lunedì 23 dicembre 2013

PROVINCIA di CREMONA | la relazione programmatica al bilancio di previsione 2014

Il Bilancio di previsione per l’anno 2014 riunisce gli interventi previsti a sostegno delle attività produttive, del turismo e dell’innovazione.
Si tratta di un programma articolato che contempla sia la realizzazione d’iniziative proprie della Provincia che l’esercizio di funzioni trasferite e/o delegate dallo Stato e dalla Regione Lombardia.
Anche per il 2014 la parte preponderante dell’attività è finanziata da fondi extra-provinciali: regionali, statali e comunitari.
Ciò determina l’organizzazione del lavoro dell’assessorato che, per necessità, deve rispondere ai vincoli posti dalle fonti di finanziamento.
Va, inoltre, ricordato come gli ambiti d’intervento siano costantemente interessati da rilevanti cambiamenti legislativi, amministrativi e organizzativi che richiedono una continua attività di adeguamento.

Accanto a questi fattori importanti per l’organizzazione e l’attività, ve n’è un altro che si è imposto negli ultimi anni, vale a dire la pesante crisi economico-produttiva che interessa anche la nostra provincia.
La crisi produttiva continua ad avere importanti ripercussioni e, si ritiene, che la situazione permarrà critica anche nel prossimo futuro. Tale difficile situazione investe in modo rilevante l’intera attività.
La Provincia ha deciso di affrontare la questione intervenendo – per quanto possibile - su entrambi i versanti interessati, vale a dire: le aziende e i lavoratori.
Si procederà, quindi,  sia con misure di sostegno alle imprese - che ci si propone di realizzare in modo innovativo e più incisivo.

Sostegno alla costituzione di aggregazioni imprenditoriali nei settori in maggiore difficoltà, il sostegno – se possibile – all’accesso al credito delle aziende anche con modalità diverse da quelle passate, il sostegno alle esportazioni e all’innovazione. Si tratta d’interventi che la Provincia già realizzava e che devono essere ora definiti e organizzati con maggior rigore e con una maggior capacità di indirizzo, finalizzazione e integrazione con altri livelli istituzionali: Unione Europea, Governo nazionale e Regione Lombardia.

Il programma focalizza alcuni contenuti volti prioritariamente alla valorizzazione di strumenti di programmazione negoziata, finalizzati alla condivisione dei progetti territoriali con il livello di governo regionale anche nell’ottica di una maggiore possibilità di attrazione di risorse; aggregazioni di soggetti pubblici (Distretti urbani e distretti rurali del Commercio) e privati (Pol. Mec.); organismi di raccordo permanente fra le istituzioni e le associazioni rappresentative di interessi, legati allo sviluppo socio-economico (Consulta economica provinciale) e collaborazione con organismi operanti in campo economico e della ricerca (Reindustria, Crema Ricerche), fra i quali si intende sviluppare un rapporto funzionale orientato all’approfondimento di temi e contenuti specifici determinati in seno alla Consulta.
Il programma si pone inoltre in stretta relazione con gli strumenti di approfondimento della  conoscenza della struttura produttiva (quali, ad esempio, il Sistema informativo economico e sociale).

I temi dell’innovazione produttiva, organizzativa e commerciale delle aziende cremonesi e del sostegno all’attività di ricerca, nei precedenti anni ambiti d’intervento sostenuti anche attraverso risorse appostate direttamente nel bilancio provinciale ed erogate mediante bandi annuali, possono nell’attuale contesto essere sostenuti indirettamente, attraverso il sostegno ai soggetti operanti nel campo della formazione, del sistema delle conoscenze e della ricerca, e, mediante i soggetti cui si accenna nel primo capoverso del presente paragrafo, attraverso l’aggregazione e la creazione strutturata di reti e correlazioni stabili tra progetti, soggetti attuatori, canali di finanziamento, priorità di approfondimento.

L’attuale limitatezza di risorse induce la Provincia a valutare con molta attenzione il proprio intervento e le sue effettive ricadute sulle aziende cremonesi, e impone di approfondire l’efficacia dell’azione svolta dall’ente nel livello che gli è proprio, quello della programmazione, nell’ottica di una sempre maggiore comprensione delle ricadute economiche collegate non solo ai comparti produttivi tradizionalmente indagati, ma anche allo sviluppo dei temi collegati ai temi della cultura e del turismo, letti anch’essi, come chiavi di sviluppo economico.


CONSULTA ECONOMICA PROVINCIALE

La Consulta Economica Provinciale è ora un organismo pensato come strumento di raccordo permanente fra le istituzioni e le associazioni rappresentative d’interessi, legati allo sviluppo socio-economico ed è prevista dallo Statuto dell’Ente (art. 24).
L’Amministrazione Provinciale attribuisce un preciso assetto alla Consulta Economica, organismo già attivo in passato, attribuendole funzioni maggiormente definite, grazie al percorso di approvazione al quale è stato sottoposto il regolamento di funzionamento della stessa: approvato dalla Giunta Provinciale in data 30 giugno 2010 (DGP n. 307), è passata all’esame del Consiglio Provinciale del 20 luglio 2010 (DCP n. 88).


Attività produttive

Il sostegno alle attività produttive deve essere definito in stretto raccordo con il territorio con una visione complessiva, sistematica e razionale dell’attuale situazione di crisi, del suo impatto sulla realtà produttiva cremonese, sulle effettive possibilità di ripresa e sulle risorse effettivamente disponibili. I temi sono da qualche tempo evidenziati in diverse analisi e riguardano:
  • L’innovazione produttiva, organizzativa e commerciale delle aziende cremonesi,
  • Il sostegno all’attività di ricerca e alla diffusione dei suoi risultati,
  • Il miglioramento della propensione all’esportazione e alla internazionalizzazione delle aziende cremonesi, 
  • L’accesso al credito,
  • Il sostegno alle strutture di servizio del mondo imprenditoriale.
Propedeutica all’elaborazione d’interventi efficaci negli ambiti suddetti è la conoscenza condivisa dell’effettiva situazione economica-sociale e degli obiettivi da perseguire.
A tal fine, si ritiene utile procedere, in collaborazione con altri soggetti (pubblici e privati) secondo una modalità operativa “a rete” che comporta il coinvolgimento dei soggetti interessati e la concentrazione delle risorse sui progetti ritenuti prioritari.
La capacità di acquisire finanziamenti esterni aggiuntivi appare di fondamentale importanza non essendo gli attuali bilanci degli enti locali in grado di sostenere interventi di rilevante significato per la struttura produttiva.
L’acquisizione di tali finanziamenti richiede, però, organizzazioni in grado di provvedere secondo tempi e modalità prefissate, e questo è un elemento che localmente, presenta ancora una qualche carenza.
Al riguardo un fattore determinante sarà la collaborazione con la Regione Lombardia sia nella fase di decisione delle priorità che in quella di recupero delle risorse.


L’innovazione produttiva, organizzativa e commerciale delle aziende e sostegno all’attività di ricerca

Si tratta di ambiti d’intervento presenti anche negli scorsi anni e che trovano una ragion d’essere ancora maggiore nell’attuale periodo di ciclo negativo.
L’innovazione e la ricerca sono, infatti, obiettivi strategici riconosciuti tali da tutte le analisi disponibili.
Questi enti – oltre che svolgere attività didattica - rappresentano una parte importante della nostra ricerca che potrebbe ancor di più espandersi e meglio servire il mondo produttivo.


PARTECIPAZIONE AD ORGANISMI CHE OPERANO IN CAMPO ECONOMICO

Reindustria
Si tratta di una società consortile a responsabilità limitata, a maggioranza pubblica, per il 55% del capitale. Il restante 45% del capitale è suddiviso tra numerosi privati: associazioni di categorie, organizzazioni sindacali e banche.
La Provincia di Cremona è socia per l’11% del capitale della società.
Reindustria è nata nel 1994 per gestire i contributi statali e regionali ottenuti in conseguenza della crisi “Olivetti”.
Oggi il suo funzionamento è sostenuto dai fondi che i soci trasferiscono annualmente sulla base di un programma triennale approvato dall’Assemblea dei soci e sulla base di stralci annuali di programma.
E’ poi previsto che i soci possano finanziare solo i progetti che ritengano di loro interesse, e, inoltre, affidare a Reindustria la realizzazione di un progetto di proprio esclusivo interesse del quale sosterrebbero la relativa spesa.
I risultati conseguiti nel cremasco hanno spinto Reindustria a interessarsi dello sviluppo economico dell’intera provincia di Cremona, attraverso la valorizzazione, il consolidamento, il potenziamento e lo sviluppo delle risorse del territorio, con i mezzi propri del marketing e dell’economia territoriale.

In particolare, il servizio offerto da Reindustria si concretizza nelle seguenti attività:

  1. Sviluppo economico: promozione di interventi coerenti con un’economia territoriale sostenibile, attraverso due aree operative: a) area progetti, dedicata all’assistenza tecnica su bandi di finanza pubblica agevolata; b) area territorio, dedicata all’opportunità di investimento nel territorio;
  2. Studi e pubblicazioni: promozione e coordinamento di studi socioeconomici di inquadramento generale sui comprensori;
  3. Aggregazione d’impresa: creazione e applicazione di un modello innovativo di aggregazione d’impresa, in grado di supportare le imprese appartenenti alla filiera di riferimento in diversi settori, con lo scopo di creare vantaggi competitivi, supportare l’internazionalizzazione, migliorare l’efficacia della formazione, attraverso una funzione di coordinamento.
L’attività 2014 della società si baserà sul programma triennale che accoglie le proposte dell’amministrazione per interventi in merito al supporto ai piani d’area, all’istituzione di un “tavolo sui bandi” e lo studio e promozione dello sviluppo di un’importante area come quella di Tencara (unitamente al Porto di Cremona).
L’obiettivo per l’anno 2014 è quello di indirizzare le risorse provinciali al sostegno di specifiche azioni, anche facendo propri gli spunti emersi in sede di Consulta economica.

Crema Ricerche
Il Consorzio Crema Ricerche è stato costituito nel 1999 da Provincia di Cremona, Camera di Commercio di Cremona, Comune di Crema, Associazione Cremasca Studi Universitari e dall'Agenzia d'Area Reindustria S. cons.r.l., quali soci fondatori.
Esso ha sede nell'area “ex Olivetti” – oggi recuperata - e svolge la propria attività senza fini di lucro, ponendosi l'obiettivo di favorire la nascita e lo sviluppo delle imprese innovative, nonché il trasferimento tecnologico.
Si tratta di una realtà consortile che ha sviluppato molteplici attività a favore del sistema locale, a partire dal comprensorio cremasco, ma aprendosi ad un territorio più vasto e andando a promuovere iniziative a favore anche dei territori delle province di Bergamo e di Brescia.
In particolare, il Consorzio si propone l'obiettivo di prestare servizi reali soprattutto nei confronti delle piccole e medie imprese, nell'intento di promuovere la diffusione delle innovazioni e il trasferimento tecnologico.
Attualmente il Consorzio Crema Ricerche è composto da n. 58 soci, fra enti ed imprese interessati allo sviluppo delle problematiche legate all'innovazione e al trasferimento tecnologico.
Il Consorzio è dotato di un Consiglio di Amministrazione, di un Collegio dei revisori e di un Comitato Tecnico Scientifico.
Nel corso del 2014 l’Amministrazione avrà come obiettivi la razionalizzazione della struttura con l’obiettivo di proseguire l’integrazione con Reindustria, il miglioramento complessivo dell’attività alla luce anche della mutata situazione di contesto.

Consulta Interprovinciale dell’area Viadanese - Casalasca.
Si tratta di un’associazione senza scopi di lucro, che promuove lo sviluppo economico, sociale e la valorizzazione dell'area tramite il coordinamento delle attività tra soggetti pubblici e privati, sia sul versante della programmazione socio-economica che su quello della pianificazione territoriale. Promuove inoltre attività formative e progetti di sviluppo economico.
Con delibera del Consiglio Provinciale n. 115 del 25 novembre 1997, la Provincia di Cremona approva lo Statuto e aderisce alla “Consulta Interprovinciale dell’area Viadanese – Casalasca”, conferendo una quota costitutiva di capitale, con l’impegno di corrispondere una quota associativa annuale.
Come per altre realtà similari l’Amministrazione  parteciperà attivamente, tramite il proprio rappresentante, all’attività della Consulta e analizzerà le risultanze onde trasferirle in progettualità effettive.

Pol.Me.C.
In data 13 febbraio 2010 l’amministrazione provinciale e il Polo della Meccanica del Castelleonese hanno sottoscritto un protocollo d’intesa nel quale si sanciscono la collaborazione e il sostegno della Provincia di Cremona a questo importante progetto di aggregazione industriale operante in un settore cardine dell’economia provinciale.
Il protocollo prevede l’impegno da parte di Pol.Me.C. ha presentare, con cadenza trimestrale, una relazione illustrativa delle attività svolte e un dettagliato rendiconto delle spese sostenute in considerazione del contributo versato dall’amministrazione per sostenere le spese di start-up.
Nel 2012 il monitoraggio proseguirà per verificare l’effetto sull’economia locale e creare un database di professionalità ed esperienza che possa costituire un esempio per possibili progetti similari che emergeranno nel resto del territorio provinciale nei vari comparti di cui è composta l’economia del nostro territorio.


Commercio

Distretti del Commercio
I “Distretti del Commercio” sono definiti dalla Regione come gli ambiti di livello infracomunale, comunale o sovracomunale nei quale i cittadini, le imprese e le formazioni sociali liberamente aggregati sono in grado di fare del commercio il fattore d’integrazione e valorizzazione di tutte le risorse di cui il territorio dispone, per accrescerne l’attrattività, rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività delle sue polarità commerciali.
I Distretti del Commercio si distinguono tra:
  • Distretti urbani del commercio (DUC): costituiti sul territorio di un unico Comune;
  • Distretti diffusi di rilevanza intercomunale (DiD): costituiti sul territorio di più Comuni.
L’obiettivo è la promozione di progetti capaci di incidere strutturalmente e in modo duraturo sulle caratteristiche competitive dell’offerta commerciale locale, nel contesto di una più ampia riqualificazione urbana, con il coinvolgimento degli operatori commerciali, delle loro associazioni, degli Enti Locali, delle Camere di Commercio e degli altri attori del territorio, in una visione comune di un unico progetto di sviluppo  Tale obiettivo è ben presente negli atti di programmazione regionale.
La Regione Lombardia promuove i Distretti del Commercio con l’intento di valorizzare in modo particolare i luoghi tradizionali e antichi del commercio, con particolare attenzione agli spazi pubblici delle cittadine storiche della Provincia.
Nel corso del 2008 e del 2009 sono state approvate le delibere regionali che introducono il concetto di Distretto del Commercio.
Per la provincia di Cremona sono stati approvati e finanziati due Distretti Urbani del Commercio (Cremona e Crema) e nove Distretti Diffusi (di cui i Comuni capofila sono: Pizzighettone, Soresina, Casalbuttano, Casalmaggiore, Pandino e Sospiro, Offanengo, Piadena e Cingia de Botti).
La Provincia di Cremona ha aderito a tutti i programmi d’intervento dei Distretti.
Obiettivo del 2014, anche grazie alla collaborazione con le Sedi Territoriali di RL, è quello di studiare e monitorare l’andamento delle attività previste, al fine di realizzare un concreto coordinamento tra le stesse e la programmazione provinciale.
Visto il Programma Regionale di Sviluppo della IX legislatura, che individua tra gli obiettivi di sviluppo delle reti commerciali e distributive quello di orientare il processo di modernizzazione e razionalizzazione del settore del commercio secondo un modello di sviluppo sostenibile ed equilibrato, favorendone anche la complementarietà e l’integrazione tra i settori produttivi e commerciali, la Provincia intende svolgere quel ruolo di coordinatore e facilitatore per favorire le partnership finalizzate a produrre reale integrazione tra investimenti di diretta competenza pubblica e investimenti privati per qualificare la struttura economica locale in una logica di lungo periodo. In questa ottica ed in vista dell’imminente uscita del V bando di Regione Lombardia a favore dei distretti del commercio lombardi, la Provincia si pone come l’ente che può esercitare quel ruolo di coordinatore dei distretti del territorio, garantendo quella governance auspicata dalla Regione. Il V bando, infatti, individua tre linee di intervento ed una di questa si focalizza sulla “Qualificazione, e sviluppo del distretto: iniziative di governance evoluta”. Questa linea prevede fusioni/aggregazioni fra i distretti riconosciuti attraverso strumenti condivisi e la creazione di modelli di governance di più distretti. E’ importante quindi, che la Provincia si proponga come soggetto in grado di svolgere il ruolo di coordinatore, favorendo quel processo di rete dei distretti che porterebbe ad importanti sinergie. Per svolgere un’azione ancora più efficace, il Settore nel 2013 ha realizzato una piattaforma di e-commerce (www.icompro.it) unitamente alla creazione di una intensa azione di web marketing. Questo strumento è stato messo a disposizione dei distretti del territorio e di tutti quei piccoli operatori commerciali che hanno intenzione di promuovere i propri prodotti attraverso le nuove tecnologie di ICT e di media-web. L’attività del Settore nel 2014 sarà concentrata nel favorire la conoscenza e l’utilizzo della piattaforma e-commerce e, parallelamente, di rendere visibile il “mall” del commercianti dei distretti attraverso un’intensa promozione delle offerte commerciali del territorio, veicolando contemporaneamente le eccellenze e le peculiarità artistiche e culturali del territorio. L’utilizzo della “rete” è fondamentale per raggiungere in tempo reale i consumatori e tramite la gestione dei più noti social network sarà possibile raggiungere il target adeguato ed essere attrattivi anche dal punto di vista del commercio di prossimità, tipico e di eccellenza.


Innovazione

Premesso che il tema dell'innovazione è trasversale alle strutture e alle attività dell'ente e che tutti i settori devono operare costantemente in direzione orientata al recupero delle risorse e al perseguimento di più elevati valori di efficacia ed efficienza nell'impiego delle risorse tenendo nel contempo in debito conto di esigenze di semplificazione dell'attività amministrativa in generale e in particolare di quella direttamente rivolta all'utenza, l'informatica pubblica e le strutture ad essa preposte costituiscono un focus nelle attenzioni e nelle pretese di risultato sia ad opera delle norme che nella redazione dei programmi.

Per l'esercizio 2014 sono pertanto confermati gli obiettivi di avanzamento nella digitalizzazione dei servizi e lo sforzo richiesto è particolarmente qualificato in quanto non è sostenuto da risorse finanziarie ad hoc ed è quindi a completo carico della struttura che deve realizzarlo in parallelo con la gestione ordinaria delle attività storicamente in essere e con i loro collaterali tassi di ottimizzazione e revisione che comportano anch'essi un'innovazione sebbene in tono minore.

La messa on line dei servizi per l'utenza è un punto che dal Codice e dall'Agenda Digitale è stato ripreso per qualificare la programmazione annuale e tende a semplificare i rapporti con il target più avanzato dell'utenza generalizzata dei cittadini in possesso degli skills adeguati; contemporaneamente si opera in direzione di un'ottimizzazione della rete telematica al fine di garantire la continuità operativa in uno stadio e a livelli ancora precedenti al piano del Codice in un'azione preventiva e di miglioramento delle condizioni di linearità e qualità dei servizi di rete.

Notevole è l'impegno profuso nel sostegno qualificato al tema della trasparenza dove attraverso il sito sono veicolati i contenuti previsti dalla normativa secondo schemi e standard in continua evoluzione a causa della pressione normativa che recentemente è andata aumentando a tassi esponenziali indirizzando peraltro l'informatizzazione su livelli di automazione e interoperabilità tra applicativi verticali in rapida progressione ed incremento di complessità.


TURISMO

La legislazione nazionale di riforma del turismo (Legge 135/2001) e la normativa emanata in materia dalla Regione Lombardia nella legge regionale del 16 luglio 2007 n.15 hanno attribuito alla Provincia un ruolo di programmazione, controllo e coordinamento che può favorire concretamente, e in un’ottica di qualità, lo sviluppo economico del turismo e il suo passaggio da progetto per il territorio a risorsa del territorio.
In tale contesto, interventi per un turismo sostenibile non possono che partire da un accurato monitoraggio delle grandi potenzialità culturali ed ambientali, dai centri urbani al patrimonio rurale, dalla ricchezza artistica ed architettonica degli edifici monumentali ai corsi d’acqua e ai paesaggi agricoli, dalle tradizioni ai prodotti tipici e alla gastronomia ed individuare percorsi e potenzialità di sviluppo alternativi alle forme di turismo tradizionale. Infatti, il vero punto di forza per l’inserimento della provincia di Cremona nei più importanti circuiti turistici è proprio l’offerta, in una logica di sistema, di itinerari nei quali gli ambiti ambientali e culturali siano variamente, ma strettamente connessi e rispettati.
Il movimento turistico nella nostra provincia è in espansione e comincia a costituire parte integrante di progetti economici diversificati, nonché di iniziative private e pubbliche. Una politica del turismo per essere credibile deve potersi sviluppare in modo sinergico con le politiche riferite alla gestione del territorio (tempi e orari della città, apertura dei negozi e dei servizi, parcheggi, arredo urbano, cultura dell'accoglienza), all’economia, all’ambiente, alla sicurezza, all’efficienza della Pubblica Amministrazione (procedure semplificate…), all’informazione – comunicazione e soprattutto in sinergia fra enti locali e privati.

In particolare si fa riferimento al progetto di marketing territoriale Distretto della Musica, all’interno del  distretto culturale,  teso a valorizzare e diffondere il tema della musica nelle diverse espressioni dell’offerta turistica: dagli operatori di settore (ristoratori, alberghi, agenzie viaggio, pubblici esercizi) agli enti privati e pubblici attraverso azioni promozionali e formative nelle tre aree provinciali in modo da incontrare e formare gli operatori direttamente sui territori e mirare le azioni strategiche contenute nei disciplinari: Cremona e il cremonese, Crema e il cremasco e Casalmaggiore e il casalasco. Per il 2014 si tratta di consolidare le adesioni e di espandere, valorizzare e affinare la rete del Distretto della musica, in particolare attraverso azioni di integrazione e coesione,già avviate negli anni precedenti, con il Distretto Culturale e la Rete della Musica.

Un turismo in crescita punta tutto sulla rete interna ed esterna:
1. Una rete informativa tra enti e associazioni presenti sul territorio. Il ruolo di promozione e coordinamento territoriale tende a mettere insieme, strutturare e sincronizzare tutte le informazioni per divulgarle il più possibile attraverso tutti gli strumenti della comunicazione, in particolare i media: tv, giornali, radio ma anche web e social network.
Il foglio di collegamento News Turismo, vedrà nel 2014 una nuova veste con una pagina dedicata ai weekend tematici per offrire ulteriori spunti attrativi per il turista ospite del nostro territorio.
Saranno anche attivate forme di comunicazione sui social network, in particolare in occasione di eventi.
2. Un network dell’informazione. Mettersi in  comunicazione con tutto il territorio, ma anche con il mondo attraverso internet, i link, i portali locali regionali e nazionali con le realtà più significative della provincia e della regione….avere in tempo reale le informazioni aiuta a migliorare i servizi, a progettare nuovi interventi, a sostenere ciò che già si produce.

Per il 2014 si implementerà la rete provinciale degli IAT con un sistema integrato e collegato ai portali del turismo del Sistema Turistico Po di Lombardia e della Provincia.
Occorre soprattutto mettere a sistema il marketing del settore turistico: risorse e strutture, enti e associazioni in modo da costruire un’offerta turistica sempre più completa e studiare una comunicazione integrata che possa rafforzare gli eventi anche meno rilevanti e la Governance del turismo potrà fare molto in questo senso.
Il turismo provinciale è impegnato a :
-Elevare la qualità dei nostri operatori del settore con iniziative di rete e in particolare tramite le attività derivanti dalle deleghe in materia di operatori turistici che Regione Lombardia fa gestire direttamente dalle Province e precisamente: esami abilitativi alle professioni turistiche di Guida, Accompagnatore Turistico e Direttore Tecnico di Agenzia di Viaggio; classificazione alberghiera e di strutture ricettive all’aria aperta; verifiche in materia di Agenzie di Viaggio e Turismo; raccolta e implementazione nel portale regionale new turismo dei flussi turistici presso le strutture ricettive per conto di ISTAT; predisposizione cartellini dei prezzi delle strutture ricettive.
Si prevedono, attraverso le azioni del Tavolo della Governance del turismo che raccoglie le rappresentanze dei principali attori e associazioni, momenti di formazione e di confronto (laboratori) sui temi dell'accoglienza turistica e dell'analisi della domanda dei mercati europei e internazionali.

§  Informatizzare la trasmissione dei dati relativi ai flussi turistici e delle informazioni su tariffe e caratteristiche delle strutture ricettive. La rilevazione "Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi" è un'indagine che viene svolta dalla Provincia per conto di ISTAT e su delega di Eupolis Lombardia (Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione). Nell'ottica delle azioni volte alla semplificazione degli adempimenti da parte dei privati la Provincia di Cremona ha ottenuto, a fronte della redazione di specifico progetto, un finanziamento per la rilevazione integrata dei flussi turistici sulla base di un applicativo informatico, finalizzato a creare notevoli vantaggi e precisamente:  ottemperare in modo sinergico a due adempimenti amministrativi (rilevazione statistica e schedina degli alloggiati di pubblica sicurezza); aprire anche un canale diretto di comunicazione fra operatori turistici e Provincia, che assicurerà una maggiore efficienza nell'azione di entrambi e meno burocrazia per tutti;  garantire l'aggiornamento in presenza di diversi supporti e quindi di diversi tempi di trasmissione;  aumentare il contenuto informativo sulle caratteristiche delle strutture, sulle tariffe e sulla domanda turistica. L'esecuzione è già in fase di avanzata realizzazione, la sua efficacia è monitorata dalla regione per verificare la possibilità di un'esportazione anche presso le altre province della Lombardia.

§  Elaborare progetti e a promuovere sinergie efficaci ed efficienti per raggiungere sempre più un turismo di qualità a partire dalle professionalità interne, dall’aggiornamento dei servizi, dall’efficacia dell’editoria (cartacea e sul web) e della campagne informative e pubblicitarie tempestive ed efficaci.

§  Rafforzare il suo ruolo di coordinamento e promozione turistica del territorio come da legge regionale n.15/2007 con tutti i soggetti operanti sul territorio (IAT, Pro Loco. Associazioni culturali e Associazioni di categoria) anche tramite la governance del turismo e la governance del distretto della Musica. Due iniziative possono essere prese come esempi particolarmente significativi: la Festa del Torrone alla quale la Provincia dà la sua sentita adesione e collaborazione sia diretta nel supporto all'organizzazione sia attraverso il particolare impegno dell'ufficio informazione turistica e le attività per la preparazione e partecipazione alla Borsa Internazionale del Turismo. La BIT rappresenta la più alta espressione della capacità di governare un territorio poiché mette in condivisione: risorse, esperienze e progettualità in grado di attivare politiche attive del turismo. Se il 2013 è stato il primo avvio di una proposta relativa all’offerta territoriale  integrata e condivisa da sviluppare e riproporre in tutte le occasioni di internazionalizzazione della domanda e dell’offerta (es.workshop del turismo musicale) il 2014 avrà come obiettivo il passaggio da promozione del territorio a individuazione di prodotti.
Il percorso sarà poi utile per EXPO 2015 dove si potranno presentare prodotti turistici concreti a partire dall’eccellenza della musica e della liuteria,grazie anche al riconoscimento del Saper fare liutaio dell’UNESCO.  

§  Promuovere e coordinare progetti interassessorili a secondo delle tematiche sviluppate - ambiente, territorio, cultura - poiché la comunicazione dell’immagine del territorio ha una forte valenza turistica.

§  Coordinare la promozione dei prodotti tipici e della gastronomia in funzione sinergica in particolare con l’Assessorato all’Agricoltura, la Camera di Commercio, l’Associazione Strada del Gusto Cremonese, i tre comuni principali (Cremona, Crema, Casalmaggiore) per individuare percorsi del gusto sempre più innovativi non dimenticando che la buona cucina è la prima carta dell’accoglienza e dell’ospitalità. Occorre precisare che attualmente il turismo ha in carico la segreteria organizzativa dell’Associazione della Strada del Gusto che annovera 90 soci tra enti e associazioni e privati con attività di progettazione, realizzazione, coordinamento editoriale, realizzazione di iniziative locali e partecipazioni a fiere di settore nonché il sostegno e l’assistenza agli associati.
Tramite l’Associazione il turismo è stato in grado di promuovere un’offerta integrata territoriale che ha saputo coniugare gastronomia, cultura e ospitalità (es Teatri di Fiume con il Distretto Culturale, Akropolis con il Gal Oglio Po) ed è su questo che si vuol continuare a lavorare per il nuovo triennio.

§  Per il 2014 in particolare l’individuazione di percorsi sostenibili valorizzando i prodotti della filiera corta, anche in collaborazione con il commercio e i distretti; il turismo in bicicletta con il bike sharing, le aree di sosta e i nostri associati in collaborazione con FIAB e FAI; percorsi culturali  in collaborazione con il Festival Monteverdi e la Fondazione Ponchielli per l’esaltazione dell’alta tradizione gastronomica (da MASTRO Martino al Platina) rivisitata dai nostri cuochi e proposta ad un pubblico internazionale quale quello del Festival o gli Incontri a Palazzo in collaborazione con la Federazione dei vini e dei sapori di Lombardia. Il 2014 vedrà le Strade del Gusto di Lombardia impegnate nel Salone del Gusto di Torino, validissima occasione di presentazione e promozione del Made in Cremona, e del suo territorio provinciale (Made in Crema).  

§  Incentivare iniziative di marketing compresa la predisposizione di offerte di accoglienza per aumentare le presenza nei centri urbani e rurali del territorio (city card, pacchetti turistici anche legati ad eventi di rilievo come Festa del Torrone…) rafforzando la collaborazione con i privati (associazioni di categoria, negozi storici..) e le agenzie di viaggio.

§  Sostenere i progetti integrati con le azioni dei PIA atte a valorizzare i piccoli comuni come quelle legate al PIA ISOLE E FORESTE per la zona dell’ADDA e/o del Lago Invisibile e le azioni del Sistema Po di Lombardia con il nuovo piano turistico del prossimo triennio che vede i territori delle 4 province(Pavia, Lodi, Cremona e Mantova) impegnati in temi importantissimi e innovativi in linea con EXPO 2015 dal turismo slow o turismo attivo con la lunga rete di percorsi ciclabili e la navigazione fluviale, al turismo religioso da sostenere dopo l’incontro europeo  del 2012 a Pavia con percorsi interregionali, al turismo enogastronomico con le eccellenze agroalimentari che fanno del Po di Lombardia una delle dispense più ricche della Regione. Non va poi dimenticato il turismo dei piccoli comuni con i borghi più belli d’Italia e le tradizioni culturali della civiltà contadina il tutto presentato con il linguaggio nuovo dei mezzi di comunicazione dalla app alla georefernazione dei percorsi scaricabili dai siti.

§  Monitorare le attività turistiche nonché le iniziative realizzate in stretta collaborazione con la CCIAA di Cremona sia relativamente ad eventi sia ad attività culturali (rilevazioni qualitative e customer in occasioni di eventi o manifestazioni fieristiche).

Expo 2015

La Provincia di Cremona, con la sottoscrizione del protocollo di intesa tra il Commissario Straordinario del Governo per Expo, Expo 2015 spa, il Comune e la Provincia di Milano del giugno 2010, è stata ritenuta il soggetto territoriale idoneo a favorire la partnership tra Expo 2015 SpA, le istituzioni pubbliche e i soggetti privati sul territorio cremonese per generare una serie di collaborazioni che si realizzeranno, su tematiche di interesse reciproco e legate al tema Expo 2015.
Al fine di esercitare al meglio il ruolo richiesto, la Giunta provinciale ha ritenuto opportuno attivare dei momenti di incontro e concertazione sul territorio, che hanno permesso, nella prima fase, la partecipazione attiva delle istituzioni pubbliche e delle associazioni rappresentative degli interessi economici, culturali, e sociali del territorio.

E’ stato costituito il Tavolo Territoriale di Coordinamento (TTC), che ha agito in forma ristretta e in forma allargata a livello provinciale, attraverso il quale si sono raccolte alcune progettualità espresse dal territorio in linea con i temi Expo. Le proposte che hanno dimostrato un elevato grado di fattibilità sia economica che progettuale sono state inviate in un primo tempo alla Società di gestione Expo 2015 nel mese di febbraio 2011 e, dopo un riesame e verifica sull’avanzamento dello stato progettuale, sono state inviate all’Ufficio del Commissario Generale di Expo presso la Regione Lombardia nello scorso mese di settembre 2012.

Un altro passaggio importante per la discussione e condivisione delle progettualità da proporre in sede Expo, è stata la nomina effettuata nell’ambito dei lavori del “Tavolo Lombardia per Expo” che nella seduta del 23/04/2012 ha costituito dei sotto tavoli tematici per gestire al meglio questioni e tematiche strategiche, assolutamente necessarie per garantire la piena ed adeguata realizzazione del grande evento Expo, oltre che per massimizzare le ricadute positive di questo evento su tutto il territorio. I “sottotavoli tematici” riguardano:
·         Sottotavolo “servizi essenziali”
- Servizi sanitari e disabilità
- Sicurezza
- Servii pubblici locali e ambiente
·         Sottotavolo “Attrattività del territorio”
·         Sottotavolo “Sistemi Informativi”
All’interno di questo percorso, nell’ambito del Sottotavolo “Attrattività del territorio”, sono stati individuati alcuni “filoni tematici” prioritari e di valenza strategica: attrattività turistica e ricettività; offerta culturale; sport e giovani; filiera agroalimentare; mercato del lavoro. Il sottotavolo “Attrattività del territorio” è l’unico tavolo che si è riunito delegando a Unioncamere Lombardia la regia e il coordinamento dei lavori attraverso le proprie Camere di Commercio insediate sul territorio.

Nel 2014 sarà quindi fondamentale il lavoro di concertazione e condivisione del tema che dovrà identificare e differenziare la proposta turistica del nostro territorio, intorno alla quale si dovranno innestare tutte le altre peculiarità ed eccellenze.

Il tavolo della Governance del Turismo, coordinato dalla Provincia di Cremona e rappresentato dalle principali istituzioni pubbliche e dalle Associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato del territorio, è stato individuato come lo strumento adeguato attraverso il quale condividere una proposta di strategia di marketing turistico da sottoporre al Tavolo di coordinamento regionale per EXPO. Il tema della musica e della  liuteria è da tutti ritenuto il filone sul quale lavorare per identificare il territorio, rafforzato dal riconoscimento Unesco recentemente ricevuto. La musica declinata in tutte le sue accezioni: dall’artigianato artistico liutario compreso quello organario, a tutta l’attività musicale che il territorio esprime. Lo sforzo sarà quello di innestare su questo filone le attrattività diffuse sul territorio e che lo caratterizzano fortemente come l’agroalimentare, la navigazione, la rete delle ciclovie.

L’obiettivo  è duplice, da una parte organizzare un programma ampio, complessivo ed integrato con le iniziative che hanno già preso forma e dall’altra raccogliere e mettere a sistema la ricchezza delle proposte progettuali del territori per massimizzare le opportunità connesse ad Expo 2015.

Non ultimo la sottoscrizione del protocollo per l’EXPO con Camera di Commercio e moltissimi altri enti locali, associazioni, università, ecc. costituisce un valido strumento per creare quella fondamentale sinergia per addivenire all’appuntamento del 2015 con una proposta unitaria e forte.

mercoledì 18 dicembre 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA - PARTECIPATE: Un grazie al Sindaco per aver copiato, nella delibera che razionalizza le società, quanto scritto dalla Lega nel 2011.

CREMA, 18 dicembre 2013 – Sul tema della semplificazione e razionalizzazione delle società partecipate, oggetto di una delibera all’O.d.G. del consiglio comunale di domani sera presentata dal Sindaco Stefania Bonaldi, la Lega Nord, dopo averla esaminata nel corso di una riunione della segreteria svoltasi nella serata di ieri, ne accoglie con favore il contenuto e ringrazia il Sindaco e la sua Giunta per aver fatti propri i contenuti programmatici che il movimento sostiene da diversi anni.

Prendiamo atto che gli appunti presi nel tempo si sono dimostrati utili. Avremmo gradito che si desse a Cesare quel che gli spetta, ma forse è chiedere troppo.

Pertanto la rappresentanza in consiglio esprimerà sulla delibera stessa un voto favorevole.

Sulla problematica inerente la riduzione e semplificazione del panorama delle società partecipate, la delibera è coerente con la linea della Lega Nord contenuta, come sottolineato in comunicati precedenti, nel documento programmatico presentato nel corso degli stati generali del 24 settembre 2011.

LEGA NORD | Sezione di Crema

sabato 30 novembre 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA - PARTECIPATE: finalmente a Crema si semplifica, come indicato dalla Lega Nord negli stati generali del 2011.

CREMA, 30 novembre 2013 – Sul tema della semplificazione e razionalizzazione delle società partecipate, oggetto di una prossima seduta della commissione di garanzia a Crema, avanzato dal Sindaco Bonaldi sulla stampa in questi giorni, la Segreteria Cittadina della Lega Nord accoglie con favore le buone intenzioni manifestate, seppur più per un obbligo di legge che per altro.

Sulla problematica inerente la riduzione e semplificazione del panorama delle società partecipate la linea della Lega Nord è stata ben delineata nel documento programmatico sul tema, presentato nel corso degli stati generali del 24 settembre del 2011, di cui si riporta di seguito uno dei paragrafi principali:

“In riferimento all’efficientazione della struttura di gruppo, si ritiene necessaria una riduzione delle società mediante l’integrazione tra SCRP S.p.A. e Cremasca Servizi S.r.l., previa valutazione degli impatti fiscali, e la chiusura delle società la cui ragion d’essere è venuta meno o la cui attività può essere aggregata ad altre maggiormente strategiche.

L’integrazione in un’unica società consentirebbe di accorciare il sistema di governance  responsabilizzando gli amministratori della Società Capogruppo e l’implementazione di una governance “modello holding”.

La soluzione prospettata, peraltro, garantirebbe una riduzione degli oneri di gestione e di amministrazione delle municipalizzate in questione.

Al fine di garantire la rappresentatività dell’intero territorio cremasco, evitando che il Comune di Crema, ottenendo una partecipazione di maggioranza assoluta nella holding, possa esercitare a pieno le prerogative connesse, si possono adottare opportuni sistemi che “depotenzino” la partecipazione di maggioranza.”

E’ con particolare soddisfazione verificare che su temi importati come la sicurezza, con l’intenzione di sostenere una vigilanza civica (leggasi ronde) e la semplificazione delle partecipate, l’amministrazione comunale la pensi, seppur in ritardo, come la Lega.

Auspichiamo che anche sulla vicenda moschea/musalla l’amministrazione di ravveda.

LEGA NORD | Sezione di Crema

domenica 3 novembre 2013

COMMERCIO | intervista sull'esito del 5° bando sui "distretti"

la mappa dei "Distretti del Commercio" in Provincia di Cremona
Intervista rilasciata ad un organo d'informazione locale.


Quasi 300.000 euro in arrivo ai Distretti del Commercio attivi sul territorio provinciale dopo la pubblicazione, da parte di Regione Lombardia, della graduatoria relativa al 5° bando fresca di stampa.
Beneficiari i distretti “urbani” di Cremona e Crema e quelli “diffusi”, vale a dire comprendenti più comuni, dei quali sono capofila Pandino e Casalmaggiore.
Un segnale importante in un momento di persistente crisi nel settore del commercio. Ne parliamo con l’Assessore Provinciale allo Sviluppo Economico Matteo Soccini.

Assessore Soccini l’esito dell’ultimo bando sui distretti ha premiato ancora una volta il territorio provinciale, non è la prima volta che questo accade?
Verissimo, il bando di cui abbiamo avuto l’esito pochi giorni orsono è infatti il 5° a valere sui distretti del commercio, ed in tutti i precedenti il territorio provinciale si è dimostrato attivo e propositivo riuscendo a ottenere nel tempo cifre considerevoli, parliamo ormai di 2.000.000 di euro.

Ha parlato di territorio, questo significa che gli attori non sono stati solo i comuni, ma più realtà?
Esatto, i distretti nascono dall'intuizione di Regione Lombardia di mettere attorno ad un tavolo comuni, associazioni di categoria non solo del commercio, ma anche dell’artigianato, la provincia e la camera di commercio. Difatti l’amministrazione provinciale è partner di tutti i 13 distretti operanti nel territorio.

Una presenza, quella del suo assessorato, anche propositiva stando alla natura dei progetti presentati nell'ultimo bando, focalizzati sull'avvicinamento ad EXPO 2015?
Certamente l’essere seduti nelle “cabine di regia” dei vari distretti ci ha permesso di dare un apporto ai progetti presentati che avessero un’ottica “provinciale” facendo comunicare il territorio e offrendo le sue bellezze e ricchezze nello spirito del “fare sistema”, spesso solo invocato ma che grazie all'apporto di tutti siamo riusciti a realizzare , ed le risorse arrivate ne sono una valida testimonianza.

A proposito di EXPO 2015, di cui lei ha la delega dal presidente Salini, il buon esito del bando può essere visto come segnale di fiducia verso l’esposizione?
Ritengo di si. I risultati ottenuti dai progetti presentati devono incoraggiare il territorio la lavorare unito verso questo grande appuntamento. Ed in quest’ottica la Provincia di Cremona è stato il primo ente pubblico a sottoscrivere, su mai proposta, il protocollo d’intesa elaborato con la Camera di Commercio. Un documento che mette nero su bianco l’impegno del territorio di lavorare unito e verso il quale l’apporto della Provincia non mancherà. A tal fine le riunioni in Regione Lombardia per tutto quanto riguarda il turismo proseguono ed il lavoro silenzioso ma efficace che stiamo mettendo in campo è costante.

Quindi a breve potremo porle altre domande sul tema?

A vostra disposizione…

lunedì 21 ottobre 2013

CREMA | ampliamento e pompa di benzina all'Ipercoop. intervista all'assessore provinciale Matteo Soccini.

Intervista rilasciata al sito www.inviatoquotidiano.it
CREMA - Una richiesta che continua a sollevare critiche e proteste. Coop Lombardia vuole realizzare un ampliamento di circa 3mila metri quadri dello spazio commerciale al Gran Rondò. Ma soprattutto vuole costruire un distributore di benzina. Una pompa bianca nei pressi dell'Ipercoop.
La Giunta Bonaldi ha esaminato la richiesta e l'ha inviata dopo un parere favorevole alla Commissione di piano. Qui però è scoppiata la bagarre con il consigliere di maggioranza Matteo Gramignoli che ha minacciato le dimissioni. Subito dopo sono stati i colleghi di centrodestra a sottolineare l'anomalia della situazione, evidenziando la spaccatura che ha attraversato la coalizione di centrosinistra. Al tempo stesso le associazioni di categoria hanno cominciato a far sentire la loro voce. Asvicom e Confcommercio hanno detto chiaramente che non erano d'accordo. Ma sentiamo che cosa ne pensa Matteo Soccini, assessore provinciale al Commercio in forza alla Lega Nord.
"Faccio una premessa. Il settore della distribuzione del carburante in Italia è già stato oggetto di riforme. Ma i provvedimenti il più delle volte sono andati a incidere sulle tasche dei gestori. E' bene distinguere. Un conto è la compagnia petrolifera e un conto è il singolo gestore. Che ci ricava ben poco...".
Quale è la situazione in città e nel territorio circostante?
"Abbiamo visto più chiusure che aperture dei distributori. La crisi del settore è nota. Questo è il quadro generale…".
I benzinai hanno già chiesto al sindaco Bonaldi di non autorizzare la nuova pompa di benzina. Che cosa ne pensa?
"Vedere che l'amministrazione è disposta a concedere alla grande distribuzione la possibilità di aprire una nuova pompa in un'area dove ne sono già presenti, e nel giro di poche centinaia di metri, preoccupa. Non c'è programmazione, ma soprattutto non c'è stato il coinvolgimento delle associazioni di categoria. Vuol dire favorire una realtà grande e potente a discapito dei piccoli operatori".
Che ricadute possono esserci?
"Parliamo a tutti gli effetti di piccole aziende. Non c'è solo il gestore con la sua famiglia ma anche gli altri collaboratori. Si perderebbero posti di lavoro, come hanno fatto notare le stesse associazioni di categoria, avendo la certezza di non crearne altrettanti".
La sorprende questo comportamento da parte dell'amministrazione di Crema?
"Il Partito Democratico ha manifestato più di una volta la sua contrarietà ai centri commerciali e all'espansione della grande distribuzione. Ma solo a parole. Nei fatti stiamo assistendo all'autorizzazione in sordina di un ampliamento di 3mila metri e a una nuova iniziativa in un settore fortemente colpito dalla crisi...".
Qual è il suo parere?
"E' noto che Regione Lombardia ha sospeso fino alla fine dell'anno la costruzione di nuovi centri commerciali o le espansioni di quelli esistenti. In questi mesi è in corso la revisione del testo unico del commercio. Giustamente la Giunta Maroni ha ritenuto non corretto agevolare la nascita di ipermercati mentre stanno per essere riscritte le regole della grande e piccola distribuzione, comprese le Coop e i negozi di vicinato. Credo che questo sia il modo idoneo per affrontare il problema".
Qual è il suo giudizio e che cosa si sente di dire al sindaco Bonaldi?
"La Giunta Bonaldi non fa che parlare di dialogo e partecipazione. Bene, che organizzi un tavolo dove possono parlare tutti. A partire dalle associazioni che tutelano gli interessi degli operatori in modo legittimo. Mi sembra che la Giunta non abbia fatto questo passaggio e continui a rifiutare un confronto vero con l'esterno, ragionando solo al proprio interno".
Ci sono sedi istituzionali dove ciò accade?
"Pensiamo ai distretti del commercio dove sono all'ordine del giorno le problematiche emerse dall'insediamento dei grandi centri commerciali. Gli ipermercati, nelle città di piccola o media grandezza come Crema o Cremona, dove sono stati costruiti alle porte dell'aggergato urbano, hanno provocato problemi. In entrambi i casi la presenza della Coop ha impattato duramente sul tessuto commerciale del centro cittadino. Una situazione evidente a tutti".
Lei è un amministratore. Come si sentirebbe se al posto della Bonaldi ci fosse lei?
"Proverei un grande imbarazzo. Non deve essere un esercente a scoprire dai giornali che cosa sta accadendo, ma deve essere l'amministrazione a informare. E' sbagliato il metodo seguito dal sindaco Bonaldi e dalla sua Giunta".
Che cosa è successo secondo lei e che cosa consiglia per uscire dall'empasse?
"A voler essere benevoli, si è trattato di una dimenticanza. A voler essere maligni, non può che venire in mente che fra Ipercoop, Partito Democratico e Giunta di centrosinistra ci possa essere un rapporto particolare. Ma le malignità le lascio alle persone che non hanno nulla da fare. Comunque, nulla è perduto. La Bonaldi può sempre alzare il telefono e chiamare le associazioni e i benzinai che oggi lamentano di non essere stati interpellati su un aspetto cruciale. Se operatori, dipendenti, famiglie sono in allarme, e lo sono perché nessuno ha avuto l'accortezza di informarli, è giusto intervenire, far vedere le carte, aprire le porte dell'aministrazione, agevolare il dialogo e il confronto". 

mercoledì 2 ottobre 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA - LOMBARDIA: La Lega Nord di Crema aderisce al Comitato per la Risoluzione 44 (CoLoR44) per il riconoscimento del principio di autodeterminazione della Lombardia.

CREMA, 2 ottobre 2013 – Nelle scorse settimane la Direzione Cittadina della Lega Nord ha deliberato l’adesione del Movimento al “Comitato per la Risoluzione 44”, avente come obiettivo il riconoscimento ai cittadini della Lombardia del diritto all’autodeterminazione.

Nel testo della risoluzione, dopo una lunga premessa che ricorda le numerose fonti del diritto internazionale che tutelano il principio di autodeterminazione dei popoli, s’impegna il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia ed il Presidente della Giunta regionale della Lombardia ad attivarsi, con ogni risorsa a disposizione del Consiglio regionale e della Giunta regionale, per avviare urgentemente con tutte le istituzioni dell’Unione europea e delle Nazioni Unite le relazioni istituzionali che garantiscano l’indizione della consultazione referendaria innanzi richiamata al fine di accertare la volontà del popolo lombardo in ordine alla propria autodeterminazione sino anche alla dichiarazione di indipendenza.

Un principio, quello all’autodeterminazione che in molte parti d’Europa, dalla Catalogna alla Scozia passando per il Veneto, è ogni giorno maggiormente riconosciuto.

Per marcare maggiormente il proprio sostegno alla Risoluzione è stata presentata all’attenzione del Consiglio Comunale di Crema una mozione che prevede, richiamandosi ai contenuti del documento del Comitato, di approvare la risoluzione promossa da CoLoR44, risoluzione per l’autodeterminazione del Popolo Lombardo da presentare al Consiglio Regionale della Lombardia, per avviare un percorso istituzionale atto a indire un referendum per l’indipendenza della Lombardia, sul modello dell’analoga risoluzione approvata dal Consiglio Regionale del Veneto.


Contestualmente si impegna il Consiglio Comunale del Comune Crema a farsi promotore della risoluzione presso tutti gli enti competenti e presso i cittadini stessi di Crema, auspicando, infine, che un tale impegno venga assunto da altri Consigli comunali per una battaglia di libertà che riguarda tutto il popolo Lombardo senza distinzioni di fede politica. 

LEGA NORD | Sezione di Crema

sabato 28 settembre 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA - RIFIUTI: La posizione della Sezione Cittadina della Lega. Un contributo al dibattito.

CREMA, 28 settembre 2013 – Nell'approssimarsi dell’inizio, in seno all'Amministrazione Provinciale di Cremona, dell’iter per la definizione del nuovo “piano provinciale dei rifiuti” ed alla luce del dibattito pubblico emerso durante gli ultimi mesi e sfociato in un incontro pubblico sul tema ospitato presso la Sala degli Ostaggi del Palazzo Comunale di Crema, la Sezione Cittadina della Lega Nord ritiene di esprimere, anche quale contributo di idee, la propria posizione politico/amministrativa sulla delicata tematica della gestione dei rifiuti.

La gestione dei rifiuti costituisce un’attività di evidente interesse pubblico e deve perciò essere regolata in modo da assicurare un’elevata protezione dell’ambiente e delle risorse naturali. La riduzione della quantità di rifiuti prodotti attraverso azioni di prevenzione e la promozione della raccolta differenziata e del riciclo rappresentano per il Movimento obiettivi prioritari in questo settore.

In relazione al principio “chi più ricicla meno paga”, la priorità deve essere quella di ridurre, per quanto possibile, il quantitativo di rifiuti in discarica attraverso la preliminare attuazione della suddivisione degli stessi all’atto della raccolta.
I Comuni giocano una partita importante nella disciplina del settore, potendo intervenire con appositi regolamenti i quali devono assicurare misure adeguate per la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione.

Non tutti i territori hanno affrontato l’aspetto gestionale dei rifiuti in maniera efficace ed adeguata, risultando notevolmente in ritardo rispetto alle mete prefissate. Da qui la battaglia portata avanti dalla Lega Nord per l’introduzione di specifiche disposizioni che prevedono sia sanzioni per quegli Enti locali che si dimostrino inadempienti,
per contro, devono essere sostenute misure premiali per quei Comuni che si comportano in modo virtuoso e corretto.

Gli Enti locali devono essere responsabilmente coinvolti nelle attività e nei processi di gestione dei rifiuti e contro l’abbandono indiscriminato degli stessi.
La raccolta differenziata e l’utilizzo di impianti in grado di “valorizzare” il rifiuto attraverso il recupero energetico, adottando le migliori tecnologie a garanzia dell’ambiente, rappresentano la strada da perseguire nel rispetto delle nostre comunità locali che devono poter essere indennizzate in caso di presenza di impianti particolarmente impattanti sul proprio territorio.

Ogni Regione deve essere in grado di rispondere a due importanti principi presenti anche nella legislazione comunitaria: il principio di prossimità”, concernente il trattamento dei rifiuti il più vicino possibile al luogo di origine e quello di “autosufficienza”, secondo il quale si deve raggiungere la massima autonomia riguardo allo smaltimento dei rifiuti prodotti sul proprio territorio, piuttosto che contare sull’esportazione degli stessi.
Dal punto di vista gestionale devono essere tutelate le eccellenze del NORD, rappresentate da società pubbliche virtuose, consentendo la possibilità degli affidamenti in house.

I nostri Sindaci e amministratori locali del NORD hanno il dovere di tutelare la propria comunità e vigilare affinché vi sia correttezza nelle procedure di gestione dei rifiuti, non si compiano attività illegali e, in virtù di tutto ciò, venga combattuto ogni eventuale indiscriminato e ingiustificato ingresso sul territorio di competenza di rifiuti di provenienza extraregionale.


In tema di tracciabilità dei rifiuti, l’introduzione di un nuovo meccanismo di controllo quale è il Sistri, non deve però determinare problemi in capo ai soggetti obbligati ad aderire al sistema; si deve evitare di penalizzare le categorie più deboli come gli artigiani, gli agricoltori e le piccole e medie imprese del NORD, sottoponendole ad adempimenti burocratici e costi insostenibili. 

LEGA NORD | Sezione di Crema

mercoledì 18 settembre 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD - MOSCHEA: Interrogazione sulle mancate risposte alla petizione.


CREMA, 18 settembre 2013Facendo seguito a quanto dichiarato nel corso della conferenza stampa organizzata lunedì 9 settembre per sottolineare le mancanze e obiezioni alla lettera con la quale in Sindaco Bonaldi aveva risposto alla petizione popolare contro l’insediamento di un centro culturale arabo in città, per mano del consigliere Torazzi, è stata depositata in consiglio comunale una interrogazione che chiede al Sindaco di specificare ulteriormente la sua risposta soprattutto in riferimento alla seconda richiesta formulata nella petizione, riguardante la possibilità di attuare quanto disposto dall'articolo 36 comma “f” dello Statuto Comunale, vale a dire la “realizzazione di ricerche e sondaggi presso i cittadini” sul tema oggetto della presente petizione.

Una possibilità, quella prevista dalla “magna charta” cremasca e richiamata nella petizione, che pur non essendo mai stata utilizzata fino ad oggi potrebbe sopperire, seppur parzialmente, all’impossibilità stante le norme nazionali di indire referendum tra la popolazione.

Difatti il principio da seguire in Italia, come già avviene in alcuni Paesi europei, dovrebbe essere quello di consultare la popolazione locale prima di dare il via libera a progetti di costruzione di moschee, musalle, minareti o strutture adibite ad ospitare i seguaci di Maometto.

Ad alzare gli scudi contro la realizzazione di luoghi di culto islamici, non solo a Crema, è come sempre solo la Lega Nord. Dopo la maxi-moschea di Ravenna - seconda in Italia per dimensioni - il Carroccio intende ora scongiurare la realizzazione di analoghi insediamenti, in particolare a Parma, dove il sindaco grillino Federico Pizzarotti ha già dato disponibilità a cedere gratuitamente un terreno all’associazione islamica locale.

Per introdurre la consultazione obbligatoria il deputato leghista Nicola Molteni - capogruppo in commissione Giustizia e già molto attivo nella battaglia contro la chiusura dei tribunali - rilancia la proposta di legge Cota-Gibelli, che prevede anche un registro per gli imam, bilanci trasparenti, niente fondi dall’estero, niente scuole islamiche, distanze minime di un chilometro da chiese e sinagoghe, culto solo in italiano. Un principio quest’ultimo richiamato pochi giorni orsono da Don Emilio Lingiardi sulla stampa locale.

LEGA NORD | Sezione di Crema