Articolo per "La Voce del Nord"
L’estrema destra di Vox, il partito di Santiago Abascal che ha sempre sostenuto l’istituzione dello stato di allarme sul coronavirus, ora chiede di andare oltre. Nel quadro del dibattito sull'estensione di questo provvedimento, in corso al Congresso spagnolo, il gruppo parlamentare di Vox ha inviato le sue proposte al partito socialista del premier Sánchez. In totale ce ne sono una ventina, tra cui spiccano la centralizzazione di “tutti i poteri” della Generalitat catalana e la sospensione dei provvedimenti di grazia per i prigionieri politici.
La prima delle proposte riguarda l’autogoverno della Catalogna. Sebbene sostengano che “ogni amministrazione manterrà i poteri conferiti dalla legislazione vigente nella gestione ordinaria dei suoi servizi per adottare le misure che ritiene necessarie”, fanno un’eccezione: la Catalogna. “In via eccezionale, nel caso della Comunità autonoma della Catalogna, tutti i poteri autonomi saranno assunti dall'autorità competente definita nell'articolo 4” del decreto sullo stato di allarme, sottolineano gli estremisti nel loro documento.
Quanto ai prigionieri politici a favore dell’indipendenza, ma senza menzionarlo, Vox afferma anche che durante la validità dello stato di allarme viene sospeso l’iter di qualsivoglia provvedimento per la concessione della grazia.
Nulla di nuovo sotto il cielo del centralismo degli stati nazionali, a dimostrazione che il filo rosso (e nero) che vorrebbe smantellare le autonomie e le libertà corre e si rafforza in ogni dove, basti pensare alle farneticazioni del direttore del “Fatto Quotidiano”, nonché sponsor di peso del grillismo, Marco Travaglio contro la autonomie regionali in Italia.