mercoledì 22 settembre 2010

Comunicato Stampa - “SOCCINI (Lega): Soddisfazione per l’approvazione, da parte del Consiglio Comunale di Crema, della mozione sull’acqua pubblica”.

CREMA, 22 settembre 2010 – Sull’approvazione della “mozione sull’acqua pubblica” da parte del Consiglio Comunale di Crema, avvenuta nella seduta del 21 settembre con il voto favorevole di Lega, Pdl, Udc e Lista Civica e quello contrario del PD e delle altre formazioni di centrosinistra, interviene il proponente del documento, il consigliere comunale della Lega Nord Matteo Soccini.

“Innanzitutto voglio esprimere il mio compiacimento per la decisione del Consiglio Comunale di Crema di approvare la mozione sull’acqua pubblica da me presentata nel giugno scorso - afferma il Consigliere Matteo Soccini che prosegue - grazie a questo pronunciamento anche Crema dichiara la propria soddisfazione per la decisione del Parlamento di ribadire la proprietà pubblica delle reti, invita il governo a dare attuazione al decreto in ordine alle forme di affidamento dei servizi di pubblica utilità (tra i quali è previsto in casi particolari l’affidamento in house), ed auspica inoltre che l’esecutivo centrale si attenga a posizioni di tutela del ruolo positivo svolto dai Comuni e delle amministrazioni locali lombarde nella realizzazione, manutenzione e gestione delle reti di pubblica utilità, con specifico riferimento alle reti idriche.”

Prosegue Soccini: “L’Europa ha chiesto la messa in gara dei servizi pubblici locali perché con la concorrenza i servizi ai cittadini dovrebbero migliorare di qualità e diminuire nei costi. Grazie alla Lega le reti restano dei cittadini e i comuni, se vorranno, potranno continuare a gestire i servizi.
Il Governo ha chiesto al Parlamento un ulteriore intervento chiarificatore per meglio tutelare quegli enti che vogliono continuare a gestire l’acqua in proprio ovvero con le proprie società municipalizzate (in house vale a dire affidamento diretto a società a capitale pubblico controllata dal pubblico). In base alle indicazioni europee, il ricorso all’affidamento in house può essere ammesso solo “qualora ricorrano obiettive ragioni tecniche od economiche”.

"Il Governo e la sua maggioranza con l’articolo 15 del DL 135/2009 hanno dimostrato la volontà di procedere verso una liberalizzazione buona e rispettosa dei cittadini, in un quadro regolatore certo e chiaro, che promuova l'iniziativa privata, che riduca i costi per le pubbliche amministrazioni e che garantisca la migliore qualità dei servizi qualora l’amministrazione pubblica opti per la gestione diretta (in house).
Il Governo ha voluto mettere dei paletti ben precisi alla privatizzazione dei servizi pubblici locali proprio per salvaguardare la proprietà pubblica delle reti ed evitare di consegnare la gestione dei pubblici servizi nelle mani di oligopoli o multinazionali straniere.
Inoltre, sono stati introdotti e ribaditi alcuni principi fondamentali sulla proprietà pubblica delle risorse idriche facendo salvo il principio della autonomia gestionale del soggetto gestore del servizio idrico integrato. Il governo dell’acqua spetta esclusivamente alle istituzioni pubbliche, in particolare in ordine alla qualità ed al prezzo, e deve essere esercitato garantendo il diritto alla universalità ed accessibilità.”

“Le modalità di gestione dei servizi non sono altre che quelle imposte dalle norme
comunitarie. In particolare è stata riconosciuta quale modalità ordinaria di affidamento della gestione dei servizi pubblici locali l’affidamento diretto a società “miste” (Pubblico Privato) a condizione che il socio privato venga selezionato attraverso procedure pubbliche e che con la stessa gara si attribuiscano anche i compiti operativi connessi alla gestione del servizio.”

“La Lega Nord vuole sì la gestione pubblica preferendo la gestione in house (società a capitale pubblico controllata dal pubblico) al monopolio dei privati o delle multinazionali europee, vuole altresì garantire ai cittadini una gestione efficiente dei servizi, economica e di qualità, consentendo la crescita delle nostre imprese al fine di renderle competitive sul mercato europeo e internazionale.
Quindi abbiamo imposto la nostra visione per cui quando la gestione pubblica è economica ed efficiente non è distorsiva della concorrenza e quindi vantaggiosa per gli utenti.
Infatti, per il cittadino, quello che conta è il costo e la qualità del servizio idrico o degli altri sevizi pubblici locali, molto meno quale sia il soggetto che lo eroga. Anche perché non è detto che la gestione pubblica sia sempre in grado di garantire tariffe e la qualità più competitive.”

“L’affidamento in house è sicuramente residuale rispetto alle procedure competitive ad evidenza pubblica (gara o PPPI) ma riveste un particolare interesse per i piccoli comuni o quelli in montagna.
La nuova disciplina, soprattutto grazie all’intervento della Lega Nord, introduce importanti quanto necessarie precisazioni a favore e sostegno gli affidamenti cosiddetti in house, con particolare riferimento ai servizi idrici.”

Conclude il consigliere leghista: “E’ innegabile che senza la Lega Nord i servizi pubblici locali sarebbero gestiti dalle multinazionali francesi da oltre dieci anni. Ora siamo finalmente pronti ed attrezzati per garantire e fare crescere il nostro immenso patrimonio.”
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di seguito la mozione approvata dal Consiglio Comumale di Crema nella seduta del 21 settembre 2010.

Oggetto: MOZIONE ACQUA PUBBLICA

Premesso che:

L’acqua è un bene pubblico e come tale è gestito dai lombardi da secoli in perfetta autonomia e sostanziale efficienza;

Le norme comunitarie impongono la tutela e la garanzia della libera concorrenza nella gestione dei servizi pubblici locali;

Nel rispondere ad osservazioni e procedure attivate dalla Commissione Europea, il Governo ha voluto disciplinare alcuni passaggi relativi alla privatizzazione dei servizi pubblici locali;

Tra gli obiettivi raggiunti vi è la salvaguardia della proprietà pubblica delle reti e l’eliminazione del pericolo consistente nella consegna della gestione dei pubblici servizi nelle mani di oligopoli o multinazionali straniere, escludendo al riguardo settori già disciplinati come la distribuzione di energia elettrica, il trasporto ferroviario regionale e la gestione delle farmacie comunali, e ultimi in ordine cronologico, i servizi di distribuzione del gas;

Il Governo, incaricato dal Parlamento di redigere il Regolamento sulla disciplina dei servizi pubblici locali (previsto dall’art. 23-bis del Decreto-legge 112/2008) ha chiesto al Parlamento un ulteriore intervento chiarificatore per meglio tutelare quegli Enti locali che vogliono continuare a gestire l’acqua in proprio, ovvero con le proprie società municipalizzate (in house vale a dire affidamento diretto a società a capitale pubblico controllata dal pubblico);

Il gruppo della Lega Nord Padania ha presentato e fatto approvare un Ordine del Giorno (Atto Camera 9/2897/7 a firma Cota, Montagnoli, Dal Lago, Alessandri, Guido Dussin, Lanzarin, Togni, Callegari, Reguzzoni) che .impegna il Governo, nell'ambito dell'emanazione dei regolamenti e la definizione delle soglie di cui al comma 4-bis, del citato articolo 23-bis del decreto-legge n. 112 del 2008, oltre le quali gli affidamenti di servizi pubblici locali assumono rilevanza ai fini dell'espressione del parere dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, di tener conto di specifiche condizioni di efficienza che, soprattutto con riferimento al settore idrico, rendono la gestione in house non distorsiva della concorrenza e dunque comparativamente non svantaggiosa per i cittadini rispetto ad un'altra forma di gestione dei servizi pubblici locali.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CREMA

Esprime
Soddisfazione per la decisione del Parlamento di ribadire la proprietà pubblica delle reti;

Invita
Il Governo a dare attuazione al decreto del Ministro Ronchi in ordine alle forme di affidamento dei servizi di pubblica utilità;

Auspica
Che il Governo si attenga a posizioni di tutela del ruolo positivo svolto dai Comuni e delle amministrazioni locali lombarde nella realizzazione, manutenzione e gestione delle reti di pubblica utilità, con specifico riferimento alle reti idriche.