mercoledì 10 ottobre 2012

Comunicato Stampa | LEGA NORD: no all’apertura di un centro islamico.

CREMA, 10 ottobre 2012 – Nella seduta di mercoledì 10 ottobre, in Commissione ambiente e territorio del comune di Crema, sarà posta all’attenzione dei consiglieri la richiesta di insediamento di un “Centro Culturale Arabo”.
 
La Lega Nord di Crema, che nella passata amministrazione si è fermamente opposta alla discussione di tali richieste, intende ribadire la propria posizione di ferma contrarietà all’insediamento, sul territorio cittadino, di qualsivoglia struttura del genere (moschea o centro islamico), la cui natura e finalità suscitano, per esperienze passate agli onori della cronaca, particolare preoccupazione per fatti violenti e criminosi, quali Milano – viale Jenner e via Quaranta o Cremona – via Massarotti.
 
La ferma opposizione del movimento all’apertura di tali centri ha diverse motivazioni:
  • non esistono accordi tra lo Stato Italiano e l’Islam (sunnita o sciita) che ne regolino i rapporti civili e sociali, come avviene per le altre confessioni religiose (portiamo ad esempio i rapporti con la Comunità Ebraica);
  • l’assenza di una regolamentazione sui luoghi di culto della religione musulmana è la dimostrazione oggettiva di una difficoltà ad instaurare rapporti corretti dovuti alla assenza di un “interlocutore” certo sul versante della pratica della religione islamica;
  • la presenza in diversi territori di luoghi di culto e centri culturali fuori da qualsiasi controllo e verifica.
Manifestiamo preoccupazione per il fatto che la Giunta Bonaldi ritenga di interesse prioritario l’individuazione di un’area in cui consentire l’insediamento di un “Centro Culturale Arabo”, senza preventivamente preoccuparsi dell’esistenza di regolamentazioni e di accordi che favoriscano l’integrazione e la reciprocità di tali strutture di culto.

Anche per la Lega Nord, l’integrazione tra culture e la libertà di religione sono uno dei pilastri fondamentali per lo sviluppo di una società moderna e solidale, ma non è sufficiente che ciò non sia “eterolesivo”, come dichiarato dal Sindaco.

Respingiamo decisamente ogni modalità che rappresenti una forzatura all’integrazione e non nasca da una preventiva, chiara e precisa condivisione ed accettazione di regole sociali e civili che mettano al centro della professione di “fede” il rispetto dei valori, delle identità culturali e delle tradizioni del paese ospitante.

LEGA NORD | Sezione di Crema

domenica 30 settembre 2012

La rivoluzione parte dal Nord


Ecco i 12 progetti, frutto del lavoro dei gruppi tematici degli Stati Generali del Nord, presentati dal Segretario Federale della Lega Nord, Roberto Maroni.

1. L’euroregione Nord: locomotiva per l’Europa delle regioni
Istituire l’Euroregione Nord, costituzionalmente autodeterminata, che definisce le proprie politiche e opera con regole certe per rilanciare efficienza e sviluppo.


2. La ricchezza del Nord deve far crescere il Nord
Trattenere a livello regionale il 75% delle tasse pagate dai cittadini e dalle imprese dell’Euroregione per investire nello sviluppo

3. No all’accanimento terapeutico sulle imprese decotte
Eliminare i sussidi alle imprese senza futuro per incentivare l’innovazione, le esportazioni e la ricerca

4. Imprese più forti nel Nord
Introdurre subito una fiscalità di vantaggio per i territori del Nord, per contrastare la delocalizzazione delle imprese

5. Per il Nord solo banche vere
Commissariare le banche che non sostengono le imprese produttive del Nord nell’accesso al credito

6. Meno stato, meno sprechi, più federalismo
Tagliare un milione di dipendenti pubblici delle regioni non virtuose, in base al rapporto con il Pil regionale e con il numero di abitanti

7. Burocrazia zero
Azzerare la burocrazia significa prima di tutto rispetto rigoroso dei termini di pagamento da parte del pubblico

8. Nuove infrastrutture globali
Realizzare infrastrutture integrate attraverso regole semplici, tempi certi e appalti a KM Zero, assicurando il libero accesso alle reti infrastrutturali a tutti gli operatori: dai treni alla banda larga

9. Più futuro per i giovani
Dare futuro ai giovani: zero IRPEF per l’assunzione di giovani sotto i 35 anni per i primi tre anni di lavoro

10. Lavoro e previdenza: modello Nord
Passare da contratti collettivi nazionali a contratti territoriali e riformare il sistema pensionistico su base regionale

11. Alta velocità dalla scuola al lavoro
Introdurre un nuovo sistema scolastico su base regionale, collegato al mondo delle imprese, che premi economicamente il merito e si basi sulla valutazione degli insegnanti anche da parte dei cittadini

12. Politica a costo zero
Drastico taglio ai costi della politica: dimezzare i parlamentari, ridurre i consiglieri regionali con le macroregioni, realizzare il Senato federale a costo zero, abolire ogni forma di finanziamento pubblico ai partiti.

sabato 29 settembre 2012

Comunicato Stampa | LEGA NORD: la posizione politica della sezione cittadina in merito al riordino delle province.

CREMA, 29 settembre 2012 – In merito al dibattito sul riordino delle province, scaturito in seguito alle disposizioni normative del governo Monti, il direttivo della sezione cittadina di Crema, nella seduta di giovedì scorso, ha approvato all’unanimità un documento politico nel quale, oltre a ribadire la posizione ufficiale del movimento a livello nazionale, esprime il proprio parere in ordine alla situazione locale.

Quanto al dibattito svoltosi stamane in consiglio comunale, la Lega Nord esprime il proprio compiacimento per ritrovare, in numerosi interventi ed anche nell’ordine del giorno approvato dall’assemblea, diversi temi e problematiche già presenti nel proprio documento di seguito riportato. 

RIORDINO DELLE PROVINCE

La posizione politica della Sezione di Crema della Lega Nord.

La Lega Nord si fa interprete delle istanze e dei bisogni dei cittadini del Nord, dando risposte concrete alla questione settentrionale. È da qui che prende corpo la nostra ferma posizione sull’anteporre sempre e comunque il Nord.

Sul tema Province, la questione settentrionale si evidenzia nel dualismo Nord – Sud.

Analizzando i dati socio-economici e demografici, il raffronto tra popolazione e dipendenti pubblici, i servizi resi e il loro costo pro capite, è evidente la sostanziale differenza tra le diverse Province.
Soprattutto, risulta assodato come le Province del Nord siano efficienti, bene organizzate, rendano servizi ai propri cittadini, mentre quelle del Sud spesso utilizzino in modo meno efficiente le risorse pubbliche, producano sprechi ed esercitino minori funzioni.


Le Province devono essere oggetto di riordino considerando la conformazione territoriale delle Regioni del Nord e l’esigenza di svolgere un’azione di coordinamento dei Comuni, soprattutto quelli con pochi abitanti, risulta necessario un ente intermedio di area vasta.

Alle Regioni dovrebbe essere attribuita la competenza sull’ordinamento degli Enti Locali attualmente attribuita allo Stato. Riteniamo che gli organi della Provincia (presidente e consiglio) devono essere eletti a suffragio diretto. Ciò consente ai cittadini di poter scegliere i propri rappresentanti e costituisce un principio fondamentale di democrazia.

Un reale processo di riordino non può prescindere dell’eliminazione di tutti gli enti intermedi come agenzie, consorzi, ATO, comunità montane, ecc., attribuendo le relative funzioni a Comuni, Province e Regioni, in modo da evitare una inutile duplicazione di costi (pagati dai cittadini).

In ordine alle possibili prospettive di riordino della provincia di Cremona, e di quelle con essa confinanti non rispettanti i parametri stabiliti dal governo Monti (Lodi e Mantova), si esprime la preferenza per un’unione dell’attuale territorio provinciale con la vicina Lodi.

Questo per ragioni non solo ascrivibili agli storici rapporti tra i due territori, in particolare il cremasco con il lodigiano, ma anche per le attuali interconnessioni a livello economico e sociale tra le varie realtà interessate, ampiamente e accuratamente descritte nella “relazione sulla proposta di riordino” predisposta dall’amministrazione provinciale di Cremona.

Sull’ipotesi di aggregazione dell’unione Cremona/Lodi con la provincia di Mantova si esprime la preoccupazione per le possibili difficoltà di gestione e conduzione politico/amministrativa di una realtà comprendente territori con tessuti economico/sociali profondamente diversi tra loro.

Onde ovviare a tali possibili problematiche è fondamentale per i territori incrementare la funzionalità delle consulte dei sindaci (presenti in provincia di Cremona e possibilmente estensibili agli altri territori), per renderle effettivamente i luoghi di discussione e progettazione delle politiche di comune interesse per le varie realtà.

È altresì fondamentale, a prescindere dall’esito del processo di riordino, iniziare a prefigurare un processo di decentramento amministrativo per la creazione di una nuova provincia “policentrica”, in cui siano le istituzioni ad avvicinarsi ai cittadini e non il contrario.

Per quanto riguarda l’ipotesi di un riordino che preveda una destrutturazione degli attuali confini provinciali con l’aggregazione dei comuni del lodigiano, del cremasco, della bassa bergamasca e parte del milanese, mirante a creare una nuova provincia rispettosa dei parametri governativi, si ritiene la stessa impraticabile sotto il profilo legislativo ed irrealizzabile sotto quello politico/amministravo.

LEGA NORD | Sezione di Crema

lunedì 24 settembre 2012

Comunicato Stampa | LEGA NORD: dalla Giunta Bonaldi uno spreco facile per le cittadinanze veloci.

CREMA, 24 settembre 2012 – In merito alla decisione della Giunta Bonaldi di destinare la somma di 3.000 euro a finanziare il progetto “l’Italia sono anch’io”, volta a promuovere la cittadinanza facile per i figli di immigrati, la Lega Nord di Crema contesta come ancora una volta un’amministrazione di sinistra preferisca impiegare soldi pubblici a favore di una campagna “politica”, portata avanti da anni in parlamento e fuori, piuttosto che impiegarli per i bisogni della città.

In un periodo di forti tagli ai trasferimenti di denaro verso gli enti locali portata avanti dal Governo Monti e di difficoltà degli stessi a sostenere le spese per il mantenimento dei servizi primari ai cittadini, situazione per altro più volte denunciata dalla stessa giunta, appare incomprensibile come si possa destinare una tale somma all’organizzazione di un evento che non porterà alcun concreto beneficio ai cittadini cremaschi.

Entrando nel merito della campagna in oggetto, cui la giunta ha dato la propria adesione, la Lega Nord ritiene che la cittadinanza non deve essere lo strumento per agevolare l’integrazione ma, al contrario, il provvedimento finale di un reale processo di inserimento del soggetto nella realtà sociale in cui vive.

Da tempo, e ciclicamente, nella politica italiana si apre il dibattito sulle modalità di concessione della cittadinanza ai cittadini stranieri presenti sul nostro territorio, in particolare vengono avanzate proposte o di abbreviazione dei termini a favore dei residenti extra-comunitari o di adozione del principio dello “ius soli” per i bambini stranieri nati in Italia a fronte del principio dello “ius sanguinis”.

Nella scelta tra i due criteri non si può prescindere da valutazioni sia di carattere puramente giuridico che storico-sociale. La Costituzione italiana pone nell’istituto della cittadinanza uno dei suoi cardini fondamentali, investendolo di un forte valore simbolico e rappresentandolo in stretto legame con il diritto di voto, il più importante diritto politico del nostro ordinamento, la Costituzione all’art. 48 conferisce espressamente ed unicamente ai soli cittadini il diritto di voto, senza distinguere tra voto politico e voto amministrativo.

Pretestuose, e per nulla pertinenti con il problema del diritto di voto, sono i rilievi per cui debba esservi connessione tra il lavorare, pagare le tasse e il votare per le elezioni locali. Le tasse vengono infatti utilizzate per finanziare tutti quei servizi (sanità, scuola, ecc) di cui gli extracomunitari usufruiscono. Dunque tali adempimenti servono solo a coprire gli inevitabili costi dati dal fenomeno immigratorio che, allo stato attuale, sono per ora soprattutto a carico delle Comunità e dei cittadini.

L’integrazione, mezzo per il raggiungimento della cittadinanza e non il suo contrario, presuppone necessariamente da parte dell’immigrato la ferma volontà non solo di rispettare le leggi vigenti, le regole nonché le tradizioni del paese ospitante ma anche di farle proprie.

A tutela di quello che è il nostro patrimonio non solo giuridico ma anche sociale, la Lega Nord ha sempre espresso contrarietà a qualunque modifica normativa che possa condurre alla c.d. “cittadinanza facile”.

LEGA NORD | Sezione di Crema

sabato 22 settembre 2012

Comunicato Stampa | LEGA NORD: Dino Losa eletto segretario della sezione di Crema

Crema, 22 settembre 2012 - Nella serata di venerdì 21 settembre si è svolta, presso la sede di Via Tensini a Crema, l’assemblea dei militanti della sezione cittadina.

Sotto la presidenza di Cristian Chizzoli, i militanti convenuti hanno eletto alla carica di segretario per il prossimo biennio Dino Losa; il neoeletto sarà coadiuvato da un direttivo composto da Matteo Soccini, Andrea Bignami, Angelo Luppo e Giovanni Vigani.

Nei prossimi giorni avrà luogo la prima riunione dei nuovo direttivo, nel corso del quale il neosegretario provvederà a comunicare le nomine dei vari responsabili di settore che lo supporteranno nella conduzione del movimento cremasco.

Alla serata ha preso parte anche il Sen. Roberto Mura, commissario provinciale del movimento, che ha espresso alla nuova squadra della sezione cittadina il proprio augurio di un proficuo lavoro teso a far crescere la Lega Nord nella principale realtà del cremasco.

LEGA NORD | Sezione di Crema

lunedì 17 settembre 2012

Popolo Cannibale | comunicato del 17/09/2012

Crema, 17 settembre 2012 - Facendo seguito al nostro precedente comunicato del 1 settembre 2012, con il presente il Comitato Popolo Cannibale intende aggiornare la tifoseria del fu U.S. Pergocrema 1932 e l’intera Città di Crema sulla vicenda “marchi”.
In quella occasione avevamo informato la tifoseria e la Città del fatto che i marchi U.S Pergocrema, U.S. Pergolettese, U.S. Pergolettese 1932 erano stati registrati nel gennaio 2011 da parte del Rag. Mario Macalli.

Avevamo altresì evidenziato che la richiesta di registrazione del marchio U.S. Pergocrema 1932, depositata sempre dal Rag. Mario Macalli in data 31 gennaio 2011, risultava sospesa.

Abbiamo appreso in questi giorni che, in data 06 settembre 2012, la domanda è stata accolta e che pertanto, da tale data, il Rag. Mario Macalli è proprietario anche di questo marchio (vedasi in allegato apposito certificato).

Alla luce di quest’ultima evoluzione, contrariamente a quanto riportato sugli organi di stampa a seguito del nostro precedente comunicato, appare a nostro avviso evidente l’impossibilità da parte del Curatore Fallimentare di mettere all’asta un marchio commerciale, la cui titolarità risulta già assegnata a persona diversa rispetto alla Società di cui è in corso la liquidazione.

Il nostro Comitato è nato per diffondere l’azionariato popolare all’interno della Società U.S. Pergocrema 1932 in quanto, per la tifoseria cannibale, il Pergocrema è un patrimonio della Città. Nei mesi scorsi, durante gli ultimi drammatici momenti di vita della Società, le stesse istituzioni cremasche si erano spese in questi termini, ribandendo la necessità di salvare 80 anni di storia sportiva cittadina.

Proprio perché il Pergo è un patrimonio sportivo e culturale della Città, riteniamo auspicabile che la storia e la tradizione cannibale siano di proprietà della collettività e non di un singolo individuo e pertanto invitiamo pubblicamente il Rag. Mario Macalli, in virtù della sua comprovata passione cannibale, a donare i marchi commerciali, da lui registrati, nelle mani del Sindaco della Città di Crema, Dott.ssa Stefania Bonaldi.

In questo modo il Comune di Crema potrà essere il perenne custode del marchio a tutela della tifoseria, assegnandone la concessione d’uso a quei soggetti ritenuti meritevoli di proseguire una storia nata nel 1932.

Siamo certi che il Sindaco, nonché assessore alla sport, Dott.ssa Stefania Bonaldi potrà accogliere con favore la nostra proposta ed adoperarsi per valutarne la fattibilità e per perseguirne la realizzazione.

Comitato Popolo Cannibale

Link con versione Pdf del comunicato con certificato marchio registrato allegato:
http://www.popolocannibale.it/?attachment_id=365

lunedì 10 settembre 2012

@kremasch | il tweet del 10/09/2012

«No al governo dei banchieri!» dichiara , segretario del e maggior sostenitore di un governo che i banchieri adorano!

sabato 1 settembre 2012

Popolo Cannibale | comunicato del 01/09/2012

Crema, 1 settembre 2012 - Con il presente comunicato il “Comitato Popolo Cannibale” intende informare la tifoseria del fu U.S. Pergocrema 1932 e l’intera Città di Crema che, contrariamente a quanto precedentemente annunciato, intende rivalutare l’interessamento all’acquisto del marchio U.S. Pergocrema 1932 presso il Tribunale Fallimentare di Crema.
Questa scelta non nasce da un nostro ripensamento o dalla mancanza di volontà in tal senso, ma dal fatto che non c’è alcun marchio da rilevare!

Essendo stati “scottati” dalla scarsa informazione ricevuta in occasione della vendita all’incanto dei beni materiali del fallimento Pergocrema, nelle scorse settimane ci siamo attivati per ottenere ogni informazione utile al conseguimento del nostro obiettivo, ovvero la partecipazione alla procedura ad evidenza pubblica per la vendita del marchio della Società U.S. Pergocrema 1932.

La nostra raccolta di informazioni è passata anche per il Ministero dello Sviluppo Economico, dal cui sito internet abbiamo appreso quanto segue:
  • In data 31 gennaio 2011 il Sig. Mario Macalli ha presentato domanda di registrazione del marchio U.S. Pergocrema 1932. La domanda risulta in questo momento sospesa.
  • In data 31 gennaio 2011 il Sig. Mario Macalli ha presentato domanda di registrazione del marchio U.S. Pergocrema. La richiesta è stata accolta in data 13 aprile 2011 ed è stato attribuito il numero di registrazione 0001443876.
  • In data 15 febbraio 2011 il Sig. Mario Macalli ha presentato domanda di registrazione del marchio U.S. Pergolettese 1932. La richiesta è stata accolta in data 29 aprile 2011 ed è stato attribuito il numero di registrazione 0001446884.
  • In data 15 febbraio 2011 il Sig. Mario Macalli ha presentato domanda di registrazione del marchio U.S. Pergolettese. La richiesta è stata accolta in data 29 aprile 2011 ed è stato attribuito il numero di registrazione 0001446883.
In allegato riportiamo la documentazione direttamente scaricabile dal sito internet del Ministero. Dal documento scaricabile abbiamo cancellato l’indirizzo di residenza del Sig. Macalli per ovvie ragioni di riservatezza.
Da tale documentazione risulta pertanto che, dall’inizio del 2011, il Sig. Mario Macalli è il solo proprietario dei marchi:
  • U.S. Pergocrema
  • U.S. Pergolettese
  • U.S. Pergolettese 1932
Non sappiamo quali siano le ragioni che hanno invece sospeso la registrazione del marchio U.S. Pergocrema 1932 e quale esito avrà l’iter di approvazione della richiesta avanzata dal Sig. Macalli in data 31 gennaio 2011.
A fronte di tutto questo dubitiamo sia possibile la partecipazione ad un’eventuale messa all’asta del marchio U.S. Pergocrema 1932.

Ipotizzando infatti che il marchio venga messo all’asta (cosa non certa vista la richiesta pendente) e che, con un grande sforzo economico, si riesca a rilevarlo, noi saremmo i proprietari del marchio U.S. Pergocrema 1932, mentre il Sig. Macalli lo sarebbe del marchio U.S. Pergocrema.

A questo punto ci troveremmo nell’imbarazzante situazione di poter avere 2 squadre iscritte ai campionati FIGC aventi una denominazione pressoché identica.
Tutto questo, senza considerare che il Sig. Macalli è proprietario altresì dei marchi U.S. Pergolettese e U.S. Pergolettese 1932, quest’ultimo recentemente concesso all’A.S. Pizzighettone che pertanto affronterà la stagione sportiva 2012/2013 con tale denominazione.

I dubbi in merito al perseguimento dell’obiettivo che ci eravamo prefissati portano all’inevitabile conseguenza di dover rivalutare i prossimi passi del Comitato nato per diffondere l’azionariato popolare all’interno dell’U.S. Pergocrema 1932.

Ma prima di decidere le nostre sorti, gradiremmo avere qualche risposta:
  1. Per quale motivo nel gennaio 2011 il Sig. Mario Macalli ha sentito l’esigenza di registrare ben 4 marchi riconducibili all’Unione Sportiva Pergocrema ? Ricordiamo che durante quel periodo la proprietà della Società era in mano al Sig. Manolo Bucci e nulla lasciava prevedere una fine drammatica, tant’è che il Club ha proseguito la sua attività per un altro anno e mezzo fino al 30 giugno 2012.
  2. Perché poi registrare tutti e 4 i marchi riconducibili al Pergocrema, in modo da garantirsi un ruolo da monopolista che precludesse ogni forma di rifondazione da parte di terzi ? Nei mesi passati diversi soggetti avevano manifestato il proprio interesse ad una rifondazione gialloblù, poi hanno tutti fatto un passo indietro in pochi giorni, fino alla comparsa del progetto Pizzighettone a Crema.
  3. Come si può conciliare il ruolo di Presidente della Lega Pro con quello di proprietario dei marchi riconducibili ad un Club iscritto a tale Lega ? Riteniamo quanto meno inopportuno che il Presidente di Lega abbia un interesse economico nei confronti di uno dei Club iscritti al proprio campionato.

Rivolgiamo pertanto queste domande in forma pubblica al diretto interessato, certi che ci possa aiutare a fare chiarezza sugli ultimi 2 anni di vita della Società U.S. Pergocrema 1932, nonché sulla cessione del marchio U.S. Pergolettese 1932 alla Società Pizzighettone Calcio.

I documenti sono consultabili al sito dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico (http://www.uibm.gov.it/). Oppure consultabili al seguente link: http://www.popolocannibale.it/?attachment_id=341