Sono usciti stamane dalle carceri della Catalogna, in cui stavano scontando le loro pene, i nove leader indipendentisti beneficiari dell’indulto concesso dal governo centrale di Madrid. Tutti hanno trascorso in prigione più di tre anni dopo le condanne per aver celebrato il referendum per l’indipendenza del primo ottobre 2017.
Turull fuori dal carcere dopo l’indulto di Madrid: «Più indipendentista di quando sono entrato». L’ex portavoce di Carles Puigdemont, uno dei 9 leader catalani graziati: «Sánchez è un opportunista».
«Sono stati 1227 giorni di prigione»; quasi quattro anni «senza usare gli occhiali da lontano perché tanto in carcere l’orizzonte è minimo»; una vita che scorreva solo per gli altri «in cui non ho potuto aiutare mio papà nel momento più difficile», un tempo infinito per riflettere su cosa voglia dire essere catalano e decidere che «una nazione non può rinunciare alla propria libertà e che un modo pacifico, democratico e responsabile prima o poi si troverà una via». Perché sì, 1227 giorni di prigione dopo, «sono più indipendentista di quando sono entrato».
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