Quella che si è svolta la scorsa settimana è stata una tornata amministrativa che ha visto la Lega avanzare e conquistare amministrazioni in tutto il nord. Nella nostra provincia il risultato è stato importante; oltre alla vittoria contro Torchio mi piace ricordare alcuni casi in particolare come la nostra conferma a Capergnanica e le vittorie ad Agnadello, Vailate e Vaiano. Anche laddove non si è vinto il risultato è stato buono come a Ripalta Cremasca dove una sezione nata da poco meno di un anno ha sfiorato il colpaccio arrivando ad un lusinghiero 37%.
Se a questo esempio aggiungiamo il fatto che oggi nel cremasco la Lega è il secondo partito dopo aver superato il PD il segnale è che la nostra politica, fatta di radicamento ed ascolto del terrotorio, ha portato buoni frutti che contiamo di aumentare nei prossimi “raccolti”.
Molti hanno affermato che il vero vincitore delle elezioni sia il nostro movimento. Difficile dargli torto però, dopo una constatazione abbastanza semplice, le analisi che sono seguite sono spesso scadute nello sbaglio di ritenere il voto alla Lega un voto di protesta nato sulla scia di slogan efficaci. Questo continuo ripetersi di analisi grossolane sui nostri esiti elettorali paradissalmente non può che farmi piacere… fino a quanto gli altri non capiranno le ragioni del voto alla Lega i loro partiti perderanno elettori e noi li guadagneremo.
Dopo la tornata delle politiche dello scorso anno l’obbiettivo che la Lega si prefigurava era quello di mantenere il consenso ottenuto. Oggi il nostro elettorato, oltre a consolidarsi, è anche aumentato e le ragioni sono tante.
Il nostro radicamento sul territorio, il linguaggio semplice e lontano dal vecchio “politichese”, l’indubbia positività dell’azione dei nostri ministri sui temi come il federalismo fiscale, l’agricoltura e la sicurezza. L’affrontare i problemi prospettando soluzioni e non tergiversando come fanno tutti gli altri, e per finire la palese crescita di una nuova classe dirigente che si è formata parlando e vivendo la nostra terra ed i suoi bisogni, lontano dalle vecchie logiche dei partiti tradizionali.
Per il futuro gli obbiettivi sono semplici. Cercare con il consueto impegno di ripagare la fiducia che i cittadini ci hanno accordato; a livello locale nelle amministrazioni che abbiamo conquistato ed in provincia contribuendo a formare con il presidente Salini una quadra coesa ed afficace. Restando a Crema quella che è stata definita la “verifica” è gia in atto, le prospettive sono positive e come annunciato, entro poco tempo, presenteremo al sindaco ed alla maggiroranza il nostro documento contenente proposte sulla sicurezza e le priorità amministrative che riteniamo fondamentale sviluppare nel prossimo triennio.
Domenica e lunedì si svolgerà l’ennesimo referendum “inutile”. Da questa definizione si può facilemenrte evincere quale sia il pensiero dela Lega in merito. Inutile perche l’eventuale legge elettorale che ne deriverebbe, in caso di vittoria del si, non andrebbe per nulla a migliorare l’attuale situazione, anzi, una legge con la quale un partito che prende anche solo il 30% ottiene la maggioranza dei seggi in parlamento è molto lontana da un vero concetto di democrazia rappresentativa che ormai fa parte del patrimonio di tutto il paese.
Inoltre è da rilevare come il fronte referendario faccia propaganza con la menzogna. Molti di loro invitano ad andare a votare facendo leva sulla presenza nell’attuale legge delle liste “bloccate” che vengono decise dalle segreterie dei partiti. Peccato che il “loro” referendum non intacchi affatto questa parte della legge.
Per queste regioni l’invito della Lega è quello di non andare a votare e, solo per quei comuni e provincie che andranno al ballottaggio, di non ritirare le schede sui referendum.