sabato 24 febbraio 2018

CORREVA L'ANNO... | in difesa dell'ospedale di Crema


Il 2015, i primi del mese di luglio in particolare, e si era nel bel mezzo della discussione in Regione Lombardia sulla Riforma Sanitaria che poneva a rischio l'autonomia dell'Ospedale Maggiore di Crema.

Un rischio concreto contro il quale si schierò unitariamente tutto il territorio (cittadini, personale sanitario, amministratori locali, consiglieri regionali di ogni colore politico).
Riforma che successivamente, grazie anche alla disponibilità del Presidente Roberto Maroni, recepirà le richieste del cremasco in merito al riconoscimento dell'autonomia della nostra azienda sanitaria.

Ho fatto questa "premessa storica" per un motivo semplice. Anche oggi, in piena campagna elettorale per le regionali in Lombardia, il tema della difesa dell'ospedale è tornato a far capolino nell'agenda politica di ogni candidato.

Ma non tutti possono affermare, senza pericolo di smentita, di aver lavorato seriamente in quei giorni per scongiurare un pericolo concreto per il nostro territorio.
Tra coloro che possono rivendicare di aver preso da subito a cuore la vicenda c’è sicuramente l’amico Federico Lena, consigliere regionale uscente e ricandidato per la Lega Nord, che non ebbe alcun timore nello schierarsi apertamente a difesa dell’ospedale, anche andando contro il proprio gruppo politico.

Una dimostrazione di attaccamento al territorio che non tutti gli altri candidati, e candidate, hanno mostrato all'epoca preferendo, in quei giorni cruciali, restare “coperti e allineati” non si sa bene verso cosa…


Per questo il mio invito è...

 4 MARZO  #LOMBARDIA2018
 VOTA  Fontana Presidente
 VOTA  Lega Nord - Lega Lombarda
 SCRIVI  Federico Lena

giovedì 22 febbraio 2018

Llibertat Presos Polítics


Jordi Cuixart, Jordi Sànchez, Quim Forn e l'Oriol Junqueras

Sono gli INDIPENDENTISTI CATALANI ancora oggi, ad oltre quattro mesi dal referendum del primo ottobre, detenuti per motivi politici nelle carceri spagnole.

IN PRIGIONE PER LE LORO IDEE!

Mentre in quella pantomima di paese chiamato itaglia si passano le giornate a dibattere di fascisti e antifascisti, comunisti e anticomunisti i veri atti antidemocratici commessi dallo stato spagnolo passano inosservati agli occhi di tante e troppe vestali...

mercoledì 14 febbraio 2018

ELEZIONI LOMBARDIA | Fontana in vantaggio su Gori, grazie a Roberto MARONI (e non solo...)


E' di recente pubblicazione sul Corriere della Sera il resoconto di un sondaggio (uno degli ultimi che potranno essere resi noti sui media prima del blocco previsto dalla legge) curato da Nando Pagnoncelli dedicato alle regionali in Lombardia.
Stando ai dati presentati:
Fontana si colloca al primo posto nelle scelte degli elettori lombardi, accreditato del 41%, mentre Gori si attesta al 35%. Colpisce la vicinanza coi risultati delle elezioni del 2013, quando Maroni raccolse il 43% delle preferenze e Ambrosoli il 38%. Violi è accreditato del 15% (cinque anni fa il candidato del Movimento raggiunse il 14%), Rosati è stimato al 4%, gli altri candidati (tra cui quelli di Potere al Popolo e Casapound) complessivamente al 5%.
E ancora venendo al dato delle singole liste:
il centrodestra nel suo complesso raggiunge il 41,7%, nettamente sopra il risultato delle ultime consultazioni politiche. Ciò significa che se il candidato per ora ha margini di difficoltà, così non è per la sua coalizione. Il centrosinistra a livello regionale è accreditato del 32,5% e segnala lo stesso andamento della coalizione avversaria. Distante il risultato del candidato 5 Stelle (18,9%), sebbene in miglioramento rispetto alle precedenti regionali. In sostanza, alle elezioni regionali il voto tende a polarizzarsi sui due candidati principali, premiando la coalizione che si ritiene abbia dato prova di saper amministrare bene la regione.
Tra tutti i numeri quello però più significativo è un altro, che bene mostra il quadro nel quale si è andata ad inserire la sfida Fontana vs Gori, ed è il passo che segue:
i dati generali danno conto di una Regione che sembra aver superato la crisi proiettandosi verso la crescita e che valuta positivamente le condizioni complessive, le infrastrutture e i servizi, e che giudica in maniera lusinghiera l’amministrazione regionale, con un apprezzamento del 66% degli elettori, quindi anche da parte di chi non condivide le posizioni politiche del governo regionale.
In altre parole la buona amministrazione messa in campo dal Governatore Roberto Maroni, nonché da collaboratori quali l'Assessore all'Agricoltura Gianni Fava (chiedere a tutte le categorie economiche di Mantova tanto per dire...), ha messo Attilio Fontana in una posizione di indubbio vantaggio che solo errori e scivoloni potranno mettere a repentaglio.

In ultimo un dato emerge volgendo uno sguardo sulle singole liste: nel 2013 Lega Nord e Lista Maroni raccolsero sommate il 23,2% (rispettivamente il 13,0% ed il 10,2%), oggi sempre le due compagini, con la lista civica rinominata Lista Fontana arrivano al 23,8%, con un "travaso" pressoché totale dalla vecchia civica, data allo 0,5%, verso la Lega Nord stimata al 23,3%.
Come tutto questo possa conciliarsi con fantasmagorici analisi demoscopiche proiettate a livello nazionale è tutto da dimostrare, ed il fatto che a darne notizia siano certi siti che fanno concorrenza a Lercio la dice tutta...

martedì 6 febbraio 2018

AUTONOMIA | Roberto Maroni: vedrò il presidente del Veneto Luca Zaia per posizione comune.


(LNews - Milano) "Venerdì sera ci è stata trasmessa una bozza di testo d'intesa fra Governo e Regione Lombardia per l'attuazione del sistema di autonomia in base all'articolo 116 della Costituzione. La stiamo valutando. Ci sono i punti che avevamo chiesto, ma servono alcune modifiche a partire da certe precisazioni sulla questione delle risorse". Ne ha dato notizia il presidente della Regione Lombardia durante la conferenza stampa dopo giunta.

ALCUNI CONTENUTI - Il governatore, ha anticipato alcuni aspetti dei contenuti del documento. "C'è - ha detto - la costituzione di una commissione paritetica Stato-Regione Lombardia che possa superare il sistema delle autorizzazioni previsto dai vari ministeri, Cipe, Mit, ecc. E' una novità assoluta, che avrà da una parte Palazzo Chigi nel suo insieme e dall'altro la nostra Regione. Si parla - ha proseguito - di un sistema di compartecipazione al gettito dei tributi erariali in Regione Lombardia, superando così quello dei trasferimenti; della spesa sostenuta dallo Stato nella Regione riguardo le funzioni trasferite o assegnate; dei fabbisogni o costi standard, che sono una nostra battaglia storia, un criterio che avevamo posto come condizione essenziale a tutta la trattativa. Ci sono infine alcune delle materie uscite dai tavoli tecnici, ma noi chiediamo tutte quelle di cui abbiamo discusso ai vertici di Bologna, Milano e Roma. Cioè, in totale, 14 materie".

INCONTRO CON GOVERNATORE VENETO - "Ho sentito, ha proseguito il presidente lombardo, il mio collega presidente della Regione Veneto, che incontrerò nei prossimi giorni, perché anche lui ha ricevuto la proposta e voglio stabilire una posizione comune fra Lombardia e Veneto, insieme naturalmente anche all'Emilia-Romagna".

GRANDE SODDISFAZIONE - "Sono molto soddisfatto - ha concluso il governatore - penso riusciremo a sottoscrivere questo accordo con l'attuale presidente del Consiglio dei ministri entro la fine del mese di febbraio, lasciando così al prossimo Governo nazionale e alla nuova Giunta regionale lombarda il compito di proseguire e concludere questo percorso. Ma qui intanto mettiamo un punto fermo, come dice l'articolo 1 del testo: 'principi generali, metodologia e materie per l'attribuzione alla Regione Lombardia di autonomia differenziata'. Questo vuol dire regionalismo differenziato, si apre davvero una pagina nuova, molto importante e utile, che favorisce il buon governo delle Regioni e delle autonomie locali".

venerdì 2 febbraio 2018

EXTRAORDINARY CREMA | una pista solo per nutrie...


Prima la "rivoluzione" a Porta Ombriano, con un progetto cambiato in corso d'opera più volte, poi l'intenzione di mettere mano a Piazza Garibaldi, questa volta senza un progetto ma solo con "buone intenzioni" che hanno fatto incazzare i commercianti.
Nel mezzo bandi andati a farsi benedire come quello sul palazzetto dello sport e l'area per la moschea (salvo trovarsene una abusiva sotto il naso???).
E adesso la ciliegina, speriamo sia l'ultima non ne dubito, della pista di atletica senza recinzione e per questo usata solo dalle nutrie...
A Palazzo Comunale riusciranno prima o poi a portare a compimento qualcosa senza trasformare tutto, comprese le buone idee, nei soliti "mester cremasch"???
Come disse un tale "la speranza è l'ultima a morire..."

Se questo è il Fare Meglio che aspirano a portare in Regione Lombardia con Gori molto meglio proseguire sulla strada tracciata da Roberto Maroni (con la collaborazione di assessori come Gianni Fava) e portata avanti da Fontana Presidente...

Sono stati 850mila gli euro spesi per realizzare la nuova pista di atletica, ma l’impianto resta chiuso. Perché? Per un motivo semplice: manca la recinzione, senza la quale le nutrie scorrazzano. E nessuna società è disposta a gestire l’impianto appena realizzato nel quartiere di Ombriano: "Così chiunque può entrare, non ci prendiamo la responsabilità". Ergo, occorrerà attendere parecchi mesi prima che gli amanti di questa disciplina possano correre sul nuovissimo tartan rosso. Il primo lotto di lavori è stato dichiarato terminato l’11 dicembre, per 250 mila euro di contributo regionale e 600mila dalle casse comunali. E pare proprio che sarà necessario un supplemento di spesa.