di seguito il testo completo della lettera che ho consegnato al Sindaco Bruttomesso, al termine del consiglio comunale di ieri.
Carissimo Bruno,
A due anni dalla vittoria elettorale della primavera 2007 è ormai palese come il lavoro messo in campo da giunta e maggioranza, seppur positivo nel complesso, abbia bisogno di uno scatto prolungato e costante.
Se i primi due anni possono essere visti, con una metafora ciclistica, come due tappe da passisti, le prossime tre si presentano come frazioni di montagna nelle quali tutti noi dobbiamo indossare i panni dello scalatore.
Personalismi e distinguo dei singoli, litigiosità interne alle diverse componenti, hanno creato nella nostra amministrazione una situazione critica, al limite della crisi, il metodo talvolta dirigistico di alcuni assessorati, la mancanza di un vero coinvolgimento dei consiglieri nelle decisioni della Giunta sono le cause che hanno portato alla situazione attuale.
È necessario ravvivare il rapporto tra tutte le entità che compongono la maggioranza (sindaco, assessorati, consiglieri, partiti e movimenti) che va definito nel metodo e nello specifico dei temi e dei progetti da portare avanti.
Il malcontento latente tra i cittadini sull’operato della Giunta, richiede un cambiamento di rotta che deve avvenire da subito.
Il ritrovarsi in riunioni di maggioranza, allargate a tutti i consiglieri per i temi più importanti, non deve essere l’eccezione ma la regola. Una riunione in più prima né evita due o tre dopo (oltre che le inutili e deleterie polemiche sulla stampa).
I temi, all’ordine del giorno, sono tanti; quelli che la Lega Nord ritiene prioritari sono i seguenti:
LAVORI PUBBLICI
I mezzi finanziari a disposizione sono veramente pochi e le possibilità di maggiori introiti sono veramente poche (gli oneri di urbanizzazione sono statici se non in calo per la crisi dell'edilizia; trasferimento dallo Stato nulli – ci sarebbe di forzare Tremonti con una presa di posizione veramente forte da parte dei Sindaci del Nord - i trasferimenti da parte della Regione Lombardia sono tutti legati ad una parte di cofinanziamento almeno del 50% che non riusciamo a reperire nel bilancio bloccato per le spese di rimborso mutui e costo fisso del personale – di per sé sottodimensionato).
L'importante, pertanto, è concentrarsi sulle poche opere che bisogna fare nell’immediato.
▪ Non essendo emerse alternative concrete e fattibili riteniamo di debba dare precedenza al sottopasso di Via Indipendenza con il relativo sottopasso pedonale. Si tratta di un’opera fattibile a breve che deve essere inquadrata nella struttura viabilistica della città come un mero collegamento tra i quartieri periferici e il resto del centro urbano.
▪ Sistemazione in pietra di alcune vie centro storico. Partendo da brevi tratti limitrofi alla zona pedonale è possibile programmare nel prossimo triennio interventi mirati a migliorare e uniformare il manto stradale.
▪ Manutenzione delle scuole e del patrimonio immobiliare in genere.
▪ Parcheggi interrati.
▪ E.R.S.A.F. va discusso e valutato più approfonditamente, ci sono ancora da chiarire alcuni punti; individuazione dell’area da cedere alla Regione, parcheggi sotterranei, considerare la riqualificazione di Via Verdi un tutt’uno con il centro d’incremento ippico.
▪ Palazzetto dello sport. Se intervengono i privati e per il Comune c'è la possibilità di contenimento molto forte dei costi, l’operazione è da incoraggiare e sostenere. Nel merito del progetto avanzato recentemente conveniamo che la soluzione migliore per la localizzazione debba essere quella della “Pierina”. Nello stesso tempo la struttura del “PalaBertoni” deve essere mantenuta in piedi e a disposizione di tutta la città. Alla mancanza di spazi sportivi non si sopperisce demolendo l’esistente.
▪ Decisione finale per la Pierina. Se una parte della suddetta area potrà essere destinata a ospitare il nuovo palazzo dello sport, il resto dell’area, deve trovare al più preso la sua destinazione. Vediamo con favore in tal senso l’ipotesi che la vecchia cascina sia riutilizzata in funzione del polo universitario.
▪ Gronda Nord. inquadrare questa opera come “alternativa” al sottopasso in Via Indipendenza è sintomo di una visione miope dello sviluppo urbanistico e viabilistico della città. Se il sottopasso, come già detto, s’inquadra nell’ambito del collegamento intraurbano; il prolungamento della gronda nord verso Santo Stefano (da stabilire se a sud o a nord del quartiere) s’inserisce nella viabilità di collegamento verso la zona PIP, il polo universitario e il progettato nuovo palazzotto dello sport, oltre che naturalmente come sbocco verso il comune di Campagnola e di conseguenza la nascente Bre.Be.MI.
▪ Sovrappasso di Santa Maria. È indispensabile un incontro di maggioranza per far il punto della situazione, soprattutto alla luce dell’esposizione del progetto avvenuta in giunta.
PIANO di GOVERNO del TERRITORIO
Molte delle opere citate in precedenza non possono non rientrare nel quadro generale di sviluppo della città che prenderà forma con il nuovo PGT. A tal fine è necessario ed estremamente produttivo coinvolgere in un apposito gruppo di lavoro, coordinato dall’assessore competente, tutte le componenti della maggioranza.
SICUREZZA
La vera priorità è la messa in cantiere di tutte le opere per la sicurezza che mettono in moto tutti quei cambiamenti nella gestione delle risorse sia umane che materiali che ben conosciamo con l'esperienza fatta già da altri Comuni leghisti. A tal fine, senza scomodare realtà a noi lontane come Cittadella e Verona, è sufficiente relazionarsi con un esempio a noi vicino come il comune di Caravaggio, il cui Sindaco Prevedini si è già detto disponibile a collaborare con la nostra amministrazione per condividere le sue esperienze.
Esistono progetti e idee mese a punto da professionisti del settore che si possono mettere in atto in breve tempo e a costi contenuti.
Non c'è niente di inventare, c'è solo da applicare.
SOCIETA’ PARTECIPATE
Definitiva sistemazione delle Società partecipate con chiarimento sui bilanci e sulle capacità delle stesse di erogazione di servizi per la Città e, il più presto possibile, a servizio di tutto il circondario per l'abbattimento dei costi di gestione (ufficio tecnico – vigilanza urbana – pianificazione territoriale - trasporti locali – ecc.). La chiusura della Cremasca Nordest (ex-Creso) deve essere visto come il punto di partenza per giungere a una nuova struttura delle società partecipare non solo dal comune di Crema ma da tutte le amministrazioni comunali della provincia.
SPESA SOCIALE
Altra priorità è il controllo della spesa legata alle necessità sociali che devono essere mirate e prioritariamente individuate per eliminare erogazioni non sempre consone alle vere necessità.
L’erogazione agli alunni residenti in Crema dei libri di testo per la I° media inferiore e per la I° media superiore è un valido esempio da implementare con convinzione.
FOLCIONI
Se la prospettiva della piena integrazione gestionale dell’istituto civico nella Fondazione San Domenico non è in discussione, la questione della cessione della “titolarità” del nome dal comune alla fondazione stessa ha assunto nelle ultime settimane una prevalenza superiore alla reale importanza che riveste.
La vera questione sul tavolo è quella del personale dipendente (gli insegnanti), che costituisce il vero “valore aggiunto” da tutelare per mantenere nel futuro il prestigio e la qualità della scuola.
Il lavoro dell’assessore Zanibelli e di tutta la commissione si sta rilevando importante e sarà certamente proficuo nel breve. Una volta risolta la problematica “dipendenti” la questione della titolarità tornerà ad avere la sua reale importanza.
Sul tema la ricerca del massimo consenso in consiglio comunale deve rimanere un obiettivo che va nell’interesse di tutta la città.
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mercoledì 1 luglio 2009
giovedì 18 giugno 2009
Comunicato Stampa - Il Segretario Provinciale SOCCINI su Folcioni e Irsonti.
...
CREMA, 18 giugno 2009 – Sulla questione dell’integrazione della Scuola Civica Folcioni nella Fondazione San Domenico e all’intervista rilasciata dal sig. Irsonti sul progetto di sottopasso a Santa Maria interviene il Segretario Provinciale Matteo Soccini.
FOLCIONI
“Negli ultimi giorni si è parlato, e molto si parlerà, dell’integrazione dell’istituto Folcioni all’interno della Fondazione San Domenico. All’interno della commissione consiliare di cui faccio parte vi è accordo sul fatto che tale integrazione sia un fatto positivo sotto il profilo gestionale e tutti auspicano che il passaggio della gestione in capo al San Domenico sia definita in maniera chiara e proficua per le due istituzioni culturali cittadine – afferma membro della commissione Matteo Soccini, che prosegue – Nelle ultime sedute l’attenzione dei commissari si è concentrata sull’opportunità o meno di passare anche la titolarità del Folcioni alla Fondazione; al di la delle schermaglie polemiche sulla stampa è auspicabile che il confronto porti ad una soluzione largamente condivisa prima dalla commissione e poi dal consiglio comunale.
La Lega Nord non è pregiudizialmente contraria all’una o all’altra ipotesi, come sempre valuteremo il tutto nell’interesse della città”.
La Lega Nord non è pregiudizialmente contraria all’una o all’altra ipotesi, come sempre valuteremo il tutto nell’interesse della città”.
Continua il segretario leghista: “Sulla problematica sollevata da alcuni insegnanti è bene fare alcune precisazioni. La questione della precarietà dei rapporti di lavoro si protrae da molti decenni ed ha attraverso tutte le recenti amministrazioni di ogni colore politico. Un periodo nel quale la titolarità del Folcioni è sempre stata in capo al comune. Inoltre è da rilevare come la gestione di tali rapporti lavorativi rientri nelle competenze che già oggi fa capo alla Fondazione.
Propagandare l’equazione passaggio di titolarità uguale precariato è fuorviante. Oggi, con la piena titolarità in capo al comune vi sono situazioni di precarietà. Una situazione presente anche quando alcuni degli attuali esponenti dell’opposizione amministravano la città”.
Propagandare l’equazione passaggio di titolarità uguale precariato è fuorviante. Oggi, con la piena titolarità in capo al comune vi sono situazioni di precarietà. Una situazione presente anche quando alcuni degli attuali esponenti dell’opposizione amministravano la città”.
IRSONTI
“In merito alle dichiarazioni rilasciate dal sig. Irsonti inerenti al progetto di un sovrappasso per il superamento della ferrovia in quel di Santa Maria debbo dire con franchezza che trovo normale che il proponente difenda e sostenga la fattibilità di un proprio progetto; sarebbe strano il contrario – sostiene il consigliere comunale Matteo Soccini, che prosegue – D’altra parte è palese come ogni valutazione e decisione sulla reale fattibilità dell’opera spetta al sindaco Bruttomesso ed alla maggioranza che lo sostiene, così come sarà debitamente coinvolto il consiglio comunale.”
“Una volta terminato lo studio di fattibilità, commissionato agli assessori preposti, come Lega Nord lo esamineremo con la dovuta attenzione ed esprimeremo il nostro giudizio finale sulla realizzazione o meno dell’opera.
Nonostante il sottoscritto sia da cinque anni il Segretario di una forza politica che esprime otto dei diciotto consiglieri che comporranno la nuova maggioranza in provincia, non riesco a comprendere cosa intenda il sig. Irsonti quando afferma che il cambio avvenuto a Cremona possa influenzare la realizzazione del progetto."
Nonostante il sottoscritto sia da cinque anni il Segretario di una forza politica che esprime otto dei diciotto consiglieri che comporranno la nuova maggioranza in provincia, non riesco a comprendere cosa intenda il sig. Irsonti quando afferma che il cambio avvenuto a Cremona possa influenzare la realizzazione del progetto."
Termina il capo dei leghisti cremaschi: “Per la Lega, da sempre, i progetti si dividono in buoni e cattivi, in realizzabili o irrealizzabili; il tutto a prescindere dal fatto di essere in maggioranza da una parte o minoranza dall’altra”.
martedì 3 febbraio 2009
l'incontro del PD sul sottopasso
butto giù queste poche righe, prima di una bella dormita, di ritorno dall'assemblea pubblica organizzata dal PD in comune a Crema per parlare della questione sotto/sovrappasso della ferrovia.
la serata è stata interessante soprattutto perchè si è potuto apprendere in cosa consiste il famoso sottopasso Macchi Cassia (dal nome dell'architetto che lo ha progettato presente in sala), nonchè nell'idea complessiva sull'area nordest.
il progetto in se non dispiace, tra l'altro il fatto di bypassare la ferrovia sopra o sotto mi è parso indifferente inserito nell'ottica generale del progetto.
una delle informazioni più interessanti è stata quella, ribadita più volte dall'architetto, della possibilità di realizzare da subito il sottopasso veicolare; ed in un secondo tempo tutto il resto del sottopasso/piazza pedonale.
sarebbe stato ancor più stimolante sapere quanto costerebbe realizzare subito e solo questa parte dell'opera... magari ce lo diranno più avanti
se poi ci dicono anche dove prendere i soldi perchè non pensare di fare subito, e chissà, solo quello...
sugli interventi che si sono susseguiti, alcuni sono stati interessanti, ma molti hanno avuto il tono della semplice e consueta polemichetta politica. stucchevole poi quello di chi ha cercato di difendere l'idea di un patrocchio come la C.Re.So... tutti hanno detto che questa società avrebbe trovato le risorse per la realizzazione di tutta l'opera... agli atti però rimangono solo le migliaia di eurelli sborsati in compensi alla pletora di amministratori e quant'altro che ne facevano parte prima del passaggio all'amministratore unico.
un'ultima piccola nota; tutti hanno lamentato la mancanza sul tavolo del progetto del sovrappasso, sostenuto in primis dall'assessore Beretta. gli stessi hanno però sottolineato come tale progetto (che secondo loro nessuno ha visto) comporterebbe la chiusura della linea ferroviara... ma se il progetto non esiste com'è possibile dire che si dovrà chiudere la ferrovia? e se fosse possibile realizzare il tutto senza chiudere un bel niente?
domenica 25 gennaio 2009
resoconto di un sabato pomeriggio
come annunciato in un post precedente, nel pomeriggio di ieri ho fatto un salto prima all'assemblea con i pendolari al palazzo della provincia (dove sono rimasto fino all'intervento di Corradi), poi verso le 16.30 ho partecipato all'inaugurazione della mostra sulle foibe alla cittadella della cultura.
su quest'ultimo appuntamento non posso non dire di averlo trovato molto interessante e mi permetto di consigliare una visita; gli spazi non sono enormi ed in poco tempo si può rinfrescare la memoria su eventi della storia per troppo tempo dimenticati, se non addirittura cancellati.
quanto all'assemblea (almeno fino a quando sono rimasto) l'ho trovata interessante, anche se tutte le problematiche emerse e ripetute nei vari interventi di politici, amministratori e cittadini non sono nuove e purtroppo penso che rimarranno tali ancora per molto tempo... certamente il crearsi di occasioni di incontro e confronto tra diverse realtà e livelli politico/amministrativi male non può fare; vedremo nei prossimi mesi se matureranno dei buoni frutti.
sullo sfondo della discussione è rimasto l'argomento su cui forse qualcuno sperava si incardinasse tutta la discussione; vale a dire il tema del superamento della barriera ferroviara sul Viale di Santa Maria.
a parlarne per primo da buon leghista (senza timori e peli sulla lingua) l'On. Torazzi, del quale condivido in pieno il contenuto del discorso. certamente se ne parlerà ancora e specialmente quando sarà terminato lo studio di fattibilità affidato all'assessore Beretta. prima di allora ogni ulteriore parola è superflua.
così come superflua e francamente irricevibile è la richiesta del consigliere Risari di impegnare l'amministrazione a non prendere in considerazione progetti che prevedano la chiusura temporanea della linea ferroviara.
questo per un semplice motivo: approvando tale proposta potrebbe non essere più possibile arrivare ad una soluzione del problema "superamento ferrovia", se dovesse emergere un ottimo progetto che però prevede la chiusura per UNA SOLA SETTIMANA della ferrovia cosa facciamo? lo scartiamo?
un'ultima parola sul documento presentato dalla provincia (limitatamente alla parte riguardante la questione sovrappasso): Torchio in breve chiede, fermo restando che la decisione finale spetta a Crema, che siano ascoltati una serie infinita di enti, associazioni, ecc... nell'elento mancava solo il presidente Hussein Obama :-).
mi permetto di proporre una cosa diversa, e cioè che siano anche la provincia e i comuni interessari dal passaggio della ferrovia da cremona a treviglio a contribuire alla scelta del progetto migliore; ovviamente contribuendo al suo finanziamento...
dimenticavo...
lunedì 2 febbraio (salvo impegni che potrebbero sopraggiungere) farò un salto all'incontro organizzato dal Pd per rilanciare la "loro" proposta del sottopasso... ascoltare non costa niente
su quest'ultimo appuntamento non posso non dire di averlo trovato molto interessante e mi permetto di consigliare una visita; gli spazi non sono enormi ed in poco tempo si può rinfrescare la memoria su eventi della storia per troppo tempo dimenticati, se non addirittura cancellati.
quanto all'assemblea (almeno fino a quando sono rimasto) l'ho trovata interessante, anche se tutte le problematiche emerse e ripetute nei vari interventi di politici, amministratori e cittadini non sono nuove e purtroppo penso che rimarranno tali ancora per molto tempo... certamente il crearsi di occasioni di incontro e confronto tra diverse realtà e livelli politico/amministrativi male non può fare; vedremo nei prossimi mesi se matureranno dei buoni frutti.
sullo sfondo della discussione è rimasto l'argomento su cui forse qualcuno sperava si incardinasse tutta la discussione; vale a dire il tema del superamento della barriera ferroviara sul Viale di Santa Maria.
a parlarne per primo da buon leghista (senza timori e peli sulla lingua) l'On. Torazzi, del quale condivido in pieno il contenuto del discorso. certamente se ne parlerà ancora e specialmente quando sarà terminato lo studio di fattibilità affidato all'assessore Beretta. prima di allora ogni ulteriore parola è superflua.
così come superflua e francamente irricevibile è la richiesta del consigliere Risari di impegnare l'amministrazione a non prendere in considerazione progetti che prevedano la chiusura temporanea della linea ferroviara.
questo per un semplice motivo: approvando tale proposta potrebbe non essere più possibile arrivare ad una soluzione del problema "superamento ferrovia", se dovesse emergere un ottimo progetto che però prevede la chiusura per UNA SOLA SETTIMANA della ferrovia cosa facciamo? lo scartiamo?
un'ultima parola sul documento presentato dalla provincia (limitatamente alla parte riguardante la questione sovrappasso): Torchio in breve chiede, fermo restando che la decisione finale spetta a Crema, che siano ascoltati una serie infinita di enti, associazioni, ecc... nell'elento mancava solo il presidente Hussein Obama :-).
mi permetto di proporre una cosa diversa, e cioè che siano anche la provincia e i comuni interessari dal passaggio della ferrovia da cremona a treviglio a contribuire alla scelta del progetto migliore; ovviamente contribuendo al suo finanziamento...
dimenticavo...
lunedì 2 febbraio (salvo impegni che potrebbero sopraggiungere) farò un salto all'incontro organizzato dal Pd per rilanciare la "loro" proposta del sottopasso... ascoltare non costa niente
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