giovedì 25 agosto 2011

LA CURVA SUD "IRMANO NICHETTI" PERGOCREMA

pubblicata da Francesco Zorzi il giorno giovedì 25 agosto 2011 alle ore 19.40 sul suo profilo facebook
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I tratti caratteristici:
1.- Lo smodato ricorso alla bestemmia, utilizzata anche in situazioni apparentemente neutre o favorevoli al Pergo.
2.- La pressochè totale assenza di esponenti del "gentil sesso".
Mi è stato correttamente fatto notare che questo tratto caratteristico è strettamente dipendente dal punto 1 che precede.
3.- La consueta presenza domenicale di una manciata di individui bizzarri, di dubbia moralità, spesso dediti all'alcolismo e completamente avulsi dal contesto sociale in cui dovrebbero essere inseriti (definiti "casi umani").
4.- Le infamanti accuse (non suffragate da prove concrete e pertanto difficili da sostenere in un'eventuale giudizio), che vengono regolarmente mosse al portiere della squadra avversaria e al terzino impiegato nella fascia di campo adiacente al Settore Distinti.
5.- La costante violazione dei titoli I, II e III della Costituzione della Repubblica Italiana, principalmente con riferimento alla pari dignità dei cittadini, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.
6.- La generalizzata esposizione di tesi e/o affermazioni e/o esclamazioni che risultano del tutto prive, oltre che di qualsiasi fondamento scientifico, anche di ogni briciolo di buon senso.
7.- La numerosa presenza di individui dediti al consumo smodato di bevande alcoliche di ogni genere, ivi comprese quelle meno reperibili sul mercato.
8.- I repentini mutamenti d'umore, lo scarso spirito critico e la propensione a farsi suggestionare dalla folla in tumulto.
I comportamenti illogici spesso degenerano assumendo connotati turpi e degradanti, che trasformano la curva in una polveriera pronta ad infiammarsi per il più irrilevante degli episodi.
Questi commuoventi attimi di eccitazione collettiva ricompattano l'intera tifoseria gialloblu rendendola, come correttamente osservato da qualcuno, un Popolo.
9.- Lo svolgimento di prove di atletica, fra le quali:
- le ripetute di 25/30 metri di scatto, con spostamento verso il lato sinistro occupato dall'assistente del direttore di gara (per il Settore Distinti spostamento verso destra);
- l'arrampicaggio libero (che rende la recinzione della Sud una valida alternativa alle pareti di free climbing dello Sport Village);
- il lancio del peso (anche se questa disciplina olimpica è da tempo caduta in disuso ed è praticata solo in occasioni speciali, causa le restrizioni introdotte dal Ministero degli Interni).
10.- Il diffuso sentimento di omofobia, che viene riservato sugli atleti della squadra ospite (vedi il punto 6 circa l'esposizione di tesi dal dubbio valore scientifico, quale può essere la contemporanea presenza in campo di 11 calciatori avversari omosessuali su 11).
11.- L'arcaica usanza di rinfacciare, agli atleti della squadra avversaria, comportamenti pregressi ascrivibili ai parenti in linea retta (dalla madre, svariando su tutto il fronte dell'albero genealogico, fino a coinvolgere persino l'animale domestico).
12.- La disinvoltura con cui vengono utilizzate le allusioni di natura sessuale, riuscendo, con incredibile regolarità, a saltare la fase ironica e a scadere subito nel turpiloquio, offendendo la morale e il comune senso del pudore del buon padre di famiglia.
13.- La tendenza ad emulare, anzichè i comportamenti virtuosi, quelli più tribali, meglio ancora se contrari alla decenza.
L'acquisizione di consenso sociale è tanto più probabile, quanto più sconnessi, sgangherati e insensati saranno i ragionamenti effettuati dal singolo.
Vengono eletti, a furor di popolo, quali tribuni della plebe della Sud, coloro che si sono resi protagonisti delle prodezze più folli.
14.- L'infimo livello culturale e la scarsa padronanza della lingua italiana, che si manifesta attraverso gravi errori nella sintassi, nella costruzione del periodo e nell'utilizzo dell'indicativo al posto del congiuntivo.
Ciò è tuttavia compensato dalla dimestichezza nell'uso del dialetto cremasco.
15.- La scarsa ospitalità, che sovente sfocia in manifestazioni d'insofferenza, astio e improvvisi scatti d'ira, riservata nei confronti di (quasi) tutti coloro che occupano il settore/i settori ospiti.
Campanilisticamente, l'acredine cresce quanto più diminuisce la distanza che separa Crema dalla città da cui provengono i sostenitori della formazione ospite.
16.- L'insofferenza nei confronti di qualsiasi fazione politica e delle istituzioni nazionali e locali.
L'ilarità riservata agli esponenti delle forze dell'ordine, della Croce Rossa, ai medici sociali, ai massaggiatori in servizio.
La mancanza di rispetto verso i vertici della Lega Calcio e i componenti dell'intera classe arbitrale.
Pessimi i sentimenti covati nei confronti dei raccattapalle nelle partite in trasferta: la condizione di bambino o adolescente è quasi sempre considerata
un'aggravante.
L'unica categoria esentata è quella dei Vigili del Fuoco.
17.- Ma più di tutti, e questo è il vero tratto che caratterizza il tifoso del Pergocrema, la passione viscerale e completamente irrazionale per la propria squadra del cuore.
Al Popolo "cannibale" non interessa nè la categoria in cui milita il Pergo, nè la classifica, nè il risultato della singola partita (eccezion fatta per "La Partita").
L'unica cosa che il Popolo chiede, è che coloro che scendono in campo si ricordino di chi è presente per sostenerli.
E chediano generosamente l'anima, fino all'ultima goccia di energia, per onorare la gloriosa casacca gialloblu!!!