martedì 1 dicembre 2009

relazione al bilancio di previsione 2010...

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di seguito la relazione che ho letto questo pomeriggio in Consiglio Provinciale:

BILANCIO di PREVISIONE 2010
Relazione dell’Assessore allo Sviluppo Economico, dott. Matteo Soccini
Il Bilancio di previsione per l’anno 2010 riunisce gli interventi previsti a sostegno delle attività produttive.
Si tratta di un programma articolato che contempla sia la realizzazione d’iniziative proprie della Provincia che l’esercizio di funzioni trasferite e/o delegate dallo Stato e dalla Regione Lombardia.
Anche per il 2010 la parte preponderante dell’attività è finanziata da fondi extra-provinciali: regionali, statali e comunitari.
Ciò determina l’organizzazione del lavoro dell’assessorato che, per necessità, deve rispondere ai vincoli posti dalle fonti di finanziamento.
Va, inoltre, ricordato come gli ambiti d’intervento siano costantemente interessati da rilevanti cambiamenti legislativi, amministrativi e organizzativi che richiedono una continua attività di adeguamento.

Accanto a questi fattori importanti per l’organizzazione e l’attività, ve ne è un altro che si è imposto già negli ultimi mesi del 2008, vale a dire la pesante crisi economico-produttiva che interessa anche la nostra provincia.
La crisi produttiva continua ad avere importanti ripercussioni e, si ritiene, che la situazione permarrà critica anche nel prossimo futuro. Tale difficile situazione investe in modo rilevante l’intera attività.
La Provincia ha deciso di affrontare la questione intervenendo – per quanto possibile - su entrambi i versanti interessati, vale a dire: le aziende e i lavoratori.
Si procederà, quindi, sia con misure di sostegno alle imprese - che ci si propone di realizzare in modo innovativo e più incisivo.

Sostegno alla costituzione di aggregazioni imprenditoriali nei settori in maggiore difficoltà, il sostegno – se possibile – all’accesso al credito delle aziende anche con modalità diverse da quelle passate, il sostegno alle esportazioni e all’innovazione. Si tratta d’interventi che la Provincia già realizzava e che devono essere ora definiti e organizzati con maggior rigore e con una maggior capacità di indirizzo, finalizzazione e integrazione con altri livelli istituzionali: Unione Europea, Governo nazionale e Regione Lombardia.

Attività produttive
Il sostegno alle attività produttive deve essere definito in stretto raccordo con il territorio con una visione complessiva, sistematica e razionale della attuale situazione di crisi, del suo impatto sulla realtà produttiva cremonese, sulle effettive possibilità di ripresa e sulle risorse effettivamente disponibili. I temi sono da qualche tempo evidenziati in diverse analisi e riguardano:
- L’innovazione produttiva, organizzativa e commerciale delle aziende cremonesi,
- Il sostegno all’attività di ricerca e alla diffusione dei suoi risultati,
- Il miglioramento della propensione all’esportazione e alla internazionalizzazione delle aziende cremonesi,
- L’accesso al credito,
- Il sostegno alle strutture di servizio del mondo imprenditoriale.
Propedeutica all’elaborazione di interventi efficaci negli ambiti suddetti è la conoscenza condivisa della effettiva situazione economica-sociale e degli obbiettivi da perseguire.
A tal fine, si ritiene utile procedere, in collaborazione con altri soggetti (pubblici e privati) secondo una modalità operativa “a rete” che comporta il coinvolgimento dei soggetti interessati e la concentrazione delle risorse sui progetti ritenuti prioritari.
La capacità di acquisire finanziamenti esterni aggiuntivi appare di fondamentale importanza non essendo gli attuali bilanci degli enti locali in grado di sostenere interventi di rilevante significato per la struttura produttiva.
L’acquisizione di tali finanziamenti richiede, però, organizzazioni in grado di provvedere secondo tempi e modalità prefissate, e questo è un elemento che localmente, presenta ancora una qualche carenza.
Al riguardo un fattore determinante sarà la collaborazione con la Regione Lombardia sia nella fase di decisione delle priorità che in quella di recupero delle risorse.

La conoscenza della struttura produttiva e del mercato del lavoro
La conoscenza della struttura produttiva provinciale è di evidenza immediata per chi intenda definire obiettivi e progetti d’intervento.
Al riguardo il Servizio Informativo Economico Sociale (SIES) verrà chiamato ad uno sforzo ulteriore per fornire informazioni e indicazioni sempre più precise sulla nostra situazione economica e sociale.
In questo periodo è in corso di ri-definizione la convenzione e lo statuto che disciplinano il Sies e la sua attività.

Il sostegno alla propensione delle aziende cremonesi verso l’esportazione e la internazionalizzazione
Per il futuro, si ritiene di intraprendere la strada dei progetti condivisi da più soggetti, sapendo di dover predisporre interventi calibrati sulle risorse disponibili, sulle esigenze e possibilità del territorio e, nello stesso tempo, fare in modo che tali esigenze siano sempre più qualificate.
L’intervento in parola è mantenuto anche nell’attuale periodo di crisi proprio per sostenere quelle imprese che mostreranno comunque un atteggiamento di apertura verso l’esterno.

L’innovazione produttiva, organizzativa e commerciale delle aziende e sostegno all’attività di ricerca
Si tratta di ambiti d’intervento presenti anche negli scorsi anni e che trovano una ragion d’essere ancora maggiore nell’attuale periodo di ciclo negativo.
L’innovazione e la ricerca sono, infatti, obiettivi strategici riconosciuti tali da tutte le analisi disponibili.
Questi enti – oltre che svolgere attività didattica - rappresentano una parte importante della nostra ricerca che potrebbe ancor di più espandersi e meglio servire il mondo produttivo.
A questo intervento deve aggiungersi il sostegno alla società “Crema Ricerche” il cui obiettivo è quello di diffondere l’innovazione nelle aziende del territorio.
Nel corso del 2010 l’Amministrazione valuterà e definirà le proprie modalità di partecipazione a “Reindustria” e a “Crema Ricerche”.
L’intervento avrà come obiettivi la razionalizzazione delle due strutture, il miglioramento complessivo dell’attività alla luce anche della mutata situazione economica.

L’accesso al credito
Il sistema provinciale degli organismi di garanzia fidi ha conosciuto una fase di rilevante trasformazione con l’adesione a organismi di livello regionale. Ciò ha comportato la necessità di una revisione dell’intervento provinciale concordata con tutte le parti interessate.
L’accesso al credito è sicuramente una delle questioni principali per tutte le aziende ma, in modo particolare, per le piccole e piccolissime aziende che caratterizzano il nostro territorio.
Potrà, quindi, essere utile valutare se mantenere il classico sostegno agli organismi di garanzia fidi oppure se inserire tale intervento in un contesto più ampio dovuto anche alla importante operazione di aggregazione che la maggior parte degli organismi di garanzia fidi cremonesi ha intrapreso nei mesi scorsi. Le iniziative saranno valutate in accordo con le parti interessate.

domenica 29 novembre 2009

errori di stampa...


sul settimanale "inprimapagina" del 20 novembre, a pagina 23, c'era scritto...

"Sabato (14 novembre n.d.r.) si sono ritrovati a pranzo all'Antica Rocca di Soncino un buon numero di leghisti con loro l'On. Silvana Comaroli, il direttore generale dell'ASL di Cremona dott. Gilberto Compagnoni e il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Treviglio On. dott. Cesare Ercole, l'ass. provinciale Matteo Soccini, il sindaco Francesco Pedretti..."

DOMANDA? quanto scritto è tutto vero???

NO, e vi spiego...

in primo luogo il pranzo, svolto al termine del convegno sulla sanità organizzato dal gruppo consiliare in provincia della Lega, non si è svolto a Soncino ma a Pandino.
in "secundis" tra i commensali non figurava il sottoscritto... infatti ho passato quel giorno a casa con un bruttissimo raffreddore.

tutto questo è facilmente riscontrabile. i testimoni sono molti...

a questo punto vi chiederete il perché di questa precisazione.
in fondo essere citati come partecipanti ad un pranzo tra amici non è un grosso problema.
il motivo è semplice...

l'episodio che ho citato dimostra come non sempre quanto trovate scritto sui giornali è totalmente vero. anche i giornalisti sbagliano...

peccato che in consiglio provinciale ci siano ex assessori che prendendo per "oro colato" quanto apparso sullo stesso settimanale tempo fa abbiano presentato un'interrogazione...

sabato 28 novembre 2009

Comunicato Stampa - EXPO 2015: Soccini (Lega), “La proposta di Borghetti merita attenzione”.

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CREMA, 28 novembre 2009 – In merito alla proposta riguardante l’Expo 2015 lanciata dall’assessore Maurizio Borghetti, interviene l’assessore provinciale allo sviluppo economico, Matteo Soccini.

“La proposta lanciata quest’oggi sulla stampa dall’assessore Borghetti di costituire una società che si occupi del tema Expo non può non trovare attenzione da parte dell’amministrazione provinciale – afferma l’Assessore allo Sviluppo Economico Matteo Soccini, che aggiunge – L’idea di mettere attorno ad un tavolo amministrazioni pubbliche, associazioni di categoria e altri soggetti privati merita un sicuro approfondimento per capirne la portata e gli obbiettivi che si propone di perseguire”.

Prosegue l’esponente leghista: “Quanto alla prospettiva di costituire una nuova società ad hoc ritengo opportuno privilegiare i soggetti che già operano sul territorio. Difatti una società che riunisce come azionisti Provincia di Cremona, comuni di Crema, Cremona e Casalmaggiore, associazioni di categoria, sindacati e camera di commercio è tuttora esistente e si chiama Reindustria.
In una fase come questa, in cui è in discussione il futuro di questa agenzia di sviluppo territoriale, è quanto mai corretto e doveroso porsi la domanda se non sia il luogo adatto al perseguimento degli obiettivi posti da Borghetti.
L’idea è stata lanciata, compito di tutti gli attori coinvolti discuterne seriamente.”

sabato 21 novembre 2009

lettera a Savoldi (presidente Reindustria)

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Cremona, lì 19 novembre 2009

Egregio Signor Presidente
Agostino Savoldi
Reindustria

Egregio Signor Presidente,
Apprendo dalla stampa di sue dichiarazioni, relative al comunicato inviato nella giornata di ieri dall’Ufficio Comunicazione dell’ente provinciale, in merito alle quali non posso non esprimerle tutto il mio stupore per il tono usato.

Il mio stupore nasce dal fatto che, da una lettura non emotiva dell’intero comunicato, si evince chiaramente come l’affermazione sul “mantenere in vita società pubbliche se effettivamente utili per il bene collettivo e non certo come luoghi dove piazzare amici” era, e lo è ancora, riferita chiaramente all’ormai defunta società Cre.So., costituita in seno al Comune di Crema all’epoca dell’amministrazione di centrosinistra.

Una società che nei pochi anni di vita ha “prodotto” solo buste paga per un consiglio di gestione, un consiglio di sorveglianza ed un collegio sindacale, oltre che stuzzicare l’interesse della Corte dei Conti regionale.

Quanto alla Sua persona, nonché alla dott.sa Ginelli, mi preme rimarcare come nello stesso comunicato il sottoscritto abbia espresso un ringraziamento ad entrambi per la disponibilità dimostrata nel presentare all’amministrazione provinciale lo stato dell’arte della società.
In ultimo mi preme ricordare come ogni qual volta sia pervenuta una richiesta di incontro da parte Sua , la stessa sia stata esaudita nel più breve tempo possibile. Non ultima la mia celere risposta alla Sua e-mail pervenuta nel pomeriggio di mercoledì 18 novembre.

Sarà mia cura provvedere, una volta verificata la disponibilità della altre persone interessate, ad esaudire la sua richiesta di incontro.
In quella sede si potrà dipanare la spiacevole “incomprensione” di questi giorni.

Distinti saluti.

L’Assessore allo Sviluppo Economico
(dr. Matteo Soccini)

giovedì 19 novembre 2009

Comunicato Stampa - Soccini risponde ad Alloni.

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Cremona, mercoledì 18 novembre 2009
«Scorrendo questa mattina i quotidiani locali ho avuto modo di apprendere dell’ennesima polemica, portata avanti dal consigliere Alloni, riguardo a una dichiarazione erroneamente attribuita al sottoscritto su Reindustria apparsa su un settimanale locale». Così l’assessore provinciale allo Sviluppo economico Matteo Soccini risponde alle critiche mosse dal consigliere di minoranza Agostino Alloni sul tema Reindustria.

«La considerazione sulla società partecipata dall’ente provinciale era stata pronunciata, con tutta la sua nota schiettezza, al termine di una conferenza stampa svoltasi nel pomeriggio del 4 novembre a Crema da Cesare Giovinetti (circostanza facilmente riscontrabile). In quell’occasione, incalzato dalle domande dei giornalisti, mi sono limitato a rispondere con una semplice battuta affermando un principio che tutti i buoni amministratori dovrebbero seguire, vale a dire il mantenere in vita società pubbliche se effettivamente utili per il bene collettivo e non certo come luoghi dove piazzare amici…Cre.So docet!.

Per quanto riguarda nello specifico Reindustria (ma il discorso si può allargare anche a Crema Ricerche) l’intenzione dell’attuale amministrazione è di verificare con scrupolo, confrontandosi con gli altri soggetti istituzionali e associativi coinvolti, quale nuova “mission” dare alla società. Nei colloqui sino a oggi avuti, da più parti, è emersa chiaramente l’esigenza di mettere mano al tema affrontando i problemi esistenti e risolvendoli per fare in modo che la società possa effettivamente divenire un punto di riferimento per lo sviluppo economico del nostro territorio. L’inerzia porterebbe solo al risultato di creare un’altra APIC.

Grazie alla disponibilità dell’attuale presidente Savoldi e del direttore Ginelli ho avuto modo di costatare quale sia lo stato dell’arte per le attività in essere e dei progetti in cantiere. Sarà mia cura, nel più breve tempo possibile, portare a debita conoscenza del consiglio provinciale tramite la commissione competente, l’esito della verifica in atto con gli altri partecipanti alla società, e per presentare le nostre linee d’intervento».

mercoledì 18 novembre 2009

Comunicato Stampa - SENTENZA SUL CROSIFISSO: Soccini (Lega), “La Lega difende il simbolo delle radici cristiane d'Europa.”

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CREMA, 18 settembre 2009 – In merito alla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, secondo la quale la presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce "una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni", interviene il Segretario Provinciale di Crema e consigliere comunale, Matteo Soccini.

“La Corte europea dei diritti dell'uomo, con questa sentenza, ha calpestato i nostri diritti, la nostra cultura, la nostra storia, le nostre tradizioni e i nostri valori. In ogni caso i crocifissi da noi resteranno sulle pareti delle nostre scuole, dove sono sempre stati, così come continueremo ad avere i presepi o a festeggiare il Natale, perché siamo orgogliosi di questi nostri simboli e del loro significato e perché fanno parte di ognuno di noi - afferma il Segretario leghista Matteo Soccini, che aggiunge - A casa nostra nessuno può imporci regole che sono contro la nostra storia e la nostra cultura nemmeno quegli organismi europei che dimostrano di essere sempre più distanti dal credo e dalla volontà dei nostri popoli. Per esprimere con forza la netta contrarietà a quanto affermato dalla corte europea in molti comuni sarà presentata una mozione per chiedere che le nostre amministrazioni si pronuncino chiaramente contro la sentenza”.
Nel pomeriggio di ieri la mozione, firmata dai consiglieri Soccini e Tosoni, è stata depositata in comune a Crema per essere posta all’ordine del giorno del consiglio comunale.

Prosegue l’esponente leghista: “La Lega Nord non è rimasta ferma a guardare e, come sempre è accaduto in tutti i precedenti casi analoghi, si attivata, fin da subito, per dare al popolo la possibilità di pronunciarsi e dire l'ultima parola sull'opportunità o meno di privarci di un simbolo importante quale il crocifisso. Pertanto ci siamo mobilitati immediatamente per dare il via ad una maxi raccolta firme a riguardo: portiamo in piazza i nostri gazebo e i nostri banchetti, diamo la parola al popolo e facciamo firmare tutti i cittadini per chiedere, attraverso una petizione popolare, di non rimuovere i crocifissi sui muri delle nostre scuole, dei nostri ospedali, dei nostri luoghi pubblici, dove sono sempre stati”.

domenica 15 novembre 2009

cave & discariche, facciamo chiarezza!

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in questa domenica autunnale, costretto a casa da qualche linea di febbre, mi sono detto... perchè non buttare giù due righe per rispondere a tutti quei politicanti che mi tirano in ballo su cave e discariche?

e allora eccomi qua a scrivere...

negli ultimi tempi diversi "prestigiosi" esponenti della sinistra e dintorni (i vari Alloni, Torchio, Guerrini, Bordo, ecc...) hanno aperto bocca su stampa ed in consigli vari (crema e cremona) per attaccare il sottoscritto sulla vicenda di Cappella Cantone, il tutto prendendo spunto da un mio post successivo all'approvazione in consiglio comunale a Crema di una mozione sull'argomento.

attaccano propagandando una mia, a loro dire presunta, incoerenza tra quanto scritto e accaduto dopo.
se una persona con un briciolo di onestà intellettuale andasse a rileggere il tutto, contestualizzando quanto scritto, ed analizzando gli accadimenti successivi non potrebbe non vedere con chiarezza come le condizioni per le quali avevo promessi le mie dimissioni da segretario provinciale della Lega non si siano affatto realizzate.

vediamo perchè...

1- la richiesta e validità di richiedere una normativa migliore in materia alla Regione Lombardia è stata fatta propria da tutta l'attuale maggioranza (Lega e Pdl) che governa la provincia in una mozione recentemente approvata (che potete trovare in un mio post di qualche giorno fà).

2 - l'avversità della Lega alla discarica di Cingia dé Botti è stata confermata e ridadita con un atto ufficiale della giunta provinciale (di cui faccio parte) che ha espresso parere negativo al progetto di una discarica di amianto in quella località.

3 - Cappella Cantone. anche in questo caso è bene fare chiarezza. all'epoca della mozione presentata prima in provincia e poi in consiglio comunale a Crema gli unici dati presenti sul quantitativo di amianto da smaltire in provincia di Cremona parlavano di una modica quantità (15.000 mc), che a fronte della possibilità di costruire due discariche a Cappella e Cingia con un potenziale ricettivo di quasi 600.000 mc apparivano (e appaniono ancora oggi) francamente eccessive! E su una aventualità di questo genere la Lega non si è mai detta favorevole.
Cosa è successo dopo, semplice, dall'ASL è emerso uno studio che stima una quantità da smaltire per il nostro terrotorio a circa 180.000 mc, un valore considerato da esperti al di sopra delle parti sottostimente il reale quantitativo da smaltire.
Con una montagna di amianto di questo genere, ed in totale coerenza col principio leghista dello smaltire il più possibile i rifiuti a casa nostra l'esigenza di una discarica in provincia si è reso necessario.
L'idea di scaricare i nostro rifiuti ad altri come vorrebbe la sinistra (affermazione fatta dal transfuga Biondi in consiglio provinciale), oltre che irresponsabile, e anche ben poco federalista.

Detto che la giunta ha posto su Cappella, oltre a tutta una serie di prescrizioni normative a tutela della popolazione, il limite di 260.000 mc come capacità ricettiva appare chiaro come il principio che la Lega Nord ed il sottoscritto hanno sempre sostenuto è pienamente rispettato.

Alla domanda perchè a Cappella e non in altro luogo? rispondo ricordando che ad oggi NESSUN comune della provincia si è detto favorevole a ricevere una discarica di amianto. Ben vengano proposte! A tal riguardo una colpa chiara e netta è a carico di coloro che hanno preceduto nell'amministrazione provinciale.
Se Cappella Cantone non andava bene avevano tutto il tempo per cercare un altro sito, ma non lo hanno fatto. Perchè? semplice... tentare di scaricare il problema sulla Regione Lombardia (che ha le sue colpe intendiamoci, prima tra tutte la non volonta di certi ambienti della giunta Formigoni a voler riformare la normativa...) e sfruttare la vicenda in campagna elettorale.

Ogni tanto lorsognori attaccano la Lega accusandoci di aver fatto solo campagna elettorale su questi temi... da quale pulpito! proprio loro che non potendo fare campagna sulle cose fatte (l'unica opera di pregio della giunta Torchio è il disastro APIC!!!) hanno cercato in ogni modo di sfruttare la vicenda di Cappella e Cingia.

In ultimo due parole sulle cosidetta "vetrificazione" dell'amianto.
Su una alternativa di questo genere la giunta e la maggioranza in consiglio provinciale si sono dette favorevolo a sostenere un progetto industriale serio e fattibile. E' chiaro che un impanto del genere, nel quale inertizzare amianto ad un costo inferiore a conferimento in discarica, potrebbe per le leggi del "mercato" a rendere non conveniente economicamente l'apertura di una discarica.
Si arriverà a questo risultato? Forse... sempre che i soliti "politicanti" non tentino di politicizzare la vicenda dimostrando per una volta di essere interessati al bene del territorio e non solo al loro (a vedere i risultati postumi decisamente mediocri) tornaconto elettorale.

lunedì 9 novembre 2009

Ich bin ein Berliner!

« Ci sono molte persone al mondo che non comprendono, o non sanno, quale sia il grande problema tra il mondo libero e il mondo comunista. Fateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che il comunismo è l'onda del futuro. Fateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che, in Europa e da altre parti, possiamo lavorare con i comunisti. Fateli venire a Berlino! E ci sono anche quei pochi che dicono che è vero che il comunismo è un sistema maligno, ma ci permette di fare progressi economici. Lasst sie nach Berlin kommen! Fateli venire a Berlino! [...] Tutti gli uomini liberi, ovunque essi vivano, sono cittadini di Berlino, e quindi, come uomo libero, sono orgoglioso di dire: Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese, NdT). »

John Fitgerald Kennedy
Berlino, 15 giugno 1963


« L’obiettivo del muro: evitare che il popolo della Germania socialista potesse scappare nel mondo normale. Il muro fu costantemente perfezionato e rinforzato, trasformato da un normale muro in un sistema insormontabile di ostacoli, trappole, segnali elaborati, bunker, torri di guardia, tetraedri anti carro e armi a sparo automatico che uccidevano i fuggitivi senza bisogno di intervento da parte delle guardie di confine.Ma più lavoro, ingegnosità, denaro e acciaio i comunisti mettevano per migliorare il muro, più chiaro diventava un concetto: gli esseri umani possono essere mantenuti in una società comunista solo con costruzioni impenetrabili, filo spinato, cani e sparandogli alle spalle. Il muro significava che il sistema che i comunisti avevano costruito non attraeva ma repelleva. »

Viktor Suvorov
L'ombra della Vittoria