Cosa cambierà per i cittadini con una Lombardia autonoma?
Avremo meno tasse e più servizi. La Lombardia potrà contare su un numero maggiore di competenze che dallo stato centrale verranno devolute alla Regione e ai comuni. Unioncamere Veneto ha calcolato che devolvendo tutte le competenze in base all’articolo 116 della Costituzione (regionalismo differenziato) la Lombardia riceverebbe 6,7 miliardi di euro in più, con una crescita del PIL del 3,1% pari a circa 10,3 miliardi di euro in più. In questo modo la Regione potrebbe gestire direttamente e migliorare i servizi relativi a: istruzione scolastica e universitaria, tutela dei beni culturali, ricerca scientifica e innovazione, infrastrutture, protezione civile e molto altro ancora. Ma non è finita qui perché il presidente Maroni ha annunciato che l’obiettivo è trattenere sul territorio 27 miliardi di euro in più, ovvero la metà del residuo fiscale lombardo (differenza tra tutte le tasse pagate dai cittadini lombardi allo stato centrale e quanto ritorna sul territorio in termini di trasferimenti e servizi) che oggi è pari a - 54 miliardi di euro. Questi soldi serviranno per abbassare fortemente le tasse ai cittadini e alle imprese della Lombardia.
La Lombardia autonoma renderà più povera l’Italia?
No, perché questo referendum servirà come spinta per una vera e propria riforma in senso federale che porterà autonomia e benefici anche alle regioni del Sud Italia. Inoltre la Lombardia, che è sempre stata la locomotiva del Paese Italia, oggi soffre una forte crisi proprio a causa delle troppe tasse e delle forti limitazioni imposte dallo stato centrale. L’autonomia farebbe spiccare il volo alla Lombardia rendendola ancora di più locomotiva d’Italia e portando benefici a tutto il Paese. La Lombardia, che già ora ha un andamento migliore rispetto all’Italia (Moody’s anche nel 2017 ha confermato il rating Baa1 per la Regione, superiore a quello dello Stato, situazione eccezionale a livello mondiale) libera dai vincoli statali e dalla pesantissima tassazione, avrebbe una crescita economica esponenziale, che a cascata porterebbe benefici per l’intero sistema paese.
No, perché questo referendum servirà come spinta per una vera e propria riforma in senso federale che porterà autonomia e benefici anche alle regioni del Sud Italia. Inoltre la Lombardia, che è sempre stata la locomotiva del Paese Italia, oggi soffre una forte crisi proprio a causa delle troppe tasse e delle forti limitazioni imposte dallo stato centrale. L’autonomia farebbe spiccare il volo alla Lombardia rendendola ancora di più locomotiva d’Italia e portando benefici a tutto il Paese. La Lombardia, che già ora ha un andamento migliore rispetto all’Italia (Moody’s anche nel 2017 ha confermato il rating Baa1 per la Regione, superiore a quello dello Stato, situazione eccezionale a livello mondiale) libera dai vincoli statali e dalla pesantissima tassazione, avrebbe una crescita economica esponenziale, che a cascata porterebbe benefici per l’intero sistema paese.
Con l’autonomia pagheremo meno tasse?
Certamente. I cittadini residenti in Lombardia pagheranno meno tasse perché, trattenendo più risorse sul territorio, la Regione potrà abolire il bollo auto, tenere al minimo l’addizionale regionale Irpef, cancellare l’Irap alle imprese e togliere il ticket sanitario. Il referendum serve per ottenere ciò che il governatore Maroni aveva promesso in campagna elettorale nel 2013.
Solo con l’autonomia sarà possibile trattenere più risorse e abbassare finalmente le tasse ai cittadini lombardi.
Solo con l’autonomia sarà possibile trattenere più risorse e abbassare finalmente le tasse ai cittadini lombardi.