SINDACATO DEL NORD - Un congresso della Lega Nord con qualche sfumatura
più di destra su alcuni temi, nonostante la Lega Nord sia sempre stato un movimento
post-ideologico. In poco tempo il Segretario uscente ha invece stravolto il
progetto politico attorno al quale si erano creati enormi consensi, erosi solo da
vicende NON politiche, per rincorrere solo il facile consenso. Operazione
intelligente, se limitata ad un periodo brevissimo ed in funzione elettorale, cosi come
avvenne per le Europee. Devastante tuttavia sul lungo periodo tanto da aver
rinnegato i principi cardine di un movimento che rappresentasse il vero
“Sindacato del Nord” per cercare, con un partito autoreferenziale, consensi in aree
che nulla hanno a che fare con la nostra storia e la nostra cultura, non solo politica ma
anche etica
UN CONGRESSO DECISIVO - E’ dunque importantissimo poter discutere la
linea di un movimento come la Lega Nord per l’Indipendenza della Padania: è
un segnale di democrazia che non si può non apprezzare. Ed è anche un’occasione
imperdibile per contribuire alla sua definizione in momento cruciale della sua storia.
Le scelte che faremo al congresso saranno decisive per il futuro, perché
riguardano le basi, i principi ispiratori dell’azione politica, ad ogni livello. E per
ricordarci chi siamo, da dove veniamo e dove vogliamo andare.
STATO FEDERALE - . Uno Stato al servizio del cittadino, garante delle sue libertà,
dei suoi diritti e della sua più completa realizzazione. Uno Stato, una comunità, che
metta la Libertà al primo posto assoluto nella scala dei valori universali. La Lega
storicamente combatte il centralismo, chiede meno tasse, più potere alle
comunità, più sussidiarietà, in una parola vuole “meno Stato”. E maggiore
libertà.
EUROPA - L’Europa ha senso se è delle Regioni. E questo è inesorabilmente il
suo futuro. Lo aveva già ipotizzato nel 1992 la Fondazione Agnelli, è stato fatto un
importante passo in avanti con la costituzione della Macro Regione alpina, Istituzione
ufficiale della Unione Europea di cui fanno parte le regioni del Nord, la Svizzera,
l’Austria, la Baviera, la Slovenia e la Savoia; aree geografiche e socio economiche
simili, con interessi simili, con visioni, culture, tradizioni e capacità di sviluppo
simili. E per la Lega Nord non può che essere questo il modello: i tecnocrati di
Bruxelles vanno ridimensionati drasticamente, ma con l’Europa si tratta, perché
la Padania ha tutto il diritto di restare nell'Europa che conta.
La Lega Nord per l’Indipendenza della Padania ha da anni scelto il modello
riformista per cambiare il Paese. Questo significa che, per incidere positivamente
nelle riforme a favore del Nord e del Federalismo, è necessario che la Lega governi
ovunque a livello locale. Se possibile, anche a livello nazionale. E se per governare
si è costretti a fare alleanze, abbiamo un solo discrimine: chi fa accordi con la
Lega deve avere a cuore il territorio del Nord e la gente del Nord.
Per questo la Lega Nord non può schierarsi pregiudizialmente e ideologicamente
né a destra né a sinistra, ma solo e sempre tatticamente con chi nei fatti si
dimostra più vicino alle nostre istanze.
REGIONI AUTONOME – Un passaggio intermedio, oramai a portata di mano
in Veneto e Lombardia, riguarda l’autonomia delle Regioni, mediante referendum
che funge da propulsore da una parte all'attuazione delle competenze regionali
indicate dalla Costituzione; dall'altra all'ottenimento di nuove e maggiori
competenze, a cominciare da quelle fiscali. In sintesi: padroni di spendere a casa
nostra i nostri soldi.
Più temi non fanno una Linea Politica. I temi dell’uscita dall'euro, della sicurezza,
della lotta all'immigrazione indiscriminata, uniti al suo carisma e genio
comunicativo, hanno portato notevoli consensi.
Ma più temi, per quanto importanti e
giusti, non fanno una linea politica. Non dobbiamo farci ingannare dalla coincidenza
di certe battaglie con quelle di partiti di destra, sovranisti e statalisti. Possono, e ci
sono di fatto, battaglie politiche comuni, ma la Lega è una cosa diversa, perché
rappresenta un popolo diverso. I consensi sono importanti, anzi decisivi per poter
governare, ma diventano sterili se una volta al governo devi rispondere a
interessi inconciliabili come lo sono evidentemente quelli di chi vuole trattenere e
gestire più risorse nel suo territorio e chi queste ricchezze le reclama per sé pur non
avendole prodotte. A volte può essere più utile all'affermazione di istanze
autonomiste un consenso concentrato in poche aree geografiche se espresso da
un popolo unito e coeso, politicamente omogeneo e determinato, piuttosto che un
consenso più diffuso, magari anche leggermente più alto frutto della sola abilità
di cavalcare temi forti, ma estemporanei, non sostenuti da una linea e da una
prospettiva politica coerente. Ecco perché con il Front National di Marine Le Pen è
possibile fare alleanze tattiche in chiave anti europea, ma non sodalizi strategici:
siamo due realtà distanti e distinte, con storia e prospettive diverse. La Lega nord
per l’Indipendenza della Padania lotta ESCLUSIVAMENTE per la libertà del
Nord.
PARTITO - Auspico il rilancio di un Movimento moderno e liberale dove regni
la libertà di pensiero, di parola e di azione nel rispetto dei vertici e delle istituzioni
dello stesso in ogni ambito. Solo con una Lega unita che rispetti la propria tradizione
e vocazione potremo finalmente diventare il Sindacato del Nord.