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martedì 10 settembre 2013

MOSCHEA & MUSALLA | la replica alla lettera che risponde alla petizione...

Di seguito il comunicato contenente le osservazioni che ho fatto ieri mattina in conferenza stampa rispetto alla lettera di risposta del Sindaco Bonaldi alle richieste contenute nella petizione contro l'insediamento di un centro islamico in città, depositata a fine maggio.


COMUNICATO STAMPA



“MOSCHEA: Dal Sindaco una risposta burocratica e parziale alle richieste contenute nella petizione”.

CREMA, 9 settembre 2013 – Stamane si è svolta, presso la sede della Lega Nord a Crema, una conferenza stampa nel corso della quale gli esponenti locali del carroccio hanno replicato alla lettera (riportata in fondo al post) con la quale il Sindaco Stefania Bonaldi ha risposto alle richieste formulate nella petizione popolare contro l’ipotesi di insediamento di un centro culturale arabo in città.

In apertura il presentatore della petizione, Matteo Soccini, ha espresso un ringraziamento per la risposta, seppur parziale, arrivata in ritardo di un mese, dopo un sollecito a mezzo stampa avvenuto a fine luglio.
Successivamente ha illustrato in maniera puntuale una serie di considerazioni e obiezioni alla risposta del sindaco che si riportano:

  • Il Sindaco non ha risposto sulla richiesta di attuare l'art 36 dello statuto che prevede ricerche e sondaggi tra a popolazione su determinati temi. La sinistra che sempre parla di coinvolgimento dei cittadini e democrazia diretta non vuole attuare quanto previsto dalla “magna charta” della comunità cremasca? Perché?

  • La risposta inviata è fin troppo “burocratica” e nel contempo elude la questione reale dell'impatto sociale in città di una struttura del genere.

  • Parla di moschea, negando che si tratterà di una struttura del genere ma la petizione parla di "qualsiasi forma di luogo di culto" afferente l’Islam.

  • Minimizza parlando di “musalla” al posto di moschea ma le ricordiamo che nel suo intervento al convegno organizzato dalla Lega a fine maggio Magdi Allam aveva ben spiegato come siano la stessa cosa (cambia solo la “capienza”). Questo battere il chiodo sul negare la natura di moschea significa che se le chiedessero di costruirne una vera e propria allora direbbe no?

  • Finalmente, per la prima volta, ammette come esista un problema di conoscenza e possibile pericolosità di coloro che gestiscono questi luoghi, citando esplicitamente come soggetto radicale, nella sua accezione negativa, l’UCOII (Unione delle Comunità Islamiche in Italia)

  • Prendiamo atto della volontà di rilanciare la proposta di una convenzione (idea nata dal Pdl) che riteniamo non sia via percorribile in assenza di un concordato tra lo stato italiano e l’islam (vuole sostituirsi a Roma?)

  • Se anche dovesse arrivare a sottoscrivere tale convenzione come pensa di farla rispettare se non ritiene di avere i poteri di contrastare gli accattoni che picchiano i nostri vecchi in pieno centro?

  • In ultimo nella risposta di esprime la volontà di promuovere una immagine positiva dell'islam. Un punto sul quale ricordiamo che il comune è una istituzione laica e tra i suoi compiti amministrativi non figura quello di "promoter religioso".

In chiusura ha preso la parola il Segretario Cittadino Dino Losa che ha parlato delle prossime mosse della Lega sul tema.

“Innanzitutto presenteremo a breve un’interrogazione, come previsto dall’articolo 35 dello statuto, perché delle richieste presenti nella petizione se ne parli direttamente in consiglio comunale, soprattutto per avere una risposta alla richiesta di ascoltare dimettente i cittadini.
Inoltre manterremo alta l’attenzione sulla questione affinché i cremaschi siano sempre informati sulle azioni compiute dall’amministrazione comunale.”

ecco la risposta inviata dal Sindaco (cliccando sull'immagine dovrebbe divenire leggibile...)



mercoledì 31 luglio 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA: MOSCHEA, dal Sindaco Stefania Bonaldi nessuna risposta alla petizione popolare. Dimenticanza o disinteresse?

Crema, 31 luglio 2013 – Lo scorso 27 maggio, presso l’Ufficio Relazione con il Pubblico, era stata depositata, da parte del responsabile organizzativo Matteo Soccini, la petizione popolare riguardante il possibile insediamento sul territorio comunale di un centro culturale arabo.

Un documento, corredato dalle firme di diverse centinaia di cittadini cremaschi, nel quale si chiedeva al Sindaco ed alla Giunta Comunale a non adottare, in assenza di quanto osservato in precedenza, atti amministrativi tali da consentire l’insediamento di “Centri Culturali”, “Moschee” ed altri “Luoghi di Culto”, afferenti alla religione musulmana e invitava l’amministrazione a valutare concretamente la possibilità di attuare quanto disposto dall’articolo 36 comma “f” dello Statuto Comunale, vale a dire la “realizzazione di ricerche e sondaggi presso i cittadini” sul tema oggetto della petizione.

Ad oltre due mesi dal deposito della petizione, ed in palese contrasto con quanto previsto dall’articolo 35 dello Statuto Comunale di seguito riportato, il Sindaco deve ancora fornire una risposta scritta all’oggetto della petizione stessa. Ci auguriamo che il ritardo sia dovuto ad una semplice dimenticanza e che una risposta possa pervenire a brevissimo.

Non vorremmo invece che il mancato rispetto dei tempi sia il segno di un “disinteresse” nei confronti delle centinaia di cittadini che hanno posto la loro firma in calce al documento, i quali meritano, unitamente a tutta la cittadinanza, una risposta ufficiale da parte dell’amministrazione comunale su un tema di particolare rilevanza quale il prospettato insediamento di un centro culturale, moschea o musalla in città; la cui localizzazione nell’area dell’ex-Voltana era stata prima prospettata dal Sindaco Bonaldi in un’intervista del 23 maggio e poi smentita solo una settimana dopo, sempre tramite un’intervista del 31 maggio.

LEGA NORD | Sezione di Crema

venerdì 24 maggio 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD: Dall'incontro pubblico con l’On. Magdi ALLAM un chiaro no all'apertura della moschea (o musalla) in Via Milano.

CREMA, 24 maggio 2013 – Si è svolto nella serata di ieri, nella cornice di una Sala dei Ricevimenti gremita, l’incontro sul tema “ISLAM e MOSCHEA, organizzato dalla locale sezione della Lega Nord, che ha visto come ospite principale l’europarlamentare Magdi Cristiano ALLAM.
Una serata ricca di spunti e spiegazioni che hanno profondamente interessato il folto pubblico presente per ascoltare un vero “esperto” della materia.

Nei suoi interventi, oltre a raccontare esperienze professionali e privare, l’On. ALLAM ha spaziato dalla realtà locale dove sull’intenzione dell’amministrazione Bonaldi di concedere spazi per un luogo di culto islamico ha affermato: Il sindaco sbaglia ad autorizzare la moschea e lo fa unicamente perché non conosce il significato dell'Islam, del Corano e della biografia di Maometto. Se si prendesse la briga di un serio approfondimento dei contenuti capirebbe che l'Islam più che una religione è un'ideologia.
Un pensiero totalizzante che impone la violenza e il sopruso, il non rispetto dei cristiani e degli ebrei, oltre a considerare la donna come essere inferiore.
Una non separazione fra elemento religioso e governo che porta come inevitabile conseguenza l'eliminazione dell'aspetto laico della società. Non esiste un Islam moderato, ma solo singoli musulmani moderati”.

Sulla questione della reale denominazione della struttura ipotizzata a Crema, moschea o musalla, l’ex vicedirettore del Corriere della Sera è stato molto netto: “Innanzitutto è bene specificare che in entrambi i casi si tratta di sale di preghiera tra le quali non esiste differenza, se non per le dimensioni essendo la seconda semplicemente di dimensioni più ridotte”.

Non sono mancati riferimenti ai recenti fatti di cronaca, in particolare sull’episodio di violenza avvenuto per le strade di Londra, con protagonisti due estremisti islamici, ALLAM ha rimarcato come: Chi ha decapitato ieri il soldato britannico ha emulato Maometto che ha dato esempio su come ci si deve comportare con i nemici dell'islam”.

La serata, terminata con un lungo applauso di stima e riconoscenza nei confronti dell’On. ALLAM, ha visto l’annuncio da parte degli esponenti della Lega Nord del prossimo deposito ufficiale, nella giornata di lunedì 27 maggio, della petizione popolare contro l’ipotesi dell’insediamento in città di un centro culturale, moschea o altro luogo di culto afferente l’islam.


LEGA NORD | Sezione di Crema

lunedì 15 aprile 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD: Sulla moschea con il sole di primavera la Bonaldi dirada, ma non troppo, la nebbia con cui ha gestito la questione

CREMA, 15 aprile 2013 – Come troppo spesso accade anche stamane abbiamo appreso dalla stampa locale, e non attraverso i canali istituzionali, l’evoluzione del procedimento relativo alla richiesta di insediamento di un centro islamico (o moschea come riportato dai titoli) nella nostra città.
 
Forse ispirata dal sole di primavera il sindaco Bonaldi ha deciso di diradare, ma non del tutto, la nebbia con la quale ha avvolto tutta la vicenda in questi mesi.

Mesi nei quali, oltre ad arrampicarsi sugli specchi per negare la reale natura della struttura (moschea, centro islamico o musalla?), nessuna informazione ufficiale è pervenuta all’organo rappresentativo della comunità cittadina, il consiglio comunale.

Le uniche notizie fornite sono arrivate in risposta ad una specifica interrogazione, discussa ovviamente per pura coincidenza dopo le ultime elezioni.

Apprendiamo come l’area individuata sia situata lungo Via Milano a Ombriano, in luogo non meglio precisato in onore alla trasparenza, ma comunque lontano dalle abitazioni, informa il sindaco confermando quello che la Lega sostiene da tempo relativamente alle problematiche di convivenza con tali strutture.

Sul tema la posizione della Lega Nord è sempre stata, e lo sarà con ancora più forza, di totale contrarietà all’insediamento di moschee e centri islamici per motivazioni che abbiamo già rimarcato nei mesi passati.

Un’opposizione al progetto le cui modalità di contrasto saranno oggetto della riunione della direzione cittadina in programma per la serata di martedì 16 aprile.
 
LEGA NORD | Sezione di Crema

lunedì 18 febbraio 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD: AI GAZEBO TANTE FIRME PER LA PETIZIONE SUL CENTRO ISLAMICO E UNA SOLA DOMANDA. Perché il sindaco Bonaldi non svela il segreto?

CREMA, 18 febbraio 2013 – Fine settimana appena trascorso la Lega Nord di Crema è nuovamente scesa in piazza con i suoi gazebo per incontrare, informare e ascoltare i cittadini.

Oltre all’interesse e apprezzamento per la candidatura di Roberto MARONI alla carica di Presidente della Regione Lombardia un tema, più a carattere locale, aleggiava nell’aria. Si tratta della possibilità di insediamento di un “centro culturale islamico” in città sostenuta con forza dall’amministrazione comunale.

Un’ipotesi da subito concretamente contrastata dalla Lega Nord che ha messo in campo una raccolta firme a sostegno di una petizione popolare per “smuovere” la giunta comunale e avere chiarezza su tale progetto.

Una chiarezza e trasparenza spazzate via dalle dichiarazioni del sindaco Bonaldi che ritiene di non dover informare sulla possibile del centro, trincerandosi dietro un incomprensibile “segreto”.

Proprio su questo “segreto” numerosi cittadini hanno discusso con stupore e incredulità prima di apporre con maggiore convinzione le loro firme in calce alla petizione.

Sempre le stesse domande i militanti leghisti hanno ascoltato levarsi dalla città nel fine settimana: “Ma veramente la Bonaldi ha deciso dove permettete la costruzione del centro islamico? Perché tutto questo deve restare un segreto?”
 
LEGA NORD | Sezione di Crema

venerdì 15 febbraio 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD: Sulla MOSCHEA colpevole silenzio della Bonaldi e del PD. Ne discutono in giunta e non informano i cittadini.

CREMA, 15 febbraio 2013 - L’amministrazione che fa della trasparenza e delle newsletter il proprio cavallo di battaglia si dimentica di dire ai cittadini che proseguono gli iter per favorire l’insediamento di un centro di preghiera islamico in città.

Poco più di una decina di giorni fa nel corso di una giunta comunale, infatti, è passata una “informativa” con cui si rendeva noto all’esecutivo comunale della disponibilità di un’area da concedere alla comunità islamica. 
 
Un’area che, secondo le nostre fonti, dovrebbe essere messa a disposizione da un privato, a fronte di una permuta e che necessita di un cambio di destinazione d’uso di competenza del consiglio comunale. 
Il sindaco Bonaldi ha più volte ribadito la propria disponibilità ad attivare un dialogo tra la comunità islamica, alcuni soggetti privati e l’amministrazione stessa, al fine di favorire un passaggio come questo.
 
Eccolo servito. Nel più totale silenzio 

Solo una ”informativa” di giunta che, per il momento, non lascia traccia.

La campagna elettorale è in corso e il sindaco Bonaldi per non far pagare al Partito Democratico e ai suoi candidati (primo tra tutti Agostino Alloni) il peso di una scelta ampiamente contestata dai cittadini, preferisce non parlarne.

Noi invece riteniamo di farlo chiedendo al sindaco Bonaldi e al Partito Democratico di uscire allo scoperto.

E’ vero che la Moschea si farà? E , soprattutto, dove?

I cittadini cremaschi meritano risposte. ADESSO!!!

LEGA NORD | Sezione di Crema

venerdì 26 ottobre 2012

Comunicato Stampa | LEGA NORD: petizione sulla richiesta di apertura di un centro culturale arabo

CREMA, 26 ottobre 2012 - La segreteria cittadina della Lega Nord di Crema, a fronte delle numerose richieste pervenute dalla cittadinanza, ha deciso di mobilitarsi per dare il via ad una petizione popolare, rivolta al Sindaco di Crema Stefania Bonaldi, sul tema della richiesta di apertura di una “centro culturale arabo”.

Nel dispositivo finale della petizione i cittadini cremaschi che la sottoscriveranno chiedono al sindaco ed alla giunta di non adottare atti amministrativi tali da consentire l’insediamento di “Centri Culturali”, “Moschee” ed altri “Luoghi di Culto”, afferenti alla religione musulmana, nonché di valutare concretamente la possibilità di attuare quanto disposto dall’articolo 36 comma “f” dello Statuto Comunale, vale a dire la “realizzazione di ricerche e sondaggi presso i cittadini” sul tema oggetto della petizione.

In un panorama politico cittadino che vede la sinistra di Pd, Sel e Rifondazione schierata a favore della concessione di un’area pubblica per la costruzione del centro (con annesso luogo di culto) ed un Pdl favorevole, salvo la sottoscrizione di patti d’onore privi di un fondamento giuridico all’interno della normativa nazionale in materia, l’unica forza politica chiaramente contraria al proliferare di centri islamici e moschee si dimostra essere ancora una volta la Lega Nord. 

I primi appuntamenti nei quali sarà possibile sottoscrivere la petizione saranno i gazebo organizzati questo fine settimana dal Movimento Giovani Padani “Bagai dal Cremasc” nelle giornate di sabato 27 e domenica 28, dalle 15 alle 19, lungo Via XX Settembre.

I cittadini che volessero contribuire alla raccolta firme possono altresì richiederei i moduli scrivendo una mail all’indirizzo
leganordcrema@gmail.com

Ai gazebo sarà inoltre possibile sottoscrivere i tre progetti di legge di iniziativa popolare (su IMU, tasse ed Euro) che hanno riscosso un grande successo nello scorso fine settimana. 

LEGA NORD | Sezione di Crema

venerdì 19 ottobre 2012

Comunicato Stampa | LEGA NORD: centro islamico - domande al sindaco

CREMA, 19 ottobre 2012 - Leggiamo le dichiarazioni del Sindaco Stefania Bonaldi, riferite al centro culturale arabo, con interesse e la soddisfazione di coloro che per primi hanno evidenziato la necessità di intraprendere un percorso differente rispetto alla mera discussione in una Commissione Comunale della richiesta di identificazione di un area atta all'insediamento.

Abbiamo inoltre accolto con interesse le proposte e le argomentazioni del consigliere Ancorotti che non potremo valutare in sede istituzionale in assenza di una norma di legge che regolamenti la materia, anche se avremmo maggiormente apprezzato che fosse l'amministrazione comunale, prima di porre l'argomento all'ordine del giorno, a riflettere sulla necessaria tutela delle identità culturali esistenti.

La Lega Nord, rappresentando i cittadini cremaschi, non può accontentarsi di patti d'onore o promesse di moralità, ma ha l'obbligo di muoversi nell'ambito di un chiaro quadro normativo.
Fatte le doverose premesse, sottolineiamo che le dichiarazioni del Sindaco ci pongono alcuni interrogativi che riteniamo doveroso siano oggetto di chiara ed esaustiva risposta che liberi il campo da qualsiasi dubbio sulla condotta dell'amministrazione:
  1. La precisazione lessicale, a cui accenna il sindaco, si è resa doverosa a seguito della reazione dei cittadini e dei movimenti politici?
  2. Quali sono i motivi dello sfratto della comunità islamica dall'appartamento di via Mazzini? Sono morosi? Infastidiscono il vicinato?
  3. Quali gli impegni per una civile convivenza, per la partecipazione alla vita civica della comunità, per opportuni percorsi di integrazione che si intende richiedere, in quale schema legislativo, si vogliono incardinare?
  4. In considerazione del fatto che la candidata di religione islamica presente nella lista del PD ci risulta essere la moglie del presidente della comunità islamica, nonché già portavoce della stessa, la tempestività dell'ordine del giorno della Commissione Ambiente e Territorio onora una promessa celata in campagna elettorale?
LEGA NORD | Sezione di Crema

mercoledì 10 ottobre 2012

Comunicato Stampa | LEGA NORD: no all’apertura di un centro islamico.

CREMA, 10 ottobre 2012 – Nella seduta di mercoledì 10 ottobre, in Commissione ambiente e territorio del comune di Crema, sarà posta all’attenzione dei consiglieri la richiesta di insediamento di un “Centro Culturale Arabo”.
 
La Lega Nord di Crema, che nella passata amministrazione si è fermamente opposta alla discussione di tali richieste, intende ribadire la propria posizione di ferma contrarietà all’insediamento, sul territorio cittadino, di qualsivoglia struttura del genere (moschea o centro islamico), la cui natura e finalità suscitano, per esperienze passate agli onori della cronaca, particolare preoccupazione per fatti violenti e criminosi, quali Milano – viale Jenner e via Quaranta o Cremona – via Massarotti.
 
La ferma opposizione del movimento all’apertura di tali centri ha diverse motivazioni:
  • non esistono accordi tra lo Stato Italiano e l’Islam (sunnita o sciita) che ne regolino i rapporti civili e sociali, come avviene per le altre confessioni religiose (portiamo ad esempio i rapporti con la Comunità Ebraica);
  • l’assenza di una regolamentazione sui luoghi di culto della religione musulmana è la dimostrazione oggettiva di una difficoltà ad instaurare rapporti corretti dovuti alla assenza di un “interlocutore” certo sul versante della pratica della religione islamica;
  • la presenza in diversi territori di luoghi di culto e centri culturali fuori da qualsiasi controllo e verifica.
Manifestiamo preoccupazione per il fatto che la Giunta Bonaldi ritenga di interesse prioritario l’individuazione di un’area in cui consentire l’insediamento di un “Centro Culturale Arabo”, senza preventivamente preoccuparsi dell’esistenza di regolamentazioni e di accordi che favoriscano l’integrazione e la reciprocità di tali strutture di culto.

Anche per la Lega Nord, l’integrazione tra culture e la libertà di religione sono uno dei pilastri fondamentali per lo sviluppo di una società moderna e solidale, ma non è sufficiente che ciò non sia “eterolesivo”, come dichiarato dal Sindaco.

Respingiamo decisamente ogni modalità che rappresenti una forzatura all’integrazione e non nasca da una preventiva, chiara e precisa condivisione ed accettazione di regole sociali e civili che mettano al centro della professione di “fede” il rispetto dei valori, delle identità culturali e delle tradizioni del paese ospitante.

LEGA NORD | Sezione di Crema

venerdì 4 novembre 2011

CHARIA HEBDO | tolleranza islamica...

Per questa copertina la sede della redazione del settimanale satirico francese "CHARLIE HEBDO" è stata distrutta da un incendio, causato dal lancio di una bomba molotov.
Traduzione: "100 colpi di frusta,
se non  morite dal ridere".
Io sostengo Charlie Herdo e la stampa libera.

giovedì 5 agosto 2010

Comunicato Stampa - "SOCCINI (Lega Nord): Positivo ed esaustivo l’incontro con l’Assessore Piazzi in merito al PGT e la questione centro islamico"

CREMA, 5 agosto 2010 – Nella mattinata di oggi, presso l’ufficio urbanistica in Piazza Duomo a Crema, il consigliere comunale della Lega Nord Matteo Soccini ha incontrato l’assessore all’urbanistica Massimo Piazzi.
Tema della visita la Bozza del Piano di Governo del Territorio, riguardo a quale Soccini ha formulato alcune richieste di chiarimenti ed avanzato proposte su vari temi come il tracciato della gronda nord, la questione dell’ambito di trasformazione dell’area “Stalloni”, le aree sportive, la cittadella dell’anziano e le regole per il piano dei servizi inerenti i luoghi di culto e affini.
L’incontro si è aperto affrontando la questione della richiesta avanzata da una non meglio precisata associazione culturale islamica di “riconvertire” una struttura situata in Via Rossignoli a Crema.

Ringraziamenti per il lavoro svolto
“Innanzitutto ho voluto esprimere all’assessore, alla struttura comunale ed ai professionisti coinvolti, un ringraziamento per il lavoro svolto in questi mesi - afferma il Consigliere Matteo Soccini che prosegue - per quanto riguarda il PGT il giudizio è largamente positivo e non poteva essere altrimenti in quanto il lavoro di raccordo e confronto con la maggioranza consiliare è stato, e lo sarà, costante.”

Centro Culturale Islamico
“Da subito abbiamo affrontato il tema della richiesta, avanzata da un privato, di modificare la destinazione d’uso di un capannone nel quartiere di Ombriano per adibirlo ad ospitare le attività di una non meglio precisata associazione culturale islamica. Entrambi abbiamo constatato come la richiesta non si possa al momento esaminare per via della mancanza degli elementi fondamentali quali ad esempio la precisa indicazione dello stabile.
A prescindere dalle questioni formali l’opinione dell’assessore, che condivido, è che la localizzazione in tale area di una struttura asservita a servizi religiosi non sia possibile e che se mai la richiesta di cambio di destinazione dovesse pervenire correttamente vi è la convinzione che non potrà essere accolta”.

Le regole del PGT sui luoghi di culto
“A rafforzare questa posizione vi è poi la considerazione che, essendo in fase di emanazione il piano dei servizi (parte integrante del PGT) contenente regole stringenti per la destinazione di aree a servizi religiosi, non è pensabile autorizzare strutture che già oggi si pensa dovranno sottostare a regole chiare. A tal proposito ho apprezzato molto come nella bozza di piano sia stato inserito uno specifico articolo dedicato ai luoghi di culto, e strutture connesse, che recepisce in toto il contenuto della legge 12 di Regione Lombardia fortemente voluta dall’attuale presidente del consiglio regionale Boni (Lega Nord), all’epoca assessore al territorio.
Non mi dilungo nell’esposizione dell’articolo, ma posso con certezza affermare di come la sua formulazione dimostri una forte attenzione dell’assessore Piazzi nei confronti di un tema che vede il mio partito molto attento. Un’attenzione condivisa anche dal Sindaco Bruttomesso e da tutta la maggioranza.
La previsione che l’ultima parola su strutture del genere si prevede di competenza del Consiglio Comunale, sotto determinate regole, è un chiaro esempio di attenzione ad una problematica molto sentita dalla popolazione che merita di essere affrontata con scrupolo e attenzione evitando di lasciarsi andare a facili eccessi polemici.”


Gronda Nord
“Su alcuni punti mi sono soffermato per chiedere un chiarimento. Innanzitutto il piano prevede come soluzione per la gronda nord il tracciato “basso” consistente nel prolungamento dell’attuale tracciato dal rondò, passando dietro la piscina, connettendosi all’altezza di Via Bramante. Una soluzione che la Lega ha sempre visto come complementare al sottopasso di Via Indipendenza. La definizione di un ulteriore percorso (gronda alta) sarà affrontato più avanti nell’ambito di un confronto con l’amministrazione provinciale e gli altri comuni potenzialmente interessati.”

Stalloni
“Sull’ambito di trasformazione dell’area Stalloni ho convenuto sul fatto che la previsione di un intervento sull’area non sia affatto in contrasto con la mozione approvata il 22 aprile dal consiglio comunale, firmata anche dal sottoscritto.

Volenti o nolenti qualsiasi intervento che renda fruibile l’area alla città dovrà prevedere il concorso di volontà di comune e regione, anche attraverso la stesura di un accordo di programma. La levata di scudi emersa recentemente sui giornali si deve in larga parte al fatto che molti prima di parlare non hanno chiesto i dovuti chiarimenti.
Proprio per evitare inutili polemiche ho proposto all’assessore di formulare meglio il testo facendo chiaramente emergere come ci si riferisca ad un nuovo accordo di programma, e non a quello che per intenderci prevedeva anche il coinvolgimento di Via Verdi. Un nuovo accordo che dovrà essere rispettoso delle indicazioni contenute nel documento del 22 aprile”.

Aree sportive e Cittadella dell’Anziano
“Sulla localizzazione dei nuovi impianti sportivi, ad esempio il palazzetto dello sport, è positivo come lo strumento urbanistico preveda diverse ipotesi in aree differenti della città. Un ventaglio di opzioni che permetterà di trovare la localizzazione più adeguata alle esigenze progettuali che saranno avanzate nel tempo.
Sulla cittadella dell’anziano è evidente come al momento non sia corretto inserire nel PGT una diversa destinazione delle aree per il nuovo centro e la trasformazione di quelle di Via Kennedy e Via Zurla; soprattutto nel frangente in cui il dibattito sul progetto è ancora in atto. Per la cronaca l’idea della cittadella lo reputo molto interessante e da perseguire in tempi rapidi.
La flessibilità di intervento sul nuovo strumento urbanistico è tale che sarà possibile senza particolari problematiche inserire, a tempo debito, tutte le varianti necessarie alla realizzazione dell’opera”.

sabato 2 gennaio 2010

libertà di espressione


Tenta di uccidere il disegnatore delle vignette su Maometto: somalo arrestato
Cerca di introdursi in casa di Kurt Westergaard con un'ascia. La polizia lo cattura: «Collegato ad Al Qaeda»

COPENAGHEN - La polizia danese ha ferito e arrestato un uomo armato che si era introdotto nella casa dell'autore delle vignette su Maometto, nella tarda serata di ieri, presso la cittá di Arhus. L'aggressore, un 28enne di origine somala, aveva con sé un ascia e un coltello e gridava: «vendetta», «sangue». Il vignettista, Kurt Westergaard, 74 anni, è riuscito a salvarsi chiudendosi e barricandosi in una stanza e riuscendo a chiamare polizia. Gli agenti intervenuti hanno poi fatto fuoco, ferendo il somalo ad una mano e un ginocchio.

Kurt Westergaard (Ansa)MINACCIA SERIA - L'episodio è direttamente legato alla feroce polemica sulle vignette satiriche che toccavano anche Maomentto. Secondo i servizi danesi di sicurezza, l'aggressore è collegato ai miliziani islamisti somali Al Shabab e al ramo di al Qaeda in Africa orientale. «Consideriamo la vicenda molto seriamente», ha commentato il responsabile, Jakob Scharf. Diverse unitá di sicurezza sono intervenute nella casa di Westergaard e il vignettista è stato subito trasferito in un altro luogo. La vignetta di Westergaard -Maometto con le bombe nascoste nel turbante- è uno dei 12 disegni satirici che furono pubblicati nel 2005 dal quotidiano danese Jyllands-Posten, provocando un'ondata di violente proteste nei paesi musulmani nel 2006. Da allora Westergaard ha ricevuto diverse minacce di morte ed è sotto la protezione della polizia. In ottobre le autoritá americane hanno arrestato due presunti terroristi negli Stati Uniti accusati fra l'altro di un complotto per un attentato contro il Jyllands-Posten. Ma già nel febbraio del 2008 altri quattro arresti riuscirono a sventare un piano per uccidere il vignettista.

martedì 6 gennaio 2009

Vi consiglio un libro... "EURABIA"

IL LIBRO
 
Da oltre trent’anni l’Europa «pianifica» con i paesi della Lega Araba la fusione delle due sponde del Mediterraneo in un nuovo, mostruoso agglomerato che Bat Ye’or ha suggestivamente denominato «Eurabia» (un’espressione subito fatta propria da Oriana Fallaci).Questo progetto, perseguito con coerenza attraverso il cosiddetto «Dialogo Euro-Arabo», ha portato alla graduale, ma inesorabile trasformazione del continente europeo in un ibrido asservito alle esigenze politiche e agli standard culturali del mondo arabo.Tutto ha avuto inizio con la crisi petrolifera del 1973 e con l’ambizioso progetto, soprattutto francese, di costruire un asse geopolitico e ideologico alternativo a quello americano e atlantico.

In un arco di tempo relativamente breve l’Europa ha sacrificato la sua indipendenza politica, oltre che i suoi valori culturali e spirituali, in cambio di garanzie (in gran parte illusorie) contro il terrorismo e di qualche vantaggio economico.
Sulla base di una documentazione ampia e minuziosa, l’autrice ricostruisce le attività e gli strumenti che hanno prodotto questa folle deriva, dagli anni del pieno funzionamento del Dialogo Euro-Arabo alle perverse scelte sul piano della politica estera (adozione di un’ideologia antisemita e antisionista, demonizzazione di Israele e degli USA, sdoganamento del terrorismo islamico e di Arafat), fino ai recenti tentativi di occultamento della verità seguiti all’attentato dell’11 settembre e ai suoi pendant sul suolo europeo (attentati di Madrid e Londra, caso delle caricature danesi). E naturalmente ne individua i molti responsabili politici, culturali e religiosi.Il bilancio è drammatico. Questa politica ha condotto (e conduce) alla mancata integrazione degli immigrati musulmani, al proliferare di cellule terroriste islamiche in tutto il continente, al ripudio da parte dell’Europa delle sue radici ebraico-cristiane e al conseguente stravolgimento della sua identità culturale, religiosa ed etica.Forse per gli europei è giunto il momento di riappropriarsi della loro autentica eredità spirituale, di «quei sacri valori di umanità che l’Europa, anche nei momenti più bui della sua storia, ha sempre cercato di preservare». Ma bisogna fare in fretta.

L'AUTORE
BAT YE’OR, nata in Egitto e di nazionalità britannica, si è dedicata allo studio dello status delle comunità etnico-religiose nei paesi islamici, a cui ha dato un nome, «dhimmitudine », e ne ha definito i principali aspetti politici, economici, culturali. Tra le sue opere ricordiamo: The Dhimmi. Jews and Christians under Islam (1991), Les Chrétientés d’Orient entre Jihâd et Dhimmitude (1991), The Decline of Eastern Christianity under Islam (2005), Juifs et Chrétiens sous l’Islam (2005), Islam and Dhimmitude. Where Civilizations Collide (2005).

RECENSIONI
Giulio Meotti, «Il Foglio», 14 aprile 2007 «Il suo nome in ebraico significa “figlia del Nilo”. Bat Ye’or è diventata celebre per aver coniato una manciata di termini, dalla “dhimmitudine” […] all’“Eurabia”. […] Questo libro, il più famoso e che ha ispirato la furia di Oriana Fallaci, è il racconto di uno sfregio, di una caduta, di un declino. Il volto deturpato è quello dell’Europa sottomessa all’incudine della “grande offensiva filoaraba e filoislamica”.»

Da «Panorama», 20 aprile 2007 «In 400 pagine spiega come l’Europa "è diventata anticristiana, antioccidentale, antiamericana, antisemita". Un’Europa, come sosteneva Fallai, pronta a diventare islamica.»

Da «Il Meridiano», 14 aprile 2007 «Da oltre 30 anni l’Europa "pianifica" con i paesi della Lega Araba la fusione delle due sponde del Mediterraneo in un nuovo agglomerato che Bat Ye’or ha suggestivamente denominato Eurabia. […] Questo progetto ha portato alla graduale ma inesorabile trasformazione del continente europeo in un ibrido asservito alle esigenze politiche e algi standard culturali del mondo arabo. […] Il bilancio è drammatico. Questa politica ha condotto e conduce alla mancata integrazione degli immigrati musulmani, al proliferare di cellule terroriste islamiche in tutto il continente, al ripudio da parte dell’Europa delle sue radici ebraico-cristiane e allo stravolgimento della sua identità culturale, religiosa ed etica. Forse per gli europei è giunto il momento di riappropriarsi della loro autentica eredità spirituale. Ma, dice Bat Yeìor, in fretta.

Paolo Della Sala, «L'Opinione», 4 maggio 2007 «Nata in Egitto da famiglia ebrea, vissuta in Inghilterra, residente in Svizzera, Bat Ye’or è apolide da sempre. Come tutte le nemiche dell’ipocritamente corretto, è stata isolata nei gulag mediatici dei benpensanti. Eppure Bat Ye’or ha svelato agli europei una parte della loro storia recente.»

Guido Ceronetti, «La Stampa», 1 maggio 2007 «Verso l’aggressività e le stragi islamiste va ricordata all’Europa la massima della favola dei Lupi e delle Pecore dell’infallibile La Fontaine: "Il faut faire aux méchants querre continuelle". La situazione è ben delineata nel libro, edito in Francia e ora circolante da noi, Eurabia.»

Luciano Canfora, «Corriere della Sera», 13 giugno 2007 «[Il] libro di Bat Ye’or descriva, anche se in toni molto aspri, un meccanismo mentale che in alcuni si sta producendo, il bamboleggiamento estetizzante nei confronti di ciò che viene dall’Islam: una forma di anti-illuminismo estetizzante che non giova alla conoscenza, ma rischia semmai di sostituire un dogmatismo ad un altro. Benemerita è invece l’ìopera di conoscenza e di allargamento della documentazione sorretta da spirito critico e non confessionale.»

AUTORE: Ye'or B.
TITOLO: Eurabia. Come l'Europa è diventata anticristiana, antioccidentale, antiamericana, antisemita
EDITORE: Edizioni Lindau
COLLANA: I Draghi
PAGINE: pp. 416
PREZZO: euro 24,00
ISBN: 978-88-7180-627-3