Una manovra di sole tasse che rinvia i problemi
CREMA, 26 giugno
2014 – Nella seduta dello scorso 11 giugno
l’amministrazione del Sindaco Bonaldi ha
presentato davanti al consiglio il bilancio di previsione per l’anno in
corso.
Un documento che contiene quella che già in gennaio
avevamo definito una “stangata” fatta di tasse sulla casa e sui servizi,
generata dai provvedimenti messi in atti dagli ultimi tre governo targati Partito
Democratico.
Davanti ad un buco
di oltre 3,5 milioni di euro le
soluzioni prospettate dalla Giunta, vale a dire 3 milioni di tasse (tra nuova TASI e recupero di tasse arretrate da
cui temiamo nulla potrà entrare nelle casse comunali) e 500 mila di tagli alle spese correnti, non ci convincono per il loro carattere tutt’altro che strutturale e
per nulla coraggioso.
Sulla TASI appare evidente
come l’amministrazione si metta al
servizio dello stato centrale nel ruolo di “gabelliere” a danno dei cittadini,
stangando ancora una volta il bene primario per tutte le famiglie, vale a dire
la casa.
Per il capitolo tagli alle spese la manovra appare poco
incisiva e ben altro si poteva fare andando a rivedere le convenzioni, ad
esempio quella che “regala” 120.000 euro ad una società sportiva non della
città, e le quote di partecipazione ad enti e società collegate.
Altro capitolo dolente il mancato apporto di un
asset fondamentale che ha sempre garantito un buon introito nelle casse
comunali. Ci riferiamo alle farmacie
comunali il cui utile dell’ultimo esercizio (poche migliaia di euro) appare come il segno lampante di un’azienda
mal gestita e priva di una visione strategica sul suo futuro, perché
prendere in gestione farmacie in tutta la provincia? quale utilizzo si intende
fare dello stabile di Via Samarani?
Il sindaco ne prenda atto e rimuova quanto prima
presidente e consiglio di amministrazione. E’ finito
il tempo di usare tali aziende come riserva per piazzare compagni di partito, si apra una seria discussione sul futuro
dell’azienda valutando seriamente l’ipotesi di un bando affidare la gestione delle
farmacie a privati, dietro il versamento al comune di un canone annuo e una
percentuale sul fatturato generato.
Quanto al mancato intervento sulle tariffe per
i servizi a domanda individuale, sbandierato dalla maggioranza come una tutela
dei cittadini in un periodo di crisi, non
è altro che rinviare un problema che dovrà essere affrontato più avanti negli
anni con il rischio di incrementi indiscriminati.
A nostro avviso una politica seria sul tema dovrebbe essere
quella di esaminare nel dettaglio i vari servizi e le loro tariffe applicando
lievi incrementi per le fasce alte di reddito ed i non residenti in città,
tutelando con sgravi le famiglie a basso reddito e con molti figli a carico.
In ultimo appare desolante il quadro degli investimenti in
opere pubbliche per il prossimo triennio dove, salvo doverosi interventi di
manutenzione sulle scuole per mantenerne l’agibilità e sicurezza, nulla di significativo è previsto. Il prolungamento della gronda nord?
l’eliminazione del passaggio a livello di Santa Maria? Nulla, solo qualche
accenno nella relazione al bilancio dalla quale emerge come la maggioranza non
sappia fare altro che sperare nell’intervento di altri soggetti quali la
Regione Lombardia, lo Stato
e finanche l’Unione Europea.
Che
i bilanci degli enti locali siano in
sofferenza, a causa soprattutto dei tagli e restrizioni portate avanti dai
governi Monti, Letta e Renzi (sempre col pieno sostegno del partito di
maggioranza relativa che governa Crema) è
un fatto risaputo cui solo una
proposta concreta di riforma delle finanze statali e cambiamento del patto di
stabilità potranno porre rimedio.
Con
la nomina del Sindaco all’interno degli organi dirigenti del
PD fatta da Renzi ci auguravamo potesse
portare finalmente anche all’interno di quel partito la notizia che gli enti
locali, in particolare al Nord, sono stanchi di essere vessati e spremuti.
Evidentemente
al governo hanno altri pensieri.
LEGA NORD | Sezione di Crema