di seguito l'intervista, pubblicata oggi su Cronaca, a firma di Michela Bettinelli Rossi.
Buona lettura...
L’assessore provinciale al commercio è soddisfatto e dice :«Dobbiamo valorizzare le nostre specialità»
La soddisfazione di Matteo Soccini, assessore alle attività produttive è palpabile: è stato pubblicato a fine febbraio il quarto bando per i distretti diffusi del commercio e per questa tornata a disposizione dei progetti per il nostro territorio ci sono poco meno di 900mila euro. “La speranza - commenta Soccini - è di bissare il successo dello scorso bando, che ha dato enormi frutti sul territorio provinciale.”
Grazie al terzo bando, infatti sono stati approvati e finanziati due Distretti Urbani del Commercio (Cremona e Crema) e sei Distretti Diffusi (di cui i Comuni capofila sono: Pizzighettone, Soresina, Casalbuttano, Casalmaggiore, Pandino e Sospiro).
“Si tratta di una iniziativa che mira a programmare e migliorare l’offerta commerciale e a promuovere iniziative di promozione del commercio. Tengo a sottolineare che questa disponibilità finanziaria sarà a disposizione per finanziare sia i progetti già esistenti che nuove realtà.”
Se la sente, di fare un bilancio del suo primo anno e mezzo di assessorato?
“Nel complesso è un bilancio positivo, perché anche la Provincia, come tutti gli enti locali ha a disposizione poche risorse sia a causa dei tagli imposti dalla finanziaria, sia per situazioni passive ereditate dalla precedente amministrazione e con quel poco che ci è rimasto abbiamo potuto comunque fare azioni concrete.”
L’amministrazione Salini, di cui lei fa parte, sembra guadagnare via via più consenso. Cosa ne pensa?
“Rispetto alla situazione che le ho appena delineato siamo riusciti a non effettuare tagli alla spesa sociale, abbiamo risolto in modo rapido la questione Paullese per ciò che ci compete, ci siamo mossi per approvare un piano cave che non prevedesse nuove cave di prestito, abbiamo sostenuto l’accesso al credito delle aziende attraverso i confidi. La situazione degli enti locali come la Provincia, non è facile, ripeto, ma stiamo cercando di ottimizzare sempre di più le risorse per raggiungere gli obiettivi.”
E’ tornato di attualità il tema del marketing territoriale: a Crema si discute la proposta di un palazzetto dello sport con annesso outlet. Per molti l’outlet potrebbe fungere da volano per il commercio locale attirando possibili acquirenti, per altri rischia di uccidere le ultime botteghe del centro. Cosa ne pensa?
“Penso che non sia questo il sentiero da percorrere. L’attrattività di un territorio, passa da operazioni di marketing territoriale, che sappiano mettere in luce e promuovere le potenzialità del territorio stesso. Vanno valorizzate la nostra agricoltura di qualità, i distretti culturali e le nostre tradizioni la specificità delle aziende territoriali. Per esempio, i poli attrattivi sono sicuramente qualcosa su cui puntare: il Polo della Cosmesi, il Polo della Meccanica. Come amministrazione provinciale stiamo visitando vari paesi, varie cittadine della nostra provincia. Ogni volta scopriamo dei piccoli poli di eccellenza che mi lasciano meravigliato: aziende di packaging, ad esempio, che producono boccette del profumo per Calvin Klein, aziende agricole o agroalimentari all’avanguardia. Ecco, su queste eccellenze dobbiamo puntare.”
Quali strategie mettere in campo quindi?
“In questi giorni stiamo ridefinendo l’approccio su Reindustria. L'amministrazione provinciale ha avviato due strumenti di sviluppo territoriale: il Laboratorio Strategico e la Consulta economica. Reindustria avrà un ruolo operativo per realizzare alcune delle indicazioni maturate in questi ambiti e rispondere alle esigenze del territorio. Poi bisogna insistere su progetti come il Polo della meccanica. Un progetto sostenuto dalla Provincia di Cremona con 90mila euro, che vede coinvolte venti imprese con 250 addetti. Sono imprese che in tempo di crisi hanno unito le proprie forze per fare sistema a beneficio di tutta la filiera e di conseguenza del territorio.”