanziati due Distretti Urbani del Commercio (Cremona e Crema) e nove Distretti Diffusi (di cui i Comuni capofila sono: Pizzighettone, Soresina, Casalbuttano, Casalmaggiore, Pandino e Sospiro, Offanengo, Piadena e Cingia de Botti).
La Provincia di Cremona ha aderito a tutti i programmi d’intervento dei Distretti.
Obiettivo del 2014, anche grazie alla collaborazione con le Sedi Territoriali di RL, è quello di studiare e monitorare l’andamento delle attività previste, al fine di realizzare un concreto coordinamento tra le stesse e la programmazione provinciale.
Visto il Programma Regionale di Sviluppo della IX legislatura, che individua tra gli obiettivi di sviluppo delle reti commerciali e distributive quello di orientare il processo di modernizzazione e razionalizzazione del settore del commercio secondo un modello di sviluppo sostenibile ed equilibrato, favorendone anche la complementarietà e l’integrazione tra i settori produttivi e commerciali, la Provincia intende svolgere quel ruolo di coordinatore e facilitatore per favorire le partnership finalizzate a produrre reale integrazione tra investimenti di diretta competenza pubblica e investimenti privati per qualificare la struttura economica locale in una logica di lungo periodo. In questa ottica ed in vista dell’imminente uscita del V bando di Regione Lombardia a favore dei distretti del commercio lombardi, la Provincia si pone come l’ente che può esercitare quel ruolo di coordinatore dei distretti del territorio, garantendo quella governance auspicata dalla Regione. Il V bando, infatti, individua tre linee di intervento ed una di questa si focalizza sulla “Qualificazione, e sviluppo del distretto: iniziative di governance evoluta”. Questa linea prevede fusioni/aggregazioni fra i distretti riconosciuti attraverso strumenti condivisi e la creazione di modelli di governance di più distretti. E’ importante quindi, che la Provincia si proponga come soggetto in grado di svolgere il ruolo di coordinatore, favorendo quel processo di rete dei distretti che porterebbe ad importanti sinergie. Per svolgere un’azione ancora più efficace, il Settore nel 2013 ha realizzato una piattaforma di e-commerce (www.icompro.it) unitamente alla creazione di una intensa azione di web marketing. Questo strumento è stato messo a disposizione dei distretti del territorio e di tutti quei piccoli operatori commerciali che hanno intenzione di promuovere i propri prodotti attraverso le nuove tecnologie di ICT e di media-web. L’attività del Settore nel 2014 sarà concentrata nel favorire la conoscenza e l’utilizzo della piattaforma e-commerce e, parallelamente, di rendere visibile il “mall” del commercianti dei distretti attraverso un’intensa promozione delle offerte commerciali del territorio, veicolando contemporaneamente le eccellenze e le peculiarità artistiche e culturali del territorio. L’utilizzo della “rete” è fondamentale per raggiungere in tempo reale i consumatori e tramite la gestione dei più noti social network sarà possibile raggiungere il target adeguato ed essere attrattivi anche dal punto di vista del commercio di prossimità, tipico e di eccellenza.


Innovazione

Premesso che il tema dell'innovazione è trasversale alle strutture e alle attività dell'ente e che tutti i settori devono operare costantemente in direzione orientata al recupero delle risorse e al perseguimento di più elevati valori di efficacia ed efficienza nell'impiego delle risorse tenendo nel contempo in debito conto di esigenze di semplificazione dell'attività amministrativa in generale e in particolare di quella direttamente rivolta all'utenza, l'informatica pubblica e le strutture ad essa preposte costituiscono un focus nelle attenzioni e nelle pretese di risultato sia ad opera delle norme che nella redazione dei programmi.

Per l'esercizio 2014 sono pertanto confermati gli obiettivi di avanzamento nella digitalizzazione dei servizi e lo sforzo richiesto è particolarmente qualificato in quanto non è sostenuto da risorse finanziarie ad hoc ed è quindi a completo carico della struttura che deve realizzarlo in parallelo con la gestione ordinaria delle attività storicamente in essere e con i loro collaterali tassi di ottimizzazione e revisione che comportano anch'essi un'innovazione sebbene in tono minore.

La messa on line dei servizi per l'utenza è un punto che dal Codice e dall'Agenda Digitale è stato ripreso per qualificare la programmazione annuale e tende a semplificare i rapporti con il target più avanzato dell'utenza generalizzata dei cittadini in possesso degli skills adeguati; contemporaneamente si opera in direzione di un'ottimizzazione della rete telematica al fine di garantire la continuità operativa in uno stadio e a livelli ancora precedenti al piano del Codice in un'azione preventiva e di miglioramento delle condizioni di linearità e qualità dei servizi di rete.

Notevole è l'impegno profuso nel sostegno qualificato al tema della trasparenza dove attraverso il sito sono veicolati i contenuti previsti dalla normativa secondo schemi e standard in continua evoluzione a causa della pressione normativa che recentemente è andata aumentando a tassi esponenziali indirizzando peraltro l'informatizzazione su livelli di automazione e interoperabilità tra applicativi verticali in rapida progressione ed incremento di complessità.


TURISMO

La legislazione nazionale di riforma del turismo (Legge 135/2001) e la normativa emanata in materia dalla Regione Lombardia nella legge regionale del 16 luglio 2007 n.15 hanno attribuito alla Provincia un ruolo di programmazione, controllo e coordinamento che può favorire concretamente, e in un’ottica di qualità, lo sviluppo economico del turismo e il suo passaggio da progetto per il territorio a risorsa del territorio.
In tale contesto, interventi per un turismo sostenibile non possono che partire da un accurato monitoraggio delle grandi potenzialità culturali ed ambientali, dai centri urbani al patrimonio rurale, dalla ricchezza artistica ed architettonica degli edifici monumentali ai corsi d’acqua e ai paesaggi agricoli, dalle tradizioni ai prodotti tipici e alla gastronomia ed individuare percorsi e potenzialità di sviluppo alternativi alle forme di turismo tradizionale. Infatti, il vero punto di forza per l’inserimento della provincia di Cremona nei più importanti circuiti turistici è proprio l’offerta, in una logica di sistema, di itinerari nei quali gli ambiti ambientali e culturali siano variamente, ma strettamente connessi e rispettati.
Il movimento turistico nella nostra provincia è in espansione e comincia a costituire parte integrante di progetti economici diversificati, nonché di iniziative private e pubbliche. Una politica del turismo per essere credibile deve potersi sviluppare in modo sinergico con le politiche riferite alla gestione del territorio (tempi e orari della città, apertura dei negozi e dei servizi, parcheggi, arredo urbano, cultura dell'accoglienza), all’economia, all’ambiente, alla sicurezza, all’efficienza della Pubblica Amministrazione (procedure semplificate…), all’informazione – comunicazione e soprattutto in sinergia fra enti locali e privati.

In particolare si fa riferimento al progetto di marketing territoriale Distretto della Musica, all’interno del  distretto culturale,  teso a valorizzare e diffondere il tema della musica nelle diverse espressioni dell’offerta turistica: dagli operatori di settore (ristoratori, alberghi, agenzie viaggio, pubblici esercizi) agli enti privati e pubblici attraverso azioni promozionali e formative nelle tre aree provinciali in modo da incontrare e formare gli operatori direttamente sui territori e mirare le azioni strategiche contenute nei disciplinari: Cremona e il cremonese, Crema e il cremasco e Casalmaggiore e il casalasco. Per il 2014 si tratta di consolidare le adesioni e di espandere, valorizzare e affinare la rete del Distretto della musica, in particolare attraverso azioni di integrazione e coesione,già avviate negli anni precedenti, con il Distretto Culturale e la Rete della Musica.

Un turismo in crescita punta tutto sulla rete interna ed esterna:
1. Una rete informativa tra enti e associazioni presenti sul territorio. Il ruolo di promozione e coordinamento territoriale tende a mettere insieme, strutturare e sincronizzare tutte le informazioni per divulgarle il più possibile attraverso tutti gli strumenti della comunicazione, in particolare i media: tv, giornali, radio ma anche web e social network.
Il foglio di collegamento News Turismo, vedrà nel 2014 una nuova veste con una pagina dedicata ai weekend tematici per offrire ulteriori spunti attrativi per il turista ospite del nostro territorio.
Saranno anche attivate forme di comunicazione sui social network, in particolare in occasione di eventi.
2. Un network dell’informazione. Mettersi in  comunicazione con tutto il territorio, ma anche con il mondo attraverso internet, i link, i portali locali regionali e nazionali con le realtà più significative della provincia e della regione….avere in tempo reale le informazioni aiuta a migliorare i servizi, a progettare nuovi interventi, a sostenere ciò che già si produce.

Per il 2014 si implementerà la rete provinciale degli IAT con un sistema integrato e collegato ai portali del turismo del Sistema Turistico Po di Lombardia e della Provincia.
Occorre soprattutto mettere a sistema il marketing del settore turistico: risorse e strutture, enti e associazioni in modo da costruire un’offerta turistica sempre più completa e studiare una comunicazione integrata che possa rafforzare gli eventi anche meno rilevanti e la Governance del turismo potrà fare molto in questo senso.
Il turismo provinciale è impegnato a :
-Elevare la qualità dei nostri operatori del settore con iniziative di rete e in particolare tramite le attività derivanti dalle deleghe in materia di operatori turistici che Regione Lombardia fa gestire direttamente dalle Province e precisamente: esami abilitativi alle professioni turistiche di Guida, Accompagnatore Turistico e Direttore Tecnico di Agenzia di Viaggio; classificazione alberghiera e di strutture ricettive all’aria aperta; verifiche in materia di Agenzie di Viaggio e Turismo; raccolta e implementazione nel portale regionale new turismo dei flussi turistici presso le strutture ricettive per conto di ISTAT; predisposizione cartellini dei prezzi delle strutture ricettive.
Si prevedono, attraverso le azioni del Tavolo della Governance del turismo che raccoglie le rappresentanze dei principali attori e associazioni, momenti di formazione e di confronto (laboratori) sui temi dell'accoglienza turistica e dell'analisi della domanda dei mercati europei e internazionali.

§  Informatizzare la trasmissione dei dati relativi ai flussi turistici e delle informazioni su tariffe e caratteristiche delle strutture ricettive. La rilevazione "Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi" è un'indagine che viene svolta dalla Provincia per conto di ISTAT e su delega di Eupolis Lombardia (Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione). Nell'ottica delle azioni volte alla semplificazione degli adempimenti da parte dei privati la Provincia di Cremona ha ottenuto, a fronte della redazione di specifico progetto, un finanziamento per la rilevazione integrata dei flussi turistici sulla base di un applicativo informatico, finalizzato a creare notevoli vantaggi e precisamente:  ottemperare in modo sinergico a due adempimenti amministrativi (rilevazione statistica e schedina degli alloggiati di pubblica sicurezza); aprire anche un canale diretto di comunicazione fra operatori turistici e Provincia, che assicurerà una maggiore efficienza nell'azione di entrambi e meno burocrazia per tutti;  garantire l'aggiornamento in presenza di diversi supporti e quindi di diversi tempi di trasmissione;  aumentare il contenuto informativo sulle caratteristiche delle strutture, sulle tariffe e sulla domanda turistica. L'esecuzione è già in fase di avanzata realizzazione, la sua efficacia è monitorata dalla regione per verificare la possibilità di un'esportazione anche presso le altre province della Lombardia.

§  Elaborare progetti e a promuovere sinergie efficaci ed efficienti per raggiungere sempre più un turismo di qualità a partire dalle professionalità interne, dall’aggiornamento dei servizi, dall’efficacia dell’editoria (cartacea e sul web) e della campagne informative e pubblicitarie tempestive ed efficaci.

§  Rafforzare il suo ruolo di coordinamento e promozione turistica del territorio come da legge regionale n.15/2007 con tutti i soggetti operanti sul territorio (IAT, Pro Loco. Associazioni culturali e Associazioni di categoria) anche tramite la governance del turismo e la governance del distretto della Musica. Due iniziative possono essere prese come esempi particolarmente significativi: la Festa del Torrone alla quale la Provincia dà la sua sentita adesione e collaborazione sia diretta nel supporto all'organizzazione sia attraverso il particolare impegno dell'ufficio informazione turistica e le attività per la preparazione e partecipazione alla Borsa Internazionale del Turismo. La BIT rappresenta la più alta espressione della capacità di governare un territorio poiché mette in condivisione: risorse, esperienze e progettualità in grado di attivare politiche attive del turismo. Se il 2013 è stato il primo avvio di una proposta relativa all’offerta territoriale  integrata e condivisa da sviluppare e riproporre in tutte le occasioni di internazionalizzazione della domanda e dell’offerta (es.workshop del turismo musicale) il 2014 avrà come obiettivo il passaggio da promozione del territorio a individuazione di prodotti.
Il percorso sarà poi utile per EXPO 2015 dove si potranno presentare prodotti turistici concreti a partire dall’eccellenza della musica e della liuteria,grazie anche al riconoscimento del Saper fare liutaio dell’UNESCO.  

§  Promuovere e coordinare progetti interassessorili a secondo delle tematiche sviluppate - ambiente, territorio, cultura - poiché la comunicazione dell’immagine del territorio ha una forte valenza turistica.

§  Coordinare la promozione dei prodotti tipici e della gastronomia in funzione sinergica in particolare con l’Assessorato all’Agricoltura, la Camera di Commercio, l’Associazione Strada del Gusto Cremonese, i tre comuni principali (Cremona, Crema, Casalmaggiore) per individuare percorsi del gusto sempre più innovativi non dimenticando che la buona cucina è la prima carta dell’accoglienza e dell’ospitalità. Occorre precisare che attualmente il turismo ha in carico la segreteria organizzativa dell’Associazione della Strada del Gusto che annovera 90 soci tra enti e associazioni e privati con attività di progettazione, realizzazione, coordinamento editoriale, realizzazione di iniziative locali e partecipazioni a fiere di settore nonché il sostegno e l’assistenza agli associati.
Tramite l’Associazione il turismo è stato in grado di promuovere un’offerta integrata territoriale che ha saputo coniugare gastronomia, cultura e ospitalità (es Teatri di Fiume con il Distretto Culturale, Akropolis con il Gal Oglio Po) ed è su questo che si vuol continuare a lavorare per il nuovo triennio.

§  Per il 2014 in particolare l’individuazione di percorsi sostenibili valorizzando i prodotti della filiera corta, anche in collaborazione con il commercio e i distretti; il turismo in bicicletta con il bike sharing, le aree di sosta e i nostri associati in collaborazione con FIAB e FAI; percorsi culturali  in collaborazione con il Festival Monteverdi e la Fondazione Ponchielli per l’esaltazione dell’alta tradizione gastronomica (da MASTRO Martino al Platina) rivisitata dai nostri cuochi e proposta ad un pubblico internazionale quale quello del Festival o gli Incontri a Palazzo in collaborazione con la Federazione dei vini e dei sapori di Lombardia. Il 2014 vedrà le Strade del Gusto di Lombardia impegnate nel Salone del Gusto di Torino, validissima occasione di presentazione e promozione del Made in Cremona, e del suo territorio provinciale (Made in Crema).  

§  Incentivare iniziative di marketing compresa la predisposizione di offerte di accoglienza per aumentare le presenza nei centri urbani e rurali del territorio (city card, pacchetti turistici anche legati ad eventi di rilievo come Festa del Torrone…) rafforzando la collaborazione con i privati (associazioni di categoria, negozi storici..) e le agenzie di viaggio.

§  Sostenere i progetti integrati con le azioni dei PIA atte a valorizzare i piccoli comuni come quelle legate al PIA ISOLE E FORESTE per la zona dell’ADDA e/o del Lago Invisibile e le azioni del Sistema Po di Lombardia con il nuovo piano turistico del prossimo triennio che vede i territori delle 4 province(Pavia, Lodi, Cremona e Mantova) impegnati in temi importantissimi e innovativi in linea con EXPO 2015 dal turismo slow o turismo attivo con la lunga rete di percorsi ciclabili e la navigazione fluviale, al turismo religioso da sostenere dopo l’incontro europeo  del 2012 a Pavia con percorsi interregionali, al turismo enogastronomico con le eccellenze agroalimentari che fanno del Po di Lombardia una delle dispense più ricche della Regione. Non va poi dimenticato il turismo dei piccoli comuni con i borghi più belli d’Italia e le tradizioni culturali della civiltà contadina il tutto presentato con il linguaggio nuovo dei mezzi di comunicazione dalla app alla georefernazione dei percorsi scaricabili dai siti.

§  Monitorare le attività turistiche nonché le iniziative realizzate in stretta collaborazione con la CCIAA di Cremona sia relativamente ad eventi sia ad attività culturali (rilevazioni qualitative e customer in occasioni di eventi o manifestazioni fieristiche).

Expo 2015

La Provincia di Cremona, con la sottoscrizione del protocollo di intesa tra il Commissario Straordinario del Governo per Expo, Expo 2015 spa, il Comune e la Provincia di Milano del giugno 2010, è stata ritenuta il soggetto territoriale idoneo a favorire la partnership tra Expo 2015 SpA, le istituzioni pubbliche e i soggetti privati sul territorio cremonese per generare una serie di collaborazioni che si realizzeranno, su tematiche di interesse reciproco e legate al tema Expo 2015.
Al fine di esercitare al meglio il ruolo richiesto, la Giunta provinciale ha ritenuto opportuno attivare dei momenti di incontro e concertazione sul territorio, che hanno permesso, nella prima fase, la partecipazione attiva delle istituzioni pubbliche e delle associazioni rappresentative degli interessi economici, culturali, e sociali del territorio.

E’ stato costituito il Tavolo Territoriale di Coordinamento (TTC), che ha agito in forma ristretta e in forma allargata a livello provinciale, attraverso il quale si sono raccolte alcune progettualità espresse dal territorio in linea con i temi Expo. Le proposte che hanno dimostrato un elevato grado di fattibilità sia economica che progettuale sono state inviate in un primo tempo alla Società di gestione Expo 2015 nel mese di febbraio 2011 e, dopo un riesame e verifica sull’avanzamento dello stato progettuale, sono state inviate all’Ufficio del Commissario Generale di Expo presso la Regione Lombardia nello scorso mese di settembre 2012.

Un altro passaggio importante per la discussione e condivisione delle progettualità da proporre in sede Expo, è stata la nomina effettuata nell’ambito dei lavori del “Tavolo Lombardia per Expo” che nella seduta del 23/04/2012 ha costituito dei sotto tavoli tematici per gestire al meglio questioni e tematiche strategiche, assolutamente necessarie per garantire la piena ed adeguata realizzazione del grande evento Expo, oltre che per massimizzare le ricadute positive di questo evento su tutto il territorio. I “sottotavoli tematici” riguardano:
·         Sottotavolo “servizi essenziali”
- Servizi sanitari e disabilità
- Sicurezza
- Servii pubblici locali e ambiente
·         Sottotavolo “Attrattività del territorio”
·         Sottotavolo “Sistemi Informativi”
All’interno di questo percorso, nell’ambito del Sottotavolo “Attrattività del territorio”, sono stati individuati alcuni “filoni tematici” prioritari e di valenza strategica: attrattività turistica e ricettività; offerta culturale; sport e giovani; filiera agroalimentare; mercato del lavoro. Il sottotavolo “Attrattività del territorio” è l’unico tavolo che si è riunito delegando a Unioncamere Lombardia la regia e il coordinamento dei lavori attraverso le proprie Camere di Commercio insediate sul territorio.

Nel 2014 sarà quindi fondamentale il lavoro di concertazione e condivisione del tema che dovrà identificare e differenziare la proposta turistica del nostro territorio, intorno alla quale si dovranno innestare tutte le altre peculiarità ed eccellenze.

Il tavolo della Governance del Turismo, coordinato dalla Provincia di Cremona e rappresentato dalle principali istituzioni pubbliche e dalle Associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato del territorio, è stato individuato come lo strumento adeguato attraverso il quale condividere una proposta di strategia di marketing turistico da sottoporre al Tavolo di coordinamento regionale per EXPO. Il tema della musica e della  liuteria è da tutti ritenuto il filone sul quale lavorare per identificare il territorio, rafforzato dal riconoscimento Unesco recentemente ricevuto. La musica declinata in tutte le sue accezioni: dall’artigianato artistico liutario compreso quello organario, a tutta l’attività musicale che il territorio esprime. Lo sforzo sarà quello di innestare su questo filone le attrattività diffuse sul territorio e che lo caratterizzano fortemente come l’agroalimentare, la navigazione, la rete delle ciclovie.

L’obiettivo  è duplice, da una parte organizzare un programma ampio, complessivo ed integrato con le iniziative che hanno già preso forma e dall’altra raccogliere e mettere a sistema la ricchezza delle proposte progettuali del territori per massimizzare le opportunità connesse ad Expo 2015.

Non ultimo la sottoscrizione del protocollo per l’EXPO con Camera di Commercio e moltissimi altri enti locali, associazioni, università, ecc. costituisce un valido strumento per creare quella fondamentale sinergia per addivenire all’appuntamento del 2015 con una proposta unitaria e forte.