in queste settimane è apparso, lanciato dalla stampa, il tema del prossimo rinnovo dei cda di due importanti fondazioni operanti in città (entrambi in scadenza verso giugno); si tratta dei "Benefattori Cremaschi", leggi per semplicità il Kennedy, ed il Teatro San Domenico.
Le varie prese di posizione apparse hanno avuto il comune intento di proporre la conferma nelle cariche di direzione delle due fondazioni di Walter Donzelli e Umberto Cabini. Una delle più recenti ed importanti è stata quella di Bruno Bruttomesso, sindaco di Crema.
Certamente la presa di posizione di Bruno in favore di una riconferma delle due persone alla guida delle fondazioni merita la dovuta considerazione anche perchè spero spenga sul nascere i possibili "disegni" che qualcuno magari già prefigurava sui due enti. In particolare sul San Domenico dove a "naso" qualcuno ambisce a sostituire il Cabini con qualche "saltista di schieramento cultural/politico" (cosa cavolo intendo e a chi mi riferisco con questa definizione lo lascio alla fantasia ed all'acume dei lettori).
A questo punto vi chiederete cosa ne penso dell'idea di confermare il Donzelli ed il Cabini...
Un momento che ci penso... ... ...
Allora...
In tutta sincerità non vedo male l'eventuale loro conferma alla guida delle fondazioni; i bilanci sulle gestioni del Kennedy e del teatro sono tutto sommato positive. In tutta onesta devo rilevare che alcuni episodi come la questione del teleriscaldamento, il finanziamento al fatf e cremarena si potevano gestire meglio. E' solo una mia opinione su una parte della storia recente delle due istituzione...
A questo punto però ritengo sia importante che nei prossimi mesi il dibattito si sposti dalle persone ai programmi, intendendo per questi il "cosa fare" in futuro del Kennedy e del teatro.
Sul primo c'è l'importantissima questione della cittadella dell'anziano, mentre sul teatro, oltre al giusto potenziamento ed allargamento del numero dei soci, è fondamentale stabilire le migliori linee di sviluppo (da qualche parte ho letto mesi orsono dell'idea di una superfondazione comprendente anche il folcioni...).
Stabilire con certezza quale dovrà essere il futuro di queste istituzioni cittadine è la prima cosa da fare. Dopo si potrà parlare delle persone che meglio potranno mettere in atto i progetti per il domani.
E soprattutto sapendo quali saranno i programmi sul "cosa fare" domani delle due fondazioni Donzelli e Cabini potranno con serenità valutare se dare o meno la loro disponibilità ad una possibile conferma in carica.
Le varie prese di posizione apparse hanno avuto il comune intento di proporre la conferma nelle cariche di direzione delle due fondazioni di Walter Donzelli e Umberto Cabini. Una delle più recenti ed importanti è stata quella di Bruno Bruttomesso, sindaco di Crema.
Certamente la presa di posizione di Bruno in favore di una riconferma delle due persone alla guida delle fondazioni merita la dovuta considerazione anche perchè spero spenga sul nascere i possibili "disegni" che qualcuno magari già prefigurava sui due enti. In particolare sul San Domenico dove a "naso" qualcuno ambisce a sostituire il Cabini con qualche "saltista di schieramento cultural/politico" (cosa cavolo intendo e a chi mi riferisco con questa definizione lo lascio alla fantasia ed all'acume dei lettori).
A questo punto vi chiederete cosa ne penso dell'idea di confermare il Donzelli ed il Cabini...
Un momento che ci penso... ... ...
Allora...
In tutta sincerità non vedo male l'eventuale loro conferma alla guida delle fondazioni; i bilanci sulle gestioni del Kennedy e del teatro sono tutto sommato positive. In tutta onesta devo rilevare che alcuni episodi come la questione del teleriscaldamento, il finanziamento al fatf e cremarena si potevano gestire meglio. E' solo una mia opinione su una parte della storia recente delle due istituzione...
A questo punto però ritengo sia importante che nei prossimi mesi il dibattito si sposti dalle persone ai programmi, intendendo per questi il "cosa fare" in futuro del Kennedy e del teatro.
Sul primo c'è l'importantissima questione della cittadella dell'anziano, mentre sul teatro, oltre al giusto potenziamento ed allargamento del numero dei soci, è fondamentale stabilire le migliori linee di sviluppo (da qualche parte ho letto mesi orsono dell'idea di una superfondazione comprendente anche il folcioni...).
Stabilire con certezza quale dovrà essere il futuro di queste istituzioni cittadine è la prima cosa da fare. Dopo si potrà parlare delle persone che meglio potranno mettere in atto i progetti per il domani.
E soprattutto sapendo quali saranno i programmi sul "cosa fare" domani delle due fondazioni Donzelli e Cabini potranno con serenità valutare se dare o meno la loro disponibilità ad una possibile conferma in carica.