lunedì 2 settembre 2013

FINANCIAL TIMES | “La politica di frontiere aperte dell’Italia è assolutamente sbagliata”

Il quotidiano britannico Financial TimesAUTOREVOLISSIMO ORGANO DELLA STAMPA LIBERA E INDIPENDENTE, SEMPRE CITATO E ADORATO DALLA SINISTRA ITALIANA QUANDO IN PASSATO HA PUBBLICATO ARTICOLI DI CRITICA AL CENTRO DESTRA, boccia la politica italiana sull'immigrazione sostenuta dalla sinistra stessa: “Come si può pensare che la continua importazione di immigrati in Italia non aggravi ulteriormente la delicata situazione finanziaria del paese?”

Dal Financial Times:

La popolazione straniera in Italia è triplicata dal censimento del 2001, da 1,3 milioni a 4 milioni. Ciò significa che l’Italia sta importando un milione di stranieri ogni tre o quattro anni. Se questo è un problema per l’Italia, sta agli italiani dirlo (in realtà a noi non è mai stato chiesto, come al resto dei popoli europei, un parere in merito ndr.). Ma sicuramente l’importazione di immigrati non è una soluzione al crescente debito pro capite d’Italia. Gli immigrati sono meno istruiti degli italiani che vanno a sostituire, così aggiungono meno valore alla produzione di ricchezza. Esportano buona parte dei loro risparmi attraverso rimesse, soldi sottratti al consumo interno. E nuove spese sono sostenute per prepararli al lavoro, come ad esempio corsi di lingua italiana o di consulenza legale.
Molti commentano l’immigrazione verso l’Europa senza guardare chi gli immigrati sono, da dove provengono e la composizione futura che potranno avere le società europee con la loro presenza. In un’epoca di problemi di debito pubblico come questa, è un’indifferenza non ragionevole. Una futura “nuova generazione” di italiani multietnici non vorrà sostenere la “vecchia generazione” con la quale non ha nulla in comune. Né sostenere il debito pubblico contratto prima che loro (o i loro genitori) arrivassero nel paese.
Un altro problema è che l’Italia è la terra di Dante, La Divina Commedia e la Cappella Sistina. Può essere possibile convincere un americano o un australiano a credere (o dire) che l’arrivo di migranti è un “arricchimento” culturale. E’ improbabile che possa accadere per l’Italia. Ed è altrettanto improbabile che lo sia fiscalmente, una ricchezza.
Fonte: www.mattinonline.ch

sabato 31 agosto 2013

INTERVISTA | InPrimapagina su EXPO, economia e turismo.

In Giunta provinciale Lei ha responsabilità in materia di sviluppo economico, innovazione, Expo 2015 e turismo. Cominciamo dall'Expo. Prima delle ferie estive, due importanti fatti sono avvenuti sul territorio: il primo, la presentazione a Cremona delle opportunità offerte dalla manifestazione. Una presentazione appunto, senza dialogo tra gli attori coinvolti. Perché non ha ritenuto opportuno intervenire in CCIAA per portare il Suo punto di vista?

L’incontro, organizzato da Provincia e CCIAA, è stato pensato per dare voce ai due sottosegretari intervenuti (Martina per il governo e Sala per la regione) ed ascoltare da loro le prossime mosse e intenzioni degli organi di cui fanno parte. In quest’ottica gli interventi introduttivi dei Presidenti di Provincia e CCIAA, Salini e Auricchio sono stati più che sufficienti, un mio ulteriore interventi non avrebbe aggiunti nulla rispetto a quanto esposto dallo stesso Presidente e dal Direttore Generale dell’ente Marina Ristori che ben hanno rappresentato il lavoro svolto soprattutto da chi mi ha preceduto come delegato all'expo, vale a dire l’attuale consigliere regionale Federico Lena.


Tra discorsi, presentazioni, dichiarazioni, sembra che si stia perdendo di vista l’importanza reale dell’Expo per offrire una boccata d’ossigeno all'economia lombarda (e non solo). In che modo la Provincia di Cremona potrebbe diventare protagonista della manifestazione secondo Lei?

Non credo affatto che si stiano perdendo di vista le opportunità che potrebbero nascere da EXPO, il problema è che molti non avendo approfondito realmente il tema e le implicazioni pensavano all'evento come all'ennesima occasione di finanziamento di progetti buoni per tutte le stagioni.
Come territorio provinciale quello che si deve fare e mettere a sistema quanto già esiste sul territorio soprattutto dal punto di vista turistico e ricreativo (enogastronomia, musica, arte e cultura), seguendo le linee guida di recente presentate da Regione Lombardia.
Il tutto relazionandoci con il nuovo ente di promozione turistica che Regione, società EXPO e camera di commercio di Milano stanno costituendo in queste settimane.


L’altro importante evento è la sottoscrizione di un accordo sul lavoro, tra sindacati ed ente organizzatore dell’Expo. In che modo anche la provincia di Cremona beneficerà di questa opportunità?

Ritengo pochi in quanto dalle notizie in mio possesso l’accordo riguarda quanto avverrà nel sito di Milano che ospiterà l’evento. Una eventuale ricaduta sul nostro territorio potrebbe avvenire nel caso in cui aziende presenti in provincia fossero coinvolte nei lavori e/o nella gestione dell’evento.


Expo 2015 si collega indissolubilmente allo sviluppo economico, Sua materia di competenza. L’Amministrazione provinciale sta valutando iniziative concrete, progetti reali per sfruttare questo evento non solo a breve termine, ma anche una volta conclusa la manifestazione?

I continui e ormai insostenibili tagli ai trasferimenti rendono pressoché impossibile per un ente come la provincia, destinato alla sparizione, mettere in campo risorse tali da poter intraprendere progetti di particolare impatto. Quello che l’ente, a prescindere dall'appuntamento EXPO è quello di convogliare le risorse comunque presenti e i possibili finanziamenti esterni sulla realizzazione di opere di complemento per rendere fruibile il territorio da parte di potenziali inventori, quali ad esempio gli interventi per il completamento della Paullese, la grande viabilità sul casalasca e non ultimo il costante impegno sul lato della riduzione del digital device.


In che modo state progettando di inserire la 
Provincia di Cremona tra le mete turistiche di Expo 2015? Abbiamo già sentito più volte parlare della valorizzazione del violino, considerato Patrimonio dell’umanità, a Cremona e dell’organo a Crema, ma in concreto cosa sarà proposto ai milioni di visitatori che arriveranno in Lombardia?

Lavorando attraverso gli strumenti oggi a nostra disposizione quale il Sistema Turistico Po di Lombardia quale collettore di una offerta turistica integrata tra i territori della bassa Lombardia, valorizzando realtà come la Strada del Gusto e non ultimo il fondamentale ruolo del Distretto Culturale. Come Provincia già in occasione del recentissimo bando dei Distretti del Commercio scaduto i primi di luglio abbiamo supportato le singole amministrazioni comunale, Crema e Cremona in primis, fornendo materiale e itinerari turistici che vedessero il territorio operare in sinergia e non ciascuno per conto proprio.
Detto questo molto dovranno fare le singole amministrazioni comunali in quanto sono i primi attori che operano sul territorio.
Il ruolo dell’ente provinciale è di coordinare e indirizzare le loro politiche verso le linee guida di Regione Lombardia che ho citato in precedenza.


Passiamo alla situazione attuale: le indagini congiunturali a livello nazionale e regionale continuano a non presentare segnali positivi. Come vanno le aziende cremonesi? Quali sono i settori che riescono a resistere?

Come tutto il territorio nazionale anche la nostra provincia continua a risentire della persistente congiuntura economica negativa. A livello locale i settori che mantengono comunque buone performance sono quelli nei quali vi è una tradizionale forza, vale a dire l’agroalimentare, sia nella produzione di materia prima quale il latte, sia nella trasformazione, alcune nicchie della meccanica, specie laddove processi di aggregazione e rete hanno avuto una maggiore implementazione (il polo della meccanica di Castelleone è un valido esempio) e un settore ormai strategico come quello della cosmetica, particolarmente attivo nel cremasco.


L’innovazione è una delle chiavi di volta per riuscire ad uscire dalla crisi: lo dimostrano i casi di molte aziende che anche nell'attuale congiuntura, non solo non chiudono, ma addirittura assumono. Qual è il ruolo svolto dal Suo assessorato?

Il ruolo si inquadra nel lavoro svolto per l’eliminazione del digital device del nostro territorio rispetto ad altre aree del paese. Il lavoro sulla progettualità inerente la banda ultra larga è stato e sarà importante per sopperire a questa notevole mancanza che ancora pervade il nostro sistema produttivo.

Era stato costituito presso la Prefettura il tavolo del credito, una sorta di osservatorio per verificare se effettivamente le banche sostengono il territorio. Chi lo controlla? Perché tutti gli imprenditori si lamentano ancora che non hanno l’appoggio delle banche? Ma allora il tavolo funziona o no?

Ritengo che queste domande dovrebbero essere rivolte a chi il tavolo ha organizzato e gestito.

mercoledì 28 agosto 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA “SICUREZZA: Al Sindaco consigliamo di cercare bene in internet, troverà cose interessanti contro l’accattonaggio”

CREMA, 28 agosto 2013 – Dopo aver letto la risposta del Sindaco Bonaldi alle chiare e semplici richieste formulate dalla Lega Nord in tema di sicurezza nel corso della recente conferenza stampa alla quale hanno presenziato il segretario cittadino Dino Losa ed il deputato Giudo Guidesi la Lega cremasca non può non esprimere il proprio sconcerto nell’apprendere come il sindaco, oltre a negare ancora una volta l’esistenza di un problema, basi le proprie decisioni, in merito al tema del contrasto a fenomeni che creano allarme sociale, ricorrendo a semplici ricerche su internet, anziché chiedere dei pareri ad esperti del settore.

Se questo è il metodo per amministrare la città allora ci permettiamo di segnalare come in rete siano facilmente reperibili informazioni che smentiscono quanto affermato nel comunicato emanato dal comune, peraltro già a conoscenza del sindaco in quanto contenute in una interrogazione sul tema del commercio abusivo e dell’accattonaggio molesto presentata ad aprile scorso.


Dal sito ufficiale della Camera dei Deputati (www.camera.it) è facilmente reperibile il resoconto di una seduta nella quale l’allora Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri (oggi Ministro della Giustizia), in risposta ad una interrogazione parlamentare del 17 ottobre 2012, riguardante le iniziative per incrementare e migliorare l’impiego delle forze di polizia nel contrasto allo sfruttamento dei disabili a scopo di accattonaggio, oltre a ricordare come dietro a tale fenomeno sia presente un vero e proprio “racket”, ha testualmente affermato che “lo sfruttamento dell’accattonaggio potrà essere contrastato anche con specifiche ordinanze adottate dai sindaci in base all’articolo 54 del Testo Unico degli Enti Locali, dando attuazione al decreto ministeriale che, nel contesto della sicurezza urbana, fa esplicito riferimento a tale fenomeno”.

LEGA NORD | Sezione di Crema

giovedì 22 agosto 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA: “Preoccupazione per ultima aggressione nel centro di Crema”.

Crema, 22 Agosto 2013 - Ancora aggressioni con protagonisti extracomunitari nel centro storico di Crema: nella giornata di Lunedì scorso, un uomo di 71 anni sarebbe stato aggredito da un uomo di origine extracomunitaria che, stando alle testimonianze dei passanti, si sarebbe avventato sull'anziano per poi lasciarlo a terra tramortito.

La Città di Crema si sta avviando verso un clima insostenibile e spetta alla maggioranza di centro sinistra dare un concreto segnale di esistenza e di azione, dandosi da fare per stroncare la criminalità prima che questa degeneri e divenga endemica e costringa i cittadini a fare da soli, vista la latitanza degli amministratori pubblici.

La Lega Nord esprime la sua preoccupazione per i cattivi segnali che emergono da questa vicenda e chiede, ormai da un anno a questa parte, che gli uomini della polizia locale vengano maggiormente preposti a controlli di prevenzione del territorio e di tutti coloro che dimostrano essere sospetti, come i tantissimi che bighellonano tutto il giorno e la sera nella piazze e nei giardini della nostra città.

Non si può tollerare oltre questo stato di continuo svilimento dell'ordine pubblico che finisce con il penalizzare ingiustamente i cittadini cremaschi.


La Sezione della Lega Nord di Crema garantisce che seguirà con estremo interesse le indagini, consapevole della professionalità ed efficienza delle nostre forze dell'ordine.

LEGA NORD | Sezione di Crema

mercoledì 7 agosto 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA - TRIBUNALE: Accolto dal Governo Letta in Senato un O.d.G. della Lega per prorogare la riforma della geografia giudiziara

CREMA, 7 agosto 2013Nonostante il mancato accoglimento delle proposte, avanzate dalla Lega, miranti a bloccare gli effetti della legge sulla riorganizzazione degli uffici giudiziari con la chiusura del tribunale cittadino, e la mancata calendarizzazione per il suo esame in aula di una proposta simile, ancorché più debole, presentata dal Senatore Casson del PD, la Lega Nord non ha desistito dal suo intento di bloccare una riforma profondamente sbagliata.

Come spiega Erika Stefani capogruppo in Commissione giustizia a Palazzo Madama per la Lega Nord:

Il Governo ha accolto un ordine del giorno presentato dalla Lega Nord impegnandosi, di fatto, a rivedere la proroga sulla geografia giudiziaria. Ciò che constatiamo con rammarico, in realtà, è la sordità di questo esecutivo che avrebbe dovuto accogliere la nostra sacrosanta richiesta di proroga prima della chiusura estiva dei lavori.

Non è sufficiente rimandare il problema, anche se a quanto pare è lo sport preferito da Letta e i suoi, perché la soppressione dei tribunali di prossimità rischia di compromettere ulteriormente il già lentissimo servizio della giustizia di questo Paese.


Vergognoso poi l’atteggiamento della maggioranza, con PD e PDL in primis, che a parole si dice contraria alla soppressione dei tribunali territoriali ma di fatto non ha mosso un dito per fare in modo che la proroga fosse calendarizzata. Il Governo è una loro emanazione quindi, se davvero hanno a cuore le istanze dei cittadini, evitino di chiacchierare a vuoto e si impegnino concretamente per cambiare le cose”.

LEGA NORD | Sezione di Crema

lunedì 5 agosto 2013

PARCO del MOSO | panorama... !?!?

Là dove c'era l'erba, all'interno del Parco del Moso, oggi ci sono due enormi capannoni vuoti da anni... chissà chi avrà dato il permesso di costruirli ?


venerdì 2 agosto 2013

KYENGE | "No al Burqua, ma valga anche per le suore"

E' di queste ore la notizia che il Ministro KYENGE non parteciperà all'incontro con il Presidente della Regione Veneto ZAIA, previsto per sabato 3 agosto ad una  Festa della Lega Nord in Romagna.

E' un vero peccato... gli amici romagnoli si perderanno delle "PERLE" come quelle pronunciate dal Ministro di recente a Cantù.

Grazie a Andrea MONTI che lo ha ripreso nel suo blog www.ilmonti.com da cui ho tratto il testo di commento, a voi il video.

Buona visione!


Qualche giorno fa il Ministro Cecile Kyenge è stata ospite alla Festa del PD a Cantù, dove ha tenuto un dibattito/confronto con il Sindaco di Varese Attilio Fontana. 
Riascoltando il faccia a faccia canturino tra il Ministro e il Sindaco, non ho potuto fare a meno di annotarmi alcune delle castronerie che la titolare del dicastero del nulla ha inanellato durante la serata, eccone un piccolo resoconto:
Minuto 20′ 00” – IL RAZZISMO DEMOCRATICO
Si parla di razzismo e si scivola verso i fatti di cronaca, parlando dei fischi e “buuu” indirizzati al milanista Kévin Constant. Quando, giustamente, Fontana fa notare che seppur condannabile, deprecabile e vergognosa come pratica, i tifosi insultano e apostrofano solo i calciatori di colore della squadra avversaria, e mai quelli della propria squadra, nella stessa misura in cui insultano (madri, mogli, fidanzate e sorelle comprese) i giocatori bianchi, gialli o rossi, sempre e solo della squadra avversaria. Senza parlare delle contumelie rivolte alla terna arbitrale. Messa chiaramente in fuorigioco, spiazzata dalla disarmante ovvietà della risposta, la kyenge se ne esce con una bizzarra invenzione:
“quando ci troviamo di fronte ad uno che urla ad un nero solo della squadra avversaria, è ipocrisia, è razzismo democratico”
Razzismo democratico? Ma cosa vuol dire? Come fa ad essere democratico il razzismo? Così facendo si sminuisce la gravità e le tragedie che si portano con se i fenomeni di razzismo, che con i fischi dello stadio hanno poco a che vedere.
Nota a margine: curioso che si sia preso l’esempio di Kévin Constant, senza considerare che il terzino rossonero è un cittadino nato francese, a Grejus, che ha deciso poi di acquisire la cittadinanza della Guinea nel 2007. Esempio poco indicato per chi fa dello Ius Soli una bandiera.
Minuto 31’30” – LE SUORE CON IL BURQA?
Si parla di usi e costumi e della necessità che lo straniero accetti e rispetti le leggi dello Stato che lo ospita, i suoi usi e costumi. Si arriva inevitabilmente all'esempio  classico, del Burqa e l’interlocutore chiede se sia d’accordo o meno all'uso del Burqa. Dopo un panegirico abbastanza vacuo su condivisioni, percorso, gruppi di lavoro e via dicendo, ecco che Cecile si esibisce nel più clamoroso degli svarioni:
“il fatto che la legge obblighi a far vedere il viso deve valere per tutte le donne, comprese anche le suore, perché non insistiamo su questo aspetto? Il principio è sempre quello. Applichiamolo senza avere pregiudizi.”
Ma perché ora bisogna prendersela con le suore? Ma soprattutto, il Ministro Kyenge sa cos'è un burqa? Sa la differenza tra burqa, niqāb e chador? E sa che le suore hanno semmai un copricapo e non il volto coperto? Senza contare che non troverà mai una Suora che su richiesta neghi di toglierselo. Roba da matti!
Minuto 47’10” – DIMINUIRE LE TASSE DI SOGGIORNO
In un Paese, come l’Italia, oberato da tasse e balzelli, spesso evasi ed ignorati da parecchi extracomunitari (pensiamo, solo per esempio, alle migliaia di venditori ambulanti abusivi che affollano le città), ecco che si arriva a promettere che si batterà per diminuire le tasse! A operai, pensionati, artigiani o alle imprese? Ma va la! Secondo la Kyenge è scandaloso che venga chiesta una tassa di 100€ per il rinnovo del permesso di soggiorno ogni anno. No comment.
Minuto 53’46” – LA CITTADINANZA PRIMO PASSO PER L’INTEGRAZIONE
Ed ecco che si arriva a parlare finalmente di cittadinanza e ius soli. L’inizio è fulmineo, nel senso che fulmina la platea subito con una perla di rara insensatezza:
“poter avere la cittadinanza è il primo gradino di integrazione sul territorio”
È evidente come il tentativo sia quello di ribaltare ogni logica, di minare qualsiasi percorso di integrazione e di condivisione da parte dei cittadini stranieri. La cittadinanza la diamo subito appena arrivati, ovvero la diamo a tutti e quindi, in buona sostanza, non avrà più nessun valore.
Minuto 54′ 30” – I BAMBINI NON POSSONO ANDARE IN GITA
In conclusione della serata si arriva finalmente a denunciare le gravi violazioni e mancati diritti che sono costretti a subire i figli minori degli stranieri. La Kyenge denuncia che trovano difficoltà quando debbono partecipare alle gite scolastiche in Paesi Extra UE e soprattutto alcune federazioni sportive non tesserano gli stranieri. Sono queste le discriminazioni? Tutto qui? Detto questo, il disagio per questi due aspetti, seppur marginali, esiste. Quello che però la Kyenge continua a non capire, esercitandosi spesso in questa enorme gaffe, che se si pretende di collegare questi due disagi con la cittadinanza, sarebbe come sostenere che i figli degli stranieri arrivati in Italia all'età di 1 o 2 anni, dovrebbero continuare a vedersi negata la possibilità di partecipare alle gite scolastiche e a tesserarsi ad alcune federazioni. È evidente a tutti, tranne alla Kyenge, che tutto questo non c’entri niente con lo ius soli.
Minuto 55′ 50” – BALOTELLI GIOCAVA BENE MA HA DOVUTO ASPETTARE I 18 ANNI
E si chiude con una chicca.
“Lo sa a quanti anni Balotelli ha potuto rappresentare l’Italia? Pur essendo uno che giocava bene? Solo dopo che ha preso la cittadinanza italiana”
Una volta capito che il diritto a giocare al pallone ce l’hanno comunque tutti, la Kyenge attacca con l’esempio di Balotelli, che ha dovuto aspettare i 18 anni per giocare in nazionale, anche se giocava bene. Cosa c’entri il fatto di giocare bene o male al pallone con la cittadinanza è tutto da capire, ma soprattutto si dovrebbe conoscere la storia di Mario Balotelli, per comprendere quanto sia fuoriluogo parlarne come esempio rispetto all'impossibilità degli stranieri di fare sport.
Balotelli infatti ha iniziato a giocare a calcio all'età di 5 anni nella squadra dell’Oratorio di Mompiano (Brescia), dal 2001 ha vestito la maglia del Lumezzane e gli fu pure concessa una deroga per giocare già a 16 anni tra i professionisti. Senza contare che il motivo per cui Balotelli non ha potuto ottenere prima la cittadinanza è legato alla mancata trasformazione dell’affido alla sua famiglia in adozione, che gli avrebbe invece permesso di ottenere immediatamente la cittadinanza italiana.
E dopo questa piccola cronaca, con note a margine, di una serata di ordinaria incompetenza, si riesce a dare un senso alla battuta di Giovanni Sartori, scritta sull'editoriale del Corsera il 17 luglio scorso:
“Capisco che un’oculista non deve leggere (semmai deve mettere i suoi pazienti in condizioni di leggere)”

giovedì 1 agosto 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA: TRIBUNALE, PD e PDL sempre più responsabili della chiusura.

CREMA, 1 agosto 2013La notizia dell’approvazione in commissione giustizia al Senato di una proposta di proroga dei termini per l’entrata in vigore delle norme sulla riorganizzazione della geografia giudiziaria, contenente la chiusura del tribunale cittadino, avanzata dal senatore Casson del PD aveva riacceso un barlume  di speranza per bloccare un provvedimento ritenuto da più parti profondamente sbagliato.

Il provvedimento, lungi dall’essere un vero stop alla legge come da sempre proposto dalla Lega Nord in quanto confermava per settembre lo spostamento a Cremona della procura ed il mantenimento del tribunale solo per l’esame delle cause in corso, per poter produrre i suoi effetti doveva passare all’esame dell’aula di Palazzo Madama per poi essere inviato alla Camera in tempo per l’approvazione definitiva prima della pausa estiva.

Un passaggio bloccato dal Governo di PD e PDL che ha imposto un calendario dei lavori parlamentari che non menziona il provvedimento che pertanto andrà a finire negli archivi dei lavori incompiuti del parlamento.

E' un'indecenza che il Governo si preoccupi di cose secondarie rispetto alla proroga della riforma sulla geografia giudiziaria. La Lega protesta ufficialmente per la mancata calendarizzazione della proroga e spiegheremo ai territori quali siano per l'esecutivo e la maggioranza che lo sostiene le vere emergenze come ad esempio la legge sull'omofobia o lo svuotacarceri o la prossima amnistia. Nulla invece a riguardo di misure che semplifichino la vita dei cittadini e sburocratizzino le aziende. La soppressione di molte sedi giudiziarie al Nord comporterà complicazioni incalcolabili per aziende e cittadini. E' una vergogna, questo è un governo anni luce lontano dal sentire comune”.

Lo dichiara Erika Stefani, capogruppo in commissione giustizia della Lega Nord al Senato.

Purtroppo quanto affermato di recente dalla Lega trova la sua conferma con questi ultimi atti, vale a dire la totale responsabilità del Partito Democratico e del Popolo della Libertà per la prossima chiusura del tribunale di Crema.

Il manifesto affisso nelle settimane scorse dal movimento era e resta a testimonianza anche delle colpe che gli esponenti locali dei due partiti devono assumersi per non essere stati in grado, nonostante innumerevoli dichiarazioni a mezzo stampa, di fare pressione sui loro organi nazionali.

LEGA NORD | Sezione di Crema

mercoledì 31 luglio 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA: MOSCHEA, dal Sindaco Stefania Bonaldi nessuna risposta alla petizione popolare. Dimenticanza o disinteresse?

Crema, 31 luglio 2013 – Lo scorso 27 maggio, presso l’Ufficio Relazione con il Pubblico, era stata depositata, da parte del responsabile organizzativo Matteo Soccini, la petizione popolare riguardante il possibile insediamento sul territorio comunale di un centro culturale arabo.

Un documento, corredato dalle firme di diverse centinaia di cittadini cremaschi, nel quale si chiedeva al Sindaco ed alla Giunta Comunale a non adottare, in assenza di quanto osservato in precedenza, atti amministrativi tali da consentire l’insediamento di “Centri Culturali”, “Moschee” ed altri “Luoghi di Culto”, afferenti alla religione musulmana e invitava l’amministrazione a valutare concretamente la possibilità di attuare quanto disposto dall’articolo 36 comma “f” dello Statuto Comunale, vale a dire la “realizzazione di ricerche e sondaggi presso i cittadini” sul tema oggetto della petizione.

Ad oltre due mesi dal deposito della petizione, ed in palese contrasto con quanto previsto dall’articolo 35 dello Statuto Comunale di seguito riportato, il Sindaco deve ancora fornire una risposta scritta all’oggetto della petizione stessa. Ci auguriamo che il ritardo sia dovuto ad una semplice dimenticanza e che una risposta possa pervenire a brevissimo.

Non vorremmo invece che il mancato rispetto dei tempi sia il segno di un “disinteresse” nei confronti delle centinaia di cittadini che hanno posto la loro firma in calce al documento, i quali meritano, unitamente a tutta la cittadinanza, una risposta ufficiale da parte dell’amministrazione comunale su un tema di particolare rilevanza quale il prospettato insediamento di un centro culturale, moschea o musalla in città; la cui localizzazione nell’area dell’ex-Voltana era stata prima prospettata dal Sindaco Bonaldi in un’intervista del 23 maggio e poi smentita solo una settimana dopo, sempre tramite un’intervista del 31 maggio.

LEGA NORD | Sezione di Crema

sabato 27 luglio 2013

PROVINCIA | riflessioni sull'ultimo consiglio (saltato)

Come molti avranno appreso dai media la seduta di ieri del Consiglio Provinciale non si è svolta causa il non raggiungimento del numero legale (il minimo di consiglieri presenti per avviare i lavori è di 16 su 31, ma Lega e Pdl non vi sono arrivati per le assenze di ben 6 consiglieri, alcune comunicate per tempo, altre solo la mattina stessa del consiglio e per motivi su cui preferisco soprassedere...).

Al di là del numero paritario di assenze tra i due partiti di maggioranza la maggiore responsabilità di quanto accaduto ieri è ben sintetizzata dalle parole di Franco Mazzocco e confermata da quelle di Gabriele Gallina di seguito riportate da un articolo del sito www.inviatoquotidiano.it e riprese anche dagli altri organi di informazione.

In attesa di capire se la seconda convocazione del consiglio provinciale sui temi all'ordine del giorno possa essere fissata per il prossimo martedì 30 maggio, il consigliere della Lega Nord Franco Mazzocco ha chiesto un urgente vertice di maggioranza: "Perché chi siede in questo consiglio ha un ruolo istituzionale, e deve rispondere ai cittadini - ha detto il capogruppo del Carroccio - Non è possibile che beghe interne agli amici del Pdl abbiano fatto venir meno il numero legale".
Amaro il commento conclusivo di Gabriele Gallina, alla sua prima uscita come capogruppo del Pdl in Provincia. 
"E' un peccato vedere che tensioni interne al partito si trasferiscano sulle istituzioni - ha affermato - per le quali ciascuno di noi ha preso l'impegno di lavorare. Chi fa politica deve saper scindere il suo ruolo istituzionale, in cui è chiamato a essere il rappresentante dei cittadini, e quello di uomo di partito, in cui portare le proprie sensibilità e idee. Non è il consiglio provinciale il luogo per le battaglie personali".

Volete un  mio commento? 
Eccolo: "Sottoscrivo pienamente le parole pronunciate da Franco nell'indicare le beghe del Pdl quale causa di quanto avvenuto ieri, circostanza confermata dal capogruppo di quel partito.

Che ogni movimento politico abbia al proprio interno discussioni e problemi da risolvere è noto a tutti (basta una breve rassegna stampa dell'ultimo mese per comprendere l'armonia interna al Pdl n.d.r.), ma queste devono rimanere estranee al corretto svolgimento dei lavori assembleari del consiglio provinciale, per rispetto dei cittadini che questa amministrazione amministra (perdonate il gioco di parole ;-)...).

Come Assessore non è affatto gratificante vedere certi "spettacoli" mettere a repentaglio il proprio lavoro e quello dei colleghi.

Specie in un periodo nel quale, mi riferisco all'ultimo anno di attività, il quadro normativo ha visto l'ente che oggi amministriamo prima soppresso, poi accorpato, con giunte prima decadute e poi non decadute, fino ai progetti di questi giorni annunciati dal governo.

E nonostante questa costante incertezze a volte scoraggianti ed il problema delle assenze in consiglio (fatto non nuovo...), mi sia permesso di segnalare come proprio in questo anno di lavoro quasi terminato il sottoscritto non ha saltato una sola seduta della giunta provinciale.
La voglia di lavorare non è mai mancata, e non mancherà in questo ultimo anno di mandato...
Spero che anche altri si facciano un esame interiore e onorino l'impegno assunto con gli elettori."