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giovedì 11 luglio 2013

COMMERCIO | lanciato il portale dell'e-commerce "iCompro.it"

Nella tarda mattinata di ieri si è svolta la conferenza stampa per il lancio del portale sul commercio elettronico www.icompro.it, promosso dal mio assessorato.
di seguito un articolo tratto dal sito www.inviatoquotidiano.it che ne parla e l'immagine del pezzo apparso sul quotidiano "La Provincia".

Cresce il portale del #commercio virtuale del territorio provinciale.
Ottanta le imprese che hanno aderito a #icompro.it

CREMONA - L’Amministrazione Provinciale può e deve giocare il ruolo di facilitatore:  Provincia come “provocatore” della discussione, per far conoscere realtà diverse tra di loro, favorire l’approfondimento dei contenuti, aiutare nell’individuazione di obiettivi concreti, solidi, raggiungibili, ma anche per far emergere i vantaggi delle logiche aggregative sul territorio.
 
Un percorso iniziato a gennaio scorso e, con soddisfazione, portato a compimento con una grande adesione da parte di esercizi ed operatori commerciali del territorio: questo è il commento a caldo dell’Assessore al Settore Strategie per lo Sviluppo e Turismo della Provincia di Cremona, Matteo Soccini. Un’iniziativa, work in progress, che punta a coinvolgere non solo il settore commerciale ma anche quello turistico e ricettivo, offrendo un quadro integrato delle proposte del territorio a clienti e turisti.
Mettere in sinergia il territorio, le realtà produttive del settore del commercio e gli operatori, fortificando le reti locali è la mission principale che anima il progetto.

Nello specifico, l’iniziativa è rivolta alle iniziative di sostegno ai Distretti del Commercio del territorio cremonese che necessitano, in questa fase, di consolidare la “rete”, unendo sforzi, risorse e competenze, per accrescere la capacità complessiva di sviluppo commerciale, tecnico-produttivo e di innovazione, così da poter operare su mercati più ampi e remunerativi rispetto a quelli raggiungibili come singole imprese.
Sostenere i negozianti di vicinato vuol dire sostenere il tessuto urbano dei nostri piccoli comuni, favorendo un riposizionamento competitivo del commercio urbano.

In quest’ottica si inserisce il progetto del Settore Strategie per lo Sviluppo del Territorio della Provincia di Cremona, guidato dalla Dirigente Mara Pesaro, con la messa on line del portale www.icompro.it. (con l’affidamento della realizzazione tecnica alla ACS srl e della cura grafica - progetto di web marketing alla Format Cremona). Il progetto ha ottenuto un contributo dai fondi europei FESR.

Il sito si presenterà come una vetrina comune virtuale, in cui compare una selezione dei prodotti offerti. Ogni negozio aderente al portale avrà una sua pagina dove è presentato il negozio e sono raccolti i suoi prodotti, organizzati in categorie.  Ogni negoziante avrà un personale login e password con i quali inserire nuovi prodotti, modificare quelli presenti e variarne la disponibilità. Dal punto di vista del cliente, pur trovando tante diverse vetrine, l’acquisto sarà concluso tramite un unico intermediario. Il navigatore potrà consultare gli articoli sfogliando le categorie e le vetrine dei negozi tramite una semplice funzione di ricerca.

Sarà ovviamente presente un carrello per l’acquisto. Il portale commerciale, darà spazio anche a tutte le eccellenze del territorio attraverso la possibilità di linkare i siti dei Distretti del Commercio, i portali turistici dei Comuni e della Provincia e attraverso la diffusione in rete di comunicati e “post” che si andranno ad editare di volta in volta in occasione di particolari eventi.

L’utilizzo della “rete” è fondamentale per raggiungere in tempo reale i consumatori e tramite la gestione dei più noti social network sarà possibile raggiungere il target adeguato ed essere attrattivi anche dal punto di vista del commercio di prossimità, tipico e di eccellenza. Il Portale avrà un proprio profilo sui più conosciuti Social Network: Facebook, Twitter, Pinterest e FourSquare. 

Sono già circa 80 le imprese che hanno aderito al progetto e che stanno inserendo i prodotti nelle rispettive vetrine virtuali per poter permettere, nei prossimi giorni, la messa on line del Portale.
L’adesione è ancora aperta ed è rivolta a tutti i commercianti e artigiani del territorio e che possono cogliere l’opportunità di partecipare al mercato virtuale promosso dalla  Provincia in forma gratuita per tutto il 2013.

sabato 6 luglio 2013

TURISMO | incontro sul problema degli operatori abusivi

La scorsa settimana si è svolto un incontro per affrontare il problema dei soggetti che, a vario titolo, organizzano viaggi e soggiorni al di fuori della normativa vigente.
di seguito riporto un articolo tratto dal sito www.inviatoquotidiano.it che ne parla e l'immagine del pezzo apparso sul quotidiano "La Provincia".

OPERATORI ABUSIVI DEL ‪#‎TURISMO‬
‪#‎Cremona‬, vertice in Provincia, promosso dall'Ass.re ‪#‎Soccini‬ con i titolari delle agenzie di viaggio. La preoccupazione delle associazioni di categoria: "Fenomeno dilagante. Situazione esplosiva". Le contromisure della Provincia


Cremona - Vertice in Provincia sulla piaga degli operatori turistici 'abusivi'. L'incontro sé è tenuto lo scorso 27 giugno presso la sede dell’Amministrazione provinciale di Cremona. Hanno partecipato i titolari e rappresentanti delle agenzie di viaggio del territorio per discutere il problema dei soggetti non accreditati che interferiscono con l’attività delle agenzie di viaggio e di turismo.

L’incontro, convocato e presieduto dall’assessore provinciale al Turismo Matteo Soccini ha registrato la presenza di numerosi titolari e rappresentanti di agenzie viaggio operanti su tutto il territorio provinciale, del presidente regionale Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo) Luigi Maderna, del rappresentante di Confcommercio Alberto Bardelli e del presidente di Asvicom Berlino Tazza.

Dopo l’apertura dei lavori da parte dell’assessore Soccini si sono succeduti parecchi interventi dei rappresentanti di categoria e delle agenzie, che hanno evidenziato in primis l’odierna portata del fenomeno, cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni ed ormai dilagante, in grado quindi di danneggiare in modo significativo, soprattutto in una congiuntura quale quella attuale, l’operato delle agenzie viaggio “autorizzate”.
Ormai i soggetti che organizzano viaggi appartengono alle categorie più svariate, un panorama sempre più composito ed eterogeneo.

Gli eventi organizzati sono di ogni tipo e durata, e spesso si traducono anche in un potenziale rischio per gli aderenti al viaggio in quanto gli organizzatori non possiedono né la professionalità né tantomeno i requisiti prescritti dalla legge, anche di carattere oneroso, di cui le agenzie devono essere dotate per poter esercitare la propria attività.
Tutti i presenti hanno concordato sul fatto che la situazione ormai è divenuta esplosiva ed inaccettabile e che è necessario un intervento congiunto, non più singolo ed estemporaneo come è avvenuto fino ad oggi.

“E’ infatti solo con la collaborazione congiunta tra agenzie, associazioni di categoria e amministrazione provinciale, che sarà possibile organizzare un intervento significativo, atto ad arginare le dilaganti irregolarità – ha sintetizzato l’assessore Soccini – il tutto al fine di tutelare non solo le agenzie che rispettano le norme, ma anche i singoli consumatori che troppo spesso rischiano di trovarsi in situazioni spiacevoli e dannose”.

Al termine degli interventi, l’assessore Soccini ha sintetizzano una prima linea di azione comune:
1) creazione di un indirizzo di posta elettronica dedicato per le segnalazioni di abusi da parte delle agenzie;
2) emanazione di circolari a vari soggetti che organizzano eventi, differenziate a seconda della categoria di soggetto, condivise con FIAVET ed associazioni;
3) Incontri specifici, per sensibilizzare in particolare i soggetti istituzionali, e del cui esito le agenzie saranno informate;
4) Aggiornamento della situazione ad un successivo incontro in autunno, quando verranno valutate anche eventuali azioni successive.

lunedì 12 marzo 2012

@kremasch | il tweet del 12/03/2012

I voti alla arrivano dalle intuizioni di , dalle capacità dei e dei , e dal lavoro dei !
Non dagli editoriali della domenica!

mercoledì 7 marzo 2012

PIACENZA - PERGO? le porte restano chiuse...


Per la serie "non c'è 2 senza 3 !?!".

A fine ottobre l'incomprensibile divieto per i gemellati piacentini di assistere a Pergo - Piacenza, a gennaio il ridicolo impedimento (ai soli residenti a Crema) ad assistere al derby a Cremona, oggi questo ennesimo provvedimento assurdo con un poco simpatico rimpallo di colpe dal sapore molto "pilatesco".
Il rammarico è forte e la sensazione di non aver fatto abbastanza è ancora maggiore.
Rileggendo il comunicato stampa che avevo inviato a fine ottobre, commentando la presentazione della mozione in Consiglio Comunale a Crema, ho la sensazione che il passo che segue, riletto oggi, assuma un significato particolare...
--
“La lotta alla violenza negli stadi è un obbiettivo che tutti gli sportivi e gli amministratori devono raggiungere, colpendo i fatti violenti quando si verificano e prevenendo le reali situazioni pericolose.
Applicare superficialmente le norme ponendo divieti laddove non ne sussistono le condizioni, come avvenuto domenica, ha il solo effetto di creare una ingiustificata tensione tra chi allo stadio vuole andare solo a vedere una partita e coloro che sono chiamati a tutelare la sicurezza”.

venerdì 9 dicembre 2011

H2O, tra passato e futuro...



sul perché non è andato avanti vi rimando alle ultime righe di un mio post del 20 febbraio 2009, la risposta al quesito "perché non riproporlo?" si trova nella legge regionale n° 21 del 27/12/2010 come modificata dalla sentenza n° 320/2011 della Corte Costituzionale

sabato 16 luglio 2011

DISCARICA di AMIANTO: Intervista del Presidente Salini a "La Provincia"

"La Provincia" di oggi.
Condivido quanto espresso dal Presidente Salini nell'intervista, oltre a quello che è emerso nella riunione di maggioranza di stamane a Crema.

lunedì 21 marzo 2011

Gronda Nord: «non si torna indietro»

di seguito un articolo, pubblicato sul quotidiano "La Provincia" di oggi, a firma di Sebastiano Giordani.

Viabilità. L’assessore provinciale allo Sviluppo economico non ha gradito le dichiarazioni del collega cremasco
Soccini ‘avverte’ Beretta: il tracciato basso è inserito nel Pgt

«Patti chiari, amicizia lunga: discutiamo pure del tracciato ‘alto’ della Gronda nord, ma tutti attorno allo stesso tavolo e senza far rientrare dalla finestra ciò che pochi mesi fa è uscito dalla porta». Ha i toni dell’avvertimento la dichiarazione che il leghista Matteo Soccini, assessore provinciale allo Sviluppo Economico, recapita all’assessore comunale ai Lavori Pubblici Simone Beretta. Quest’ultimo, da giorni, spinge per il prolungamento ‘alto’ della Gronda nord, quello che collegherebbe la strada addirittura alla BreBeMi. «Nel Pgt - avverte Soccini - abbiamo votato il tracciato ‘basso’: indietro non si torna».

Il progetto che fa discutere è quello di un tracciato che, dalla rotonda lungo via Treviglio dove oggi termina la Gronda, proseguirebbe per qualche centinaio di metri sulla provinciale in direzione di Cremosano e poi, appena dopo il distributore di metano, ‘taglierebbe’ nei terreni a destra, supererebbe canale Vacchelli e ferrovia, quindi punterebbe a nord parallelamente ai binari fino ad incrociare l’autostrada BreBeMi nella bassa Bergamasca. Nel corso di una conferenza stampa convocata per altri motivi venerdì in municipio, Beretta ha rivelato di aver già discusso del progetto con diversi sindaci dell’alto Cremasco - peraltro tutti favorevoli al tracciato ipotizzato - e che, a breve, chiederà un confronto in merito anche con la Provincia.

«Non è il massimo - fa notare Soccini con un filo di polemica - che si pensi di interpellare la Provincia solo in un secondo tempo. Beretta ha tutto il diritto di aprire un confronto su quell’ipotesi di prolungamento, ma al tavolo dobbiamo sedere tutti fin da subito. E su quel tavolo va posata una cartina bianca, non già provvista di disegni e soluzioni tracciate da qualcuno». Soccini, insomma, si è sentito scavalcato.

Ma non solo: «Mi auguro che questo non sia il tentativo di forzare la mano per riprendere in mano l’ipotesi di prolungamento ‘alto’ della Gronda a discapito di quello ‘basso’. Quest’ultimo è stato votato dal consiglio comunale di Crema pochi mesi fa ed è inserito nel Pgt in via di approvazione, quindi va realizzato indipendentemente dall’ipotesi di una strada che attraversi tutto l’alto Cremasco fino alla BreBeMi». Insomma: ok a valutare nuovi tracciati, ma quello ‘basso’ - dalla rotonda su via Treviglio fino al raggiungimento di via Caravaggio, attraversando i terreni tra la piscina comunale e la frazione di Santo Stefano - non si tocca.

«Faccio inoltre notare - conclude Soccini - che la soluzione ‘alta’ avrebbe un impatto ambientale non indifferente su Crema ma la nostra città non ne godrebbe dei benefici: quel tracciato, infatti, risulterebbe utile solo per i comuni del circondario come Cremosano e Campagnola Cremasca».

in giallo il tracciato previsto dal PGT di Crema, approvato a fine dicembre 2010; in rosso il "possibile" tracciato alternativo presentato all'epoca da esponenti del Pdl.

domenica 6 febbraio 2011

LA PROPOSTA (5 febbraio). Un asse Reindustria-Crema Ricerche

di seguito riporto una lettera pubblicata su "La Provincia" di sabato 5 febbraio 2011.
 
Caro direttore,
da alcuni giorni, per iniziativa dell’amministrazione provinciale e segnatamente dell’assessore cremasco Matteo Soccini, si torna a parlare di una possibile fusione fra due soggetti che, in definitiva, hanno finalità pressoché uguali e comunque facilmente integrabili, ma della cui operatività ben poco si è riversato sul territorio.
Si tratta di Reindustria (che ha valenza e competenza di dimensione provinciale) e del Consorzio Crema Ricerche, nato sull’onda delle esigenze accentuate nel momento successivo all’insediamento dell’Università a Crema. Per una strana (ma felice) combinazione i due soggetti sono presieduti dai presidenti delle due associazioni degli Artigiani (la Libera e l’Autonoma), rispettivamente Giuseppe Cappellini e Pier Paolo Soffientini, giacché destinatarie dei servizi previsti nei rispettivi statuti sono le piccole imprese artigiane.

Se mutate situazioni di mercato o modificate esigenze o addirittura calo di attenzione non hanno consentito fino ad oggi di produrre quanto era legittimo aspettarsi, in particolare da Crema ricerche, tanto vale procedere ad una integrazione fra i due soggetti, così che unendo strutture e risorse umane si possa giungere a risultati significativi, primo fra tutti favorire la nascita e lo sviluppo di imprese innovative (Crema ricerche) che in Reindustria potrebbero trovare lo strumento per la valorizzazione e la promozione. Penso, dunque, sia ottima cosa procedere alla fusione delle due società, ad onta di qualche resistenza magari di carattere corporativo o, peggio ancora, politico, avendo come metodo di lavoro, successivamente, quello di uno stretto rapporto da una parte con il polo universitario e, dall’altra, con le realtà comunali. Due strategie che forse sono venute meno anche per effetto della stagnazione economica che non consentiva nè l’introduzione di nuove tecnologie né l’insediamento di nuove unità produttive.
Sergio Lini(Crema)

l'idea cui fa riferimento il sig. Lini è una delle ipotesi sul tavolo,
nelle prossime settimane inizierà il confronto con gli altri soci.

martedì 4 gennaio 2011

Pagellina 2010

di Gilberto Bazoli pubblicata oggi sul quotidiano "La Provincia" a pagina 13

Matteo Soccini.
Ha rilanciato la consulta economica e ripensato la mission di Reindustria. Sollevando, ovviamente, polemiche. Ma perché dovrebbe esistere qualcosa di intoccabile? Pare a volte essere più attento alle vicende della sua Crema e più, per quanto riguarda corso Vittorio Emanuele, alle questioni politiche che a quelle amministrative. Con risultati positivi: si dice sia anche merito suo la compattezza della delegazione leghista in giunta.
Voto:6-

domenica 28 novembre 2010

Abolire le Province? Ecco la posizione ufficiale della LEGA

Nel suo editoriale di oggi su "La Provincia" il direttore Zanolli afferma "Quest'idea (la Provincia del Po n.d.r.)è in controtendenza con il proposito leghista di cancellare le Province, opportunisticamente accantonato dopo i successi elettorali del Carroccio (probabilmente intende quelli della primavera 2009 quando la Lega elesse numerosi suoi esponenti nelle amministrazioni provinciali n.d.r.)".

Su quali documenti UFFICIALI della LEGA NORD possa basare le sue affermazioni non saprei, forse per supportare quanto scrive porterà a supporto questa o quella dichiarazione, o è meglio dire boutade, di qualche leghista in libera uscita di pensiero.

Come dicevo quello che conta sul tema sono i documenti prodotti negli anni dalla Lega Nord, nei quali non si parla affatto di abolizione delle province, tutt'altro...

A riprova di questo riporto di seguito uno scritto della Segreteria Politica Federale della Lega Nord, il cui cooordinatore è l'attuale Ministro degli Interni Roberto Maroni, dal titolo eloquente "Abolire le Province? Non è nei programmi", firmato da Roberto Marracini e datato 17 dicembre 2008, vale a dire diversi mesi prima delle affermazioni elettorali citate.

Periodicamente ritorna a galla con forza la proposta di abolire le Province, proprio come sta facendo, attraverso una vera e propria campagna mediatica, il quotidiano Libero, da due settimane a questa parte. In base a queste prese di posizione, le Province vengono viste come enti inutili e come centri di sperpero di denaro pubblico. La critica comune che si sente spesso ripetere è che le Province "non servono a nulla", non hanno competenze forti, e non rappresentano in alcun modo la popolazione stanziata sul loro territorio, nel senso che non ne curano le istanze. La Lega Nord, al contrario, non la pensa in questi termini, tanto che si è distinta, in passato, e si distingue ancora oggi, proprio per una posizione diversa da questa.

Una posizione che potrebbe apparire controcorrente, ma che in realtà è molto più razionale di quanto si pensa. Rivedere, in profondità, l'assetto istituzionale del Paese è quanto la Lega Nord intende fare, fino in fondo. Del resto è solo grazie alla Lega Nord che si sta procedendo a riformare lo Stato in senso federale e si sta concretizzando, finalmente, il federalismo fiscale. Ma questo non significa eliminare, con un semplice tratto di penna, le Province (enti riconosciuti esplicitamente a livello costituzionale, articolo 114 della Costituzione).

Se, infatti, non ci limitassimo a generiche affermazioni di principio, dettate, molto spesso, da spirito polemico fine a se stesso, e da pura e semplice propaganda, ci accorgeremmo, invece, che le Province, in molti casi, rappresentano un terminale territoriale utile e vicino ai cittadini. Basti pensare, al riguardo, alle competenze provinciali in merito alla formazione professionale (ad es. corsi di formazione regolati ed organizzati dalle Province); la competenza sulla viabilità nelle arterie stradali intercomunali; sui trasporti; le competenze sul turismo e sul mercato del lavoro (servizi per l'occupazione) a livello provinciale. Come si vede, non è corretto sostenere con leggerezza e semplicità che le Province non servono a nulla. Servono, invece.

Da un punto di vista storico, poi, l'ente provinciale possiede una propria appartenenza al sistema istituzionale del decentramento del nostro Paese, oltre che ad incarnare, direttamente, una vera e propria identità territoriale, non riscontrabile in altri livelli di governo (come ad esempio nelle Regioni). A chi non è mai capitato di ragionare in termini di appartenenza provinciale prima che regionale? Vi sono moltissimi cittadini che, prima di sentire con forza la propria origine regionale, sentono molto di più quella provinciale. E così ci accorgiamo di sentirci prima milanesi e poi lombardi. Prima vicentini e poi veneti. Prima modenesi e poi emiliani, ecc.
Non è nemmeno corretto inoltre, chiariamo una volta per tutte, affermare che in campagna elettorale sia il centro-destra che il centrosinistra hanno promesso di voler abolire le Province. Ma cerchiamo di capire meglio.

Nel programma elettorale del PdL compare una frase al riguardo, ma è bene leggere bene cosa c'è scritto esattamente, e cioè: "II nostro impegno sarà all'opposto sul lato della spesa pubblica, che ridurremo nella sua parte eccessiva, non di garanzia sociale, e perciò comprimibile. A partire dal costo della politica e dell'apparato burocratico (ad esempio delle Province inutili)". Ebbene, c'è scritto "Province inutili". E quali sarebbero mai queste Province inutili? Forse quelle nelle quali verranno istituite le future Città Metropolitane? O se no quali? Sono quelle, come dichiarato chiaramente dal Ministro dell'Interno Maroni. in una interrogazione a risposta immediata alla Camera dei Deputati, delle nove aree metropolitane individuate dalla legge, e in cui verranno istituite le Città Metropolitane.
Anche il programma elettorale del Pd non parla esplicitamente di eliminare tutte ed indistintamente le Province, ma, cito testualmente, afferma: "Eliminazione delle Province là dove (dieci milioni di abitanti) si costituiscono le Città Metropolitane".

Ancora un volta appare evidente come il comportamento di molti esponenti politici in questi giorni, che appoggiano e concordano con le proposte sull'abolizione delle Province, sia solo - a mio modesto avviso -un "cavalcare la protesta", strumentale per guadagnare consenso. Legittimo, attenzione. Come, però, è del tutto legittimo difendere le Province, che si configurano - all'interno del sistema istituzionale italiano - come l'ente locale intermedio tra Comune e Regione.
Negli ultimi anni, anche in virtù della Riforma costituzionale del 2001 (nuovo Titolo V della Costituzione), le Province hanno acquisito nuove e importanti competenze: politiche attive del lavoro, formazione, piani territoriali di coordinamento, politiche di sviluppo locale e altre competenze in tema di mobilità. La Provincia, infatti, quale Ente territoriale di area vasta, preposto al riequilibrio del territorio tra aree deboli (l'interno e le periferie), aree forti (i capoluoghi e le aree produttive) e tra i soggetti, può diventare realmente il punto di riferimento istituzionale e programmatico per quanti abitano ed operano al suo interno. Inoltre, svolgono importanti funzioni, in alcuni casi insostituibili, nel confronti dei piccoli Comuni, che non avrebbero altra possibilità di ottenere servizi, infrastrutture, manutenzione delle scuole, ecc.

E poi, non dimentichiamo che, in questo momento di "apertura federalista" del nostro Paese, la Provincia potrebbe, davvero, diventare un tassello di autonomia territoriale molto importante. La nostra Provincia corrisponde, a grandi linee, per estensione territoriale, ai Cantoni svizzeri, che sono dei veri e propri enti federati che mantengono intatta la loro autonomia, il loro autogoverno e, soprattutto, la loro sovranità. Solo per citare un esempio, nella Costituzione della Repubblica del Cantone Ticino è scritto, all'art. 1 secondo comma: "II Cantone è membro della Confederazione svizzera e la sua sovranità è limitata soltanto dalla Costituzione federale".

La nostra Costituzione sancisce, all'articolo 5, il sacrosanto principio autonomistico, recependo direttamente il modello del decentramento dei poteri; decentramento che, nella nostra visione ideale, dovrebbe rappresentare il corretto funzionamento di tutta l'architettura dello Stato.

Al posto delle Province, allora, perché non iniziamo intervenendo su tutti quegli organismi quali Ato, Bacini, Agenzie (anche regionali), Consorzi ecc., al fine di riportare alle Province i compiti di coordinamento che la legge già attribuisce loro? Questa è una valida proposta, alternativa a quella della semplice eliminazione delle Province. Una proposta che farebbe risparmiare molti soldi, ma lascerebbe in vita le Province.

Quindi, non aboliamo le Province, che sono, fino a prova contraria, ancora un luogo di affezione territoriale insostituibile per tanti cittadini. E rappresentano, nel complesso panorama dei diversi livelli di governo nel nostro Paese, uno degli elementi su cui poter costruire un efficiente sistema federalista.

venerdì 14 maggio 2010

Gronda, altolà della Lega

articolo tratto da "La Provincia" di oggi


Gronda. Il segretario del Carroccio sostiene la proposta dell’assessore (Pdl) all’urbanistica, diversa da quella dello stesso Pdl


Lega: «Se si cambia voteremo contro»


Soccini boccia il tracciato ‘alto’ «Vale quello presentato da Piazzi»



di Antonio Grassi

Sulla gronda La Lega rompe gli indugi e indica la posizione ufficiale del partito. A dettare la linea è il segretario Matteo Soccini con questa intervista. «Dopo tante voci, alcune non sempre corrispondenti alla realtà, è tempo di mettere in chiaro e senza equivoci la nostra posizione sulla gronda da inserire nel Pgt. La Lega sostiene quella che viene definita la gronda ‘bassa’ (quella in giallo nella foto). E’ la proposta dell’assessore all’urbanistica Massimo Piazzi. Qualsiasi altra soluzione non è quella ufficiale della giunta. Per non creare fraintendimenti.
La gronda ‘alta’ (in rosso nella foto) caldeggiata, invece, da alcuni assessori del Pdl è quella avanzata dallo stesso Pdl, ma non è quella del loro assessore Piazzi. Se si insiste a spingere sulla gronda ‘alta’ noi ci opporremo. Il Pdl deve decidersi se stare con Piazzi oppure no.
Se Il Pdl ha cambiato idea rispetto al programma, lo spieghi e lo motivi. Resta inteso che, comunque sarà il consiglio comunale a decidere. Noi della Lega siamo in due in aula degli Ostaggi, ma credo che altri consiglieri della maggioranza siano sulla nostra posizione»
.

Dettata la linea, Soccini la motiva. «La gronda proposta dal Pdl ci trova contrari per tre motivi. Primo, perché include un raddoppio del Pip, quando il Piano sovracomunale indica altre zone e mi riferisco all’area tra Crema e Bagnolo, vicino alla Paullese. Secondo, perché va ad interessare il parco del Moso. Terzo, perché i proponenti ipotizzano un collegamento con al Girandola trasformando, di fatto, la strada in un’altra tangenziale. Con la gronda bassa, quella, per ora ancora di Piazzi, si risparmia terreno e dà la possibilità di ipotizzare un grande polmone verde per la città. Il fine è completare la gronda già realizzata e non isolare l’abitato di Santo Stefano. Su questo si deve ragionare. La Lega crede che la proposta Piazzi, sempre che il Pdl lo sostenga ancora, sia quella della maggioranza e sia la più adatta per ottenere questo risultato. Un traguardo che può migliorare se si include la riqualificazione di via Del Fante da destinarsi solo residenti. In sintesi, noi sosteniamo il progetto originale della maggioranza. Se qualcuno ha cambiato idea noi non ci stiamo».
Sulla gronda le idee della Lega sono molto precise. E sul sovrappasso? Soccini risponde: «Ho dei seri dubbi che possa essere realizzato. Il progetto non è ancora stato presentato».
Sul plateatico di piazza Duomo, con le transenne che sembrano ispirate da un quadro di Mondrian, che ne pensa Soccini? «Brutte. Sul mio blog ho aperto un sondaggio...»

mercoledì 30 dicembre 2009

bilancio annuale... e pagellina

Come lo scorso anno sono quì a scrivere per fare un piccolo bilancio di un altro anno (l'ultimo) da Segretario Provinciale di Crema della Lega Nord.

Per prendere spunto su cosa scrivere mi sembra doveroso riportare integralmente la "pagellina" scritta da Antonio Grassi su "la Provincia" di oggi a pagina 22.

Matteo Soccini, Segretario Provinciale della Lega.

Un 2009 trionfale. Entra in consiglio comunale. In provincia è nominato assessore. Su cava di Caravaggio e discarica di amianto è ondivago. Collabora con la stampa. Non sempre alle dichiarazioni seguono i fatti. Ma in politica non è un peccato. Winston Churchill insegna: "Il rimangiarmi le mie parole non mi ha mai dato l'indigestione".

Voto 8 per il successo personale, 6- per quello politico, 5 per la coerenza.

Che sia stato un 2009 positivo non lo nego, quanto al successo personale non lo scinderei dal ruolo politico che ho svolto. Infatti, se oggi reggo un assessorato in provincia lo si deve soprattutto all'ottimo risultato ottenuto dalla Lega alle elezioni dello scorso giugno. Come promemoria, limitatamente al territorio di mia competenza i risultati sono stati:
24,6 % LEGA NORD
29,7 % PDL
21,4 % PD
il tutto condito da 5 consiglieri provinciali cremaschi (sul totale di 8 assegnati alla Lega).
Come si vede quello che a livello di provincia istituzionale è un timore (nutrito da esponenti del PD di un sorpasso alle prossime regionali), nel cremasco si è già realizzato. In concomitanza con le provinciali si sono svolte anche le amministrative in numerosi comuni, in molti di essi la componente leghista è stata fondamentale per la vittoria del centro destra come a Vaiano, Vailate, Sergnano, Camisano, Agnadello, in altri comuni la Lega è entrata per la prima volta in consiglio come a Ripalta Cremasca a Romanengo. In ultimo come non ricordare la riconferma di un monocolore verde a Capergnanica.
Tutti risultati questi non dovuti al caso, ma in primo luogo ottenuti grazie al lavoro dei tanti militanti e delle nostre sezioni. I primi sono aumentati rispetto all'anno passato del 33%, mentre le sezioni sul territorio sono passate da 10 a 13 (due delle quali proprio a Ripalta e Romanengo). Non voglio certo attribuirmi tutti i meriti di questa crescita ma un certo contributo penso di averlo dato, se non altro perchè in questo anno (ed i giornalisti lo sanno), almeno sulle rive del Serio, le cronache dei quotidiani non hanno riportato di divisioni e scontri interni al mio partito come invece avvenuto con altri (che poi sono due... e si differenziano per una sola lettera dell'alfabeto). Per questo l'8 "personale" lo medierei con il 6- "politico"... un 7 forse ci stà bene, in fondo il compito di un Segretario di partito (almeno come lo intendiamo in Lega) è quello di far crescere il movimento e metterlo nelle condizioni ideali per portare avanti le proprie idee nelle istituzioni.
Per il 5 invece mi permetto di "contestare" (con la cordialità che mi è riconosciuta) il maestro...
Sulla cava di Caravaggio la posizione mia e del movimento non è mai cambiata ed è contraria. A tal proposito rimando al post pubblicato il 20 settembre, riportante un articolo sempre del quotidiano "la Provincia". Mi si potrà contestare l'azione messa in campo dalla giunta provinciale. Sul punto la considerazione è che di fronte ad un obiettivo comune e consiviso (l'avversità alla cava) la tattica di contrasto può variare. Il parere della giunta inoltre è ben evidente dalla relazione preparata per il ministero dell'ambiente e pubblicata nel post precedente.
Discarica di amianto. Anche in questo caso non posso che rimandare ad un altro post che ho pubblicato il 15 novembre. Sul tema avevo già scritto molto e ripetermi sarebbe troppo prolisso...
In ultimo una citazione che non ricordo chi abbia pronunciato (da buon leghista resto sempre un pò ignorante): "Solo gli stupidi non cambiano mai idea".
Detto questo su cave e discariche un pò stupido lo resto... Buon 2010 a tutti!

domenica 20 settembre 2009

cava e altro...


Ambiente e politica. I rapporti col sindaco Bruttomesso, la discarica di amianto di Cappella Cantone e il ramadan
«Cava, la Lega conferma: contrari»
La decisione presa dal direttivo, il segretario Soccini «Mozione della maggioranza in consiglio provinciale»
...
di Antonio Guerini
...
Direttivo provinciale della Lega Nord di Crema riunito, venerdì sera per «informare e spiegare la nostra posizione su alcune importanti questioni», ha riassunto il segretario provinciale Matteo Soccini. Sul tavolo, tra altre cose, la discarica di amianto di Cappella Cantone, la cava di Caravaggio, la polemica a distanza tra il sindaco e il parlamentare della Lega Alberto Torazzi, e solo qualche accenno alla conclusione della verifica politica, ormai in archivio.
Incontro voluto anche per far chiarezza, dopo le tante notizie circolate. Sulla cava di Caravaggio per esempio: «Posso subito dire — afferma Soccini — che la nostra posizione è di contrarietà. Sia come gruppo in consiglio provinciale e sia in qualità, mia, di assessore: la prossima settimana, in consiglio, sarà presentata una mozione dell’intera maggioranza. Mozione in cui viene riassunta e spiegata la contrarietà alla cava». «Per quanto riguarda la fiaccolata proposta dall’Udc — prosegue Soccini — la nostra è un’adesione ideale: condividiamo le preoccupazioni. Sarebbe però inopportuno fare distinzioni su quanti vi parteciperanno e quanti invece non lo faranno. Chi rimane a casa non è infatti favorevole a che il polo estrattivo venga fatto. Mi preme sottolinearlo. La Lega ha lasciato massima libertà ai suoi iscritti: chi vuole ci andrà».
...
Questione ramadan, meglio, gli spazi comunali concessi per la preghiera. «Anche su questo argomento — spiega sempre il segretario provinciale - ci siamo confrontati per chiarire alcuni aspetti. Il parlamentare Torazzi non aveva alcuna intenzione di personalizzare la questione, prendendosela con il sindaco. Certo è che sarebbe meglio discutere la concessione dello spazio per la preghiera prima. Cosa che sicuramente avverrà il prossimo anno. Nella discussione non ci trovo niente di male. Anzi».
...
Sempre sui rapporti con il sindaco: «Bruttomesso è stato della Lega, ma ora non lo è più. La puntualizzazione è stata fatta per chiarire una cosa fondamentale: il sindaco non deve rispondere a noi in qualità di iscritto, non deve cioè rendere conto al segretario provinciale».
Articolo tratto da "La Provincia" di oggi.

sabato 25 aprile 2009

La Lega a difesa della "nostra" terra!

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Ieri mattina sul giornale ho letto una lettera di uno sconosciuto consigliere provinciale piddino che attaccava la Lega sulla questione discariche.
Di seguito la mia risposta pubblicata oggi da "La Provincia" e "La Cronaca".

Egregio Direttore,

Leggendo la rubrica delle lettere ho avuto piacere di costatare come un volantino elettorale predisposto dalla segreteria provinciale di Crema abbia attirato l’attenzione di un consigliere provinciale del PD.
Nella sua missiva esprimeva tutta la sua meraviglia in merito alla nostra contrarietà a cave e discariche, inutili e dannose per il territorio, additandola come un “fatto nuovo” quando invece la nostra posizione è risaputa e più volte ribadita. A prova di ciò ricordo un comunicato stampa ufficiale del 20 novembre 2008, nel quale la Lega esprimeva la sua contrarietà al progetto per Cappella Cantone.
Che il consigliere piddino non fosse a conoscenza del comunicato, non è una sua colpa.
Dovrebbe però essere a conoscenza della mozione sulle discariche presentata dai consiglieri della Lega in consiglio provinciale e in seguito approvata a larghissima maggioranza (compreso il gruppo del PD).
Quello che abbiamo scritto sul volantino, che riporto di seguito, è e sarà un impegno che i consiglieri provinciali della Lega metteranno in pratica ogni giorno come hanno fatto negli ultimi cinque anni.
Difendere la Nostra Terra! Valorizzare il nostro patrimonio ambientale, culturale e storico! Contro chi vuole imporci “cave” e “discariche”.

Ringraziandola per lo spazio che vorrà concedere a questa lettera, approfitto per porgere a lei e alla sua redazione i miei più cordiali saluti.

Matteo Soccini
Segretario Provinciale di Crema
Lega Nord – Lega Lombarda

mercoledì 8 aprile 2009

buffonata confermata

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in un recente post, riferendomi ai "circolini dell'inutilità" terminavo il pezzo con questa frase:

In fondo che fossero una cosa del tutto inutile lo sapevano in molti (ma pochi lo dicevano) e tra una settimana lo saranno ancora di più (teoricamente non dovrebbero più esistere... ma in Italia le buffonate politiche sono dure a sparire... anzi sono la normalità...)

Mercoledì 8 Aprile, quotidiani "La Provincia" e "La Cronaca"
tesi confermata.