giovedì 29 settembre 2011

DOCUMENTO LEGA NORD | società municipalizzate del Cremasco

Di seguito il documento ufficiale della Lega Nord, aggiornato rispetto alla versione di aprile alla luce delle recenti modifiche normative, illustrato da Cristian Chizzoli nel corso del convegno di sabato 24 settembre tenutosi presso la Sala Alessandrini di Crema.
Alla stesura del testo hanno controbuito, oltre allo stesso Chizzoli, Andrea Bignami e Matteo Soccini.

In riferimento alle società municipalizzate del Cremasco, la Lega Nord considera opportuna una rilettura complessiva da avviarsi a partire dagli scopi e dalla mission che i Sindaci, quindi il territorio, intendono attribuire alle società stesse. Da tale rilettura potrà nascere una visione unitaria delle opportunità fornite da tali società che - nel suo concretizzarsi - consegni agli Amministratori un piano strategico per il futuro.
Il punto di partenza dell’analisi è legato alla presa di coscienza della qualità e dell’effettivo ruolo dei Soci delle società municipalizzate: i Sindaci che sono stati chiamati dalla comunità al governo del territorio; e ad un’auspicabile definizione delle aspettative che gli stessi Soci ripongono in tali società.
La Lega Nord è convinta che le aspettative da riporre nelle "municipalizzate" del Cremasco debbano coincidere con le esigenze del territorio e degli abitanti dello stesso; questi si attendono dalle società la fornitura di servizi con standard qualitativi elevati e una particolare attenzione alle loro esigenze, a prezzi competitivi rispetto all’iniziativa privata.
Data la concorrenza del mercato, la fornitura dei servizi come qualitativamente descritti che, per logica, dovrebbe correlarsi ad un maggior dispendio di risorse può essere realizzata dalle municipalizzare rinunciando sia alla logica del profitto e della remunerazione del capitale sia mediante l’efficientazione della struttura organizzativa delle società.

In attesa dell'attuazione delle riforme all’esame del Parlamento, la scarsità di risorse a disposizione delle singole amministrazioni comunali e la convinzione che gli investimenti per infrastrutture non possano gravare sui bilanci comunali, suggeriscono la discussione in merito alla necessità che le municipalizzate si facciano loro stesse interpreti della realizzazione di tali opere. Con ciò attuando concretamente il principio della mutualità tra i comuni in un percorso intrapreso dal "Cremasco" sin dalla costituzione delle prime forme consortili.

In conseguenza di tali premesse, la Lega Nord ritiene che il sistema delle società municipalizzate del Cremasco, indipendentemente dalla vicinanza politica dei singoli Soci, debba definire le proprie logiche di gestione chiarendo in particolare se la priorità debba essere la remunerazione del capitale investito (che si traduce in dividendi per i Comuni) oppure il perseguimento di un “risultato sociale”, pur nell’economicità della gestione, che renda conto al territorio della qualità dei servizi offerti e della capacità di soddisfare le esigenze provenienti da tutti gli stakeholders, i cittadini in primis, distribuendo direttamente alla comunità gli eventuali avanzi di bilancio.

La Lega Nord, nell’auspicare una convergenza su quest’ultima logica di gestione, ritiene doveroso che le altre forze politiche presenti sul territorio ed i Sindaci/Soci, nel rispetto dei compiti e dei ruoli di ciascuno, si esprimano inequivocabilmente su questa scelta di campo, allo scopo di fornire una linea di indirizzo chiara e che orienti gli Amministratori nel loro agire.
Limitando il presente documento, per obiettivi motivi di complessità ed articolazione, esclusivamente all’ambito della SCRP – Società Cremasca Reti e Patrimonio Spa e alla Cremasca Servizi Srl, la Lega Nord considera importante che si definisca una linea strategica chiara che sia di indirizzo per gli amministratori che, quali soggetti delegati, si troveranno a gestire e ad applicare in merito a fondamentali argomenti già oggetto di studio o che lo diverranno a breve.

Valutazione in merito all’organizzazione delle società (organigruppo e governance)
In riferimento all’efficientazione della struttura di gruppo, si ritiene necessaria una riduzione delle società mediante l’integrazione tra SCRP S.p.A. e Cremasca Servizi S.r.l., previa valutazione degli impatti fiscali, e la chiusura delle società la cui ragion d’essere è venuta meno o la cui attività può essere aggregata ad altre maggiormente strategiche.
L’integrazione in un’unica società consentirebbe di accorciare il sistema di governance  responsabilizzando gli amministratori della Società Capogruppo e l’implementazione di una governance “modello holding”.
La soluzione prospettata, peraltro, garantirebbe una riduzione degli oneri di gestione e di amministrazione delle municipalizzate in questione.
Al fine di garantire la rappresentatività dell’intero territorio cremasco, evitando che il Comune di Crema, ottenendo una partecipazione di maggioranza assoluta nella holding, possa esercitare a pieno le prerogative connesse, si possono adottare opportuni sistemi che “depotenzino” la partecipazione di maggioranza.
A tale riguardo la cd riforma Vietti ha introdotto nel nostro diritto societario diverse forme che consentono l'adozione di tali misure.

Servizio di igiene ambientale
La strutturazione della gara per il sistema misto deciso dai Sindaci ed in fase di progettazione e la definizione della governance della NewCo devono essere tale da garantire ad un territorio già abituato alla cultura del riciclo di cogliere l’opportunità di ulteriormente migliorare il servizio di igiene ambientale, ottimizzando i costi a carico dei cittadini.
La Lega Nord ritiene che la gara per la ricerca del socio di industriale di minoranza debba prevedere un elevato standard qualitativo, tale da migliorare l’attuale servizio, già buono, e tendere ad una riduzione dei costi, uscendo dalla logica del vantaggio specifico della stazione appaltante e/o della valorizzazione di assets operativi che competono al socio industriale.

Piano strategico della partecipata LGH S.r.l.
I soci di LGH, nella definizione del piano strategico del gruppo attualmente in corso, dovrebbero ispirarsi anche al principio del perseguimento di un “risultato sociale”, già descritto in precedenza. In particolare, da tale principio discende la necessità di prevedere, nel piano, investimenti e interventi finalizzati a migliorare i servizi e le infrastrutture dei territori di cui i soci sono espressione.
Nel caso in cui nelle linee strategiche dettate dai soci dovesse prevalere l’idea che la società deve poter operare liberamente alla ricerca del profitto, teso alla massimizzazione del dividendo, anche l’ottica di lettura di questa partecipazione da parte del nostro territorio necessiterebbe di un aggiornamento.
Considerando che l’evoluzione del quadro normativo, non la volontà dei soci, obbliga a mettere a gara il Servizio di igiene ambientale e il Sistema idrico, attività storiche esercitate da LGH sul Cremasco, l’assenza in una logica prospettica di ulteriori investimenti sul territorio renderebbe LGH completamente avulsa dal contesto e conseguentemente la partecipazione nella stessa dovrebbe essere vista esclusivamente come finanziaria.

Sistema idrico integrato
In considerazione dell’esito referendario e del quadro formativo conseguentemente definito, la Lega Nord ritiene che la posizione espressa dai cittadini in riferimento al mantenimento “pubblico” del servizio sia il punto di partenza di qualsiasi valutazione di merito.
Ciò induce a ritenere che il modello ''in house'' sia idealmente quello maggiormente rispondente a tali principi; tuttavia nell'attuale contesto di mancata applicazione effettiva di un autentico modello federale di gestione della ricchezza prodotta dai territori, nonché permanendo vincoli di bilancio derivanti dal patto di stabilità interno aventi come conseguenza una limitata, se non inesistente, possibilità di investimento da parte di comuni e province, esso non risulta economicamente e finanziariamente sostenibile per gli enti locali. Soprattutto alla luce degli investimenti necessari al sistema idrico della Provincia di Cremona previsti in circa 400 milioni di euro per i prossimi 20 anni.
Ne consegue che l'unica soluzione concretamente realizzabile nel contesto attuale, pur rispettando il principio della gestione pubblica dell’acqua, risulti essere il modello di una società mista, il cui il pubblico mantenga una quota di maggioranza ed il socio privato sia partner industriale qualificato.
In quest'ottica va rilevata la criticità della stesura del bando di gara al fine di individuare il partner privato con l'obiettivo rispondere alle esigenze dei cittadini per conseguire un miglioramento del servizio a tariffe eque e sostenibili, utilizzando prioritariamente risorse (imprese e personale) presenti sul territorio.

Valutazione in merito al conferimento delle reti
In vista della prossima costituzione degli Ambiti Territoriali Minimi (ATeM) per la gestione dei servizi di distribuzione del gas, potrebbe essere opportuna la valutazione dei conferimenti delle reti di distribuzione da parte dei Comuni soci direttamente in capo alla Holding. La pianificazione di tali conferimenti potrebbe garantire da un lato, il mantenimento delle entrate attraverso il ristorno dei canoni concessori ai Comuni; dall’altro permetterebbe alla Holding di ottenere la patrimonializzazione che consenta il reperimento di ulteriori risorse finanziare da investire a beneficio del territorio nella logica del perseguimento del “risultato sociale”.

mercoledì 31 agosto 2011

Comunicato Stampa - “SOCCINI (Lega): Dopo averla cancellata dal piano cave provinciale, ribadisco la contrarietà ad una cava a Cà delle Mosche”.

CREMA, 31 agosto 2011 – In merito alla richiesta di autorizzare una cava in località Cà delle Mosche, di cui si dà notizia sulla stampa odierna, interviene Matteo Soccini nella doppia veste di consigliere comunale a Crema e assessore provinciale nella giunta Salini.-
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“Innanzitutto mi preme ribadire il giudizio negativo all’ipotesi di apertura di una cava in località Cà delle Mosche, alle porte di Crema – afferma il consigliere leghista Soccini che prosegue – Una contrarietà che ha portato l’attuale giunta provinciale, di cui ho il piacere di fare parte, a licenziare una revisione del piano cave che ha cancellato il sito citato dall’elenco delle cave presenti nel documento originale approvato dalla giunta Torchio.
E’ piacevole constatare come anche coloro che sedevano nella giunta precedente, e facevano parte integrante della vecchia maggioranza in provincia, si dichiarino contrari al progetto”.
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Conclude l’esponente leghista: “Ritengo doveroso rimarcare come il documento deliberato dalla giunta Lega/Pdl abbia ridotto di circa 5 milioni i metri cubi di materiale da cavare eliminando dal piano stesso numerosi siti che apparivano irrazionali, se non inutili. Un’azione di riforma del piano che tutela maggiormente il territorio cremasco e cremonese.
L’assenza delle cosiddette cave di prestito (quelle utilizzate per le opere pubbliche) è nata da una corretta analisi delle esigenze provinciali che non ne richiedevano la presenza nel documento finale.
A conferma della bontà della scelta, attualmente il cantiere della Paullese sta lavorando senza fare ricorso a cave di prestito, questo grazie a nuove metodologie di riutilizzo dei materiali inerti”.

lunedì 29 agosto 2011

MILANO | Manifestazione ANCI contro i tagli ai trasferimenti per i comuni

@ HOME,
appena rientrato dalla manifestazione dei comuni a Milano contro i tagli nei trasferimenti agli enti locali (soldi dei Cremaschi che non tornerebbero ai Cremaschi...), non resta che aspettare...


domenica 28 agosto 2011

SPL 2011/2012 | 6^, St Mirren 0 - 2 Celtic

Celtic enjoyed their first win in four outings thanks to a Gary Hooper double at St Mirren Park.
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Gary HooperThe striker opened the scoring in Paisley in the sixth minute after being set up by strike partner Anthony Stokes.

Six minutes later a mistake by former Celtic defender Paul McGowan allowed Hooper to slip a second past St Mirren goalkeeper Craig Samson. The result moved Celtic to within a point of leaders Motherwell.
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Manager Neil Lennon made two changes to the side who were knocked out of the Europa League on Thursday, with Stokes and midfielder James Forrest replacing Joe Ledley and Georgios Samaras, who dropped to the bench.
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And Stokes appeared to have opened the scoring when he the ball hit the back of the net in the early stages, but referee William Collum judged him to have fouled Saints defender Marc McAusland beforehand.
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Celtic's breakthrough came just seconds later when Stokes and Kris Commons worked a one-two at the edge of the box to allow Hooper to drill the ball past Samson.
And things were to get worse for the St Mirren defence when a catalogue of mistakes in the 12th minute, culminating in McGowan passing straight to Hooper's feet, allowed the Englishman to run through and slip the ball into the St Mirren net.
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But after a poor start, the Paisley side began to show flashes of the brand of football manager Danny Lennon has established in the early part of the season.
And McGowan had the chance to make amends soon afterward his error when Nigel Hasselbaink provided a fine pass, but his effort from 16 yards was saved by Forster.  
Hasselbaink continued to cause problems for Celtic defender Daniel Majstorovic, with Dutchman Jeroen Tesselaar also threatening to create an opening for the home side as St Mirren increased the pressure towards the end of the first half.
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Gary HooperAfter the restart, it was Stokes who again looked dangerous, going on a solo run and sending in a low drive to force a terrific save from Craig Samson in the St Mirren goal.
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But there were early chances for St Mirren too, Tesselaar whipping a free kick round Celtic's wall in the 55th minute: Forster forced to make a scrambling save by his near post.
The impressive Tesselaar also did his share at the other end of the park, denying Scott Brown a close-range chance seconds later.
Celtic's Kelvin Wilson looked more jittery in front of goal, andendured a heart-stopping moment as he sent a defensive header just inches past his own goal in the 66th minute.
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That fell at the end of a period of sustained pressure for St Mirren, who but for a poor start may have expected more from the game.
But in the later stages it was Celtic who looked more likely to add to their advantage, the removal of Gary Teale in the 71st minute restricting St Mirren's creativity in midfield. Ki Seung-Yeung came close in the 78th minute when he found himself one on one with Samson inside the box, his low shot blocked by the St Mirren keeper's legs.
James Forrest also came close with two minutes remaining when he was played in by Mulgrew but the winger was denied by Samson who delivered another great save at his near post.
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Sunday, 28 August 2011
Scottish Premier

St Mirren 0-2 Celtic FT
(HT 0-2)
    • Hooper 6
    • Hooper 12

    venerdì 26 agosto 2011

    Comunicato Stampa - “SOCCINI (Lega): Sulle “nuove” provincie approfondire il dibattito. Lunedì 29 agosto a Milano, al fianco dei comuni contro i tagli”.

    CREMA, 26 agosto 2011 – In merito alle problematiche inerenti alla soppressione di 1/3 delle provincie, all’accorpamento dei piccoli comuni ed ai tagli nei trasferimenti a tutti gli enti locali, interviene Matteo Soccini consigliere comunale a Crema per la Lega Nord nonché assessore alla Provincia di Cremona. 

    “Innanzitutto mi preme rimarcare come la necessità di una riforma generale dell’architettura dello stato italiano sia da sempre il fine ultimo del movimento politico cui appartengo afferma il consigliere leghista Soccini che prosegue In quest’ottica ogni qual volta si affronta il tema della riorganizzazione dei livelli di governo il dibattito si anima, purtroppo facendolo scadere spesso in una rincorsa tra forze politiche a presentarsi come quella più “riformatrice” senza una preliminare e corretta analisi della situazione nonché delle dovute soluzioni.
    A riprova di questo è sotto gli occhi di tutti la querelle sull’abolizione delle provincie. A fronte di un decreto del governo che ne sopprimerebbe circa 1/3, il PD ribatte proponendo di eliminarne la metà, per arrivare fino a coloro che le abolirebbero tutte (Udc, Idv). Il quadro normativo certo lo avremo dopo la conversione del decreto e su quelle basi si potrà proseguire un dibattito che nel nostro territorio è iniziato non oggi”.

    Infatti: “Da oltre un anno in seno alla giunta provinciale il presidente Salini ha ipotizzato l’unificazione delle provincie di Cremona e Mantova, finalizzata alla creazione della provincia del Po. Una nuova entità che potrebbe essere da un lato positiva per il fatto di creare “massa critica” per le contrattazioni con gli enti superiori ma avrebbe il difetto di unire sotto una sola guida territori molto differenti tra loro, oltre che lontani (la distanza tra Rivolta d’Adda e l’ultimo paese del mantovano al confine con Ferrara è di circa 200km)”.

    Aggiunge il consigliere Soccini: “Dal combinato disposto tra la proposta Salini e la soppressione della Provincia di Lodi prevista dal decreto è nata la mia idea di lanciare un semplice sondaggio, naturalmente senza la pretesa del rigore scientifico, sulla mia pagina facebook chiedendo un parere sul futuro di Crema e del suo territorio e dalle risposte ricevute sino ad oggi la maggioranza assoluta, pari a poco meno del 60%, sarebbe favorevole ad un ritorno all’epoca napoleonica quando il cremasco era unito al lodigiano.
    Il sondaggio da un lato e le opinioni di sindaci ed amministratori apparse sulla stampa sono indice di interesse per il futuro degli assetti amministrativi del territorio. Un approfondimento del dibattito sarà opportuno una volta esaminato il testo definitivo del decreto dopo la sua conversione in legge da parte del parlamento.
    Personalmente ritengo l’opzione “Bergamo” sia un'idea “romantica” per via del comune passato legato alla Serenissima, mentre Lodi sarebbe una opzione molto più “pragmatica”.”

    Conclude l’esponente leghista sui tagli agli enti locali: “La manovra è migliorabile, sia nella parte che riguarda la soppressione dei Piccoli Comuni, sia in quella relativa ai tagli per tutti i gli enti locali, mi auguro che ci sia un ripensamento e si arrivi ad una revisione del testo, perché in questo modo verrebbero impedite le nostre attività primarie a servizio dei cittadini.”
    “Il fatto di non fare nulla per modificare il patto di stabilità impedisce i lavori sul territorio, a Crema come in altre amministrazioni, nonostante sia un Comune virtuoso. Il patto così rigido non permette la ripresa economica ma anzi la va a deprimere ulteriormente.
    Le conseguenze sarebbero quelle di dover tagliare nella parte corrente, o riducendo i servizi o aumentando la tassazione. Per sostenere le legittime richieste dei comuni lombardi lunedì parteciperò alla manifestazione indetta dal Presidente dell’ANCI Lombardia, e sindaco di Varese, Attilio Fontana programmata a Milano”.

    Risultato del sondaggio in www.facebook.com/matteo.soccini  aggiornato alle ore 12.00 di oggi. Votanti 118.

    Nel caso le Province di Cremona e Mantova si unissero per creare la "Provincia del Po", Crema ed il Cremasco cosa dovrebbero fare?
     
    • 59,3% Dare vita ad una nuova "Provincia dell'Adda" con Lodi
    • 24,6% Chiedere l'annessione a Bergamo
    • 16,1% Restare a far parte della nuova Provincia

    giovedì 25 agosto 2011

    LA CURVA SUD "IRMANO NICHETTI" PERGOCREMA

    pubblicata da Francesco Zorzi il giorno giovedì 25 agosto 2011 alle ore 19.40 sul suo profilo facebook
    ...
    I tratti caratteristici:
    1.- Lo smodato ricorso alla bestemmia, utilizzata anche in situazioni apparentemente neutre o favorevoli al Pergo.
    2.- La pressochè totale assenza di esponenti del "gentil sesso".
    Mi è stato correttamente fatto notare che questo tratto caratteristico è strettamente dipendente dal punto 1 che precede.
    3.- La consueta presenza domenicale di una manciata di individui bizzarri, di dubbia moralità, spesso dediti all'alcolismo e completamente avulsi dal contesto sociale in cui dovrebbero essere inseriti (definiti "casi umani").
    4.- Le infamanti accuse (non suffragate da prove concrete e pertanto difficili da sostenere in un'eventuale giudizio), che vengono regolarmente mosse al portiere della squadra avversaria e al terzino impiegato nella fascia di campo adiacente al Settore Distinti.
    5.- La costante violazione dei titoli I, II e III della Costituzione della Repubblica Italiana, principalmente con riferimento alla pari dignità dei cittadini, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.
    6.- La generalizzata esposizione di tesi e/o affermazioni e/o esclamazioni che risultano del tutto prive, oltre che di qualsiasi fondamento scientifico, anche di ogni briciolo di buon senso.
    7.- La numerosa presenza di individui dediti al consumo smodato di bevande alcoliche di ogni genere, ivi comprese quelle meno reperibili sul mercato.
    8.- I repentini mutamenti d'umore, lo scarso spirito critico e la propensione a farsi suggestionare dalla folla in tumulto.
    I comportamenti illogici spesso degenerano assumendo connotati turpi e degradanti, che trasformano la curva in una polveriera pronta ad infiammarsi per il più irrilevante degli episodi.
    Questi commuoventi attimi di eccitazione collettiva ricompattano l'intera tifoseria gialloblu rendendola, come correttamente osservato da qualcuno, un Popolo.
    9.- Lo svolgimento di prove di atletica, fra le quali:
    - le ripetute di 25/30 metri di scatto, con spostamento verso il lato sinistro occupato dall'assistente del direttore di gara (per il Settore Distinti spostamento verso destra);
    - l'arrampicaggio libero (che rende la recinzione della Sud una valida alternativa alle pareti di free climbing dello Sport Village);
    - il lancio del peso (anche se questa disciplina olimpica è da tempo caduta in disuso ed è praticata solo in occasioni speciali, causa le restrizioni introdotte dal Ministero degli Interni).
    10.- Il diffuso sentimento di omofobia, che viene riservato sugli atleti della squadra ospite (vedi il punto 6 circa l'esposizione di tesi dal dubbio valore scientifico, quale può essere la contemporanea presenza in campo di 11 calciatori avversari omosessuali su 11).
    11.- L'arcaica usanza di rinfacciare, agli atleti della squadra avversaria, comportamenti pregressi ascrivibili ai parenti in linea retta (dalla madre, svariando su tutto il fronte dell'albero genealogico, fino a coinvolgere persino l'animale domestico).
    12.- La disinvoltura con cui vengono utilizzate le allusioni di natura sessuale, riuscendo, con incredibile regolarità, a saltare la fase ironica e a scadere subito nel turpiloquio, offendendo la morale e il comune senso del pudore del buon padre di famiglia.
    13.- La tendenza ad emulare, anzichè i comportamenti virtuosi, quelli più tribali, meglio ancora se contrari alla decenza.
    L'acquisizione di consenso sociale è tanto più probabile, quanto più sconnessi, sgangherati e insensati saranno i ragionamenti effettuati dal singolo.
    Vengono eletti, a furor di popolo, quali tribuni della plebe della Sud, coloro che si sono resi protagonisti delle prodezze più folli.
    14.- L'infimo livello culturale e la scarsa padronanza della lingua italiana, che si manifesta attraverso gravi errori nella sintassi, nella costruzione del periodo e nell'utilizzo dell'indicativo al posto del congiuntivo.
    Ciò è tuttavia compensato dalla dimestichezza nell'uso del dialetto cremasco.
    15.- La scarsa ospitalità, che sovente sfocia in manifestazioni d'insofferenza, astio e improvvisi scatti d'ira, riservata nei confronti di (quasi) tutti coloro che occupano il settore/i settori ospiti.
    Campanilisticamente, l'acredine cresce quanto più diminuisce la distanza che separa Crema dalla città da cui provengono i sostenitori della formazione ospite.
    16.- L'insofferenza nei confronti di qualsiasi fazione politica e delle istituzioni nazionali e locali.
    L'ilarità riservata agli esponenti delle forze dell'ordine, della Croce Rossa, ai medici sociali, ai massaggiatori in servizio.
    La mancanza di rispetto verso i vertici della Lega Calcio e i componenti dell'intera classe arbitrale.
    Pessimi i sentimenti covati nei confronti dei raccattapalle nelle partite in trasferta: la condizione di bambino o adolescente è quasi sempre considerata
    un'aggravante.
    L'unica categoria esentata è quella dei Vigili del Fuoco.
    17.- Ma più di tutti, e questo è il vero tratto che caratterizza il tifoso del Pergocrema, la passione viscerale e completamente irrazionale per la propria squadra del cuore.
    Al Popolo "cannibale" non interessa nè la categoria in cui milita il Pergo, nè la classifica, nè il risultato della singola partita (eccezion fatta per "La Partita").
    L'unica cosa che il Popolo chiede, è che coloro che scendono in campo si ricordino di chi è presente per sostenerli.
    E chediano generosamente l'anima, fino all'ultima goccia di energia, per onorare la gloriosa casacca gialloblu!!!

    mercoledì 24 agosto 2011

    LETTURA CONSIGLIATA: Carta Straccia

    Titolo: Carta straccia. Il potere inutile dei giornalisti italiani
    Autore: Pansa Giampaolo
    Editore: Rizzoli  (collana Rizzoli best)

    "Carta straccia" non è un pedante trattato sui media. È un libro carogna, un racconto all'arma bianca, sornione e beffardo, pieno di ricordi. Mette in scena una quantità di personaggi, tutti attori di una recita alla quale ho partecipato anch'io: l'informazione stampata e televisiva, di volta in volta commedia o tragedia. Sono un signore che ha trascorso cinquant'anni nei giornali, lavorando in molte testate con incarichi diversi. Che cosa ho capito della mia professione? All'inizio pensavo che avesse la forza di un gigante, in grado di vincere su chiunque. Poi ho cambiato opinione: in realtà, il nostro è un potere inutile, serve a poco, non conta quasi nulla rispetto a quello politico, economico e giudiziario. Il perché lo spiego in "Carta straccia". Dopo un'occhiata al passato, la mia prima macchina per scrivere e l'apprendistato ferreo imposto da direttori senza pietà, vi compaiono i capi delle grandi testate di oggi. E i misfatti delle loro truppe. La faziosità politica dilagante. Gli errori a raffica. Le interviste ruffiane. Le vendette tra colleghi. Lo schierarsi in due campi contrapposti, divisi da un'ostilità profonda. Il centrodestra, dove si affermano Maurizio Belpietro e Vittorio Feltri, con le campagne di stampa condotte senza guardare in faccia a nessuno. E il centrosinistra, dominato dalla potenza guerrigliera di Ezio Mauro e dalle ambizioni politiche di Carlo De Benedetti, nemici giurati di Silvio Berlusconi". (Giampaolo Pansa).

    lunedì 22 agosto 2011

    SPL 2011/2012 | 5^, Celtic 0 - 1 St Johnstone

    A second-half goal from Dave MacKay gave St Johnstone a shock first win at Celtic Park since 1999.
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    Kris Commons failed to convert from the penalty spot after Saints keeper Peter Enckelman brought down Anthony Stokes in the box in the third minute.
    But St Johnstone eventually broke the deadlock in the 60th minute, with MacKay's shot deflected into the net.
    Celtic's first league defeat means that no Scottish Premier League club has a 100% record.
    The first half was characterised by sustained Celtic pressure, but an inability to convert chances.Saints' keeper Enckelman handed Neil Lennon's side the first of those chances, when he was judged to have brought down Stokes inside the box.

    But the Finn, who escaped a booking, soon made amends, diving to his right to save the resulting penalty kick from Commons.
    That missed opportunity sparked Celtic into life, and Lennon's side enjoyed a spate of first half chances, most created by the industry of Shaun Maloney who set up chances for Commons and Stokes, as well missing an opportunity created by Adam Matthews in the 26th minute.

    But the best chance for the home side came from a set piece, Commons almost making amends for his penalty miss with a terrific curling free kick which came off Enckelman's post five minutes before the break. And Celtic seemed to approach the restart with gusto, Commons ekeing out another chance seconds into the half.

    But it was St Johnstone who took a shock lead on the hour mark.
    A move that began with a Jody Morris drive, which was beaten away by Fraser Forster, then saw MacKay volley towards goal from the right hand side of the box, his shot deflecting off Joe Ledley and past Forster.

    After dominating possession throughout the match, that sucker-punch appeared to stun the Parkhead side, who struggled to regain their tempo.
    Substitute Paddy McCourt, who replaced Commons immediately after the goal, offered a piece of individual skill almost immediately, twisting and turning his way through a wall of blue jerseys in the St Johnstone box before eventually being dispossessed.
    In defence though, Celtic were in disarray, confusion between Daniel Majstorovic and Forster almost allowing Saints substitute Sean Higgins clear through on goal 20 minutes from the end.

    McCourt continued to create chances, a shot five minutes from time coming off the post, the Irishman drawing a free-kick on the edge of the box out of Saints defender Callum Davidson, but Maloney's set piece was marginally off target.

    And a hard-working and resolute St Johnstone defence managed to neutralise a flurry of late chances to secure Derek McInnes's first win of the season and increase the pressure on Celtic ahead of their midweek Europa League tie.

    Sunday, 21 August 2011
    Scottish Premier

    Celtic 0-1 St Johnstone FT
    (HT 0-0)
      • MacKay 60