sabato 27 luglio 2013

PROVINCIA | riflessioni sull'ultimo consiglio (saltato)

Come molti avranno appreso dai media la seduta di ieri del Consiglio Provinciale non si è svolta causa il non raggiungimento del numero legale (il minimo di consiglieri presenti per avviare i lavori è di 16 su 31, ma Lega e Pdl non vi sono arrivati per le assenze di ben 6 consiglieri, alcune comunicate per tempo, altre solo la mattina stessa del consiglio e per motivi su cui preferisco soprassedere...).

Al di là del numero paritario di assenze tra i due partiti di maggioranza la maggiore responsabilità di quanto accaduto ieri è ben sintetizzata dalle parole di Franco Mazzocco e confermata da quelle di Gabriele Gallina di seguito riportate da un articolo del sito www.inviatoquotidiano.it e riprese anche dagli altri organi di informazione.

In attesa di capire se la seconda convocazione del consiglio provinciale sui temi all'ordine del giorno possa essere fissata per il prossimo martedì 30 maggio, il consigliere della Lega Nord Franco Mazzocco ha chiesto un urgente vertice di maggioranza: "Perché chi siede in questo consiglio ha un ruolo istituzionale, e deve rispondere ai cittadini - ha detto il capogruppo del Carroccio - Non è possibile che beghe interne agli amici del Pdl abbiano fatto venir meno il numero legale".
Amaro il commento conclusivo di Gabriele Gallina, alla sua prima uscita come capogruppo del Pdl in Provincia. 
"E' un peccato vedere che tensioni interne al partito si trasferiscano sulle istituzioni - ha affermato - per le quali ciascuno di noi ha preso l'impegno di lavorare. Chi fa politica deve saper scindere il suo ruolo istituzionale, in cui è chiamato a essere il rappresentante dei cittadini, e quello di uomo di partito, in cui portare le proprie sensibilità e idee. Non è il consiglio provinciale il luogo per le battaglie personali".

Volete un  mio commento? 
Eccolo: "Sottoscrivo pienamente le parole pronunciate da Franco nell'indicare le beghe del Pdl quale causa di quanto avvenuto ieri, circostanza confermata dal capogruppo di quel partito.

Che ogni movimento politico abbia al proprio interno discussioni e problemi da risolvere è noto a tutti (basta una breve rassegna stampa dell'ultimo mese per comprendere l'armonia interna al Pdl n.d.r.), ma queste devono rimanere estranee al corretto svolgimento dei lavori assembleari del consiglio provinciale, per rispetto dei cittadini che questa amministrazione amministra (perdonate il gioco di parole ;-)...).

Come Assessore non è affatto gratificante vedere certi "spettacoli" mettere a repentaglio il proprio lavoro e quello dei colleghi.

Specie in un periodo nel quale, mi riferisco all'ultimo anno di attività, il quadro normativo ha visto l'ente che oggi amministriamo prima soppresso, poi accorpato, con giunte prima decadute e poi non decadute, fino ai progetti di questi giorni annunciati dal governo.

E nonostante questa costante incertezze a volte scoraggianti ed il problema delle assenze in consiglio (fatto non nuovo...), mi sia permesso di segnalare come proprio in questo anno di lavoro quasi terminato il sottoscritto non ha saltato una sola seduta della giunta provinciale.
La voglia di lavorare non è mai mancata, e non mancherà in questo ultimo anno di mandato...
Spero che anche altri si facciano un esame interiore e onorino l'impegno assunto con gli elettori."

venerdì 26 luglio 2013

Consigli Linkistici | Sussurrandom.it


Da qualche mese è attivo nel web (e non solo) un nuovo sito-esperimento che ha pure avuto l'onore (o la disgrazia :-)...) di avermi ospite per una video-intervista.

Mi riferisco a www.sussurrandom.it

Chi è, chi sono, cos'è ? ? ?
a lui, lei, loro la risposta...

Bella domanda. Iniziamo a dire cosa non siamo. Come recita il disclaimer a fondo pagina: “questo sito non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7.03.2001”.
Una dichiarazione che non è solamente tecnica ma anche di intenti. A Crema ci sono parecchie testate giornalistiche con redazione, collaboratori e tutti i crismi dell’organo di informazione. Non serviva quindi certo un altro organo di informazione nell'inflazionato panorama dell’informazione locale.
E poi Sussurrandom non ha neppure una redazione, i collaboratori fissi o tutto l’apparato di un organo di informazione. Non si preoccupino quindi gli organi di informazione classici: nessuna concorrenza, ci mancherebbe altro.
Detto quello che il sito non è iniziamo a dire cosa è, cosa potrebbe essere.
Potremmo definirlo un essere ibrido a metà tra blog personale, il contenitore legato al mondo dei network sociali e l'aggregato di notizie. Muoversi nel mare magnum del web 2.0 è impresa da esperti della nuova comunicazione. E’ evidente che oggi gran parte delle suggestioni transita attraverso i network sociali, anche in una città giocattolo come Crema. E da qui il sottotitolo: sussurri e grida dalla città giocattolo. Si ecco. Sussurrandom è una piccola antenna che cerca di intercettare suggestioni sussurri e grida attraverso i social network e attraverso la strada. Tutto qui.
Da qualche settimana, ben prima dell’avvio del sito/blog, sono nati la pagina su Facebook e il profilo su Twitter. Li si è iniziato ad interagire con chi potrebbe essere interessato a Sussurrandom, con chi potrebbe essere la voce, una delle voci, di Sussurrandom.
Si perché una delle idee principali e quella di essere un aggregatore di voci alla cremasca. Infatti tutti quelli che hanno un profilo Twitter potranno partecipare al sito semplicemente mettendo nei loro Tweet l’hastag #sussurrandom. Automaticamente il loro cinguettio verrà mostrato sulla home page nell’apposito spazio. Ma l’idea è anche quella di aggregare i migliori status su Facebook dei personaggi cremaschi.
Un paio di doverosi ringraziamenti. Per il nome Sussurrandom a Giovanna Mantica e per la definizione Città giocattolo a Elena Crotti e Massimo Guerci.

giovedì 25 luglio 2013

M5S | ma vaffanDURT ! ! !

Il Movimento 5 Stelle impone il DURT, 21 obblighi in più per i piccoli imprenditori.

Non si chiama più decreto del Fare (nome pomposo per un decreto inconsistente...) e forse, data anche l’enfasi sull’impegno per la Semplificazione, è giusto così.
Nel suo percorso attraverso le commissioni parlamentari prima del voto di fiducia chiesto dal governo, i grillini sono riusciti intaccare l’articolo 50 introducendo un nuovo obbligo in 21 punti per gli imprenditori, il DURT, acronimo di "Documento Unico di Regolarità Tributaria".

GRILLO SALUTA LE IMPRESE
Adesso bisognerà vedere come la prenderanno tutti gli artigiani, i piccoli imprenditori, dall’edilizia ai servizi di manutenzione, ogni volta che avranno lo Stato come appaltatore, specialmente quelli di loro che confidando nel furore anti-burocrazia di Beppe Grillo, lo hanno votato: l’emendamento DURT è stato infatti presentato dal 5 Stelle Giacomo Pisano in un blitz nelle commissioni che ha ricevuto l’inaspettato e decisivo supporto di Stefano Fassina, PD (sottosegretario del governo Letta).

Ma cos’è il DURT? Non è un tributo, una tassa:
si tratta di un obbligo, un adempimento burocratico che impone a una ditta in procinto di essere pagata per un appalto, di comunicare alla Agenzia delle Entrate entro 30 gg. tutti i versamenti delle buste paga dei dipendenti e delle liquidazioni Iva che diventano mensili.
Insomma deve dimostrare in anticipo di essere in regola prima che la pubblica amministrazione stacchi l’assegno o versi il bonifico.
Tutti controlli che in un sistema efficiente e moderno dovrebbe essere la stessa amministrazione pubblica a compiere, semplicemente incrociando i dati delle varie agenzie ed enti (INPS, Agenzia delle Entrate, enti locali, ecc.).

E chi, quella stessa pubblica amministrazione che appena adesso sta cominciando a mettere in conto di pagare i suoi 100 miliardi di debiti?
“Siamo pronti a fare una nuova protesta di piazza: ora che le amministrazioni cominciano a pagare, con anni di ritardo, si inventa un nuovo ostacolo burocratico. Una norma scandalosa”: questa la reazione del presidente dell'ANCE (costruttori edili) Paolo Buzzetti.

mercoledì 24 luglio 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD: Servizi Sociali, dal no alla cittadella dell’anziano ai servizi agli immigrati la situazione peggiora ogni giorno

CREMA, 24 luglio 2013 – Come già avvenuto in sede di approvazione del bilancio preventivo 2013 del comune di Crema, i problemi legati alla gestione dei servizi sociali si mostrano ogni giorni come un tema di forte impatto non solo economico per le casse dell’amministrazione comunale ma anche, e soprattutto per le implicazioni sul tessuto sociale della comunità cremasca.

In quest’ottica le dichiarazioni rilasciate di recente dal vice sindaco Angela Beretta sulla cittadella dell’anziano ed il sempre maggiore impatto degli immigrati nelle richieste prestazioni dei servizi sociali appaiono da un lato sconcertanti e dall’altro sbugiardano il teorema che vorrebbe l’immigrazione solo come una ricchezza (a partire dalla barzelletta dell’immigrato il cui lavoro serve a pagare le pensioni dei nostri anziani).

Apprendere dal vicesindaco che il progetto della cittadella dell’anziano fosse buona idea bocciata dal sindaco Bonaldi in base ad una “valutazione politica” è quantomeno sconcertante.Uno sconcerto che diventa forte preoccupazione in quanto nel primo anno di amministrazione di centro sinistra nessuna valida alternativa al progetto della Fondazione Benefattori Cremaschi è stato avanzato da coloro che l’hanno all’epoca bloccato.

Una mancanza di buon senso che non potrà non aver ripercussioni negative sul futuro dei nostri cittadini, specialmente in un quadro generale di invecchiamento della popolazione che pone molti interrogativi e problematiche sulla gestione del sociale.


Ci auguriamo che ad un anno dal proprio insediamento la maggioranza ponga in un cassetto il “fardello ideologico” che ne ha caratterizzato l’azione (i manifesti sulla cittadinanza agli immigrati e la questione moschea ne sono validi esempi), per concentrarsi sui problemi della città con un approccio aperto e responsabile.

Come avvenuto in sede di bilancio con gli emendamenti a favore del comparto sociale la Lega Nord non farà mancare l’apporto in termini di proposte nonché di denuncia delle situazioni problematiche.


LEGA NORD | Sezione di Crema

mercoledì 17 luglio 2013

IUS SOLI | L’Italia non è una nazione meticcia

Ecco perché lo ius soli non funziona

di Giovanni Sartori

Il governo Monti era un po' raccogliticcio, ma forse per la fretta e anche perché Monti non apparteneva al giro dei nostri politici e di molti di loro sapeva poco. Ma Letta i nostri politici li conosce, è del mestiere; eppure ha messo insieme un governo Brancaleone da primato. Grosso modo, metà dei suoi ministri e sottosegretari sono fuori posto, sono chiamati ad occuparsi di cose che non sanno. Al momento mi occuperò solo di un caso che mi sembra di particolare importanza, il caso della Ministra «nera» Kyenge Kashetu nominata Ministro per l'Integrazione. Nata in Congo, si è laureata in Italia in medicina e si è specializzata in oculistica. Cosa ne sa di «integrazione», di ius soli e correlativamente di ius sanguinis ?

Dubito molto che abbia letto il mio libro Pluralismo, Multiculturalismo e Estranei, e anche un mio recente editoriale su questo giornale nel quale proponevo per gli immigrati con le carte in ordine una residenza permanente trasmissibile ai figli. Era una proposta di buonsenso, ma forse per questo ignorata da tutti. Il buonsenso non fa notizia.
Sia come sia, la nostra oculista ha sentenziato che siamo tutti meticci, e che il nostro Paese deve passare dal principio dello ius sanguinis (chi è figlio di italiani è italiano) al principio dello ius soli (chi nasce in Italia diventa italiano). Di regola, in passato lo ius soli si applicava al Nuovo Mondo e comunque ai Paesi sottopopolati che avevano bisogno di nuovi cittadini, mentre lo ius sanguinis valeva per le popolazioni stanziali che da secoli popolano determinati territori. Oggi questa regola è stata violata in parecchi Paesi dal terzomondismo imperante e dal fatto che la sinistra, avendo perso la sua ideologia, ha sposato la causa (ritenuta illuminata e progressista) delle porte aperte a tutti, anche le porte dei Paesi sovrappopolati e afflitti, per di più, da una altissima disoccupazione giovanile.

Per ora i nostri troppi e inutili laureati sopravvivono perché abbiamo ancora famiglie allargate (non famiglie nucleari) che riescono a mantenerli.
Ma alla fine succederà come durante la grande e lunga depressione del '29 negli Stati Uniti: a un certo momento i disoccupati saranno costretti ad accettare qualsiasi lavoro, anche i lavori disprezzati. Ma la Ministra Kyenge spiega che il lavoro degli immigrati è «fattore di crescita», visto che quasi un imprenditore italiano su dieci è straniero. E quanti sono gli imprenditori italiani che sono contestualmente falliti? I dati dicono molti di più. Ma questi paragoni si fanno male, visto che «imprenditore» è parola elastica. Metti su un negozietto da quattro soldi e sei un imprenditore. E poi quanti sono gli immigrati che battono le strade e che le rendono pericolose?

La brava Ministra ha anche scoperto che il nostro è un Paese «meticcio». Se lo Stato italiano le dà i soldi si compri un dizionarietto, e scoprirà che meticcio significa persona nata da genitore di razze (etnie) diverse. Per esempio il Brasile è un Paese molto meticcio. Ma l'Italia proprio no. La saggezza contadina insegnava «moglie e buoi dei paesi tuoi». E oggi, da noi, i matrimoni misti sono in genere ferocemente osteggiati proprio dagli islamici. Ma la più bella di tutte è che la nostra presunta esperta di immigrazione dà per scontato che i ragazzini africani e arabi nati in Italia sono eo ipso cittadini «integrati».

Questa è da premio Nobel. Mai sentito parlare, signora Ministra, del sultanato di Delhi, che durò dal XIII al XVI secolo, e poi dell'Impero Moghul che controllò quasi tutto il continente Indiano tra il XVI secolo e l'arrivo delle Compagnie occidentali? All'ingrosso, circa un millennio di importante presenza e di dominio islamico. Eppure indù e musulmani non si sono mai integrati. Quando gli inglesi dopo la seconda guerra mondiale se ne andarono dall'India, furono costretti (controvoglia) a creare uno Stato islamico (il Pakistan) e a massicci e sanguinosi trasferimenti di popolazione. E da allora i due Stati sono sul piede di guerra l'uno contro l'altro.

Più disintegrati di così si muore.

17 giugno 2013 | 10:33 | www.corriere.it

lunedì 15 luglio 2013

IUS SOLI | Quei ministri della Repubblica che disprezzano l'italianità

Chi vuole estendere la cittadinanza agli stranieri con lo "ius soli" ha l'obiettivo di omologare i popoli e annullare la ricchezza del Paese.

di Ida Magli

Siamo costretti a constatare, come purtroppo è già avvenuto molte volte in passato, che siamo governati da persone la cui ignoranza è pari soltanto al disprezzo che nutrono nei confronti dell'Italia e degli italiani. Si sono mai chiesti i nostri politici come mai adoperano i termini latini per affermare lo ius soli? Perché non lo traducono in italiano quando parlano di questo argomento? I tempi dello ius soli erano quelli in cui nessuno si avventurava fuori dal proprio paese.

L'arrivo di uno straniero era perciò un avvenimento talmente raro ed eccezionale da essere considerato un fatto «magico», una sorte felicissima, portatrice di ogni bene per il «terreno» (il suolo) su cui lo straniero era approdato. Si trattava perciò sempre di un singolo individuo, mai di un gruppo. L'esempio più famoso di questa eccezionalità magica portatrice di bene è l'approdo sulle spiagge d'Egitto del canestro con dentro il neonato Mosè il quale divenne consigliere del Faraone in base al presupposto che una dote di straordinario sapere si accompagnasse alla sua straordinaria fortuna. Anche per Ulisse si verificò qualcosa del genere quando, apparso naufrago e nudo a Nausicaa e alle sue compagne, fu subito circondato dalla loro ammirata curiosità e fu condotto dal Re nella certezza che le sue felici virtù sarebbero state utili nel governo del regno. Insomma, era l'assoluta eccezionalità di una fortuna magico-divina a dare valore al «suolo» sul quale lo straniero era comparso.

Mai in nessun tempo, in nessun luogo, l'essere umano è stato considerato un «nulla», una tabula rasa alla quale è il suolo sul quale si trova casualmente a nascere ad assegnare nome e identità. È questo invece quanto affermano i nostri governanti. Non è un caso, però, se sono soprattutto le donne che proclamano l'irrilevanza della storia nel momento in cui dichiarano: «Chi nasce in Italia è italiano». Nessuna legge è più certa di quella che è racchiusa nel detto: «I simili con i simili». Le donne fino ad oggi (senza discutere qui quali ne possano essere stati i motivi) hanno contribuito molto poco alla scienza, all'arte, al diritto, alla filosofia, al sapere, alla politica, ossia a ciò che caratterizza la storia della nazione, della civiltà italiana. Sono abbastanza simili, perciò, a coloro che, casualmente o meno, oggi giungono in Italia e cercano di appropriarsene malgrado non abbiano fatto nulla per costruirla. Il passato per costoro non esiste così come - per quanto possa apparire incredibile - non esiste per molti dei nostri governanti. Contrariamente a quello di cui siamo sempre stati e che George Gadamer ha affermato con limpida sicurezza quando ha scritto nel suo saggio sull' Occidente: «È qui e soltanto qui che è avvenuta la più importante delle rivoluzioni, l'apparizione di una presa di coscienza storica, la consapevolezza della storia come coestensiva alla vita».
Dire che chi è nato in Italia è italiano significa invece proprio questo: che l'Italia non possiede nulla, che la sua storia non vale nulla, che l'orizzonte nel quale l'individuo viene al mondo è vuoto e che soltanto il caso lo contraddistingue. Se la barca fosse approdata in Spagna sarebbe stato spagnolo, se fosse approdata in Argentina sarebbe stato argentino...

È molto significativo, però, il fatto che il governo Letta, nato come il governo Monti per mettersi al servizio dell'Ue, sia formato da molti ministri propensi al disprezzo dell'italianità. L'Ue è il tramite a quell'omologazione dei popoli che è indispensabile a un governo mondiale. Per ottenere una massa di individui tutti uguali bisogna eliminare le differenze dei popoli d'Europa; annullare la ricchezza delle loro lingue, della loro letteratura, della loro arte, della loro musica, del loro patrimonio storico di nazione. Un'operazione che però si è dimostrata, lungo il fallimentare percorso dell'unificazione europea, molto difficile da realizzare. Fino a quando infatti sarà impossibile anche al più ignorante dei governanti confondere l'italianità della musica di Verdi con la tedeschità della musica di Wagner, nessuno potrà negare l'esistenza del carattere dei popoli europei, la loro meravigliosa peculiarità e riconoscere anche il profondo, quasi del tutto inesplicabile mistero di questa civiltà pluriforme che si esprime e si rivela attraverso la grandezza dei suoi numerosissimi geni che hanno «tradotto» e traducono nell'assoluto dell'arte la storia del gruppo.


Lunedì, 15/07/2013 - 07:34 | www.ilgiornale.it

giovedì 11 luglio 2013

COMMERCIO | lanciato il portale dell'e-commerce "iCompro.it"

Nella tarda mattinata di ieri si è svolta la conferenza stampa per il lancio del portale sul commercio elettronico www.icompro.it, promosso dal mio assessorato.
di seguito un articolo tratto dal sito www.inviatoquotidiano.it che ne parla e l'immagine del pezzo apparso sul quotidiano "La Provincia".

Cresce il portale del #commercio virtuale del territorio provinciale.
Ottanta le imprese che hanno aderito a #icompro.it

CREMONA - L’Amministrazione Provinciale può e deve giocare il ruolo di facilitatore:  Provincia come “provocatore” della discussione, per far conoscere realtà diverse tra di loro, favorire l’approfondimento dei contenuti, aiutare nell’individuazione di obiettivi concreti, solidi, raggiungibili, ma anche per far emergere i vantaggi delle logiche aggregative sul territorio.
 
Un percorso iniziato a gennaio scorso e, con soddisfazione, portato a compimento con una grande adesione da parte di esercizi ed operatori commerciali del territorio: questo è il commento a caldo dell’Assessore al Settore Strategie per lo Sviluppo e Turismo della Provincia di Cremona, Matteo Soccini. Un’iniziativa, work in progress, che punta a coinvolgere non solo il settore commerciale ma anche quello turistico e ricettivo, offrendo un quadro integrato delle proposte del territorio a clienti e turisti.
Mettere in sinergia il territorio, le realtà produttive del settore del commercio e gli operatori, fortificando le reti locali è la mission principale che anima il progetto.

Nello specifico, l’iniziativa è rivolta alle iniziative di sostegno ai Distretti del Commercio del territorio cremonese che necessitano, in questa fase, di consolidare la “rete”, unendo sforzi, risorse e competenze, per accrescere la capacità complessiva di sviluppo commerciale, tecnico-produttivo e di innovazione, così da poter operare su mercati più ampi e remunerativi rispetto a quelli raggiungibili come singole imprese.
Sostenere i negozianti di vicinato vuol dire sostenere il tessuto urbano dei nostri piccoli comuni, favorendo un riposizionamento competitivo del commercio urbano.

In quest’ottica si inserisce il progetto del Settore Strategie per lo Sviluppo del Territorio della Provincia di Cremona, guidato dalla Dirigente Mara Pesaro, con la messa on line del portale www.icompro.it. (con l’affidamento della realizzazione tecnica alla ACS srl e della cura grafica - progetto di web marketing alla Format Cremona). Il progetto ha ottenuto un contributo dai fondi europei FESR.

Il sito si presenterà come una vetrina comune virtuale, in cui compare una selezione dei prodotti offerti. Ogni negozio aderente al portale avrà una sua pagina dove è presentato il negozio e sono raccolti i suoi prodotti, organizzati in categorie.  Ogni negoziante avrà un personale login e password con i quali inserire nuovi prodotti, modificare quelli presenti e variarne la disponibilità. Dal punto di vista del cliente, pur trovando tante diverse vetrine, l’acquisto sarà concluso tramite un unico intermediario. Il navigatore potrà consultare gli articoli sfogliando le categorie e le vetrine dei negozi tramite una semplice funzione di ricerca.

Sarà ovviamente presente un carrello per l’acquisto. Il portale commerciale, darà spazio anche a tutte le eccellenze del territorio attraverso la possibilità di linkare i siti dei Distretti del Commercio, i portali turistici dei Comuni e della Provincia e attraverso la diffusione in rete di comunicati e “post” che si andranno ad editare di volta in volta in occasione di particolari eventi.

L’utilizzo della “rete” è fondamentale per raggiungere in tempo reale i consumatori e tramite la gestione dei più noti social network sarà possibile raggiungere il target adeguato ed essere attrattivi anche dal punto di vista del commercio di prossimità, tipico e di eccellenza. Il Portale avrà un proprio profilo sui più conosciuti Social Network: Facebook, Twitter, Pinterest e FourSquare. 

Sono già circa 80 le imprese che hanno aderito al progetto e che stanno inserendo i prodotti nelle rispettive vetrine virtuali per poter permettere, nei prossimi giorni, la messa on line del Portale.
L’adesione è ancora aperta ed è rivolta a tutti i commercianti e artigiani del territorio e che possono cogliere l’opportunità di partecipare al mercato virtuale promosso dalla  Provincia in forma gratuita per tutto il 2013.

Comunicato Stampa | LEGA NORD MARONI: Gazebo a Crema per informare sull’attività nei primi 100 giorni della nuova amministrazione regionale

CREMA, 11 luglio 2013 – La Sezione Cittadina della LEGA NORD organizza, nel prossimo fine settimana, un gazebo per informare i cittadini sui provvedimenti e le iniziative portate avanti dalla Giunta Regionale guidata da Roberto MARONI.
L’appuntamento, previsto per domenica 14 luglio, dalle 9.00 alle 12.00, in Piazza Duomo a Crema, sarà altresì l’occasione per  coloro che lo desiderassero di iscriversi al movimento in qualità di Socio Sostenitore.

Ecco una sintesi dei principali interventi realizzati dal Presidente Maroni nei suoi primi 100 giorni di attività alla guida della Regione Lombardia:

§  RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA - Taglio del 30% delle spese di rappresentanza della Giunta e del 10% di quelle per gli assessorati per un totale di 10 milioni di risparmio in 5 anni. Approvata una nuova legge regionale che taglia del 50% le spese dei gruppi consiliari: 14,5 milioni risparmiati ogni anno.

§  3000 CANTIERI EDILI SBLOCCATI - Grazie alla modifica della Legge regionale 12/05 che proroga la scadenza di approvazione dei Piani di Governo del Territorio, sono stati sbloccati 3.000 cantieri edili e più di 500 milioni di investimenti che faranno ripartire l'edilizia lombarda.

§  PIU' CREDITO ALLE IMPRESE - Attraverso il rafforzamento del sistema dei Confidi con 22 milioni di euro a garanzia dei prestiti già erogati alle PMI lombarde sono stati liberati 500 milioni di euro di nuovi finanziamenti. Rivitalizzato il settore del commercio e del terziario grazie a 17 milioni di euro a favore dell'internazionalizzazione, delle reti di impresa, delle imprese creative e dell'imprenditorialità innovativa.

§  ANTICIPATI I CONTRIBUTI UE ALLE AZIENDE AGRICOLE - La Lombardia è l'unica Regione in Europa a sostenere i propri agricoltori attraverso l'anticipo dei contributi europei (Pac): un intervento di liquidità del valore di 300 milioni.

§  ANDARE OLTRE IL PATTO DI STABILITA' - 212 milioni assegnati ai Comuni e alle Province lombarde per poter pagare i fornitori e finanziare nuovi investimenti, superando i limiti imposti dal Patto di stabilità.

§  NUOVO OSSIGENO PER LA SANITA' - Partita 'l'Operazione Ticket': 1,2 milioni per sospendere fino al 31 dicembre 2013 il pagamento di alcune prestazioni sanitarie. Rilancio degli investimenti di edilizia sanitaria e dell'ammodernamento tecnologico degli ospedali con uno stanziamento di 100 milioni. Liste d'attesa sempre meno lunghe grazie a un finanziamento di 25 milioni. 244 licenziamenti evitati in seguito all'accordo per l'Ospedale San Raffaele.

§  MISURE CONCRETE PER LAVORO E FAMIGLIA - Cassa integrazione in deroga rifinanziata per 129 milioni di euro a favore di 3.400 aziende. 48 milioni messi a disposizione per la Dote unica lavoro. Sostegno ai percorsi di riqualificazione dei lavoratori per 15 milioni. Creato un nuovo "Fondo a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili: anziani non autosufficienti, disabili, nuove dipendenze e vittime di violenza": stanziati i primi 50 milioni. Sostegno agli affitti delle famiglie in maggiore difficoltà per 13 milioni. Agevolazioni alle giovani coppie per l'acquisto della prima casa attraverso la destinazione di 4,5 milioni. 1 milione per supportare i genitori separati.

§  UN FUTURO PER I GIOVANI - 65 milioni per facilitare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Sostegno per il diritto allo studio universitario con borse di studio per 38 milioni di euro per il prossimo anno accademico. Specializzazione tecnica superiore: 20 milioni. Ponte generazionale: 3 milioni. Programma FIXO: 2,5 milioni per l'inserimento lavorativo. Premialità per didattica digitale nelle scuole: 500 mila euro. Alleanza scuola-impresa: 400 mila euro. 80.000 nuovi studenti beneficiari della Dote Scuola grazie a 34,5 milioni. Nuove risorse per la Formazione Professionale e i corsi speciali per gli studenti disabili per un totale di 10 milioni. Scuole sempre più moderne attraverso un finanziamento di 7 milioni per interventi di edilizia scolastica e di potenziamento delle reti informatiche e tecnologiche.

§  CULTURA E SPORT DI NUOVO PROTAGONISTI - Investimenti per grandi eventi, impianti sportivi e per la riqualificazione dei rifugi alpini per 10 milioni. 6 milioni per riqualificare gli impianti di risalita e piste da sci. Interventi per la promozione dello spettacolo e la ristrutturazione delle sale cinematografiche per 6 milioni di euro.

§  TUTELA DEI NEGOZI E DEI CENTRI STORICI - Approvata all'unanimità la legge regionale "Moratoria" che prevede la sospensione, fino al 31 dicembre 2013, di nuove autorizzazioni all'apertura di nuovi centri commerciali e all'ampliamento di quelli esistenti.

§  INTERVENTI PER L'AREA DEL MANTOVANO - Sono stati sbloccati 105 milioni a favore delle zone terremotate del Mantovano, così ripartiti: 37 milioni dal Fondo di solidarietà europeo. 30 milioni per la ricostruzione del ponte di San Benedetto Po. 10 milioni di agevolazioni finanziarie per la ricostruzione. 7,4 milioni per recupero dei beni culturali. 12 milioni per sostenere gli investimenti dei Comuni. 5,4 milioni per le imprese (bando con la CCIAA Mantova). 3,5 milioni per finanziare gli interventi sull'agricoltura.

§  TERRITORIO DI NUOVO AL CENTRO - Interventi di bonifica e messa in sicurezza del Polo Chimico di Mantova per 19 milioni di euro. Riqualificazione e potenziamento della rete stradale grazie a un investimento di 35 milioni (es. variante di Morbegno, strade Rivoltana e Cassanese). Contributo di 10 milioni per la Metropolitana di Brescia. Rinforzati gli investimenti per ridurre il digital divide con ulteriori 28 milioni per portare la banda larga al 99,8% della Lombardia. Garantito il riavvio dei lavori di sistemazione del Lungolago di Como attraverso lo stanziamento aggiuntivo di 6 milioni di euro. Avviata la seconda fase del Piano Nazionale Sicurezza stradale con un sostegno di 5 milioni. Cofinanziati i lavori per ricostruire il museo d'arte di Gallarate 'Maga' per un totale di 150 mila euro. Sottoscrizione del contratto di finanziamento per i lavori dell'autostrada Bre.be.mi da parte di tutti i soggetti coinvolti.



LEGA NORD | Sezione di Crema

sabato 6 luglio 2013

TURISMO | incontro sul problema degli operatori abusivi

La scorsa settimana si è svolto un incontro per affrontare il problema dei soggetti che, a vario titolo, organizzano viaggi e soggiorni al di fuori della normativa vigente.
di seguito riporto un articolo tratto dal sito www.inviatoquotidiano.it che ne parla e l'immagine del pezzo apparso sul quotidiano "La Provincia".

OPERATORI ABUSIVI DEL ‪#‎TURISMO‬
‪#‎Cremona‬, vertice in Provincia, promosso dall'Ass.re ‪#‎Soccini‬ con i titolari delle agenzie di viaggio. La preoccupazione delle associazioni di categoria: "Fenomeno dilagante. Situazione esplosiva". Le contromisure della Provincia


Cremona - Vertice in Provincia sulla piaga degli operatori turistici 'abusivi'. L'incontro sé è tenuto lo scorso 27 giugno presso la sede dell’Amministrazione provinciale di Cremona. Hanno partecipato i titolari e rappresentanti delle agenzie di viaggio del territorio per discutere il problema dei soggetti non accreditati che interferiscono con l’attività delle agenzie di viaggio e di turismo.

L’incontro, convocato e presieduto dall’assessore provinciale al Turismo Matteo Soccini ha registrato la presenza di numerosi titolari e rappresentanti di agenzie viaggio operanti su tutto il territorio provinciale, del presidente regionale Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo) Luigi Maderna, del rappresentante di Confcommercio Alberto Bardelli e del presidente di Asvicom Berlino Tazza.

Dopo l’apertura dei lavori da parte dell’assessore Soccini si sono succeduti parecchi interventi dei rappresentanti di categoria e delle agenzie, che hanno evidenziato in primis l’odierna portata del fenomeno, cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni ed ormai dilagante, in grado quindi di danneggiare in modo significativo, soprattutto in una congiuntura quale quella attuale, l’operato delle agenzie viaggio “autorizzate”.
Ormai i soggetti che organizzano viaggi appartengono alle categorie più svariate, un panorama sempre più composito ed eterogeneo.

Gli eventi organizzati sono di ogni tipo e durata, e spesso si traducono anche in un potenziale rischio per gli aderenti al viaggio in quanto gli organizzatori non possiedono né la professionalità né tantomeno i requisiti prescritti dalla legge, anche di carattere oneroso, di cui le agenzie devono essere dotate per poter esercitare la propria attività.
Tutti i presenti hanno concordato sul fatto che la situazione ormai è divenuta esplosiva ed inaccettabile e che è necessario un intervento congiunto, non più singolo ed estemporaneo come è avvenuto fino ad oggi.

“E’ infatti solo con la collaborazione congiunta tra agenzie, associazioni di categoria e amministrazione provinciale, che sarà possibile organizzare un intervento significativo, atto ad arginare le dilaganti irregolarità – ha sintetizzato l’assessore Soccini – il tutto al fine di tutelare non solo le agenzie che rispettano le norme, ma anche i singoli consumatori che troppo spesso rischiano di trovarsi in situazioni spiacevoli e dannose”.

Al termine degli interventi, l’assessore Soccini ha sintetizzano una prima linea di azione comune:
1) creazione di un indirizzo di posta elettronica dedicato per le segnalazioni di abusi da parte delle agenzie;
2) emanazione di circolari a vari soggetti che organizzano eventi, differenziate a seconda della categoria di soggetto, condivise con FIAVET ed associazioni;
3) Incontri specifici, per sensibilizzare in particolare i soggetti istituzionali, e del cui esito le agenzie saranno informate;
4) Aggiornamento della situazione ad un successivo incontro in autunno, quando verranno valutate anche eventuali azioni successive.