giovedì 7 luglio 2011

Distretti del commercio: il valore sociale dei piccoli negozi

editoriale, a firma del sottoscritto, tratto dall'edizione di questa settimana de "l'informatore della provincia di cremona" e scaricabile in formato PDF al seguente link: http://www.provincia.cremona.it/informatore/


Il settore del commercio, così come altri, attraversa ancora oggi un periodo di difficoltà dovuto a diversi fattori. Troppo spesso si dimentica il valore sociale legato alla rete della piccola distribuzione e ciò vale sia per i livelli occupazionali, che per il loro valore aggiunto di socializzazione, soprattutto nelle nostre piccole comunità locali.
Per cercare di sostenere questo vitale comparto della nostra economia la Provincia di Cremona, interpretando al meglio il suo ruolo di intermediario e partner delle amministrazioni locali, ha dato il proprio supporto ai Comuni sottoscrivendo tutti gli accordi costitutivi dei “distretti del commercio”, uno strumento ideato da Regione Lombardia che ha permesso di distribuire ingenti risorse direttamente a commercianti e Comuni per interventi di vario genere. Lo scorso 30 giugno è scaduto il termine per partecipare al quarto bando “distretti del commercio”, emanato dalla Regione, avente una dotazione di 880mila euro, destinati sia ai distretti di nuova costituzione che a quelli esistenti.

Grazie all’impegno dei sindaci, agli otto distretti già operanti se ne sono aggiunti altri quattro aventi come capofila i comuni di Capergnanica, Offanengo, Cingia de’ Botti e Piadena, per un totale di ben 26 municipalità distribuite su tutto il territorio della provincia.
Oltre a questi nuovi “attori” il bando ha dato la possibilità anche a soggetti già costituiti di avanzare richieste di finanziamento; a tal proposito ha avuto un ruolo importante nella predisposizione delle progettualità e nel supporto agli enti l’agenzia di sviluppo della nostra provincia, vale a dire Reindustria, la quale ha affiancato i comuni di Crema, Cremona e Casalmaggiore in tutte le fasi richieste dal bando. Questo ruolo prettamente “operativo” dimostra la bontà dell’intendimento col quale l’Amministrazione provinciale ha mantenuto la propria presenza nella compagine azionaria dell’agenzia ed espresso molto chiaramente nel corso della seduta della Consulta economica del maggio 2010, allorché espressi chiaramente come tale soggetto dovesse divenire un valido supporto nel rendere concrete le scelte strategiche effettuate dai soci.

Naturalmente l’impegno non è concluso con la scadenza del termine di fine giugno: i distretti devono ora iniziare una riflessione sulla loro natura che li dovrà portare a “vivere ed operare” anche al di fuori dei confini stabiliti dai bandi. La Provincia di Cremona, unico soggetto sottoscrittore di tutti gli accordi di distretto, farà la propria parte.