venerdì 20 ottobre 2017

AUTONOMIA | il "tafazzismo" del PD in Lombardia e Veneto


"NON ANDATE A VOTARE!"
"IL REFERENDUM NON SERVE!"


Questi i "mantra" ripetuti in ogni dove dagli esponenti del PD contro i referendum per l'autonomia di Lombardia e Veneto in programma domenica 22 ottobre.
Il tutto mentre il LORO governo a roma, nella legge di stabilità appena varata, usa ancora una volta la mannaia tagliando milioni di euro nei trasferimenti alle regioni.

-450 per la Lombardia, -250 per il Veneto e -230 all'Emilia-Romagna del presidente Bonaccini che l'altro giorno di vantava di aver dato il via al percorso dell'autonomia con la firma di un pezzetto di carta davanti a Gentiloni.


Basterebbe questa notizia per sperare in una reazione di orgoglio dei raprpesentanti piddini sul territorio per cambiare idea e recarsi in massa a votare, ovviamente Sì, ai referendum per l'autonomia.

Purtroppo tutto ciò non avverrà per una atavica propensione al "tafazzismo" che impregna l'apparato del fu Partito Comunista. 
Parlo di apparato perchè non si può non notare come altri esponenti della stessa area politica ma non organici al partito, vale a dire i sindaci lombardi a partire da quello di Bergamo Gori, hanno ben compreso come solo con una netta vittoria del sì, ed una contemporanea buona affluenza, potranno dare la giusta spinta per ottenere una risposta positiva da quel di roma.

Quanto agli altri, i tafazzi, resteranno arroccati alla loro miope visione che li porta a sperare in un fallimento della consultazione nella speranza, vana, di un riscatto elettorale la prossima primavera alle regionali.
Così facendo un enorme favore a tutte le forze centraliste romane che di autonomia alle regioni del nord non vogliono sentire parlare...