domenica 18 gennaio 2009

Comunicato Stampa - CORTEO CONTRO ISRAELE: Lega Nord: “Dal corteo solo slogan fuori dalla realtà. Sul centro islamico vogliano chiarezza”.

CREMA, 18 Gennaio 2009 – Nel pomeriggio di ieri lungo le vie cittadine si è svolto, fortunatamente senza incidenti e sfregio di bandiere, il corteo contro le azioni di contrasto al terrorismo intraprese da Israele organizzato da varie associazioni palestinesi, centri sociali locali ed il “misterioso” centro islamico di Crema.
Il fatto che non vi siano stati gesti materiale di intolleranza (cosa invece avvenuta in tante altre piazze a partire da Roma) è stato sostituito egregiamente dal continuo lancio di slogan contro lo stato ebraico infarciti di ideologia per nulla dissimile alla normale propaganda delle organizzazioni estremiste come Hamas.

Coloro che ritengono una forma democratica le proteste delle cosiddette comunità islamiche avvenute nelle nostre città commette un errore clamoroso. Chi oggi si mette contro Israele si deve assumere la responsabilità di schierarsi a favore di Hamas.
Oggi bisogna raccontare che i musulmani che promuovono manifestazioni pubbliche per il popolo palestinese hanno conseguentemente affermato la propria continuità ideologica con il movimento terrorista islamico.
L’articolo 4 dello statuto di Hamas non menziona la lotta per la costituzione di uno stato per i palestinesi, ma la distruzione di Israele.

Un fatto che può sembrare solo una provocazione ha anche un risvolto ancor più grave per noi occidentali. Il manifestare in una pubblica piazza può avere diversi significati come l’espressione di un pensiero politico o altro. Per l’Islam invece, l’occupazione di una pubblica piazza ha un significato molto diverso. Se a questo si aggiunge un momento di preghiera, per l’Islam ha solo un significato storicamente parlando: l’occupazione fisica di un luogo per ribadire la propria superiorità politica e religiosa.

Quanto al sedicente centro islamico presente in città la richiesta di chiarezza ed informazioni da parte della Lega Nord si leva, oggi più che mai, forte e decisa. Agli esponenti “dhimmi” della sinistra che rassicurano di non aver trovato armi in tali luoghi ci permettiamo di far notare loro che di solito un provetto terrorista le armi le tiene nascoste e non certo in piena vista a chiunque.

Lega Nord – Lega Lombarda
Segreteria Provinciale di Crema

Via Tensini, 24
26013 CREMA
Tel. 0373.251140
Fax 0373.81845
E-mail: lega.crema@tiscali.it

giovedì 15 gennaio 2009

Comunicato Stampa - “Gazebo a sostegno di Maroni e per il rilancio di Malpensa”.

CREMA, 15 Gennaio 2009 – Nel pomeriggio di domenica 18 gennaio, in Piazza Duomo a Crema, la Lega Nord sarà presente con uno dei suoi tradizionali gazebo.


I leghisti cremaschi saranno in piazza con un doppio intento; il primo esprimere pieno sostegno all’operato in tema di contrasto all’immigrazione clandestina del Ministro degli Interni Roberto MARONI, (protagonista sul finire dell’anno di uno scambio di battute con il Ministro della Difesa LA RUSSA all’epoca in vacanza a Miami n.d.r.), il secondo manifestare per l’ennesima volta per la difesa della centralità nel sistema aeroportuale dello scalo di Malpensa.
Centralità ribadita nei fatti grazie all’approvazione in parlamento di un emendamento che liberalizza i voli dallo scalo varesino, permettendo ad altri vettori di investire sul mercato del bacino padano.


La manifestazione sarà l’ennesima dimostrazione di come la Lega interpreti il diritto di esprimere le proprie idee nel pieno rispetto delle regole e dei luoghi in cui esse si svolgono.
Un modo ben diverso da quello utilizzato da coloro che bruciano bandiere in segno di odio oppure deturpano le porte delle sedi politiche come avvenuto questa notte sul portone della Lega in Via Tensini, dove i “soliti ignoti” hanno affisso una manifesto dai contenuti deliranti.


Alla manifestazione, oltre al Segretario Provinciale Matteo SOCCINI, saranno presenti altri esponenti del movimento tra i quali l’onorevole Alberto TORAZZI.


Lega Nord – Lega Lombarda
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mercoledì 14 gennaio 2009

letterina all'amico del camperista


Questa mattina mi è toccato leggere, all'interno della rubrica delle lettere de "La Provincia" e "La Cronaca", una missiva di tale Beppe Bettenzoli la cui pochezza di contenuti farebbe passare inosservata, non fosse altro che ripropone una tesi che definire astratta e dire poco.

a voi la lettura dello scritto che ho inviato ai giornali con una mia piccola replica:


Egregio Direttore,


Leggendo stamani la rubrica delle lettere ho avuto piacere di constatare come mie dichiarazioni di condanna al vile gesto di bruciare la bandiera di Israele, avvenuto in Piazza Duomo a Crema lo scorso sabato, abbiamo dato spunto ad un non pentito comunista per scrivere le ennesime righe contro il movimento che rappresento.


Sul punto non spreco inchiostro a replicare alla persona in quanto condivido al 100% le sue affermazioni secondo le quali noi leghisti dovremmo “stare zitti”.
Aggiungo altresì che per far piacere al signore ci proponiamo in futuro di chiudere le nostre sedi, di non mandare comunicati ai giornali, di astenerci dall’organizzare gazebo, ecc… la pervenza di un’atmosfera nordcoreana sono certo gli sarà congeniale.


Quanto all’assenza dal comunicato di una condanna per l’azione militare del governo di Gerusalemme devo con serenità affermare che essa non c’è perché non ho nulla da condannare.
L’azione intrapresa da Israele si configura come una chiara operazione mirante a ristabilire condizioni di sicurezza per la propria popolazione, quotidianamente colpita dai missili di Hamas, Ezbollah ed altri simpatici terroristi islamici.


Quanto alla manfrina sulla “aggressione israeliana”, tanto cara ai sudditi di “Eurabia”, è bene ricordare come i primi e gli unici ad essere sempre aggrediti, fin dal lontano 1948, sono stati i cittadini di Israele.


Nessuno è insensibile di fronte ad una guerra ed ai suoi effetti spesso tragici, l’augurio è che tutto possa finire al più presto.
La speranza è che da domani il popolo palestinese e tutto il mondo arabo si decidano a cambiare profondamente il proprio atteggiamento nei confronti del vicino israeliano, mettendo finalmente in un angolo tutti i fondamentalisti, gli estremisti ed i terroristi.

lunedì 12 gennaio 2009

pensiero serale

alleanze si fanno, alleanze si disfano, accordi si fanno, accordi si disfano, trattative iniziano, trattative finiscono, tutto si può fare, non tutti lo sanno fare, da soli si può andare sempre, mai, dipende da...

in politica sono un principiante, ma qualcosa in più di molti ho dimostrato di essere...

domenica 11 gennaio 2009

Comunicato Stampa - MANIFESTAZIONE CONTRO ISRAELE: Soccini (Lega Nord), “Da condannare l’ennesimo gesto di intolleranza contro Israele ”.


CREMA, 11 Gennaio 2009 – In riferimento a quanto accaduto nel pomeriggio di sabato in Piazza Duomo a Crema, dove alcuni manifestanti hanno dato fuoco alla bandiera di Israele, la Lega Nord per bocca del segretario provinciale e neo consigliere comunale Matteo Soccini, esprime la propria ferma condanna.


“A nome della Lega Nord esprimo la ferma condanna dell’esecrabile gesto di bruciare la bandiera di Israele compiuto nella piazza principale della nostra città - afferma il Segretario Provinciale Matteo Soccini, che aggiunge – questi gesti di intolleranza purtroppo non sono nuovi e si ripetono ogni qual volta certi personaggi e associazioni scendono per le nostre strade. Per fortuna almeno a Crema non abbiamo assistito a gesti ancora più infamanti come l’accostare la stella di Davide alla svastica nazista”.
Quanto alle reazioni di dissociazione di fronte al gesto compiuto il segretario dei leghisti cremaschi afferma:
“Fortunatamente sono state numerose le dissociazioni di associazioni e partiti per quanto accaduto, mi permetto però di sottolineare che prevenire i gesti e meglio che dissociarsi dopo. Quando si scende in piazza con centri sociali e sostenitori, seppur tenui, di Hamas è facile prevedere cosa possa accadere. E di certi gesti di intolleranza ne abbiamo avuti molti negli ultimi anni per le nostre strade e sui muri”.

 
Lega Nord – Lega Lombarda
Segreteria Provinciale di Crema

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martedì 6 gennaio 2009

Vi consiglio un libro... "EURABIA"

IL LIBRO
 
Da oltre trent’anni l’Europa «pianifica» con i paesi della Lega Araba la fusione delle due sponde del Mediterraneo in un nuovo, mostruoso agglomerato che Bat Ye’or ha suggestivamente denominato «Eurabia» (un’espressione subito fatta propria da Oriana Fallaci).Questo progetto, perseguito con coerenza attraverso il cosiddetto «Dialogo Euro-Arabo», ha portato alla graduale, ma inesorabile trasformazione del continente europeo in un ibrido asservito alle esigenze politiche e agli standard culturali del mondo arabo.Tutto ha avuto inizio con la crisi petrolifera del 1973 e con l’ambizioso progetto, soprattutto francese, di costruire un asse geopolitico e ideologico alternativo a quello americano e atlantico.

In un arco di tempo relativamente breve l’Europa ha sacrificato la sua indipendenza politica, oltre che i suoi valori culturali e spirituali, in cambio di garanzie (in gran parte illusorie) contro il terrorismo e di qualche vantaggio economico.
Sulla base di una documentazione ampia e minuziosa, l’autrice ricostruisce le attività e gli strumenti che hanno prodotto questa folle deriva, dagli anni del pieno funzionamento del Dialogo Euro-Arabo alle perverse scelte sul piano della politica estera (adozione di un’ideologia antisemita e antisionista, demonizzazione di Israele e degli USA, sdoganamento del terrorismo islamico e di Arafat), fino ai recenti tentativi di occultamento della verità seguiti all’attentato dell’11 settembre e ai suoi pendant sul suolo europeo (attentati di Madrid e Londra, caso delle caricature danesi). E naturalmente ne individua i molti responsabili politici, culturali e religiosi.Il bilancio è drammatico. Questa politica ha condotto (e conduce) alla mancata integrazione degli immigrati musulmani, al proliferare di cellule terroriste islamiche in tutto il continente, al ripudio da parte dell’Europa delle sue radici ebraico-cristiane e al conseguente stravolgimento della sua identità culturale, religiosa ed etica.Forse per gli europei è giunto il momento di riappropriarsi della loro autentica eredità spirituale, di «quei sacri valori di umanità che l’Europa, anche nei momenti più bui della sua storia, ha sempre cercato di preservare». Ma bisogna fare in fretta.

L'AUTORE
BAT YE’OR, nata in Egitto e di nazionalità britannica, si è dedicata allo studio dello status delle comunità etnico-religiose nei paesi islamici, a cui ha dato un nome, «dhimmitudine », e ne ha definito i principali aspetti politici, economici, culturali. Tra le sue opere ricordiamo: The Dhimmi. Jews and Christians under Islam (1991), Les Chrétientés d’Orient entre Jihâd et Dhimmitude (1991), The Decline of Eastern Christianity under Islam (2005), Juifs et Chrétiens sous l’Islam (2005), Islam and Dhimmitude. Where Civilizations Collide (2005).

RECENSIONI
Giulio Meotti, «Il Foglio», 14 aprile 2007 «Il suo nome in ebraico significa “figlia del Nilo”. Bat Ye’or è diventata celebre per aver coniato una manciata di termini, dalla “dhimmitudine” […] all’“Eurabia”. […] Questo libro, il più famoso e che ha ispirato la furia di Oriana Fallaci, è il racconto di uno sfregio, di una caduta, di un declino. Il volto deturpato è quello dell’Europa sottomessa all’incudine della “grande offensiva filoaraba e filoislamica”.»

Da «Panorama», 20 aprile 2007 «In 400 pagine spiega come l’Europa "è diventata anticristiana, antioccidentale, antiamericana, antisemita". Un’Europa, come sosteneva Fallai, pronta a diventare islamica.»

Da «Il Meridiano», 14 aprile 2007 «Da oltre 30 anni l’Europa "pianifica" con i paesi della Lega Araba la fusione delle due sponde del Mediterraneo in un nuovo agglomerato che Bat Ye’or ha suggestivamente denominato Eurabia. […] Questo progetto ha portato alla graduale ma inesorabile trasformazione del continente europeo in un ibrido asservito alle esigenze politiche e algi standard culturali del mondo arabo. […] Il bilancio è drammatico. Questa politica ha condotto e conduce alla mancata integrazione degli immigrati musulmani, al proliferare di cellule terroriste islamiche in tutto il continente, al ripudio da parte dell’Europa delle sue radici ebraico-cristiane e allo stravolgimento della sua identità culturale, religiosa ed etica. Forse per gli europei è giunto il momento di riappropriarsi della loro autentica eredità spirituale. Ma, dice Bat Yeìor, in fretta.

Paolo Della Sala, «L'Opinione», 4 maggio 2007 «Nata in Egitto da famiglia ebrea, vissuta in Inghilterra, residente in Svizzera, Bat Ye’or è apolide da sempre. Come tutte le nemiche dell’ipocritamente corretto, è stata isolata nei gulag mediatici dei benpensanti. Eppure Bat Ye’or ha svelato agli europei una parte della loro storia recente.»

Guido Ceronetti, «La Stampa», 1 maggio 2007 «Verso l’aggressività e le stragi islamiste va ricordata all’Europa la massima della favola dei Lupi e delle Pecore dell’infallibile La Fontaine: "Il faut faire aux méchants querre continuelle". La situazione è ben delineata nel libro, edito in Francia e ora circolante da noi, Eurabia.»

Luciano Canfora, «Corriere della Sera», 13 giugno 2007 «[Il] libro di Bat Ye’or descriva, anche se in toni molto aspri, un meccanismo mentale che in alcuni si sta producendo, il bamboleggiamento estetizzante nei confronti di ciò che viene dall’Islam: una forma di anti-illuminismo estetizzante che non giova alla conoscenza, ma rischia semmai di sostituire un dogmatismo ad un altro. Benemerita è invece l’ìopera di conoscenza e di allargamento della documentazione sorretta da spirito critico e non confessionale.»

AUTORE: Ye'or B.
TITOLO: Eurabia. Come l'Europa è diventata anticristiana, antioccidentale, antiamericana, antisemita
EDITORE: Edizioni Lindau
COLLANA: I Draghi
PAGINE: pp. 416
PREZZO: euro 24,00
ISBN: 978-88-7180-627-3

Buona Befana!


lunedì 5 gennaio 2009

riflessioni in libertà sul "sopra" e sul "sotto" ...passo

Negli ultimi tempi uno degli argomenti di maggiore interesse, sia sul versante giornalistico che quello politiche, è divenuto il superamento della ferrovia per eliminare il passaggio a livello sul Viale di Santa Maria.


Tanto si è scritto, molte le parole dette, tutti hanno preso una posizione, ed in ultimo si è arrivati anche alla richiesta di un referendum che si potrebbe definire "alla Mike Bongiorno", tramite il quale far scegliere ai cremaschi tra le buste uno, due o tre...


Non me ne vogliano i referendari per l'ironia... ho il massimo rispetto per l'iniziativa, anche se la giudico non adeguata a risolvere una problematica del genere.


Di questi giorni poi una serie di reazioni incentrate attorno all'interpretazione di una riga scritta su un foglio distribuito dall'assessore Beretta in conferenza stampa; vi si parla di progetti e cose varie. Dalla sottolineatura giornalistica hanno preso posizione Bordo ed il PD; mentre l'uno si "arrabbia" e chiede l'ennesimo chiarimento sul perché si fa un progetto, gli altri si "rallegrano" perché a loro dire finalmente si parlerà su qualcosa di concreto... mah... inizio a capirci poco...


Non potevano poi mancare il sempreverde "commission man" Ladina, e l'onnipresente presidentissimo Torchio; entrambi nel ruolo di difensori degli interessi dei pendolari e preoccupati per l'eventuale chiusura per circa un anno della linea ferroviaria.
Dicono che l'ente provinciale dovrà avere voce in capitolo. Giustissimo!
La provincia di Cremona vuole contribuire a decidere quale sia il progetto migliore per risolvere il problema della barriera di Santa Maria? Allora si renda disponibile a contribuire "ECONOMICAMENTE" al finanziamento dell'opera a loro dire migliore...


A scanso di inutili equivoci la chiusura della linea fa parte delle problematiche comprese nello studio di fattibilità del progetto sovrappasso, ed i pendolari (anche il sottoscritto lo è... e tanto per vostra informazione deve farsi tutti i giorni 110 km in auto per la situazione disastrosa dei trasporti pubblici in Lombardia) meritano tutta la giusta attenzione. Tutti lo sanno ma molti se ne dimenticano...


Appuntamento alla prossima puntata...

venerdì 2 gennaio 2009

Pagellina 2008...

Con un paio di giorni di ritardo questa mattina il quotidiano "La Provincia" ha pubblicato la seconda parte delle "pagelle" per l'anno appena terminato.


Di seguito l'estratto dell'articolo, firmato da Antonio Grassi, sul sottoscritto:
"Matteo Soccini, segretario provinciale della Lega. Da poche settimane anche consigliere comunale (a Crema n.d.r.). Posato e puntuale, interviene con comunicati stringati e dal linguaggio comprensibile. Educato nei rapporti con la stampa. Disponibile al dialogo, evita di essere dogmatico senza per questo rinunciare alle proprie idee. Voto 7,5 per lo stile, 8 per l'equilibrio in politica. Film consigliato Braveheart di Mel Gibson."

In tutta sincerità non nascondo il piacere personale nel leggere queste righe. Un voto alto che prendo, come ho scritto in un post precedente, ben sapendo che nei prossimi mesi potrà più facilmente peggiorare che migliorare... in fondo chiunque decide di impegnarsi in una veste pubblica come ho fatto io deve mettere in conto di ricevere voti alti, attestati di stima, ma anche e soprattutto critiche ed anche facili ironie. E' il gioco della politica. L'importante è che tutto rimanga nel solco del rispetto delle persone e dei ruoli svolti da ciascuno...
Forse vi starete chiedendo se lo avessi riportato nel blog se fosse stato negativo. Forse... vedremo il prossimo anno...