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lunedì 25 gennaio 2016

il TERRITORIO tra "annessioni", "chiusure" e "spezzatini".

Egregio Direttore,

Mi permetto di scriverle poche righe per sottoporle alcune riflessioni su di un tema che il suo giornale ha trattato, e continua a trattare, con attenzione; vale a dire le conseguenze pratiche del processo di riforme che ha preso il via con la cosiddetta abolizione delle province.

Un processo riformatore che ogni giorno vede emergere questioni e situazioni che rischiano seriamente di “marginalizzare” il territorio provinciale, o per meglio dire “di area vasta”, in generale ed ancor più il cremasco in particolare.

Si è partiti dalla chiusura del tribunale di Crema, il cui unico risultato ben lontano dall’efficentamento promesso è stata la creazione di numerosi problemi nella gestione dell’accorpante tribunale di Cremona, per passare poi dalla ventilata e poi abortita (almeno per ora???) riorganizzazione di prefetture e comandi dei vigili del fuoco che avrebbero portato le redini del comando a Mantova, al processo di unificazione delle camere di commercio con sede principale ancora a Mantova, per non parlare poi dello “spezzatino” del territorio in riferimento ai nuovi collegi elettorali dell’Italicum che vedranno il cremasco come appendice della provincia di Lodi e il cremonese di quella mantovana.

Ultimo in ordine di tempo, ma non di importanza, l’annuncio arrivato ieri da Mantova per voce del Ministro alla Cultura Franceschini della volontà di riformare le sovrintendenze con la creazione di un ente che accorpi le province di Lodi, Cremona e Mantova ancora una volta con sede nella città virgiliana.


Lungi dal sottoscritto evocare da cremasco lontane rivalità storiche tra città per costruire un nuovo “campanilismo” ma il rischio concreto di una “subalternità” del cremasco, del cremonese e del casalasco verso altri territori appare sempre più concreta ed una domanda, preceduta da una premessa, sorge spontanea.

Premesso che tutte le riorganizzazioni e riforme citate sono state partorite dal Governo Renzi, vale a dire dal Partito Democratico, cosa stanno facendo e come pensano di farsi sentire nei luoghi deputati coloro che rappresentano il territorio, in primo luogo il sottosegretario Pizzetti, il sindaco di Cremona Galimberti e il presidente della provincia (o area vasta) Vezzini, per non parlare dei loro colleghi di partito cremaschi?
Perché il governo mostra una così accentuata preferenza per la città dei Gonzaga? Forse il sindaco Palazzi (sempre del PD) è più bravo a farsi ascoltare nella tutela del suo territorio dei suoi colleghi?


Che un processo di riforma generale delle autonomie e della struttura amministrativa sia necessaria sono il primo a sostenerlo, ma non è certo con le “annessioni” (vedi camera di commercio), “chiusure” (tribunale di Crema) e “spezzatini” (collegi elettorali) tutte calate da Roma che si potrà costruire una nuova architettura che risponda nel migliore dei modi alle esigenze che ogni giorno emergono dalle nostre città.

martedì 27 ottobre 2015

#CREMA | addio all'ufficio postale di Ombriano, grazie PD!


Dopo la chiusura del tribunale, il nuovo autovelox sanguisuga in tangenziale ed un percorso spedito verso la costruzione di una moschea, il Partito Democratico colpisce ancora...

Da lunedì mattina è chiuso anche l'ufficio postale di Ombriano, proprio nel giorno precedente la quotazione in borsa di Poste Italiane voluta da Renzi (che di #QuellidelPD è segretario) nel cui piano industriale, scritto su misura proprio per la quotazione in Piazza Affari, di chiusure di sportelli postali ne prevede a decine in tutto il paese (e pensare che qualcuno ha dato la colpa di tutto alla "grande finanza"...).

Non c'è che dire, anche nella nostra città grazie al PD si #cambiaverso... IN PEGGIO?!?!

mercoledì 5 agosto 2015

CREMA | l'ospedale salvato e il tribunale perduto, perché due finali diversi?


In questi gironi molti si stanno chiedendo il perché l’ospedale cittadino ha mantenuto la propria autonomia mentre il tribunale è stato miseramente chiuso.
Nel mio piccolo, avendo seguito da un posto di osservazione privilegiato, ho provato a darmi una risposta.


Innanzitutto per l'ospedale abbiamo tutti i sindaci del territorio si sono mossi per tempo, i consiglieri regionali eletti nel nostro collegio hanno lavorato verso un comune obiettivo, lasciando in soffitta le tessere di partito, ed in ultimo, ma non per questo meno importante, a Milano il cremasco ha trovato in Roberto Maroni un interlocutore attento e aperto a recepire la proposta arrivata dal territorio, non tanto perché qualcuno ha protestato ma perché oggettivamente concreta e sostenibile.
Risultato della somma di questi fattori? L'autonomia del nostro ospedale.

Con ogni probabilità si poteva arrivare ad includere tale ipotesi anche nella bozza di riforma uscita dalla commissione competente, questo se il lavoro iniziato all'interno della Lega (sezione cittadina supportata dal consigliere Federico Lena e dall'allora commissario Gianmarco Centinaio) nel confronto con il relatore della riforma Fabio Rizzi non fosse finita in soffitta.

Sul tribunale invece non si è avuto nulla del genere.
A fine maggio 2013, come sezione di Crema della Lega guidata all'epoca da Dino Losa, organizzammo una serata con la presenza degli avvocati, degli ordini professionali e dell’On. Nicola Molteni, di cui allego il manifesto, per invitare i sindaci a fare da subito fronte comune e compatto.
Alla serata in pochi parteciparono e quei pochi preferirono lasciar parlare il proprio segretario di partito, il tutto salvo poi presentarsi i mesi dopo per un inutile presidio a favore di fotografo davanti ai cancelli chiusi del tribunale.
Chiara e lampante esemplificazione del detto popolare “chiudere i cancelli quando i buoi sono scappati”.

Quanto ai rappresentanti del territorio (in primis i parlamentari) sappiano bene come da Cremona un noto onorevole del PD si adoperò per bloccare ogni speranza di mantenere aperto il presidio giudiziario.
In ultimo, nonostante i numeri dimostrassero come il nostro tribunale fosse efficiente e per nulla fonte di spreco, un governo sordo e inetto (di cui sempre il PD ne era, come ancora oggi, il fulcro) respinse tutte le proposte e richieste che il cremasco aveva cercato di inviare un quel di Roma.

Magari mi sbaglierò ma non credo che la mia disamina si discosti molto dalla realtà dei fatti…

giovedì 7 maggio 2015

GIUNTA BONALDI | terzo compleanno e nulla da festeggiare...


Forse in pochi vi avranno fatto caso ma nella giornata di oggi si "festeggia" (alquanto teoricamente) il terzo compleanno della sinistra alla guida della Città.

Correva l'anno 2012 (il 7 maggio per l'appunto) quando il Partito Democratico ed i suoi alleati, vinsero le elezioni amministrative.

Trascorsi i tre/quinti del mandato un bilancio di quanto fatto è doveroso, anche se decisamente povero, e si può sintetizzare nell'immagine che segue.

La chiusura del ‪‎tribunale, l'ostinazione di realizzare una ‎moschea e l'installazione dell'autovelox in tangenziale...

mercoledì 4 settembre 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA “TRIBUNALE: Solo la Lega ha lottato contro la chiusura”.

CREMA, 4 settembre 2013 – In questi giorni assistiamo, da parte soprattutto di esponenti di PD e PDL, ad una tardiva mobilitazione fatta di letterine come il Sindaco di Crema e promesse di marce e calate in quel di Roma come hanno proposto alcuni primi cittadini del PDL.
Iniziative che appaiono oggi, a pochi giorni dalla chiusura, come colpevolmente tardive e temiamo fortemente inefficaci ad ottenere un risultato per il quale solo la Lega Nord in questi mesi ha lottato seriamente sul territorio e soprattutto nelle aule parlamentari.

Sul territorio con l’organizzazione a maggio di un incontro pubblico, aperto a tutti gli amministratori, partiti ed associazioni di categoria, presieduto dall’On. Nicola Molteni che aveva chiaramente delineato come l’unica possibile via per bloccare la chiusura del tribunale fosse una forte iniziativa parlamentare con l’approvazione di una norma che sospendesse gli effetti della legge sul riordino.

Proposito che tutti gli esponenti di PD e PDL intervenuti hanno sottoscritto ma che i loro parlamentari a Roma hanno prontamente disatteso, tanto è vero che la proposta di legge della Lega non è stata approvata.

Nonostante questo, i parlamentari della Lega non si sono scoraggiati ed hanno perseverato nel presentare mozioni, ordini del giorno ed emendamenti, nelle commissioni e nelle aule, grazie soprattutto al lavoro delle Senatrici Erika Rivolta e Silvana Comaroli nonché al già citato On. Molteni.
Documenti che approvati al senato venivano poi bocciati alla camera, il tutto a dimostrare la doppiezza di azione dei partiti che sostengono il governo Letta.

Ad oggi la speranza di fermare l’iter della chiusura è ancora viva nella Lega, non certo per qualche azione demagogica portata avanti dalla politica locale in questi giorni, ma per l’azione che i governatori di Piemonte, Lombardia e Veneto stanno cercando di fare nei confronti del ministro Cancellieri per quantomeno sospendere le procedure di chiusura dei presidi giudiziari.

In ultimo la Lega vuole esprimere la propria solidarietà e sostegno ai lavoratori del tribunale per la loro iniziativa di sensibilizzazione portata avanti lunedì scorso.

Un momento al quale il movimento non ha preso parte, non certo per mancanza di adesione al tema proposto dal lavoratori, ma per segnare una forte differenza tra la Lega e quei partiti, PD e PDL, che sono i veri responsabili di quanto ci auguriamo ancora una volta non possa accadere.

LEGA NORD | Sezione di Crema

mercoledì 7 agosto 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA - TRIBUNALE: Accolto dal Governo Letta in Senato un O.d.G. della Lega per prorogare la riforma della geografia giudiziara

CREMA, 7 agosto 2013Nonostante il mancato accoglimento delle proposte, avanzate dalla Lega, miranti a bloccare gli effetti della legge sulla riorganizzazione degli uffici giudiziari con la chiusura del tribunale cittadino, e la mancata calendarizzazione per il suo esame in aula di una proposta simile, ancorché più debole, presentata dal Senatore Casson del PD, la Lega Nord non ha desistito dal suo intento di bloccare una riforma profondamente sbagliata.

Come spiega Erika Stefani capogruppo in Commissione giustizia a Palazzo Madama per la Lega Nord:

Il Governo ha accolto un ordine del giorno presentato dalla Lega Nord impegnandosi, di fatto, a rivedere la proroga sulla geografia giudiziaria. Ciò che constatiamo con rammarico, in realtà, è la sordità di questo esecutivo che avrebbe dovuto accogliere la nostra sacrosanta richiesta di proroga prima della chiusura estiva dei lavori.

Non è sufficiente rimandare il problema, anche se a quanto pare è lo sport preferito da Letta e i suoi, perché la soppressione dei tribunali di prossimità rischia di compromettere ulteriormente il già lentissimo servizio della giustizia di questo Paese.


Vergognoso poi l’atteggiamento della maggioranza, con PD e PDL in primis, che a parole si dice contraria alla soppressione dei tribunali territoriali ma di fatto non ha mosso un dito per fare in modo che la proroga fosse calendarizzata. Il Governo è una loro emanazione quindi, se davvero hanno a cuore le istanze dei cittadini, evitino di chiacchierare a vuoto e si impegnino concretamente per cambiare le cose”.

LEGA NORD | Sezione di Crema

giovedì 1 agosto 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA: TRIBUNALE, PD e PDL sempre più responsabili della chiusura.

CREMA, 1 agosto 2013La notizia dell’approvazione in commissione giustizia al Senato di una proposta di proroga dei termini per l’entrata in vigore delle norme sulla riorganizzazione della geografia giudiziaria, contenente la chiusura del tribunale cittadino, avanzata dal senatore Casson del PD aveva riacceso un barlume  di speranza per bloccare un provvedimento ritenuto da più parti profondamente sbagliato.

Il provvedimento, lungi dall’essere un vero stop alla legge come da sempre proposto dalla Lega Nord in quanto confermava per settembre lo spostamento a Cremona della procura ed il mantenimento del tribunale solo per l’esame delle cause in corso, per poter produrre i suoi effetti doveva passare all’esame dell’aula di Palazzo Madama per poi essere inviato alla Camera in tempo per l’approvazione definitiva prima della pausa estiva.

Un passaggio bloccato dal Governo di PD e PDL che ha imposto un calendario dei lavori parlamentari che non menziona il provvedimento che pertanto andrà a finire negli archivi dei lavori incompiuti del parlamento.

E' un'indecenza che il Governo si preoccupi di cose secondarie rispetto alla proroga della riforma sulla geografia giudiziaria. La Lega protesta ufficialmente per la mancata calendarizzazione della proroga e spiegheremo ai territori quali siano per l'esecutivo e la maggioranza che lo sostiene le vere emergenze come ad esempio la legge sull'omofobia o lo svuotacarceri o la prossima amnistia. Nulla invece a riguardo di misure che semplifichino la vita dei cittadini e sburocratizzino le aziende. La soppressione di molte sedi giudiziarie al Nord comporterà complicazioni incalcolabili per aziende e cittadini. E' una vergogna, questo è un governo anni luce lontano dal sentire comune”.

Lo dichiara Erika Stefani, capogruppo in commissione giustizia della Lega Nord al Senato.

Purtroppo quanto affermato di recente dalla Lega trova la sua conferma con questi ultimi atti, vale a dire la totale responsabilità del Partito Democratico e del Popolo della Libertà per la prossima chiusura del tribunale di Crema.

Il manifesto affisso nelle settimane scorse dal movimento era e resta a testimonianza anche delle colpe che gli esponenti locali dei due partiti devono assumersi per non essere stati in grado, nonostante innumerevoli dichiarazioni a mezzo stampa, di fare pressione sui loro organi nazionali.

LEGA NORD | Sezione di Crema

venerdì 5 luglio 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD: TRIBUNALE, PD e PDL responsabili della chiusura, in parlamento non hanno sostenuto la sospensione della legge chiesto dalla LEGA.

CREMA, 5 luglio 2013 – La notizia sulla pronuncia della Corte Costituzionale in merito alla legittimità delle norme sulla riorganizzazione della geografia giudiziaria, all’interno delle quali è prevista la chiusura del tribunale cittadino ed il conseguente accorpamento con quello cremonese, ha riportato all’attenzione della città una questione il cui esito negativo non deve essere imputato alla Corte stessa, ma all’immobilismo delle forze politiche che sostengono il governo Letta, PD e PDL.
La Corte, con la sua recente sentenza, non ha fatto altro che affermare come rientri tra i poteri del parlamento il votare leggi che comportano la soppressione di alcuni tribunali.

Detto questo il parlamento, e primariamente le forze politiche in esso rappresentate, aveva ed, ha tutti i poteri per modificare tali norme, anche solo per “posticipare” di alcuni mesi la loro effettiva applicazione al fine di rivedere nel complesso il progetto ed arrivare ad una correzione della riforma stessa.
Proposta avanzata e sostenuta dai parlamentari della Lega Nord.

Un’ipotesi di cui aveva parlato lo scorso 31 maggio, l’On. Nicola Molteni nel corso di un incontro pubblico sulla salvaguardia del tribunale che aveva visto come relatori al tavolo il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Crema Ermete Aiello ed il presidente dell'Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Crema, Mario Tagliaferri.

Quella sera gli esponenti locali di PD e PDL si erano espressi con favore di fronte alla richiesta di sospensione delle norme almeno per un anno, in parlamento i loro partiti manifestavano apprezzamento per la proposta della Lega e nel concludere il suo intervento l’On. Molteni aveva affermato: “Certamente la posizione politica della Lega Nord a sostegno della proroga resterà invariata, se la proposta di rinvio non passerà le forze politiche che avranno fatto mancare il loro voto parlamentare ne dovranno rispondere ai cittadini”.
A due mesi da quelle parole, ed alla luce dei fatti, per la chiusura del tribunale i cremaschi possono “ringraziare” il Partito Democratico ed il Popolo della Libertà.

 
LEGA NORD | Sezione di Crema

sabato 1 giugno 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD: TRIBUNALE Dall’incontro con l’On. Nicola MOLTENI un chiaro, e unanime, no alla chiusura del presidio giudiziario

CREMA, 1 giugno 2013 – Si è svolto nella serata di ieri, nella cornice di una Sala del Palazzo Provinciale a Crema gremita, l’incontro sul tema “SALVIAMO IL TRIBUNALE”, organizzato dalla locale sezione della Lega Nord, che ha visto come ospite principale l’On. Nicola Molteni, capogruppo nella commissione giustizia della Camera dei Deputati.
Una serata ricca di spunti e spiegazioni che hanno profondamente interessato il folto pubblico presente per ascoltare la possibile strada da percorrere per mantenere un importante presidio giudiziario sul territorio.

Al tavolo dei relatori erano presenti, oltre all’On. MOLTENI ed al segretario cittadino Dino Losa che ha introdotto la serata, erano seduti il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Crema Ermete Aiello, il presidente dell'Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Crema, Mario Tagliaferri ed il consigliere regionale Federico Lena. A moderare l’incontro il giornalista del quotidiano La Provincia Cristiano MARIANI.

Da segnalare, nel folto pubblico in sala, rappresentanti istituzionali e delle categorie economiche quali i sindaci di Crema Stefania Bonaldi, di Capergnanica Alex Severgnini, di Palazzo Pignano Rosolino Bertoni e di Pianengo Alex Cernuschi, il presidente del Consiglio Comunale Matteo Piloni, i consiglieri comunali Simone Beretta, Laura Zanibelli e Alberto Torazzi, il vicepresidente della Provincia Filippo Bongiovanni, il consigliere regionale Carlo Malvezzi, il senatore Gian Marco Centinaio ed presidenti di ASVICOM Berlino Tazza e Autonoma Artigiani Pierpaolo Soffientini.

In apertura di serata il segretario Losa ha letto un messaggio del Sindaco di Soncino Francesco Pedretti, che recitava: “La salvaguardia del tribunale di Crema è qualcosa che come amministratore mi vede da sempre in prima linea.
Difendere il tribunale significa difendere diritti e soprattutto servizi necessari per il nostro territorio e per i nostri cittadini.
Come comune di Soncino, siamo presenti e ribadiamo il nostro impegno e la nostra disponibilità ad agire da capofila tra gli amministratori che riterranno di continuare questa battaglia al fianco degli ordini professionali, delle associazioni e dei cittadini tutti”.

Nei loro interventi, sia i relatori al tavolo che il pubblico in sala, il filo conduttore è stato quello di ribadire come la riforma della geografia giudiziaria non stia favorendo un efficientamento del sistema giustizia, ma al contrario possa aumentare i costi ed i disagi non solo degli operatori ma anche e soprattutto dei cittadini.
L’Avv. Aiello e il dott. Tagliaferri, l’uno sotto il profilo giuridico e l’altro citando il panorama economico del territorio, hanno portato argomentazioni difficilmente confutabili per giustificare il mantenimento del tribunale.

L’On. Molteni, nel corso di un lungo e argomentato intervento, ha ricostruito il percorso della riforma in parlamento e svelato retroscena che hanno fatto comprendere chiaramente tutti gli errori insiti nel progetto.

Parlando delle prospettive immediate, stante la presentazione della proposta di legge, da lui sottoscritta, mirante a bloccare le chiusure del tribunali e l’avvio di una seria riforma l’On. Molteni ha spiegato come il Ministro Cancellieri: “Deve decidere se tenere conto della volontà politica espressa da tutti i gruppi politici presenti in parlamento. Vale a dire di arrivare alla proroga di un anno, che oltre ad essere utile per prendere tempo è necessaria per arrivare alla correzione della riforma. E’ l’ultima occasione per farlo prima che la riforma produca i suoi effetti”.
Nel caso in cui dal governo non arrivi la decisione di deliberare la proroga resta in campo la proposta di legge, il cui esame avverrà entro una decina di giorni nei quali “dopo che la politica ha dimostrato assoluta passività, ora si è rimessa in azione ascoltando il territorio come questa sera a Crema. E questa è la buona notizia”.

“Certamente - ha concluso l’onorevole canturino – la posizione politica della Lega Nord a sostegno della proroga resterà invariata, se la proposta non passerà le forze politiche che avranno fatto mancare il loro voto parlamentare ne dovranno rispondere ai cittadini”.


LEGA NORD | Sezione di Crema

sabato 24 gennaio 2009

Comunicato Stampa - TRIBUNALE: Soccini (Lega Nord), “No al declassamento del nostro tribunale”.

CREMA, 23 Gennaio 2009 – In riferimento a quanto apparso quest’oggi sugli organi di stampa circa la proposta dell’associazione dei magistrati di accorpare ad altri uffici il tribunale di Crema, la Lega Nord per bocca del segretario provinciale, esprime la propria ferma contrarietà al progetto.


“A nome della Lega Nord esprimo la ferma contrarietà a qualsiasi ipotesi tesa a ridimensionare il tribunale di Crema con improbabili accorpamenti come proposto dall’ANM - afferma il Segretario Provinciale Matteo Soccini, che aggiunge – nei cinque anni in cui il nostro Roberto Castelli ha ricoperto l’incarico di Ministro della Giustizia ogni progetto di chiusura della struttura non è mai passato. Non è nostra intenzione che oggi altri mettano a repentaglio questo importante servizio operante nel territorio”.


Lega Nord – Lega Lombarda
Segreteria Provinciale di Crema

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