Abbiamo inoltre accolto con interesse le proposte e le argomentazioni del consigliere Ancorotti che non potremo valutare in sede istituzionale in assenza di una norma di legge che regolamenti la materia, anche se avremmo maggiormente apprezzato che fosse l'amministrazione comunale, prima di porre l'argomento all'ordine del giorno, a riflettere sulla necessaria tutela delle identità culturali esistenti.
La Lega Nord, rappresentando i cittadini cremaschi, non può accontentarsi di patti d'onore o promesse di moralità, ma ha l'obbligo di muoversi nell'ambito di un chiaro quadro normativo.
Fatte le doverose premesse, sottolineiamo che le dichiarazioni del Sindaco ci pongono alcuni interrogativi che riteniamo doveroso siano oggetto di chiara ed esaustiva risposta che liberi il campo da qualsiasi dubbio sulla condotta dell'amministrazione:
- La precisazione lessicale, a cui accenna il sindaco, si è resa doverosa a seguito della reazione dei cittadini e dei movimenti politici?
- Quali sono i motivi dello sfratto della comunità islamica dall'appartamento di via Mazzini? Sono morosi? Infastidiscono il vicinato?
- Quali gli impegni per una civile convivenza, per la partecipazione alla vita civica della comunità, per opportuni percorsi di integrazione che si intende richiedere, in quale schema legislativo, si vogliono incardinare?
- In considerazione del fatto che la candidata di religione islamica presente nella lista del PD ci risulta essere la moglie del presidente della comunità islamica, nonché già portavoce della stessa, la tempestività dell'ordine del giorno della Commissione Ambiente e Territorio onora una promessa celata in campagna elettorale?