mercoledì 18 settembre 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD - MOSCHEA: Interrogazione sulle mancate risposte alla petizione.


CREMA, 18 settembre 2013Facendo seguito a quanto dichiarato nel corso della conferenza stampa organizzata lunedì 9 settembre per sottolineare le mancanze e obiezioni alla lettera con la quale in Sindaco Bonaldi aveva risposto alla petizione popolare contro l’insediamento di un centro culturale arabo in città, per mano del consigliere Torazzi, è stata depositata in consiglio comunale una interrogazione che chiede al Sindaco di specificare ulteriormente la sua risposta soprattutto in riferimento alla seconda richiesta formulata nella petizione, riguardante la possibilità di attuare quanto disposto dall'articolo 36 comma “f” dello Statuto Comunale, vale a dire la “realizzazione di ricerche e sondaggi presso i cittadini” sul tema oggetto della presente petizione.

Una possibilità, quella prevista dalla “magna charta” cremasca e richiamata nella petizione, che pur non essendo mai stata utilizzata fino ad oggi potrebbe sopperire, seppur parzialmente, all’impossibilità stante le norme nazionali di indire referendum tra la popolazione.

Difatti il principio da seguire in Italia, come già avviene in alcuni Paesi europei, dovrebbe essere quello di consultare la popolazione locale prima di dare il via libera a progetti di costruzione di moschee, musalle, minareti o strutture adibite ad ospitare i seguaci di Maometto.

Ad alzare gli scudi contro la realizzazione di luoghi di culto islamici, non solo a Crema, è come sempre solo la Lega Nord. Dopo la maxi-moschea di Ravenna - seconda in Italia per dimensioni - il Carroccio intende ora scongiurare la realizzazione di analoghi insediamenti, in particolare a Parma, dove il sindaco grillino Federico Pizzarotti ha già dato disponibilità a cedere gratuitamente un terreno all’associazione islamica locale.

Per introdurre la consultazione obbligatoria il deputato leghista Nicola Molteni - capogruppo in commissione Giustizia e già molto attivo nella battaglia contro la chiusura dei tribunali - rilancia la proposta di legge Cota-Gibelli, che prevede anche un registro per gli imam, bilanci trasparenti, niente fondi dall’estero, niente scuole islamiche, distanze minime di un chilometro da chiese e sinagoghe, culto solo in italiano. Un principio quest’ultimo richiamato pochi giorni orsono da Don Emilio Lingiardi sulla stampa locale.

LEGA NORD | Sezione di Crema