“Innanzitutto mi preme rimarcare come la necessità di una riforma generale dell’architettura dello stato italiano sia da sempre il fine ultimo del movimento politico cui appartengo – afferma il consigliere leghista Soccini che prosegue – In quest’ottica ogni qual volta si affronta il tema della riorganizzazione dei livelli di governo il dibattito si anima, purtroppo facendolo scadere spesso in una rincorsa tra forze politiche a presentarsi come quella più “riformatrice” senza una preliminare e corretta analisi della situazione nonché delle dovute soluzioni.
A riprova di questo è sotto gli occhi di tutti la querelle sull’abolizione delle provincie. A fronte di un decreto del governo che ne sopprimerebbe circa 1/3, il PD ribatte proponendo di eliminarne la metà, per arrivare fino a coloro che le abolirebbero tutte (Udc, Idv). Il quadro normativo certo lo avremo dopo la conversione del decreto e su quelle basi si potrà proseguire un dibattito che nel nostro territorio è iniziato non oggi”.
Infatti: “Da oltre un anno in seno alla giunta provinciale il presidente Salini ha ipotizzato l’unificazione delle provincie di Cremona e Mantova, finalizzata alla creazione della provincia del Po. Una nuova entità che potrebbe essere da un lato positiva per il fatto di creare “massa critica” per le contrattazioni con gli enti superiori ma avrebbe il difetto di unire sotto una sola guida territori molto differenti tra loro, oltre che lontani (la distanza tra Rivolta d’Adda e l’ultimo paese del mantovano al confine con Ferrara è di circa 200km)”.
Aggiunge il consigliere Soccini: “Dal combinato disposto tra la proposta Salini e la soppressione della Provincia di Lodi prevista dal decreto è nata la mia idea di lanciare un semplice sondaggio, naturalmente senza la pretesa del rigore scientifico, sulla mia pagina facebook chiedendo un parere sul futuro di Crema e del suo territorio e dalle risposte ricevute sino ad oggi la maggioranza assoluta, pari a poco meno del 60%, sarebbe favorevole ad un ritorno all’epoca napoleonica quando il cremasco era unito al lodigiano.
Il sondaggio da un lato e le opinioni di sindaci ed amministratori apparse sulla stampa sono indice di interesse per il futuro degli assetti amministrativi del territorio. Un approfondimento del dibattito sarà opportuno una volta esaminato il testo definitivo del decreto dopo la sua conversione in legge da parte del parlamento.
Personalmente ritengo l’opzione “Bergamo” sia un'idea “romantica” per via del comune passato legato alla Serenissima, mentre Lodi sarebbe una opzione molto più “pragmatica”.”
Conclude l’esponente leghista sui tagli agli enti locali: “La manovra è migliorabile, sia nella parte che riguarda la soppressione dei Piccoli Comuni, sia in quella relativa ai tagli per tutti i gli enti locali, mi auguro che ci sia un ripensamento e si arrivi ad una revisione del testo, perché in questo modo verrebbero impedite le nostre attività primarie a servizio dei cittadini.”
“Il fatto di non fare nulla per modificare il patto di stabilità impedisce i lavori sul territorio, a Crema come in altre amministrazioni, nonostante sia un Comune virtuoso. Il patto così rigido non permette la ripresa economica ma anzi la va a deprimere ulteriormente.
Le conseguenze sarebbero quelle di dover tagliare nella parte corrente, o riducendo i servizi o aumentando la tassazione. Per sostenere le legittime richieste dei comuni lombardi lunedì parteciperò alla manifestazione indetta dal Presidente dell’ANCI Lombardia, e sindaco di Varese, Attilio Fontana programmata a Milano”.
Risultato del sondaggio in www.facebook.com/matteo.soccini aggiornato alle ore 12.00 di oggi. Votanti 118.
Nel caso le Province di Cremona e Mantova si unissero per creare la "Provincia del Po", Crema ed il Cremasco cosa dovrebbero fare?
- 59,3% Dare vita ad una nuova "Provincia dell'Adda" con Lodi
- 24,6% Chiedere l'annessione a Bergamo
- 16,1% Restare a far parte della nuova Provincia