Nell'ultima seduta (24 marzo), nonostante una settimana passata a verificare la possibilità di addivenire ad un testo comune tra maggioranza e opposizione, il consiglio comunale ha votato distintamente le due mozioni presentate sulla questione del possibile riutilizzo della struttura facente capo alla Fondazione Charis, meglio conosciuta come la scuola di Comunione e Liberazione.
L’esito delle votazioni è stato uguale e contrario come segue:
- mozione di maggioranza 12 favorevoli e 9 contrari, approvata.
- mozione della Lega 12 contrari e 9 favorevoli, respinta.
Premesso che
- Alle Province è demandata la competenza relativa all'edilizia scolastica per gli istituti secondari superiori.
- La presenza nel territorio di Crema di numerosi istituti frequentati da migliaia di studenti ne fanno una realtà di primaria importanza nel panorama provinciale.
- La Provincia di Cremona, nel corso del sua attuale mandato amministrativo, ha presentato un progetto per la realizzazione/completamento del polo scolastico sito in Via Libero Comune.
- Per la realizzazione di tali opere è stata stipulata una convenzione tra l’Amministrazione Provinciale di Cremona ed il comune di Crema.
- Tale progetto, oltre a prevedere l’edificazione della nuova sede del Liceo Classico “Racchetti”, al fine di raggruppare in un'unica struttura gli studenti ad oggi sparsi in diversi stabili ubicati in città, comprende anche la realizzazione di opere a completamento degli istituti “Munari” e “Sraffa”, quali locali per le attività tecniche legate all'insegnamento e palestre, la cui mancanza, oltre a procurare un evidente disagio dovuto ai frequenti spostamenti degli studenti stessi in altri luoghi, comporta una notevole spesa a carico dell’Amministrazione Provinciale.
- In località denominata Cascina Valcarenga è attualmente, e parzialmente, edificata la sede di un polo scolastico facente capo alla “Fondazione Charis”.
- La Fondazione ha dichiarato di non essere in grado di proseguire i lavori per il completamento della struttura.
- Sono in atto le procedure fallimentari relative alla Fondazione stessa.
- La presenza in Città di strutture edilizie parzialmente edificate quali la scuola citata, oltre a storiche costruzioni come la “Cascina Pierina” da anni inutilizzate, costituiscono una ferita aperta per Crema, nonché un utilizzo non fruttifero di risorse pubbliche.
- Il principio di buona amministrazione dei denari dei cittadini deve essere alla base dell’opera di coloro che sono chiamati a governare la “cosa pubblica”.
- Dei contatti intervenuti tra la Provincia, il Comune ed il curatore fallimentare della Fondazione Charis al fine di evidenziare la possibilità di riutilizzo della struttura ad oggi edificata.
- Invita l’Amministrazione Provinciale a proseguire, relativamente alle opere di completamento ricordate, la parte di progetto riguardante gli istituti “Munari” e “Sraffa”.
- Invita l’Amministrazione Provinciale a valutare attentamente la possibilità di riutilizzo, anche parziale, della struttura di Fondazione Charis al fine di realizzare in tale luogo la nuova sede del Liceo “Racchetti” qualora tale ipotesi, oltre alla fattibilità tecnica e legale, non comporti una spesa a carico dell’amministrazione pubblica maggiore rispetto a quella preventivata per la realizzazione della struttura in Via Libero Comune.
- Impegna il Sindaco a rafforzare i contatti con la Provincia di Cremona per addivenire agli obiettivi sopracitati.