CREMA, 1 agosto
2013 – La notizia dell’approvazione in commissione
giustizia al Senato di una proposta di proroga dei termini per l’entrata in
vigore delle norme sulla riorganizzazione della geografia giudiziaria,
contenente la chiusura del tribunale cittadino, avanzata dal senatore Casson del
PD aveva riacceso un barlume di speranza per bloccare un provvedimento
ritenuto da più parti profondamente sbagliato.
Il provvedimento, lungi
dall’essere un vero stop alla legge come da sempre proposto dalla Lega
Nord in
quanto confermava per settembre lo spostamento a Cremona della procura ed il
mantenimento del tribunale solo per l’esame delle cause in corso, per poter produrre i suoi effetti doveva
passare all’esame dell’aula di Palazzo Madama per poi essere inviato alla Camera
in tempo per l’approvazione definitiva prima della pausa
estiva.
Un passaggio bloccato dal Governo di PD e
PDL che ha imposto un calendario dei lavori parlamentari che non menziona il provvedimento che pertanto andrà a
finire negli archivi dei lavori incompiuti del
parlamento.
“E' un'indecenza che il
Governo si preoccupi di cose secondarie rispetto alla proroga della riforma
sulla geografia giudiziaria. La Lega
protesta ufficialmente per la mancata calendarizzazione della proroga e
spiegheremo ai territori quali siano per l'esecutivo e la maggioranza che lo
sostiene le vere emergenze come ad esempio la legge sull'omofobia o lo
svuotacarceri o la prossima amnistia. Nulla invece a riguardo di misure che
semplifichino la vita dei cittadini e sburocratizzino le aziende. La soppressione di molte sedi giudiziarie
al Nord comporterà complicazioni incalcolabili per aziende e cittadini. E'
una vergogna, questo è un governo anni luce lontano dal sentire
comune”.
Lo dichiara Erika Stefani, capogruppo in
commissione giustizia della Lega Nord al Senato.
Purtroppo quanto affermato di recente dalla Lega
trova la sua conferma con questi ultimi atti, vale a dire la totale responsabilità del Partito
Democratico e del Popolo della Libertà per la prossima chiusura del tribunale di
Crema.
Il manifesto affisso nelle settimane scorse dal
movimento era e resta a testimonianza anche delle colpe che gli esponenti locali
dei due partiti devono assumersi per non essere stati in grado, nonostante
innumerevoli dichiarazioni a mezzo stampa, di fare pressione sui loro organi
nazionali.
LEGA NORD | Sezione di Crema