Varese, Teatro Apollonio
18 Gennaio 2012
CREMA PRESENTE ! ! !

Václav Havel (Praga, 5 ottobre 1936 – Hrádeček, 18 dicembre 2011) è stato uno scrittore, drammaturgo e politico ceco. È stato l'ultimo presidente della Cecoslovacchia ed il primo presidente della Repubblica Ceca.
Vaclav riuscì tuttavia a frequentare i corsi serali dell' Università Tecnica Ceca di Praga fino al 1957. Dopo il servizio militare lavorò (1960) come macchinista in alcuni teatri di Praga, fra cui il Divadlo Na zábradlí, dove rappresentò alcune delle sue prime opere, e studiò drammaturgia per corrispondenza. Il suo primo lavoro messo in scena fu La festa in giardino (1963), mentre l'opera più conosciuta in Occidente è il Largo Desolato. Il suo teatro, fortemente impegnato sul profilo politico, intende "provocare l'intelligenza dello spettatore, appellarsi alla sua fantasia, costringendolo a riflettere su questioni che lo toccano direttamente in maniera da vivere intimamente il messaggio teatrale".
Sull'onda della repressione seguita alla fine della Primavera di Praga nel 1968 fu bandito dal teatro e iniziò un'intensa attività politica, culminata con la pubblicazione del manifesto Charta 77, la cui scrittura prese spunto dall'imprigionamento dei componenti la formazione musicale ceca di musica psichedelica dei Plastic People of the Universe. Il suo attivismo politico di dissidente gli costò cinque anni di prigione. In una delle opere che lo hanno reso celebre, Il potere dei senza potere, Havel ha brillantemente teorizzato il cosiddetto Post-totalitarismo, termine usato per descrivere il moderno ordine socio-politico che ha fatto sì che la gente potesse, per usare le sue parole, "vivere all'interno di una menzogna".
CREMA, 15 dicembre 2011 – In seguito alle decisione della giunta comunale, guidata dal Sindaco Bruttomesso, di istituire un “bonus bebè” a sostegno delle famiglie cremasche, per il quale è stato stanziato l’ammontare di 15.000 euro, interviene il consigliere comunale Matteo Soccini, estensore di un emendamento al bilancio 2011 che istituiva una nuova voce di bilancio denominata “contributi a sostegno della natalità” destinandovi la somma di 30.000 euro.
Il Capo dello Stato finalmente respira l’aria a lui più congeniale. L’internazionalismo mondialista, che è stato sempre indispensabile ai banchieri, sono stati però i comunisti a teorizzarlo e a perseguirlo per primi dal punto di vista politico. Per Lenin non esistevano né nazioni né città capitali: qualsiasi città poteva essere la capitale del mondo e nulla gli era più odioso del nazionalismo e delle patrie. Napolitano, dunque, procede senza remore, non essendo più l’Italia una repubblica parlamentare, a usare della sua autorità e del suo potere per additare la strada giusta dell’uguaglianza comunista. In primis, ovviamente, in odio all’Italia e all’italianità, la cittadinanza agli stranieri. La maggioranza degli Italiani non lo vuole? Suvvia, imparate ad essere giusti e buoni, perché è questo il compito della politica comunista: educare i cittadini. E poi, che importanza volete mai che abbia una cittadinanza? Per i dittatori d’Europa nulla o quasi, visto che hanno imposto con sfrontata disinvoltura agli oltre 500 milioni di sudditi la cittadinanza europea ben sapendo che non è valida dato che l’Ue non è uno Stato. Coraggio, dunque, il più in fretta possibile verso il multiculturalismo e il mondialismo.
Crema, 26 novembre 2011 - La Segreteria Cittadina della Lega Nord esprime
la propria solidarietà al Sindaco della Città Bruno Bruttomesso per
l'aggressione verbale e fisica subita nella giornata di ieri da parte del sig.
Luigi Dossena, la cui continua condotta irrispettosa e denigratoria, sfociata
in violenza fisica, merita la più ferma e decisa condanna da parte di tutta la
comunità cremasca.