epurazioni, bavagli, censure, menzogne, malignità, invidie, ecc. URSS di Stalin??? non credo proprio... |
venerdì 24 settembre 2010
a volte ritornano...
mercoledì 22 settembre 2010
Comunicato Stampa - “SOCCINI (Lega): Soddisfazione per l’approvazione, da parte del Consiglio Comunale di Crema, della mozione sull’acqua pubblica”.
CREMA, 22 settembre 2010 – Sull’approvazione della “mozione sull’acqua pubblica” da parte del Consiglio Comunale di Crema, avvenuta nella seduta del 21 settembre con il voto favorevole di Lega, Pdl, Udc e Lista Civica e quello contrario del PD e delle altre formazioni di centrosinistra, interviene il proponente del documento, il consigliere comunale della Lega Nord Matteo Soccini.
“Innanzitutto voglio esprimere il mio compiacimento per la decisione del Consiglio Comunale di Crema di approvare la mozione sull’acqua pubblica da me presentata nel giugno scorso - afferma il Consigliere Matteo Soccini che prosegue - grazie a questo pronunciamento anche Crema dichiara la propria soddisfazione per la decisione del Parlamento di ribadire la proprietà pubblica delle reti, invita il governo a dare attuazione al decreto in ordine alle forme di affidamento dei servizi di pubblica utilità (tra i quali è previsto in casi particolari l’affidamento in house), ed auspica inoltre che l’esecutivo centrale si attenga a posizioni di tutela del ruolo positivo svolto dai Comuni e delle amministrazioni locali lombarde nella realizzazione, manutenzione e gestione delle reti di pubblica utilità, con specifico riferimento alle reti idriche.”
Prosegue Soccini: “L’Europa ha chiesto la messa in gara dei servizi pubblici locali perché con la concorrenza i servizi ai cittadini dovrebbero migliorare di qualità e diminuire nei costi. Grazie alla Lega le reti restano dei cittadini e i comuni, se vorranno, potranno continuare a gestire i servizi.
Il Governo ha chiesto al Parlamento un ulteriore intervento chiarificatore per meglio tutelare quegli enti che vogliono continuare a gestire l’acqua in proprio ovvero con le proprie società municipalizzate (in house vale a dire affidamento diretto a società a capitale pubblico controllata dal pubblico). In base alle indicazioni europee, il ricorso all’affidamento in house può essere ammesso solo “qualora ricorrano obiettive ragioni tecniche od economiche”.
"Il Governo e la sua maggioranza con l’articolo 15 del DL 135/2009 hanno dimostrato la volontà di procedere verso una liberalizzazione buona e rispettosa dei cittadini, in un quadro regolatore certo e chiaro, che promuova l'iniziativa privata, che riduca i costi per le pubbliche amministrazioni e che garantisca la migliore qualità dei servizi qualora l’amministrazione pubblica opti per la gestione diretta (in house).
Il Governo ha voluto mettere dei paletti ben precisi alla privatizzazione dei servizi pubblici locali proprio per salvaguardare la proprietà pubblica delle reti ed evitare di consegnare la gestione dei pubblici servizi nelle mani di oligopoli o multinazionali straniere.
Inoltre, sono stati introdotti e ribaditi alcuni principi fondamentali sulla proprietà pubblica delle risorse idriche facendo salvo il principio della autonomia gestionale del soggetto gestore del servizio idrico integrato. Il governo dell’acqua spetta esclusivamente alle istituzioni pubbliche, in particolare in ordine alla qualità ed al prezzo, e deve essere esercitato garantendo il diritto alla universalità ed accessibilità.”
“Le modalità di gestione dei servizi non sono altre che quelle imposte dalle norme
comunitarie. In particolare è stata riconosciuta quale modalità ordinaria di affidamento della gestione dei servizi pubblici locali l’affidamento diretto a società “miste” (Pubblico Privato) a condizione che il socio privato venga selezionato attraverso procedure pubbliche e che con la stessa gara si attribuiscano anche i compiti operativi connessi alla gestione del servizio.”
“La Lega Nord vuole sì la gestione pubblica preferendo la gestione in house (società a capitale pubblico controllata dal pubblico) al monopolio dei privati o delle multinazionali europee, vuole altresì garantire ai cittadini una gestione efficiente dei servizi, economica e di qualità, consentendo la crescita delle nostre imprese al fine di renderle competitive sul mercato europeo e internazionale.
Quindi abbiamo imposto la nostra visione per cui quando la gestione pubblica è economica ed efficiente non è distorsiva della concorrenza e quindi vantaggiosa per gli utenti.
Infatti, per il cittadino, quello che conta è il costo e la qualità del servizio idrico o degli altri sevizi pubblici locali, molto meno quale sia il soggetto che lo eroga. Anche perché non è detto che la gestione pubblica sia sempre in grado di garantire tariffe e la qualità più competitive.”
“L’affidamento in house è sicuramente residuale rispetto alle procedure competitive ad evidenza pubblica (gara o PPPI) ma riveste un particolare interesse per i piccoli comuni o quelli in montagna.
La nuova disciplina, soprattutto grazie all’intervento della Lega Nord, introduce importanti quanto necessarie precisazioni a favore e sostegno gli affidamenti cosiddetti in house, con particolare riferimento ai servizi idrici.”
di seguito la mozione approvata dal Consiglio Comumale di Crema nella seduta del 21 settembre 2010.
Oggetto: MOZIONE ACQUA PUBBLICA
L’acqua è un bene pubblico e come tale è gestito dai lombardi da secoli in perfetta autonomia e sostanziale efficienza;
Le norme comunitarie impongono la tutela e la garanzia della libera concorrenza nella gestione dei servizi pubblici locali;
Nel rispondere ad osservazioni e procedure attivate dalla Commissione Europea, il Governo ha voluto disciplinare alcuni passaggi relativi alla privatizzazione dei servizi pubblici locali;
Tra gli obiettivi raggiunti vi è la salvaguardia della proprietà pubblica delle reti e l’eliminazione del pericolo consistente nella consegna della gestione dei pubblici servizi nelle mani di oligopoli o multinazionali straniere, escludendo al riguardo settori già disciplinati come la distribuzione di energia elettrica, il trasporto ferroviario regionale e la gestione delle farmacie comunali, e ultimi in ordine cronologico, i servizi di distribuzione del gas;
Il Governo, incaricato dal Parlamento di redigere il Regolamento sulla disciplina dei servizi pubblici locali (previsto dall’art. 23-bis del Decreto-legge 112/2008) ha chiesto al Parlamento un ulteriore intervento chiarificatore per meglio tutelare quegli Enti locali che vogliono continuare a gestire l’acqua in proprio, ovvero con le proprie società municipalizzate (in house vale a dire affidamento diretto a società a capitale pubblico controllata dal pubblico);
Il gruppo della Lega Nord Padania ha presentato e fatto approvare un Ordine del Giorno (Atto Camera 9/2897/7 a firma Cota, Montagnoli, Dal Lago, Alessandri, Guido Dussin, Lanzarin, Togni, Callegari, Reguzzoni) che .impegna il Governo, nell'ambito dell'emanazione dei regolamenti e la definizione delle soglie di cui al comma 4-bis, del citato articolo 23-bis del decreto-legge n. 112 del 2008, oltre le quali gli affidamenti di servizi pubblici locali assumono rilevanza ai fini dell'espressione del parere dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, di tener conto di specifiche condizioni di efficienza che, soprattutto con riferimento al settore idrico, rendono la gestione in house non distorsiva della concorrenza e dunque comparativamente non svantaggiosa per i cittadini rispetto ad un'altra forma di gestione dei servizi pubblici locali.
“Innanzitutto voglio esprimere il mio compiacimento per la decisione del Consiglio Comunale di Crema di approvare la mozione sull’acqua pubblica da me presentata nel giugno scorso - afferma il Consigliere Matteo Soccini che prosegue - grazie a questo pronunciamento anche Crema dichiara la propria soddisfazione per la decisione del Parlamento di ribadire la proprietà pubblica delle reti, invita il governo a dare attuazione al decreto in ordine alle forme di affidamento dei servizi di pubblica utilità (tra i quali è previsto in casi particolari l’affidamento in house), ed auspica inoltre che l’esecutivo centrale si attenga a posizioni di tutela del ruolo positivo svolto dai Comuni e delle amministrazioni locali lombarde nella realizzazione, manutenzione e gestione delle reti di pubblica utilità, con specifico riferimento alle reti idriche.”
Prosegue Soccini: “L’Europa ha chiesto la messa in gara dei servizi pubblici locali perché con la concorrenza i servizi ai cittadini dovrebbero migliorare di qualità e diminuire nei costi. Grazie alla Lega le reti restano dei cittadini e i comuni, se vorranno, potranno continuare a gestire i servizi.
Il Governo ha chiesto al Parlamento un ulteriore intervento chiarificatore per meglio tutelare quegli enti che vogliono continuare a gestire l’acqua in proprio ovvero con le proprie società municipalizzate (in house vale a dire affidamento diretto a società a capitale pubblico controllata dal pubblico). In base alle indicazioni europee, il ricorso all’affidamento in house può essere ammesso solo “qualora ricorrano obiettive ragioni tecniche od economiche”.
"Il Governo e la sua maggioranza con l’articolo 15 del DL 135/2009 hanno dimostrato la volontà di procedere verso una liberalizzazione buona e rispettosa dei cittadini, in un quadro regolatore certo e chiaro, che promuova l'iniziativa privata, che riduca i costi per le pubbliche amministrazioni e che garantisca la migliore qualità dei servizi qualora l’amministrazione pubblica opti per la gestione diretta (in house).
Il Governo ha voluto mettere dei paletti ben precisi alla privatizzazione dei servizi pubblici locali proprio per salvaguardare la proprietà pubblica delle reti ed evitare di consegnare la gestione dei pubblici servizi nelle mani di oligopoli o multinazionali straniere.
Inoltre, sono stati introdotti e ribaditi alcuni principi fondamentali sulla proprietà pubblica delle risorse idriche facendo salvo il principio della autonomia gestionale del soggetto gestore del servizio idrico integrato. Il governo dell’acqua spetta esclusivamente alle istituzioni pubbliche, in particolare in ordine alla qualità ed al prezzo, e deve essere esercitato garantendo il diritto alla universalità ed accessibilità.”
“Le modalità di gestione dei servizi non sono altre che quelle imposte dalle norme
comunitarie. In particolare è stata riconosciuta quale modalità ordinaria di affidamento della gestione dei servizi pubblici locali l’affidamento diretto a società “miste” (Pubblico Privato) a condizione che il socio privato venga selezionato attraverso procedure pubbliche e che con la stessa gara si attribuiscano anche i compiti operativi connessi alla gestione del servizio.”
“La Lega Nord vuole sì la gestione pubblica preferendo la gestione in house (società a capitale pubblico controllata dal pubblico) al monopolio dei privati o delle multinazionali europee, vuole altresì garantire ai cittadini una gestione efficiente dei servizi, economica e di qualità, consentendo la crescita delle nostre imprese al fine di renderle competitive sul mercato europeo e internazionale.
Quindi abbiamo imposto la nostra visione per cui quando la gestione pubblica è economica ed efficiente non è distorsiva della concorrenza e quindi vantaggiosa per gli utenti.
Infatti, per il cittadino, quello che conta è il costo e la qualità del servizio idrico o degli altri sevizi pubblici locali, molto meno quale sia il soggetto che lo eroga. Anche perché non è detto che la gestione pubblica sia sempre in grado di garantire tariffe e la qualità più competitive.”
“L’affidamento in house è sicuramente residuale rispetto alle procedure competitive ad evidenza pubblica (gara o PPPI) ma riveste un particolare interesse per i piccoli comuni o quelli in montagna.
La nuova disciplina, soprattutto grazie all’intervento della Lega Nord, introduce importanti quanto necessarie precisazioni a favore e sostegno gli affidamenti cosiddetti in house, con particolare riferimento ai servizi idrici.”
Conclude il consigliere leghista: “E’ innegabile che senza la Lega Nord i servizi pubblici locali sarebbero gestiti dalle multinazionali francesi da oltre dieci anni. Ora siamo finalmente pronti ed attrezzati per garantire e fare crescere il nostro immenso patrimonio.”
_____________
Oggetto: MOZIONE ACQUA PUBBLICA
Premesso che:
L’acqua è un bene pubblico e come tale è gestito dai lombardi da secoli in perfetta autonomia e sostanziale efficienza;
Le norme comunitarie impongono la tutela e la garanzia della libera concorrenza nella gestione dei servizi pubblici locali;
Nel rispondere ad osservazioni e procedure attivate dalla Commissione Europea, il Governo ha voluto disciplinare alcuni passaggi relativi alla privatizzazione dei servizi pubblici locali;
Tra gli obiettivi raggiunti vi è la salvaguardia della proprietà pubblica delle reti e l’eliminazione del pericolo consistente nella consegna della gestione dei pubblici servizi nelle mani di oligopoli o multinazionali straniere, escludendo al riguardo settori già disciplinati come la distribuzione di energia elettrica, il trasporto ferroviario regionale e la gestione delle farmacie comunali, e ultimi in ordine cronologico, i servizi di distribuzione del gas;
Il Governo, incaricato dal Parlamento di redigere il Regolamento sulla disciplina dei servizi pubblici locali (previsto dall’art. 23-bis del Decreto-legge 112/2008) ha chiesto al Parlamento un ulteriore intervento chiarificatore per meglio tutelare quegli Enti locali che vogliono continuare a gestire l’acqua in proprio, ovvero con le proprie società municipalizzate (in house vale a dire affidamento diretto a società a capitale pubblico controllata dal pubblico);
Il gruppo della Lega Nord Padania ha presentato e fatto approvare un Ordine del Giorno (Atto Camera 9/2897/7 a firma Cota, Montagnoli, Dal Lago, Alessandri, Guido Dussin, Lanzarin, Togni, Callegari, Reguzzoni) che .impegna il Governo, nell'ambito dell'emanazione dei regolamenti e la definizione delle soglie di cui al comma 4-bis, del citato articolo 23-bis del decreto-legge n. 112 del 2008, oltre le quali gli affidamenti di servizi pubblici locali assumono rilevanza ai fini dell'espressione del parere dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, di tener conto di specifiche condizioni di efficienza che, soprattutto con riferimento al settore idrico, rendono la gestione in house non distorsiva della concorrenza e dunque comparativamente non svantaggiosa per i cittadini rispetto ad un'altra forma di gestione dei servizi pubblici locali.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI CREMA
Esprime
Soddisfazione per la decisione del Parlamento di ribadire la proprietà pubblica delle reti;
Invita
Il Governo a dare attuazione al decreto del Ministro Ronchi in ordine alle forme di affidamento dei servizi di pubblica utilità;
Auspica
Che il Governo si attenga a posizioni di tutela del ruolo positivo svolto dai Comuni e delle amministrazioni locali lombarde nella realizzazione, manutenzione e gestione delle reti di pubblica utilità, con specifico riferimento alle reti idriche.
lunedì 20 settembre 2010
sabato 11 settembre 2010
SCRP, la "speranza" è "sparita"... forse
A quanto pare le buone intenzioni si sono scontrare con un muro di gomma costruito da chi non vuol capire e ragionare seriamente numeri alla mano... peccato.
L'ultimo augurio è che si tratti di una ulteriore incomprensione.
Tra pochi giorni ne sapremo di più... SPEREM!?!
L'ultimo augurio è che si tratti di una ulteriore incomprensione.
Tra pochi giorni ne sapremo di più... SPEREM!?!
venerdì 10 settembre 2010
SCRP, l'occasione "mancata" e la speranza di un accordo... per il bene del cremasco
Questo pomeriggio, convocati dal sindaco Bruttomesso, si ritroveranno un nutrito gruppo di primi cittadini di destra, centro e sinistra per "ricucire" lo strappo di fine luglio maturato in SCRP.
Speriamo vada tutto bene...
Ritengo però doveroso, prima dell'incontro, ricostruire l'accaduto...
Quanto accaduto nella serata di venerdì 30 luglio scorso, in occasione del rinnovo del CDA di SCRP, si può configurare come un’occasione mancata dalla “politica cremasca” della cui responsabilità si devono far carico un po’ tutti, ma principalmente il Partito Democratico con i suoi sindaci. Tale responsabilità deriva dall’atteggiamento rigido e pregiudiziale posto in essere nel corso dell’Assemblea, da prima mediante la presentazione di una propria lista autonoma e successivamente sottoponendo l’accettazione dell’indicazione di un proprio nominativo da inserire nella lista predisposta dal centro destra a condizioni inaccettabili.
L’atteggiamento preconcetto dei sindaci del PD di voler sindacare sui nomi proposti dalla maggioranza del capitale della società, nonché la richiesta di voler introdurre una nuova figura come l’amministratore delegato (il cui nome volavano fosse indicato da loro stessi) cui demandare specifici poteri, limitando le scelte della maggioranza, non è altro che il sintomo della palese volontà di cercare una rottura che i rappresentanti della Lega in assemblea ed il sottoscritto, seppur nella limitatezza della propria rappresentanza nel consesso dei sindaci, non auspicavano.
Le percentuali in campo hanno poi dimostrato come la disponibilità mostrata dal centro destra di accogliere nella propria lista un rappresentante dell’opposizione, senza pregiudiziali sul nominativo, fosse un’offerta ragionevole e adeguata. Purtroppo tale offerta è stata rispedita al mittente.
È auspicabile che la pausa estiva abbia rasserenato gli animi di quanti pensano di proseguire con i propositi di rottura e che il centro sinistra, abbandonato l’atteggiamento rigido e pregiudiziale nei confronti di alcuni componenti del CDA indicati dal centro destra, apprezzi la disponibilità ancora presente, di indicare una propria persona all’interno del CDA. Un passo in questa direzione sarebbe un degno segnale di distensione.
Voglio anche rimarcare come questa offerta provenga dal partito (la Lega Nord) cui spetterebbe l’indicazione del sostituto del “consigliere pro-tempore” eletto dall’assemblea di luglio.
La disponibilità che dimostriamo è il segno lampante di come il mio movimento metta al primo posto l’interesse del territorio rispetto all’occasione di avere “una poltrona in più”…
Il menzionato auspicio è dettato dalla necessità di esprimere una maggiore “democrazia” all’interno della governance societaria anche in considerazione delle importanti azioni che gli amministratori della società dovranno affrontare nei prossimi mesi (gara rifiuti, possibili conferimenti in LGH, ecc).
Sulla composizione del CDA emersa dall’Assemblea, oltre a esprimere apprezzamento per la conferma del proprio rappresentate leghista in seno alla società, il quale ha raccolto un forte apprezzamento dai Sindaci per il suo ruolo dalla forte valenza tecnica che ha saputo mettere nei due progetti promossi da SCRP (Biofor di Castelleone e Teleriscaldamento di Crema), le cui realizzazioni hanno avuto sotto la sua direzione un fortissima accelerazione, mi piace sottolineare come l’inserimento di un’altra figura tecnica di valore come l’ing. Belloni, proposto dal Presidente della Provincia Salini, sia un ottimo segnale nella direzione auspicata anche dal Sindaco di Crema di inserimento di maggiore professionalità negli organi amministrativi delle società.
In ultimo ritengo doveroso esprimere un sincero ringraziamento al sindaco di Crema Bruttomesso per l’impegno profuso fino all’ultimo allo scopo di addivenire ad un accordo con la sinistra, impegno proseguito con la convocazione della riunione di questo pomeriggio alle 17.30 presso il suo ufficio in comune a Crema. Gli attacchi di questi giorni, provenienti da vari esponenti del PD, portati fino alla pretestuosa richiesta di dimissioni, non sono altro che la dimostrazione di come la sinistra non si faccia scrupoli nell’utilizzare luoghi come le Assemblee delle società pubbliche per portare avanti un’opposizione, ad oggi alquanto pregiudiziale, alla maggioranza che governa la città di Crema.
Non resta che attendere la sera…
Speriamo vada tutto bene...
Ritengo però doveroso, prima dell'incontro, ricostruire l'accaduto...
Quanto accaduto nella serata di venerdì 30 luglio scorso, in occasione del rinnovo del CDA di SCRP, si può configurare come un’occasione mancata dalla “politica cremasca” della cui responsabilità si devono far carico un po’ tutti, ma principalmente il Partito Democratico con i suoi sindaci. Tale responsabilità deriva dall’atteggiamento rigido e pregiudiziale posto in essere nel corso dell’Assemblea, da prima mediante la presentazione di una propria lista autonoma e successivamente sottoponendo l’accettazione dell’indicazione di un proprio nominativo da inserire nella lista predisposta dal centro destra a condizioni inaccettabili.
L’atteggiamento preconcetto dei sindaci del PD di voler sindacare sui nomi proposti dalla maggioranza del capitale della società, nonché la richiesta di voler introdurre una nuova figura come l’amministratore delegato (il cui nome volavano fosse indicato da loro stessi) cui demandare specifici poteri, limitando le scelte della maggioranza, non è altro che il sintomo della palese volontà di cercare una rottura che i rappresentanti della Lega in assemblea ed il sottoscritto, seppur nella limitatezza della propria rappresentanza nel consesso dei sindaci, non auspicavano.
Le percentuali in campo hanno poi dimostrato come la disponibilità mostrata dal centro destra di accogliere nella propria lista un rappresentante dell’opposizione, senza pregiudiziali sul nominativo, fosse un’offerta ragionevole e adeguata. Purtroppo tale offerta è stata rispedita al mittente.
È auspicabile che la pausa estiva abbia rasserenato gli animi di quanti pensano di proseguire con i propositi di rottura e che il centro sinistra, abbandonato l’atteggiamento rigido e pregiudiziale nei confronti di alcuni componenti del CDA indicati dal centro destra, apprezzi la disponibilità ancora presente, di indicare una propria persona all’interno del CDA. Un passo in questa direzione sarebbe un degno segnale di distensione.
Voglio anche rimarcare come questa offerta provenga dal partito (la Lega Nord) cui spetterebbe l’indicazione del sostituto del “consigliere pro-tempore” eletto dall’assemblea di luglio.
La disponibilità che dimostriamo è il segno lampante di come il mio movimento metta al primo posto l’interesse del territorio rispetto all’occasione di avere “una poltrona in più”…
Il menzionato auspicio è dettato dalla necessità di esprimere una maggiore “democrazia” all’interno della governance societaria anche in considerazione delle importanti azioni che gli amministratori della società dovranno affrontare nei prossimi mesi (gara rifiuti, possibili conferimenti in LGH, ecc).
Sulla composizione del CDA emersa dall’Assemblea, oltre a esprimere apprezzamento per la conferma del proprio rappresentate leghista in seno alla società, il quale ha raccolto un forte apprezzamento dai Sindaci per il suo ruolo dalla forte valenza tecnica che ha saputo mettere nei due progetti promossi da SCRP (Biofor di Castelleone e Teleriscaldamento di Crema), le cui realizzazioni hanno avuto sotto la sua direzione un fortissima accelerazione, mi piace sottolineare come l’inserimento di un’altra figura tecnica di valore come l’ing. Belloni, proposto dal Presidente della Provincia Salini, sia un ottimo segnale nella direzione auspicata anche dal Sindaco di Crema di inserimento di maggiore professionalità negli organi amministrativi delle società.
In ultimo ritengo doveroso esprimere un sincero ringraziamento al sindaco di Crema Bruttomesso per l’impegno profuso fino all’ultimo allo scopo di addivenire ad un accordo con la sinistra, impegno proseguito con la convocazione della riunione di questo pomeriggio alle 17.30 presso il suo ufficio in comune a Crema. Gli attacchi di questi giorni, provenienti da vari esponenti del PD, portati fino alla pretestuosa richiesta di dimissioni, non sono altro che la dimostrazione di come la sinistra non si faccia scrupoli nell’utilizzare luoghi come le Assemblee delle società pubbliche per portare avanti un’opposizione, ad oggi alquanto pregiudiziale, alla maggioranza che governa la città di Crema.
Non resta che attendere la sera…
domenica 5 settembre 2010
sondaggi... veri e presunti.
ieri pomeriggio ha avuto inizio un "sondaggio on line" lanciato dal sito www.cremonaonline.it, dedicato all'ordinaza contro l'accattonaggio molesto ed il commercio abusivo emanata dal comune di Crema.
un'ordinanza che ha scatenato i soliti buonisti in raccolte firme e ricorsi al TAR tutti basati sulla falsa interpretazione dell'ordinanza il cui unico e solo scopo è quello di combattere coloro che, facendo leva sulla compassione specie delle persone anziane, si fingono persone in difficoltà ma fanno parte in realtà di quell'esercito di profittatori spessissimo (basta leggere le cronache giudiziarie) facenti parte di organizzazioni malavitose. per non parlare poi di quelli che esercitano un palese commercio abusivo con relativa evazione fiscale...
ma veniamo al sondaggio; ne parlo per fare una considerazione molto semplice (adesso che il dato parziale vede i favorevolo attorno all'80%) sull'attendibilità di questi strumenti.
perchè? semplice... dopo aver votato (cosa che dovrebbe essere possibile solo una volta per ogni pc) ho provato a "svuotare la cache" del mio pc e rivotare.
risultato? il mio secondo voto è stato registrato...
questo per dire ad una settimana dalla sua chiusura che a prescindere dall'esito sarebbe buona cosa che nessuno ne faccia uso per sostenere la propria posizione stante, oltre al trucchetto informatico, anche il fatto che si tratta di un'indagine senza basi scientifiche.
girando per la città difficilemente trovo persone che manifestano avversione per il contenuto dell'ordinanza...
e certamente non sono cittadini che domani correranno a connettersi al sito per votare il "sondaggio".
e certamente non sono cittadini che domani correranno a connettersi al sito per votare il "sondaggio".
sabato 4 settembre 2010
Comunicato Stampa - “SOCCINI (Lega): Soddisfazione per la pronuncia del TAR sul sottopasso di Via Indipendenza e l’ok al leasing come strumento di finanziamento”.
il progetto del sottopasso in Via Indipendenza |
CREMA, 4 settembre 2010 Sulla pronuncia del TAR di Brescia che ha rigettato il ricorso contro la realizzazione del sottopasso in Via Indipendenza interviene Matteo Soccini, consigliere comunale della Lega Nord.
“Innanzitutto voglio esprimere il mio compiacimento per la decisione presa dal giudice del TAR di respingere la richiesta di sospensiva per il progetto del sottopasso di Via Indipendenza - afferma il Consigliere Matteo Soccini che prosegue - grazie a questo pronunciamento anche questo ostacolo alla realizzazione di una importantissima opera viabilistica per la città viene meno. Adesso è importante accelerare i tempi per gara, assegnazione lavori e loro messa in opera.”
Conclude il consigliere leghista: “Quanto alle considerazione che il Tar, nel motivare la decisione, giudica la scelta del leasing in costruendo non contrastante con il Codice dei Contratti, e ritenendolo pertanto uno strumento compatibile con la gestione finanziaria dell’Ente; dimostra come le polemiche dei mesi passati sulla correttezza o meno dell’uso del leasing fossero prive di fondamento e tese, specie quando provenienti dall’opposizione, solo a bloccare la realizzazione di questa importante opera pubblica.”
venerdì 3 settembre 2010
La CREMA di BENGODI...
ieri mattina ho partecipato alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione "Crema di Bengodi" che si svolgerà i prossimi 10, 11 e 12 settembre presso CremArena in Via Dante... ovviamente a Krema...
ecco la rassegna stampa di oggi...
cliccate sugli articoli per leggerli.
ecco la rassegna stampa di oggi...
cliccate sugli articoli per leggerli.
"La Cronaca" |
"La Provincia" |
martedì 24 agosto 2010
lunedì 23 agosto 2010
Iscriviti a:
Post (Atom)