Egregio Direttore,
Mi permetto di scriverle poche righe per sottoporle alcune riflessioni su di un tema che il suo giornale ha trattato, e continua a trattare, con attenzione; vale a dire le conseguenze pratiche del processo di riforme che ha preso il via con la cosiddetta abolizione delle province.
Un processo riformatore che ogni giorno vede emergere questioni e situazioni che rischiano seriamente di “marginalizzare” il territorio provinciale, o per meglio dire “di area vasta”, in generale ed ancor più il cremasco in particolare.
Si è partiti dalla chiusura del tribunale di Crema, il cui unico risultato ben lontano dall’efficentamento promesso è stata la creazione di numerosi problemi nella gestione dell’accorpante tribunale di Cremona, per passare poi dalla ventilata e poi abortita (almeno per ora???) riorganizzazione di prefetture e comandi dei vigili del fuoco che avrebbero portato le redini del comando a Mantova, al processo di unificazione delle camere di commercio con sede principale ancora a Mantova, per non parlare poi dello “spezzatino” del territorio in riferimento ai nuovi collegi elettorali dell’Italicum che vedranno il cremasco come appendice della provincia di Lodi e il cremonese di quella mantovana.
Ultimo in ordine di tempo, ma non di importanza, l’annuncio arrivato ieri da Mantova per voce del Ministro alla Cultura Franceschini della volontà di riformare le sovrintendenze con la creazione di un ente che accorpi le province di Lodi, Cremona e Mantova ancora una volta con sede nella città virgiliana.
Lungi dal sottoscritto evocare da cremasco lontane rivalità storiche tra città per costruire un nuovo “campanilismo” ma il rischio concreto di una “subalternità” del cremasco, del cremonese e del casalasco verso altri territori appare sempre più concreta ed una domanda, preceduta da una premessa, sorge spontanea.
Premesso che tutte le riorganizzazioni e riforme citate sono state partorite dal Governo Renzi, vale a dire dal Partito Democratico, cosa stanno facendo e come pensano di farsi sentire nei luoghi deputati coloro che rappresentano il territorio, in primo luogo il sottosegretario Pizzetti, il sindaco di Cremona Galimberti e il presidente della provincia (o area vasta) Vezzini, per non parlare dei loro colleghi di partito cremaschi?
Perché il governo mostra una così accentuata preferenza per la città dei Gonzaga? Forse il sindaco Palazzi (sempre del PD) è più bravo a farsi ascoltare nella tutela del suo territorio dei suoi colleghi?
Che un processo di riforma generale delle autonomie e della struttura amministrativa sia necessaria sono il primo a sostenerlo, ma non è certo con le “annessioni” (vedi camera di commercio), “chiusure” (tribunale di Crema) e “spezzatini” (collegi elettorali) tutte calate da Roma che si potrà costruire una nuova architettura che risponda nel migliore dei modi alle esigenze che ogni giorno emergono dalle nostre città.
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lunedì 25 gennaio 2016
martedì 27 ottobre 2015
#CREMA | addio all'ufficio postale di Ombriano, grazie PD!
Da lunedì mattina è chiuso anche l'ufficio postale di Ombriano, proprio nel giorno precedente la quotazione in borsa di Poste Italiane voluta da Renzi (che di #QuellidelPD è segretario) nel cui piano industriale, scritto su misura proprio per la quotazione in Piazza Affari, di chiusure di sportelli postali ne prevede a decine in tutto il paese (e pensare che qualcuno ha dato la colpa di tutto alla "grande finanza"...).
Non c'è che dire, anche nella nostra città grazie al PD si #cambiaverso... IN PEGGIO?!?!
mercoledì 5 agosto 2015
CREMA | l'ospedale salvato e il tribunale perduto, perché due finali diversi?
In questi gironi molti si stanno chiedendo il perché l’ospedale cittadino ha mantenuto la propria autonomia mentre il tribunale è stato miseramente chiuso.
Nel mio piccolo, avendo seguito da un posto di osservazione privilegiato, ho provato a darmi una risposta.
Innanzitutto per l'ospedale abbiamo tutti i sindaci del territorio si sono mossi per tempo, i consiglieri regionali eletti nel nostro collegio hanno lavorato verso un comune obiettivo, lasciando in soffitta le tessere di partito, ed in ultimo, ma non per questo meno importante, a Milano il cremasco ha trovato in Roberto Maroni un interlocutore attento e aperto a recepire la proposta arrivata dal territorio, non tanto perché qualcuno ha protestato ma perché oggettivamente concreta e sostenibile.
Risultato della somma di questi fattori? L'autonomia del nostro ospedale.
Risultato della somma di questi fattori? L'autonomia del nostro ospedale.
Con ogni probabilità si poteva arrivare ad includere tale ipotesi anche nella bozza di riforma uscita dalla commissione competente, questo se il lavoro iniziato all'interno della Lega (sezione cittadina supportata dal consigliere Federico Lena e dall'allora commissario Gianmarco Centinaio) nel confronto con il relatore della riforma Fabio Rizzi non fosse finita in soffitta.
Sul tribunale invece non si è avuto nulla del genere.
A fine maggio 2013, come sezione di Crema della Lega guidata all'epoca da Dino Losa, organizzammo una serata con la presenza degli avvocati, degli ordini professionali e dell’On. Nicola Molteni, di cui allego il manifesto, per invitare i sindaci a fare da subito fronte comune e compatto.
Alla serata in pochi parteciparono e quei pochi preferirono lasciar parlare il proprio segretario di partito, il tutto salvo poi presentarsi i mesi dopo per un inutile presidio a favore di fotografo davanti ai cancelli chiusi del tribunale.
A fine maggio 2013, come sezione di Crema della Lega guidata all'epoca da Dino Losa, organizzammo una serata con la presenza degli avvocati, degli ordini professionali e dell’On. Nicola Molteni, di cui allego il manifesto, per invitare i sindaci a fare da subito fronte comune e compatto.
Alla serata in pochi parteciparono e quei pochi preferirono lasciar parlare il proprio segretario di partito, il tutto salvo poi presentarsi i mesi dopo per un inutile presidio a favore di fotografo davanti ai cancelli chiusi del tribunale.
Chiara e lampante esemplificazione del detto popolare “chiudere i cancelli quando i buoi sono scappati”.
Quanto ai rappresentanti del territorio (in primis i parlamentari) sappiano bene come da Cremona un noto onorevole del PD si adoperò per bloccare ogni speranza di mantenere aperto il presidio giudiziario.
In ultimo, nonostante i numeri dimostrassero come il nostro tribunale fosse efficiente e per nulla fonte di spreco, un governo sordo e inetto (di cui sempre il PD ne era, come ancora oggi, il fulcro) respinse tutte le proposte e richieste che il cremasco aveva cercato di inviare un quel di Roma.
Magari mi sbaglierò ma non credo che la mia disamina si discosti molto dalla realtà dei fatti…
giovedì 7 maggio 2015
GIUNTA BONALDI | terzo compleanno e nulla da festeggiare...
Forse in pochi vi avranno fatto caso ma nella giornata di oggi si "festeggia" (alquanto teoricamente) il terzo compleanno della sinistra alla guida della Città.
Correva l'anno 2012 (il 7 maggio per l'appunto) quando il Partito Democratico ed i suoi alleati, vinsero le elezioni amministrative.
Trascorsi i tre/quinti del mandato un bilancio di quanto fatto è doveroso, anche se decisamente povero, e si può sintetizzare nell'immagine che segue.
La chiusura del tribunale, l'ostinazione di realizzare una moschea e l'installazione dell'autovelox in tangenziale...
La chiusura del tribunale, l'ostinazione di realizzare una moschea e l'installazione dell'autovelox in tangenziale...
mercoledì 4 settembre 2013
Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA “TRIBUNALE: Solo la Lega ha lottato contro la chiusura”.
CREMA, 4 settembre 2013 – In questi giorni assistiamo, da parte soprattutto di
esponenti di PD e PDL, ad una tardiva
mobilitazione fatta di letterine come il Sindaco di Crema e promesse di marce e
calate in quel di Roma come hanno proposto alcuni primi cittadini del
PDL.
Iniziative che appaiono oggi, a pochi
giorni dalla chiusura, come colpevolmente tardive e temiamo fortemente
inefficaci ad ottenere un risultato
per il quale solo la Lega Nord in questi mesi ha lottato seriamente sul territorio e
soprattutto nelle aule
parlamentari.
Sul territorio con l’organizzazione a maggio di un incontro pubblico, aperto
a tutti gli amministratori, partiti ed associazioni di categoria, presieduto dall’On. Nicola Molteni che
aveva chiaramente delineato come l’unica
possibile via per bloccare la chiusura del tribunale fosse una forte iniziativa
parlamentare con l’approvazione di una norma che sospendesse gli effetti
della legge sul riordino.
Proposito che tutti gli
esponenti di PD e PDL intervenuti hanno sottoscritto ma che i loro parlamentari
a Roma hanno prontamente disatteso, tanto è vero che la proposta di legge
della Lega non è stata approvata.
Nonostante questo, i
parlamentari della Lega non si sono scoraggiati ed hanno perseverato nel
presentare mozioni, ordini del giorno ed emendamenti, nelle commissioni e
nelle aule, grazie soprattutto al lavoro
delle Senatrici Erika Rivolta e Silvana Comaroli nonché al già citato On.
Molteni.
Documenti che approvati al senato venivano poi bocciati alla
camera, il tutto a dimostrare la doppiezza di azione dei partiti che sostengono
il governo Letta.
Ad oggi la speranza di
fermare l’iter della chiusura è ancora viva nella Lega, non certo per
qualche azione demagogica portata avanti dalla politica locale in questi giorni,
ma per l’azione che i governatori di
Piemonte, Lombardia e Veneto stanno cercando di fare nei confronti del ministro
Cancellieri per quantomeno sospendere le procedure di chiusura dei presidi
giudiziari.
In ultimo la Lega vuole
esprimere la propria solidarietà e sostegno ai lavoratori del tribunale per la
loro iniziativa di sensibilizzazione portata avanti lunedì
scorso.
Un momento al quale il movimento non ha preso parte, non certo per
mancanza di adesione al tema proposto dal lavoratori, ma per segnare
una forte differenza tra la Lega e quei partiti, PD e PDL, che sono i veri
responsabili di quanto ci auguriamo ancora una volta non possa
accadere.
LEGA NORD | Sezione di Crema
mercoledì 7 agosto 2013
Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA - TRIBUNALE: Accolto dal Governo Letta in Senato un O.d.G. della Lega per prorogare la riforma della geografia giudiziara
CREMA, 7 agosto 2013 – Nonostante il
mancato accoglimento delle proposte, avanzate dalla Lega, miranti a bloccare gli effetti della
legge sulla riorganizzazione degli uffici giudiziari con la chiusura del tribunale cittadino, e
la mancata calendarizzazione per il suo esame in aula di una proposta simile,
ancorché più debole, presentata dal Senatore Casson del PD, la Lega Nord non ha desistito dal suo
intento di bloccare una riforma profondamente
sbagliata.
Come spiega Erika
Stefani capogruppo in Commissione giustizia a Palazzo Madama per la Lega Nord:
“Il Governo ha accolto un ordine del giorno
presentato dalla Lega Nord impegnandosi, di fatto, a rivedere la proroga sulla geografia
giudiziaria. Ciò che constatiamo con rammarico, in realtà, è la sordità di
questo esecutivo che avrebbe dovuto accogliere la nostra sacrosanta richiesta
di proroga prima della chiusura estiva dei
lavori.
Non è
sufficiente rimandare il problema, anche se a
quanto pare è lo sport preferito da Letta e i suoi, perché la soppressione dei tribunali di
prossimità rischia di compromettere ulteriormente il già lentissimo servizio
della giustizia di questo Paese.
Vergognoso poi
l’atteggiamento della maggioranza, con PD e PDL
in primis, che a parole si dice
contraria alla soppressione dei tribunali territoriali ma di fatto non ha mosso
un dito per fare in modo che la proroga fosse calendarizzata. Il Governo è
una loro emanazione quindi, se davvero hanno a cuore le istanze dei cittadini,
evitino di chiacchierare a vuoto e si impegnino concretamente per cambiare le
cose”.
LEGA NORD | Sezione di Crema
giovedì 1 agosto 2013
Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA: TRIBUNALE, PD e PDL sempre più responsabili della chiusura.
CREMA, 1 agosto
2013 – La notizia dell’approvazione in commissione
giustizia al Senato di una proposta di proroga dei termini per l’entrata in
vigore delle norme sulla riorganizzazione della geografia giudiziaria,
contenente la chiusura del tribunale cittadino, avanzata dal senatore Casson del
PD aveva riacceso un barlume di speranza per bloccare un provvedimento
ritenuto da più parti profondamente sbagliato.
Il provvedimento, lungi
dall’essere un vero stop alla legge come da sempre proposto dalla Lega
Nord in
quanto confermava per settembre lo spostamento a Cremona della procura ed il
mantenimento del tribunale solo per l’esame delle cause in corso, per poter produrre i suoi effetti doveva
passare all’esame dell’aula di Palazzo Madama per poi essere inviato alla Camera
in tempo per l’approvazione definitiva prima della pausa
estiva.
Un passaggio bloccato dal Governo di PD e
PDL che ha imposto un calendario dei lavori parlamentari che non menziona il provvedimento che pertanto andrà a
finire negli archivi dei lavori incompiuti del
parlamento.
“E' un'indecenza che il
Governo si preoccupi di cose secondarie rispetto alla proroga della riforma
sulla geografia giudiziaria. La Lega
protesta ufficialmente per la mancata calendarizzazione della proroga e
spiegheremo ai territori quali siano per l'esecutivo e la maggioranza che lo
sostiene le vere emergenze come ad esempio la legge sull'omofobia o lo
svuotacarceri o la prossima amnistia. Nulla invece a riguardo di misure che
semplifichino la vita dei cittadini e sburocratizzino le aziende. La soppressione di molte sedi giudiziarie
al Nord comporterà complicazioni incalcolabili per aziende e cittadini. E'
una vergogna, questo è un governo anni luce lontano dal sentire
comune”.
Lo dichiara Erika Stefani, capogruppo in
commissione giustizia della Lega Nord al Senato.
Purtroppo quanto affermato di recente dalla Lega
trova la sua conferma con questi ultimi atti, vale a dire la totale responsabilità del Partito
Democratico e del Popolo della Libertà per la prossima chiusura del tribunale di
Crema.
Il manifesto affisso nelle settimane scorse dal
movimento era e resta a testimonianza anche delle colpe che gli esponenti locali
dei due partiti devono assumersi per non essere stati in grado, nonostante
innumerevoli dichiarazioni a mezzo stampa, di fare pressione sui loro organi
nazionali.
LEGA NORD | Sezione di Crema
martedì 16 luglio 2013
venerdì 5 luglio 2013
Comunicato Stampa | LEGA NORD: TRIBUNALE, PD e PDL responsabili della chiusura, in parlamento non hanno sostenuto la sospensione della legge chiesto dalla LEGA.
CREMA, 5 luglio 2013 – La notizia sulla pronuncia della Corte Costituzionale in merito alla legittimità delle norme sulla riorganizzazione della geografia giudiziaria, all’interno delle quali è prevista la chiusura del tribunale cittadino ed il conseguente accorpamento con quello cremonese, ha riportato all’attenzione della città una questione il cui esito negativo non deve essere imputato alla Corte stessa, ma all’immobilismo delle forze politiche che sostengono il governo Letta, PD e PDL.
La Corte, con la sua recente sentenza, non ha fatto altro che affermare come rientri tra i poteri del parlamento il votare leggi che comportano la soppressione di alcuni tribunali.
Detto questo il parlamento, e primariamente le forze politiche in esso rappresentate, aveva ed, ha tutti i poteri per modificare tali norme, anche solo per “posticipare” di alcuni mesi la loro effettiva applicazione al fine di rivedere nel complesso il progetto ed arrivare ad una correzione della riforma stessa.
Proposta avanzata e sostenuta dai parlamentari della Lega Nord.
Un’ipotesi di cui aveva parlato lo scorso 31 maggio, l’On. Nicola Molteni nel corso di un incontro pubblico sulla salvaguardia del tribunale che aveva visto come relatori al tavolo il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Crema Ermete Aiello ed il presidente dell'Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Crema, Mario Tagliaferri.
Quella sera gli esponenti locali di PD e PDL si erano espressi con favore di fronte alla richiesta di sospensione delle norme almeno per un anno, in parlamento i loro partiti manifestavano apprezzamento per la proposta della Lega e nel concludere il suo intervento l’On. Molteni aveva affermato: “Certamente la posizione politica della Lega Nord a sostegno della proroga resterà invariata, se la proposta di rinvio non passerà le forze politiche che avranno fatto mancare il loro voto parlamentare ne dovranno rispondere ai cittadini”.
A due mesi da quelle parole, ed alla luce dei fatti, per la chiusura del tribunale i cremaschi possono “ringraziare” il Partito Democratico ed il Popolo della Libertà.
LEGA NORD | Sezione di Crema
La Corte, con la sua recente sentenza, non ha fatto altro che affermare come rientri tra i poteri del parlamento il votare leggi che comportano la soppressione di alcuni tribunali.
Detto questo il parlamento, e primariamente le forze politiche in esso rappresentate, aveva ed, ha tutti i poteri per modificare tali norme, anche solo per “posticipare” di alcuni mesi la loro effettiva applicazione al fine di rivedere nel complesso il progetto ed arrivare ad una correzione della riforma stessa.
Proposta avanzata e sostenuta dai parlamentari della Lega Nord.
Un’ipotesi di cui aveva parlato lo scorso 31 maggio, l’On. Nicola Molteni nel corso di un incontro pubblico sulla salvaguardia del tribunale che aveva visto come relatori al tavolo il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Crema Ermete Aiello ed il presidente dell'Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Crema, Mario Tagliaferri.
Quella sera gli esponenti locali di PD e PDL si erano espressi con favore di fronte alla richiesta di sospensione delle norme almeno per un anno, in parlamento i loro partiti manifestavano apprezzamento per la proposta della Lega e nel concludere il suo intervento l’On. Molteni aveva affermato: “Certamente la posizione politica della Lega Nord a sostegno della proroga resterà invariata, se la proposta di rinvio non passerà le forze politiche che avranno fatto mancare il loro voto parlamentare ne dovranno rispondere ai cittadini”.
A due mesi da quelle parole, ed alla luce dei fatti, per la chiusura del tribunale i cremaschi possono “ringraziare” il Partito Democratico ed il Popolo della Libertà.
sabato 1 giugno 2013
Comunicato Stampa | LEGA NORD: TRIBUNALE Dall’incontro con l’On. Nicola MOLTENI un chiaro, e unanime, no alla chiusura del presidio giudiziario
CREMA, 1 giugno 2013 – Si è svolto nella
serata di ieri, nella cornice di una Sala del Palazzo Provinciale a Crema gremita,
l’incontro sul tema “SALVIAMO IL TRIBUNALE”, organizzato dalla locale sezione
della Lega Nord, che ha visto come ospite principale l’On. Nicola Molteni, capogruppo nella commissione giustizia della
Camera dei Deputati.
Una serata ricca di spunti e spiegazioni che
hanno profondamente interessato il folto pubblico presente per ascoltare la
possibile strada da percorrere per mantenere un importante presidio giudiziario
sul territorio.
Al tavolo dei
relatori erano presenti, oltre all’On. MOLTENI ed al segretario cittadino Dino Losa che ha introdotto la serata, erano
seduti il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Crema Ermete Aiello, il presidente dell'Ordine dei Commercialisti ed
Esperti Contabili di Crema, Mario
Tagliaferri ed il consigliere regionale Federico Lena. A moderare l’incontro il giornalista del quotidiano
La Provincia Cristiano MARIANI.
Da segnalare, nel
folto pubblico in sala, rappresentanti istituzionali e delle categorie
economiche quali i sindaci di Crema Stefania
Bonaldi, di Capergnanica Alex
Severgnini, di Palazzo Pignano Rosolino
Bertoni e di Pianengo Alex Cernuschi,
il presidente del Consiglio Comunale Matteo
Piloni, i consiglieri comunali Simone
Beretta, Laura Zanibelli e Alberto Torazzi, il vicepresidente
della Provincia Filippo Bongiovanni,
il consigliere regionale Carlo Malvezzi,
il senatore Gian Marco Centinaio ed
presidenti di ASVICOM Berlino Tazza
e Autonoma Artigiani Pierpaolo
Soffientini.
In apertura di serata
il segretario Losa ha letto un messaggio del Sindaco di Soncino Francesco Pedretti, che recitava: “La salvaguardia del tribunale di Crema è
qualcosa che come amministratore mi vede da sempre in prima linea.
Difendere il tribunale significa difendere diritti e
soprattutto servizi necessari per il nostro territorio e per i nostri
cittadini.
Come comune di Soncino, siamo presenti e ribadiamo il
nostro impegno e la nostra disponibilità ad agire da capofila tra gli
amministratori che riterranno di continuare questa battaglia al fianco degli
ordini professionali, delle associazioni e dei cittadini tutti”.
Nei loro interventi,
sia i relatori al tavolo che il pubblico in sala, il filo conduttore è stato
quello di ribadire come la riforma della
geografia giudiziaria non stia favorendo un efficientamento del sistema
giustizia, ma al contrario possa aumentare i costi ed i disagi non solo degli
operatori ma anche e soprattutto dei cittadini.
L’Avv. Aiello e il
dott. Tagliaferri, l’uno sotto il profilo giuridico e l’altro citando il
panorama economico del territorio, hanno portato argomentazioni difficilmente
confutabili per giustificare il mantenimento del tribunale.
L’On. Molteni, nel corso di un lungo e
argomentato intervento, ha ricostruito
il percorso della riforma in parlamento e svelato retroscena che hanno fatto comprendere chiaramente tutti gli
errori insiti nel progetto.
Parlando delle
prospettive immediate, stante la presentazione della proposta di legge, da lui
sottoscritta, mirante a bloccare le chiusure del tribunali e l’avvio di una
seria riforma l’On. Molteni ha spiegato come il Ministro Cancellieri: “Deve
decidere se tenere conto della volontà politica espressa da tutti i gruppi
politici presenti in parlamento. Vale a dire di arrivare alla proroga di un
anno, che oltre ad essere utile per prendere tempo è necessaria per arrivare
alla correzione della riforma. E’ l’ultima occasione per farlo prima che la
riforma produca i suoi effetti”.
Nel caso in cui dal
governo non arrivi la decisione di deliberare la proroga resta in campo la
proposta di legge, il cui esame avverrà entro una decina di giorni nei quali “dopo che la politica ha dimostrato assoluta
passività, ora si è rimessa in azione ascoltando il territorio come questa sera
a Crema. E questa è la buona notizia”.
“Certamente - ha concluso l’onorevole canturino – la posizione politica della Lega Nord a sostegno
della proroga resterà invariata, se la proposta non passerà le forze politiche
che avranno fatto mancare il loro voto parlamentare ne dovranno rispondere ai
cittadini”.
mercoledì 29 maggio 2013
sabato 24 gennaio 2009
Comunicato Stampa - TRIBUNALE: Soccini (Lega Nord), “No al declassamento del nostro tribunale”.
CREMA, 23 Gennaio 2009 – In riferimento a quanto apparso quest’oggi sugli organi di stampa circa la proposta dell’associazione dei magistrati di accorpare ad altri uffici il tribunale di Crema, la Lega Nord per bocca del segretario provinciale, esprime la propria ferma contrarietà al progetto.
“A nome della Lega Nord esprimo la ferma contrarietà a qualsiasi ipotesi tesa a ridimensionare il tribunale di Crema con improbabili accorpamenti come proposto dall’ANM - afferma il Segretario Provinciale Matteo Soccini, che aggiunge – nei cinque anni in cui il nostro Roberto Castelli ha ricoperto l’incarico di Ministro della Giustizia ogni progetto di chiusura della struttura non è mai passato. Non è nostra intenzione che oggi altri mettano a repentaglio questo importante servizio operante nel territorio”.
Lega Nord – Lega Lombarda
Segreteria Provinciale di Crema
Via Tensini, 24
26013 CREMA
Tel. 0373.251140
Fax 0373.81845
E-mail: lega.crema@tiscali.it
“A nome della Lega Nord esprimo la ferma contrarietà a qualsiasi ipotesi tesa a ridimensionare il tribunale di Crema con improbabili accorpamenti come proposto dall’ANM - afferma il Segretario Provinciale Matteo Soccini, che aggiunge – nei cinque anni in cui il nostro Roberto Castelli ha ricoperto l’incarico di Ministro della Giustizia ogni progetto di chiusura della struttura non è mai passato. Non è nostra intenzione che oggi altri mettano a repentaglio questo importante servizio operante nel territorio”.
Lega Nord – Lega Lombarda
Segreteria Provinciale di Crema
Via Tensini, 24
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