mercoledì 18 novembre 2009

Comunicato Stampa - SENTENZA SUL CROSIFISSO: Soccini (Lega), “La Lega difende il simbolo delle radici cristiane d'Europa.”

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CREMA, 18 settembre 2009 – In merito alla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, secondo la quale la presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce "una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni", interviene il Segretario Provinciale di Crema e consigliere comunale, Matteo Soccini.

“La Corte europea dei diritti dell'uomo, con questa sentenza, ha calpestato i nostri diritti, la nostra cultura, la nostra storia, le nostre tradizioni e i nostri valori. In ogni caso i crocifissi da noi resteranno sulle pareti delle nostre scuole, dove sono sempre stati, così come continueremo ad avere i presepi o a festeggiare il Natale, perché siamo orgogliosi di questi nostri simboli e del loro significato e perché fanno parte di ognuno di noi - afferma il Segretario leghista Matteo Soccini, che aggiunge - A casa nostra nessuno può imporci regole che sono contro la nostra storia e la nostra cultura nemmeno quegli organismi europei che dimostrano di essere sempre più distanti dal credo e dalla volontà dei nostri popoli. Per esprimere con forza la netta contrarietà a quanto affermato dalla corte europea in molti comuni sarà presentata una mozione per chiedere che le nostre amministrazioni si pronuncino chiaramente contro la sentenza”.
Nel pomeriggio di ieri la mozione, firmata dai consiglieri Soccini e Tosoni, è stata depositata in comune a Crema per essere posta all’ordine del giorno del consiglio comunale.

Prosegue l’esponente leghista: “La Lega Nord non è rimasta ferma a guardare e, come sempre è accaduto in tutti i precedenti casi analoghi, si attivata, fin da subito, per dare al popolo la possibilità di pronunciarsi e dire l'ultima parola sull'opportunità o meno di privarci di un simbolo importante quale il crocifisso. Pertanto ci siamo mobilitati immediatamente per dare il via ad una maxi raccolta firme a riguardo: portiamo in piazza i nostri gazebo e i nostri banchetti, diamo la parola al popolo e facciamo firmare tutti i cittadini per chiedere, attraverso una petizione popolare, di non rimuovere i crocifissi sui muri delle nostre scuole, dei nostri ospedali, dei nostri luoghi pubblici, dove sono sempre stati”.

domenica 15 novembre 2009

cave & discariche, facciamo chiarezza!

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in questa domenica autunnale, costretto a casa da qualche linea di febbre, mi sono detto... perchè non buttare giù due righe per rispondere a tutti quei politicanti che mi tirano in ballo su cave e discariche?

e allora eccomi qua a scrivere...

negli ultimi tempi diversi "prestigiosi" esponenti della sinistra e dintorni (i vari Alloni, Torchio, Guerrini, Bordo, ecc...) hanno aperto bocca su stampa ed in consigli vari (crema e cremona) per attaccare il sottoscritto sulla vicenda di Cappella Cantone, il tutto prendendo spunto da un mio post successivo all'approvazione in consiglio comunale a Crema di una mozione sull'argomento.

attaccano propagandando una mia, a loro dire presunta, incoerenza tra quanto scritto e accaduto dopo.
se una persona con un briciolo di onestà intellettuale andasse a rileggere il tutto, contestualizzando quanto scritto, ed analizzando gli accadimenti successivi non potrebbe non vedere con chiarezza come le condizioni per le quali avevo promessi le mie dimissioni da segretario provinciale della Lega non si siano affatto realizzate.

vediamo perchè...

1- la richiesta e validità di richiedere una normativa migliore in materia alla Regione Lombardia è stata fatta propria da tutta l'attuale maggioranza (Lega e Pdl) che governa la provincia in una mozione recentemente approvata (che potete trovare in un mio post di qualche giorno fà).

2 - l'avversità della Lega alla discarica di Cingia dé Botti è stata confermata e ridadita con un atto ufficiale della giunta provinciale (di cui faccio parte) che ha espresso parere negativo al progetto di una discarica di amianto in quella località.

3 - Cappella Cantone. anche in questo caso è bene fare chiarezza. all'epoca della mozione presentata prima in provincia e poi in consiglio comunale a Crema gli unici dati presenti sul quantitativo di amianto da smaltire in provincia di Cremona parlavano di una modica quantità (15.000 mc), che a fronte della possibilità di costruire due discariche a Cappella e Cingia con un potenziale ricettivo di quasi 600.000 mc apparivano (e appaniono ancora oggi) francamente eccessive! E su una aventualità di questo genere la Lega non si è mai detta favorevole.
Cosa è successo dopo, semplice, dall'ASL è emerso uno studio che stima una quantità da smaltire per il nostro terrotorio a circa 180.000 mc, un valore considerato da esperti al di sopra delle parti sottostimente il reale quantitativo da smaltire.
Con una montagna di amianto di questo genere, ed in totale coerenza col principio leghista dello smaltire il più possibile i rifiuti a casa nostra l'esigenza di una discarica in provincia si è reso necessario.
L'idea di scaricare i nostro rifiuti ad altri come vorrebbe la sinistra (affermazione fatta dal transfuga Biondi in consiglio provinciale), oltre che irresponsabile, e anche ben poco federalista.

Detto che la giunta ha posto su Cappella, oltre a tutta una serie di prescrizioni normative a tutela della popolazione, il limite di 260.000 mc come capacità ricettiva appare chiaro come il principio che la Lega Nord ed il sottoscritto hanno sempre sostenuto è pienamente rispettato.

Alla domanda perchè a Cappella e non in altro luogo? rispondo ricordando che ad oggi NESSUN comune della provincia si è detto favorevole a ricevere una discarica di amianto. Ben vengano proposte! A tal riguardo una colpa chiara e netta è a carico di coloro che hanno preceduto nell'amministrazione provinciale.
Se Cappella Cantone non andava bene avevano tutto il tempo per cercare un altro sito, ma non lo hanno fatto. Perchè? semplice... tentare di scaricare il problema sulla Regione Lombardia (che ha le sue colpe intendiamoci, prima tra tutte la non volonta di certi ambienti della giunta Formigoni a voler riformare la normativa...) e sfruttare la vicenda in campagna elettorale.

Ogni tanto lorsognori attaccano la Lega accusandoci di aver fatto solo campagna elettorale su questi temi... da quale pulpito! proprio loro che non potendo fare campagna sulle cose fatte (l'unica opera di pregio della giunta Torchio è il disastro APIC!!!) hanno cercato in ogni modo di sfruttare la vicenda di Cappella e Cingia.

In ultimo due parole sulle cosidetta "vetrificazione" dell'amianto.
Su una alternativa di questo genere la giunta e la maggioranza in consiglio provinciale si sono dette favorevolo a sostenere un progetto industriale serio e fattibile. E' chiaro che un impanto del genere, nel quale inertizzare amianto ad un costo inferiore a conferimento in discarica, potrebbe per le leggi del "mercato" a rendere non conveniente economicamente l'apertura di una discarica.
Si arriverà a questo risultato? Forse... sempre che i soliti "politicanti" non tentino di politicizzare la vicenda dimostrando per una volta di essere interessati al bene del territorio e non solo al loro (a vedere i risultati postumi decisamente mediocri) tornaconto elettorale.

lunedì 9 novembre 2009

Ich bin ein Berliner!

« Ci sono molte persone al mondo che non comprendono, o non sanno, quale sia il grande problema tra il mondo libero e il mondo comunista. Fateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che il comunismo è l'onda del futuro. Fateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che, in Europa e da altre parti, possiamo lavorare con i comunisti. Fateli venire a Berlino! E ci sono anche quei pochi che dicono che è vero che il comunismo è un sistema maligno, ma ci permette di fare progressi economici. Lasst sie nach Berlin kommen! Fateli venire a Berlino! [...] Tutti gli uomini liberi, ovunque essi vivano, sono cittadini di Berlino, e quindi, come uomo libero, sono orgoglioso di dire: Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese, NdT). »

John Fitgerald Kennedy
Berlino, 15 giugno 1963


« L’obiettivo del muro: evitare che il popolo della Germania socialista potesse scappare nel mondo normale. Il muro fu costantemente perfezionato e rinforzato, trasformato da un normale muro in un sistema insormontabile di ostacoli, trappole, segnali elaborati, bunker, torri di guardia, tetraedri anti carro e armi a sparo automatico che uccidevano i fuggitivi senza bisogno di intervento da parte delle guardie di confine.Ma più lavoro, ingegnosità, denaro e acciaio i comunisti mettevano per migliorare il muro, più chiaro diventava un concetto: gli esseri umani possono essere mantenuti in una società comunista solo con costruzioni impenetrabili, filo spinato, cani e sparandogli alle spalle. Il muro significava che il sistema che i comunisti avevano costruito non attraeva ma repelleva. »

Viktor Suvorov
L'ombra della Vittoria

lunedì 2 novembre 2009

Commercio: dalla Regione in arrivo 1.400mila euro per i piccoli Comuni della provincia di Cremona

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io sono il penulntimo a partire da sinistra...


Un grande risultato per la provincia di Cremona, un’occasione di rilancio per il commercio locale e per lo sviluppo economico dei piccoli Comuni. Dopo il grande successo dell’iniziativa “Distretti diffusi del commercio”, con quasi 800mila euro di finanziamento da Regione Lombardia, arriva ora lo straordinario risultato del Bando per i finanziamenti ai piccoli Comuni non montani.
La provincia di Cremona è stata una delle province lombarde più virtuose, e grazia all’azione congiunta tra Amministrazione provinciale, Ascom e Regione Lombardia i piccoli Comuni del nostro territorio potranno usufruire di un finanziamento di ben 1.392.000 euro, andando così ad assorbire il 93% delle risorse messe a disposizione dalla Regione.
«Ancora un grande passo avanti per lo sviluppo del nostro territorio, favorito dal dialogo istituzionale tra la nostra amministrazione e Regione Lombardia» ha commentato il presidente della Provincia Massimiliano Salini. «Come già abbiamo avuto modo di sottolineare a riguardo dei Distretti diffusi del commercio, queste occasioni date dall’assessorato al Commercio, Fiere e Mercati della Regione possono costituire una delle leve principali per rilanciare la vitalità dei paesi del nostro territorio. I piccoli negozi e i luoghi pubblici come le piazze (la cui valorizzazione è in parte prevista da questi progetti) possono tornare ad essere punti di incontro tra la gente, veri luoghi di socializzazione. Non si tratta solo di un grande risultato in termini economici, ma anche un evento con una sua portata culturale».
«Mi unisco alla soddisfazione espressa dal presidente», ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico Matteo Soccini. «Fa piacere riconoscere che a fronte di un’offerta data da Regione Lombardia i commercianti e il territorio sia stato capace di risponde prontamente, così come già fatto con bandi precedenti. Questo dimostra che il commercio nella nostra provincia è vitale, ed è in grado di recepire gli aiuti che arrivano dai diversi livelli istituzionali, come Provincia e Regione».
Grande soddisfazione ha espresso anche il presidente dell’Ascom Claudio Pugnoli: «La nostra associazione ha veramente fatto squadra con l’amministrazione provinciale ed è riuscita a ottenere un risultato che giudico straordinario. Per questo voglio ringraziare tutti i Comuni che hanno dimostrato grande capacità nello sfruttare questa occasione. E poi un grazie al presidente della Provincia Salini, che ha fatto una grande azione presso Regione Lombardia, e un grazie tutto particolare al vicepresidente dell’Ascom Claudio Vaccari che ha lavorato alacremente a questi progetti».
Le tipologie di progetti riguardano, per gli enti locali, gli interventi per qualificare gli spazi pertinenti le aree commerciali (illuminazione, piste ciclabili, verde pubblico, viabilità pedonale), la riqualificazione di edifici di proprietà pubblica da destinare a esercizi commerciali (compresi i pubblici esercizi), l'istituzione o l'ampliamento di aree di mercato, l'acquisto di attrezzature e impianti per eventi e manifestazioni, l'abbattimento delle barriere architettoniche in spazi e edifici pubblici o a uso pubblico, funzionali alle attività commerciali.
Per le imprese, invece, è previsto un contributo per la ristrutturazione di locali e magazzini (vetrine, facciate, pavimentazione), per l'acquisto di impianti per la sicurezza (sistemi di videosorveglianza, anti-intrusione e vetrine blindate) e l'avvio di negozi polifunzionali.

sabato 31 ottobre 2009

SAMAIN la festa celtica del primo novembre

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un pò di cultura e tradizione...

Samain è, al primo novembre, la festa irlandese più menzionata nelle opere mitologiche ed epiche, quella che più ha interessato o intrigato gli eruditi. E’ in effetti, il momento in cui gli uomini hanno accesso all’Altro Mondo perché l’eternità del sìd penetra il tempo e ne sospende il corso.
E’ una festa di chiusura dell’anno trascorso e di apertura dell’anno che sta per arrivare. Il tempo di Samain e quello del sìd brevemente si confondono con quello dell’umanità. Gli uomini, per qualche giorno, hanno accesso al mondo degli dei senza incorrere nell’oltraggio o nel sacrilegio.
Il problema del posizionamento di Samain nel calendario non si pone. Non può porsi: a Samain, talvolta nevica e a chiunque abbia un barlume di sospetto, nel racconto la morte di Muirchertach si mettono i puntini sulle i:
“Sin poteva raggirare lo spirito del re e si poneva tra lui e gli insegnamenti dei chierici. Quella notte essa gli fece (al re e al suo seguito) bere del vino druidico. Fu alla settima notte che Sin fece la sua magia, esattamente la notta di martedì dopo Samain. Quando le truppe furono ebbre, si percepì un grande alito di vento. “E’ il sospiro di una notte d’inverno” disse il re. E Sin disse allora:

"Sono il vento rude
Figlio di nobili brillanti
Vento d’Inverno è il mio nome
Ovunque e allo stesso tempo
Sospiro e Vento
Notte d’Inverno allora,
tu hai detto in verità
che la tua fine è venuta da là.”

TUTTI CON PADANIX!

sul sito della Fondazione FareFuturo (quella per intenderci dell'ex camerata Gianfranco Fini...) è apparso un articolo alquanto ridicolo di cui pubblico un piccolissimo estratto:

"il villaggio gallo di Asterix e Obelix, da sempre elevato a modello di resistenza all’omologazione, è piuttosto l’esempio di una cultura identitaria stantìa, il simbolo di una difesa della tradizione a oltranza e fine a se stessa, il monumento alla paura del nuovo e del diverso. Altro che eroici resistenti, custodi di una purezza antica. I Galli che resistono all’avanzata di Cesare sono conservatori, nel senso più deleterio del termine, sono oltranzisti localisti, nemici a prescindere dello “straniero” e di ogni forma di melange culturale. Diciamolo pure senza problemi: sono leghisti."

Dopo aver letto questa lucidissima analisi di questa arguta fondazione che sarebbe il caso di ridenominare FottiFuturo non resta che dichiararsi tutti ASTERIXIANI!!!
Nulla di cui meravigliarsi però... che il Gianfranco ed i suoi accoliti abbiano preso una strada lontanissima dal buonsenso e dal comune sentire del popolo lo si capisce ogni volta che "sparano" le loro proposte come il voto agli immigrati, propagandano il loro immigrazionismo e ovviamente quando se la prendono con chi il popolo e le sue esigenze le sente davvero... la Lega!?!?!

Molto più che contadini scesi a valle – Il che è tutto molto bello e molto interessante, se non fosse che – magari – si tralasciano alcuni fattori. Certo, l’Impero romano è stato un modello straordinario di civiltà, finché non è finito vittima del suo steso multiculturalismo, smarrendo la propria identità – anche autoritaria – di imperium e finendo per l’essere travolto da se stesso, prima che dalle invasioni barbariche, capaci poi di ricostruire nuove tradizioni come quella dei Longobardi, per anni considerati semplici contadini scesi valle e invece rivalutati negli ultimi anni.
E poi siamo sicuri che i galli Asterix ed Obelix siano rappresentanti di “un’enclave tradizionalista” che odia il progresso e la contaminazione con ciò che sta fuori dal villaggio, per partito preso. Domenica Naso gioca addirittura la carta Tav: “Asterix vede un acquedotto romano, oggi come allora esempio magnifico di architettura e ingegneria, ed esclama: ‘Sono pazzi questi romani. Stanno rovinando le nostre valli’. È la versione fumettistica del No Tav, del not in my back yard”. Strano, perché i leghisti vorrebbero tanto che certe faraoniche opere in programma lungo la penisola, vengano sacrificati al momento per costruire la Bre-Be-Mi, la Pedemontana, oltre che per sistemare tangenziali ormai sopraffatte dal traffico. E in un passaggio finisce addirittura per paragonarli ai nazisti che non sopportavano il jazz perché suonato dai neri.
La nuova Europa – Eppure questi Galli, la cui vita è “intrisa di tradizionalismo e di totale chiusura nei confronti dell’innovazione”, non erano una popolazione monoculturale, ma vissuta in diverse regioni dell’Europa. Certo sulla base di una tradizione culturale comune (altrimenti che tradizione culturale sarebbe?), ma che si è contaminata oltre che con quella romana, anche con quella celtica, sassone, ligure, veneta ed etrusca: guarda caso, gente che pare abbia a che fare con la storia d’Italia. E prima che Cesare arrivasse dalle loro parti esportando il latino, utilizzavano l’alfabeto greco nelle sfere di comando. Dalla Gallia Aquitania è nato il regno dei Franchi, origine di un nuovo corso della storia politica e cristiana dell’Europa.
Insomma, non è forse troppo per una popolazione che magari avrebbe visto di cattivo occhio la destra “di Marinetti, dello slancio impavido e quasi un po’ sconsiderato verso il futuro”? Sì, ma a FareFuturo ormai sono troppo abituati a dire “questo sì e questo no” che forse non ci hanno fatto caso.

Una domanda mi sorge spontanea.
sui giornali nazionali si legge spesso dell'esistenza dei cosiddetti "finiani", intendendo con questo termine parlamentari, persone di cultura (sic!), ecc, ecc.
Ma nel nostro territorio... Crema, Cremona... ci sono???

Chi mai può avere il coraggio di seguire una politica come quella del Gianfranco così lontana dai valori e dal credo del popolo di "destra"???