di seguito riporto una lettera pubblicata su "La Provincia" di sabato 5 febbraio 2011.
Caro direttore,
da alcuni giorni, per iniziativa dell’amministrazione provinciale e segnatamente dell’assessore cremasco Matteo Soccini, si torna a parlare di una possibile fusione fra due soggetti che, in definitiva, hanno finalità pressoché uguali e comunque facilmente integrabili, ma della cui operatività ben poco si è riversato sul territorio.
Si tratta di Reindustria (che ha valenza e competenza di dimensione provinciale) e del Consorzio Crema Ricerche, nato sull’onda delle esigenze accentuate nel momento successivo all’insediamento dell’Università a Crema. Per una strana (ma felice) combinazione i due soggetti sono presieduti dai presidenti delle due associazioni degli Artigiani (la Libera e l’Autonoma), rispettivamente Giuseppe Cappellini e Pier Paolo Soffientini, giacché destinatarie dei servizi previsti nei rispettivi statuti sono le piccole imprese artigiane.
Se mutate situazioni di mercato o modificate esigenze o addirittura calo di attenzione non hanno consentito fino ad oggi di produrre quanto era legittimo aspettarsi, in particolare da Crema ricerche, tanto vale procedere ad una integrazione fra i due soggetti, così che unendo strutture e risorse umane si possa giungere a risultati significativi, primo fra tutti favorire la nascita e lo sviluppo di imprese innovative (Crema ricerche) che in Reindustria potrebbero trovare lo strumento per la valorizzazione e la promozione. Penso, dunque, sia ottima cosa procedere alla fusione delle due società, ad onta di qualche resistenza magari di carattere corporativo o, peggio ancora, politico, avendo come metodo di lavoro, successivamente, quello di uno stretto rapporto da una parte con il polo universitario e, dall’altra, con le realtà comunali. Due strategie che forse sono venute meno anche per effetto della stagnazione economica che non consentiva nè l’introduzione di nuove tecnologie né l’insediamento di nuove unità produttive.
Sergio Lini(Crema)
l'idea cui fa riferimento il sig. Lini è una delle ipotesi sul tavolo,
nelle prossime settimane inizierà il confronto con gli altri soci.