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martedì 4 gennaio 2011

Pagellina 2010

di Gilberto Bazoli pubblicata oggi sul quotidiano "La Provincia" a pagina 13

Matteo Soccini.
Ha rilanciato la consulta economica e ripensato la mission di Reindustria. Sollevando, ovviamente, polemiche. Ma perché dovrebbe esistere qualcosa di intoccabile? Pare a volte essere più attento alle vicende della sua Crema e più, per quanto riguarda corso Vittorio Emanuele, alle questioni politiche che a quelle amministrative. Con risultati positivi: si dice sia anche merito suo la compattezza della delegazione leghista in giunta.
Voto:6-

martedì 28 dicembre 2010

RELAZIONE PROGRAMMATICA al BILANCIO di PREVISIONE 2011

a cura dell'Assessore allo Sviluppo Economico, cioè io...

Il Bilancio di previsione per l’anno 2011 riunisce gli interventi previsti a sostegno delle attività produttive.
Si tratta di un programma articolato che contempla sia la realizzazione d’iniziative proprie della Provincia che l’esercizio di funzioni trasferite e/o delegate dallo Stato e dalla Regione Lombardia.
Anche per il 2011 la parte preponderante dell’attività è finanziata da fondi extra-provinciali: regionali, statali e comunitari.
Ciò determina l’organizzazione del lavoro dell’assessorato che, per necessità, deve rispondere ai vincoli posti dalle fonti di finanziamento.
Va, inoltre, ricordato come gli ambiti d’intervento siano costantemente interessati da rilevanti cambiamenti legislativi, amministrativi e organizzativi che richiedono una continua attività di adeguamento.
Accanto a questi fattori importanti per l’organizzazione e l’attività, ve n’è un altro che si è imposto negli ultimi anni, vale a dire la pesante crisi economico-produttiva che interessa anche la nostra provincia.
La crisi produttiva continua ad avere importanti ripercussioni e, si ritiene, che la situazione permarrà critica anche nel prossimo futuro. Tale difficile situazione investe in modo rilevante l’intera attività.
La Provincia ha deciso di affrontare la questione intervenendo – per quanto possibile - su entrambi i versanti interessati, vale a dire: le aziende e i lavoratori.

Si procederà, quindi, sia con misure di sostegno alle imprese - che ci si propone di realizzare in modo innovativo e più incisivo.
Sostegno alla costituzione di aggregazioni imprenditoriali nei settori in maggiore difficoltà, il sostegno – se possibile – all’accesso al credito delle aziende anche con modalità diverse da quelle passate, il sostegno alle esportazioni e all’innovazione. Si tratta d’interventi che la Provincia già realizzava e che devono essere ora definiti e organizzati con maggior rigore e con una maggior capacità di indirizzo, finalizzazione e integrazione con altri livelli istituzionali: Unione Europea, Governo nazionale e Regione Lombardia.

Il programma focalizza alcuni contenuti volti prioritariamente alla valorizzazione di strumenti di programmazione negoziata, finalizzati alla condivisione dei progetti territoriali con il livello di governo regionale anche nell’ottica di una maggiore possibilità di attrazione di risorse; aggregazioni di soggetti pubblici (Distretti urbani e distretti rurali del Commercio) e privati (Pol. Mec.); organismi di raccordo permanente fra le istituzioni e le associazioni rappresentative di interessi, legati allo sviluppo socio-economico (Consulta economica provinciale) e collaborazione con organismi operanti in campo economico e della ricerca (Reindustria, Crema Ricerche), fra i quali si intende sviluppare un rapporto funzionale orientato all’approfondimento di temi e contenuti specifici determinati in seno alla Consulta.
Il programma si pone inoltre in stretta relazione con gli strumenti di approfondimento della conoscenza della struttura produttiva (quali, ad esempio, il Sistema informativo economico e sociale).

I temi dell’innovazione produttiva, organizzativa e commerciale delle aziende cremonesi e del sostegno all’attività di ricerca, nei precedenti anni ambiti d’intervento sostenuti anche attraverso risorse appostate direttamente nel bilancio provinciale ed erogate mediante bandi annuali, possono nell’attuale contesto essere sostenuti indirettamente, attraverso il sostegno ai soggetti operanti nel campo della formazione, del sistema delle conoscenze e della ricerca, e, mediante i soggetti cui si accenna nel primo capoverso del presente paragrafo, attraverso l’aggregazione e la creazione strutturata di reti e correlazioni stabili tra progetti, soggetti attuatori, canali di finanziamento, priorità di approfondimento.

Particolare attenzione, come sempre, è riservata all’integrazione tra gli interventi individuati in AQST, quelli trattati in sede di Consulta economica, e i canali del FESR, per ottenere un uso integrato e rigoroso delle risorse.
Poiché il bilancio è orientato allo stanziamento di risorse a favore di azioni legate a specifiche funzioni previste dalla legge, la scelta riguardante il programma delle attività per il 2011 è legata a questa condizione.

Per l’anno 2011 non è possibile considerare appostamenti di bilancio ad hoc per azioni specifiche su innovazione ed export, tradizionalmente svolte in collaborazione con la Camera di Commercio. Il medesimo contesto si propone per il sostegno all’attività degli organismi di garanzia fidi operanti sul territorio, che da anni la Provincia, come la Camera di Commercio, sostiene. Si segnala che il sistema provinciale degli organismi di garanzia fidi ha conosciuto una fase di rilevante trasformazione con l’adesione a organismi di livello regionale.

L’attuale limitatezza di risorse induce la Provincia a valutare con molta attenzione il proprio intervento e le sue effettive ricadute sulle aziende cremonesi, e impone di approfondire l’efficacia dell’azione svolta dall’ente nel livello che gli è proprio, quello della programmazione, nell’ottica di una sempre maggiore comprensione delle ricadute economiche collegate non solo ai comparti produttivi tradizionalmente indagati, ma anche allo sviluppo dei temi collegati ai temi della cultura e del turismo, letti anch’essi, come chiavi di sviluppo economico.


PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA

AQST

L’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) è uno strumento di programmazione negoziata previsto dalla legge regionale n. 2 del 14 marzo 2003 – [Regolamento attuativo della stessa legge: n. 18 del 12 agosto 2003].
La programmazione negoziata è la modalità con cui la Regione si rapporta con i soggetti locali per la condivisione e l’attuazione delle politiche regionali sul territorio.
L’accordo quadro si qualifica come strumento prioritario per la programmazione, il finanziamento e l’attuazione degli interventi che contiene, per i quali possono essere previste forme di agevolazioni nell’accesso ai finanziamenti regionali.
L’AQST per la provincia di Cremona ha preso avvio con delibera di promozione dell’accordo da parte della Giunta Regionale n. 8/1639 del 29 dicembre 2005.
L’Assessorato è attivo nella fase di monitoraggio delle azioni inserite.

CONSULTA ECONOMICA PROVINCIALE

La Consulta Economica Provinciale è ora un organismo pensato come strumento di raccordo permanente fra le istituzioni e le associazioni rappresentative d’interessi, legati allo sviluppo socio-economico ed è prevista dallo Statuto dell’Ente (art. 24).
L’Amministrazione Provinciale attribuisce un preciso assetto alla Consulta Economica, organismo già attivo in passato, attribuendole funzioni maggiormente definite, grazie al percorso di approvazione al quale è stato sottoposto il regolamento di funzionamento della stessa: approvato dalla Giunta Provinciale in data 30 giugno 2010 (DGP n. 307), è passata all’esame del Consiglio Provinciale del 20 luglio 2010 (DCP n. 88).


ATTIVITÀ PRODUTTIVE

Il sostegno alle attività produttive deve essere definito in stretto raccordo con il territorio con una visione complessiva, sistematica e razionale dell’attuale situazione di crisi, del suo impatto sulla realtà produttiva cremonese, sulle effettive possibilità di ripresa e sulle risorse effettivamente disponibili.
I temi sono da qualche tempo evidenziati in diverse analisi e riguardano:

 L’innovazione produttiva, organizzativa e commerciale delle aziende cremonesi,
 Il sostegno all’attività di ricerca e alla diffusione dei suoi risultati,
 Il miglioramento della propensione all’esportazione e alla internazionalizzazione delle aziende cremonesi,
 L’accesso al credito,
 Il sostegno alle strutture di servizio del mondo imprenditoriale.

Propedeutica all’elaborazione d’interventi efficaci negli ambiti suddetti è la conoscenza condivisa dell’effettiva situazione economica-sociale e degli obiettivi da perseguire.

A tal fine, si ritiene utile procedere, in collaborazione con altri soggetti (pubblici e privati) secondo una modalità operativa “a rete” che comporta il coinvolgimento dei soggetti interessati e la concentrazione delle risorse sui progetti ritenuti prioritari.
La capacità di acquisire finanziamenti esterni aggiuntivi appare di fondamentale importanza non essendo gli attuali bilanci degli enti locali in grado di sostenere interventi di rilevante significato per la struttura produttiva.
L’acquisizione di tali finanziamenti richiede, però, organizzazioni in grado di provvedere secondo tempi e modalità prefissate, e questo è un elemento che localmente, presenta ancora una qualche carenza.
Al riguardo un fattore determinante sarà la collaborazione con la Regione Lombardia sia nella fase di decisione delle priorità che in quella di recupero delle risorse.


IL SOSTEGNO ALLA PROPENSIONE DELLE AZIENDE CREMONESI VERSO L’ESPORTAZIONE E LA INTERNAZIONALIZZAZIONE

Per il futuro, si ritiene di intraprendere la strada dei progetti condivisi da più soggetti, sapendo di dover predisporre interventi calibrati sulle risorse disponibili, sulle esigenze e possibilità del territorio e, nello stesso tempo, fare in modo che tali esigenze siano sempre più qualificate.
L’intervento in parola è mantenuto anche nell’attuale periodo di crisi proprio per sostenere quelle imprese che mostreranno comunque un atteggiamento di apertura verso l’esterno.


L’INNOVAZIONE PRODUTTIVA, ORGANIZZATIVA E COMMERCIALE DELLE AZIENDE E SOSTEGNO ALL’ATTIVITÀ DI RICERCA

Si tratta di ambiti d’intervento presenti anche negli scorsi anni e che trovano una ragion d’essere ancora maggiore nell’attuale periodo di ciclo negativo.
L’innovazione e la ricerca sono, infatti, obiettivi strategici riconosciuti tali da tutte le analisi disponibili.
Questi enti – oltre che svolgere attività didattica - rappresentano una parte importante della nostra ricerca che potrebbe ancor di più espandersi e meglio servire il mondo produttivo.


PARTECIPAZIONE AD ORGANISMI CHE OPERANO IN CAMPO ECONOMICO

Reindustria

Si tratta di una società consortile a responsabilità limitata, a maggioranza pubblica, per il 55% del capitale. Il restante 45% del capitale è suddiviso tra numerosi privati: associazioni di categorie, organizzazioni sindacali e banche.
La Provincia di Cremona è socia per l’11% del capitale della società.
Reindustria è nata nel 1994 per gestire i contributi statali e regionali ottenuti in conseguenza della crisi “Olivetti”.
Oggi il suo funzionamento è sostenuto dai fondi che i soci trasferiscono annualmente sulla base di un programma triennale approvato dall’Assemblea dei soci e sulla base di stralci annuali di programma.
E’ poi previsto che i soci possano finanziare solo i progetti che ritengano di loro interesse, e, inoltre, affidare a Reindustria la realizzazione di un progetto di proprio esclusivo interesse del quale sosterrebbero la relativa spesa.
I risultati conseguiti nel cremasco hanno spinto Reindustria a interessarsi dello sviluppo economico dell’intera provincia di Cremona, attraverso la valorizzazione, il consolidamento, il potenziamento e lo sviluppo delle risorse del territorio, con i mezzi propri del marketing e dell’economia territoriale.
In particolare, il servizio offerto da Reindustria si concretizza nelle seguenti attività:

1. Sviluppo economico: promozione di interventi coerenti con un’economia territoriale sostenibile, attraverso due aree operative: a) area progetti, dedicata all’assistenza tecnica su bandi di finanza pubblica agevolata; b) area territorio, dedicata all’opportunità di investimento nel territorio;

2. Studi e pubblicazioni: promozione e coordinamento di studi socioeconomici di inquadramento generale sui comprensori;

3. Aggregazione d’impresa: creazione e applicazione di un modello innovativo di aggregazione d’impresa, in grado di supportare le imprese appartenenti alla filiera di riferimento in diversi settori, con lo scopo di creare vantaggi competitivi, supportare l’internazionalizzazione, migliorare l’efficacia della formazione, attraverso una funzione di coordinamento.

L’attività 2011 della società si baserà sul nuovo programma triennale, in fase di predisposizione, che accoglierà le proposte dell’amministrazione per interventi in merito al supporto ai piani d’area, all’istituzione di un “tavolo sui bandi” e lo studio e promozione dello sviluppo di un’importante area come quella di Tencara (unitamente al Porto di Cremona).
L’obiettivo per l’anno 2011 è quello di indirizzare le risorse provinciali al sostegno di specifiche azioni, anche facendo propri gli spunti emersi in sede di Consulta economica.

Crema Ricerche

Il Consorzio Crema Ricerche è stato costituito nel 1999 da Provincia di Cremona, Camera di Commercio di Cremona, Comune di Crema, Associazione Cremasca Studi Universitari e dall'Agenzia d'Area Reindustria S. cons.r.l., quali soci fondatori.
Esso ha sede nell'area “ex Olivetti” – oggi recuperata - e svolge la propria attività senza fini di lucro, ponendosi l'obiettivo di favorire la nascita e lo sviluppo delle imprese innovative, nonché il trasferimento tecnologico.
Si tratta di una realtà consortile che ha sviluppato molteplici attività a favore del sistema locale, a partire dal comprensorio cremasco, ma aprendosi ad un territorio più vasto e andando a promuovere iniziative a favore anche dei territori delle province di Bergamo e di Brescia.
In particolare, il Consorzio si propone l'obiettivo di prestare servizi reali soprattutto nei confronti delle piccole e medie imprese, nell'intento di promuovere la diffusione delle innovazioni e il trasferimento tecnologico.
Attualmente il Consorzio Crema Ricerche è composto da n. 58 soci, fra enti ed imprese interessati allo sviluppo delle problematiche legate all'innovazione e al trasferimento tecnologico.
Il Consorzio è dotato di un Consiglio di Amministrazione, di un Collegio dei revisori e di un Comitato Tecnico Scientifico.
Nel corso del 2011 l’Amministrazione valuterà e definirà le proprie modalità di partecipazione al consorzio. In ogni caso l’intervento avrà come obiettivi la razionalizzazione della struttura con l’obiettivo di proseguire l’integrazione con Reindustria, il miglioramento complessivo dell’attività alla luce anche della mutata situazione di contesto.

Consulta Interprovinciale dell’area Viadanese - Casalasca.

Si tratta di un’associazione senza scopi di lucro, che promuove lo sviluppo economico, sociale e la valorizzazione dell'area tramite il coordinamento delle attività tra soggetti pubblici e privati, sia sul versante della programmazione socio-economica che su quello della pianificazione territoriale. Promuove inoltre attività formative e progetti di sviluppo economico.
Con delibera del Consiglio Provinciale n. 115 del 25 novembre 1997, la Provincia di Cremona approva lo Statuto e aderisce alla “Consulta Interprovinciale dell’area Viadanese – Casalasca”, conferendo una quota costitutiva di capitale, con l’impegno di corrispondere una quota associativa annuale.
Come per altre realtà similari l’Amministrazione parteciperà attivamente, tramite il proprio rappresentante, all’attività della Consulta e analizzerà le risultanze onde trasferirle in progettualità effettive.

Pol.Me.C.

In data 13 febbraio 2010 l’amministrazione provinciale e il Polo della Meccanica del Castelleonese hanno sottoscritto un protocollo d’intesa nel quale si sanciscono la collaborazione e il sostegno della Provincia di Cremona a questo importante progetto di aggregazione industriale operante in un settore cardine dell’economia provinciale.
Il protocollo prevede l’impegno da parte di Pol.Me.C. ha presentare, con cadenza trimestrale, una relazione illustrativa delle attività svolte e un dettagliato rendiconto delle spese sostenute in considerazione del contributo versato dall’amministrazione per sostenere le spese di start-up.
Nel 2011 il monitoraggio proseguirà per verificare l’effetto sull’economia locale e creare un database di professionalità ed esperienza che possa costituire un esempio per possibili progetti similari che emergeranno nel resto del territorio provinciale nei vari comparti di cui è composta l’economia del nostro territorio.


FONDO A SOSTEGNO DEGLI ORGANISMI DI GARANZIA FIDI

L’accesso al credito è sicuramente una delle questioni principali per tutte le aziende ma, in modo particolare, per le piccole e piccolissime aziende che caratterizzano il nostro territorio.
Il sostegno al credito è quindi un ambito d’intervento che la Provincia considera con particolare attenzione. Potrà, quindi, essere utile valutare, compatibilmente con le eventuali disponibilità di bilancio, se mantenere il classico sostegno agli organismi di garanzia fidi oppure se inserire tale intervento in un contesto più ampio dovuto anche alla importante operazione di aggregazione che la maggior parte degli organismi di garanzia fidi cremonesi ha intrapreso nei mesi scorsi. Le eventuali iniziative saranno valutate in accordo con le parti interessate. In primis con la Camera di Commercio.


COMMERCIO

Consulta Provinciale del Commercio

Per il comparto del commercio, oltre alla partecipazione ai distretti di cui al punto seguente, l’Assessorato, al fine di promuovere momenti di confronto e dibattito sulle problematiche inerenti al settore in oggetto promuoverà una verifica sul funzionamento, e l’adeguamento regolamentare, della Consulta Provinciale del Commercio istituita con delibera consiliare del 16 ottobre 2002, il cui ultimo decreto di nomina dei componenti risale al 25 agosto 2006.
In considerazione della particolarità della tematica e del quadro normativo di riferimento (Legge Regionale 12/05), il confronto avverrà in stretta collaborazione con l’Assessorato alla pianificazione territoriale.

Distretti del Commercio

I “Distretti del Commercio” sono definiti dalla Regione come gli ambiti di livello infracomunale, comunale o sovracomunale nei quale i cittadini, le imprese e le formazioni sociali liberamente aggregati sono in grado di fare del commercio il fattore d’integrazione e valorizzazione di tutte le risorse di cui il territorio dispone, per accrescerne l’attrattività, rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività delle sue polarità commerciali.

I Distretti del Commercio si distinguono tra:

 Distretti urbani del commercio (DUC): costituiti sul territorio di un unico Comune;
 Distretti diffusi di rilevanza intercomunale (DiD): costituiti sul territorio di più Comuni.

L’obiettivo è la promozione di progetti capaci di incidere strutturalmente e in modo duraturo sulle caratteristiche competitive dell’offerta commerciale locale, nel contesto di una più ampia riqualificazione urbana, con il coinvolgimento degli operatori commerciali, delle loro associazioni, degli Enti Locali, delle Camere di Commercio e degli altri attori del territorio, in una visione comune di un unico progetto di sviluppo Tale obiettivo è ben presente negli atti di programmazione regionale.
La Regione Lombardia promuove i Distretti del Commercio con l’intento di valorizzare in modo particolare i luoghi tradizionali e antichi del commercio, con particolare attenzione agli spazi pubblici delle cittadine storiche della Provincia.
Nel corso del 2008 e del 2009 sono state approvate le delibere regionali che introducono il concetto di Distretto del Commercio.
Per la provincia di Cremona sono stati approvati e finanziati due Distretti Urbani del Commercio (Cremona e Crema) e sei Distretti Diffusi (di cui i Comuni capofila sono: Pizzighettone, Soresina, Casalbuttano, Casalmaggiore, Pandino e Sospiro).
La Provincia di Cremona ha aderito a tutti i programmi d’intervento dei Distretti.
Obiettivo del 2011, anche grazie alla collaborazione con le Sedi Territoriali di RL, è quello di studiare e monitorare l’andamento delle attività previste, al fine di realizzare un concreto coordinamento tra le stesse e la programmazione provinciale.

venerdì 3 settembre 2010

La CREMA di BENGODI...

ieri mattina ho partecipato alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione "Crema di Bengodi" che si svolgerà i prossimi 10, 11 e 12 settembre presso CremArena in Via Dante... ovviamente a Krema...

ecco la rassegna stampa di oggi...
cliccate sugli articoli per leggerli.

"La Cronaca"
"La Provincia"

mercoledì 12 maggio 2010

l'economia che parla al territorio

al seguente link la pubblicazione settimanale dell'amministrazione provinciale.
in prima pagina un mio editoriale, buona lettura



...
Negli ultimi giorni si sono svolti due eventi importanti nel panorama economico della nostra provincia.
Il primo venerdì a Cremona, il secondo lunedì a Crema. Si è trattato della prima riunione, nella sua nuova veste, della Consulta economica provinciale e dell’assemblea dei soci di Reindustria. I due fatti sono correlati in quanto nella seduta della Consulta l’amministrazione ha chiarito, tramite il mio intervento, quale ruolo ritiene debba avere in futuro l’agenzia di sviluppo territoriale.
Innanzitutto lo spirito con il quale abbiamo rianimato la consulta è quello di farne luogo di raccordo.

Un ambito di confronto tra la nostra amministrazione e i soggetti economici della società. E’ qui che si potranno presentare e discutere i nostri progetti e i temi che saranno posti all’ordine del giorno dal mondo economico e sociale della provincia. Quanto a Reindustria, essa sarà uno dei possibili strumenti nel realizzare quello che sarà discusso e approvato all’interno della Consulta. Reindustria sarà il braccio operativo, pronto ad agire.

La mission forte e inedita che intendiamo darle è la promozione di un reale marketing territoriale. Un luogo di elaborazione vera, una sede di coordinamento delle varie iniziative finalizzate a promuovere un marketing del territorio in stretta connessione con le linee di intervento definite all’interno della Consulta. L’obiettivo temporale che la società si dovrà dare è il 2015, ovvero quel grande evento chiamato Expo.


La confusione che regna attorno a questi temi è stata la molla che ci ha spinto a lanciare questa sfida positiva a tutti coloro che ritengono che Reindustria abbia ancora un potenziale da coltivare. La storia della società dimostra come uno scopo importante e preciso (in origine era stato l’intervento nell’area ex-Olivetti a Crema) sia la base fondamentale per trasformarla in un valore aggiunto per tutto il territorio. Oggi con il nostro intervento ritorna ad averne uno forte, incisivo e ambizioso.

venerdì 7 maggio 2010

ReIndustria, quale futuro?


di seguito un sunto dei contenuti della mia presentazione alla Consulta Economica Provinciale svoltasi questa mattina a Cremona.
...
Cos’è ReIndustria?
...
Dal punto di vista della forma giuridica, Reindustria si presenta come una società consortile a responsabilità limitata.
La sua compagine è molto articolata: è a maggioranza pubblica per il 55% del capitale e il rimanente 45% è suddiviso tra numerosi privati: associazioni di categorie, organizzazioni sindacali e banche.
La parte pubblica (55%) vede il Comune di Crema con il 17 %, la Provincia di Cremona, il Comune di Cremona, la Camera di commercio con l’11% ciascuno e il Comune di Casalmaggiore con il 5%.
Da ciò consegue che Reindustria non può dirsi l’ente strumentale di alcun socio in particolare in quanto nessuno di questi dispone, da solo, della maggioranza necessaria per determinare l’attività della società.

La storia

La missione originale
Reindustria è nata per gestire i contributi statali e regionali ottenuti in conseguenza della crisi “Olivetti” e quindi la presenza delle diverse parti fu vista, almeno in origine, come condizione di garanzia per un controllo e una trasparenza maggiori circa l’uso delle risorse.
Questa fase è stata caratterizzata da una chiara mission e da un attenta partecipazione del territorio, partecipazione facilitata dalla fase nascente dell’esperienza e dalla elevata disponibilità finanziaria.

La transizione

E’ seguita una seconda fase in cui la mission di Reindustria non risultava più così chiara e i soci si sono trovati spesso a criticare l’operato della società senza, peraltro, essere in grado di definire e indicare un ambito operativo più adeguato.
L’ultimo periodo

Negli ultimi anni i soggetti componenti di Reindustria sembrano essere riusciti ad individuare un assetto operativo più soddisfacente anche grazie ad alcune iniziative che hanno trovato un generale apprezzamento, vale a dire “il polo della cosmesi”, il lavoro per la costituzione di un “polo della meccanica”, i lavori eseguiti per conto terzi (Comuni) nella richiesta di fondi regionali e non.

Il futuro: la premessa
Il ruolo di ReIndustria non può essere definito correttamente se prima non si è definita un’ipotesi di sviluppo economico provinciale oltre che il metodo per definire tale sviluppo e per realizzarlo.

Il futuro: alcune domande
Prima di affrontare il tema specifico sul futuro della società è corretto partire dalle risposte a due domande fondamentali.
Dove e come stabilire le strategie di sviluppo territoriale?
Quali “strumenti” utilizzare per implementare le strategie?

Il futuro: le risposte
La risposta al primo quesito rientra in due strumenti che l’amministrazione provinciale ha deciso di mettere in campo.

Il Laboratorio Strategico, organo di analisi della realtà ed elaborazione e promozione di progettualità interne all’amministrazione aperto comunque al contributo di soggetti esterni.
La Consulta Economica Provinciale, luogo di raccordo tra l’amministrazione ed i vari soggetti economici e rappresentativi della società, nel quale presentare e discutere delle progettualità avanzate dall’amministrazione, nonché dei temi che potranno (anzi dovranno) essere posti all’ordine del giorno dal mondo economico e sociale della provincia.

Definiti con chiarezza gli ambiti di intervento dei due strumenti citati appare chiaro quale debba essere il ruolo di ReIndustria.
Nella società consortile non si stabilirà quale dovrà essere lo sviluppo economico della provincia.
Viceversa la discussione dovrà vertere sulla corretta progettualità da mettere in campo per addivenire allo sviluppo definito attraverso gli strumenti prima descritti.
ReIndustria: un soggetto prettamente “operativo”, ma non l’unico.

Il futuro: la “mission”
La nuova “mission”, il marketing territoriale: divenire luogo di elaborazione operativa e coordinamento delle varie iniziative volte a promuovere un percorso di costruzione di un mktg del territorio in stretta connessione con le linee di intervento sullo sviluppo definite in sede di laboratorio strategico e consulta.

mercoledì 14 aprile 2010

editoriale sull'informatore

...
al seguente link trovate la pubblicazione settimanale dell'amministrazione provinciale.
in prima pagina trovate un mio editoriale riguardante il commercio, buona lettura


http://www.provincia.cremona.it/informatore/

martedì 1 dicembre 2009

relazione al bilancio di previsione 2010...

...
di seguito la relazione che ho letto questo pomeriggio in Consiglio Provinciale:

BILANCIO di PREVISIONE 2010
Relazione dell’Assessore allo Sviluppo Economico, dott. Matteo Soccini
Il Bilancio di previsione per l’anno 2010 riunisce gli interventi previsti a sostegno delle attività produttive.
Si tratta di un programma articolato che contempla sia la realizzazione d’iniziative proprie della Provincia che l’esercizio di funzioni trasferite e/o delegate dallo Stato e dalla Regione Lombardia.
Anche per il 2010 la parte preponderante dell’attività è finanziata da fondi extra-provinciali: regionali, statali e comunitari.
Ciò determina l’organizzazione del lavoro dell’assessorato che, per necessità, deve rispondere ai vincoli posti dalle fonti di finanziamento.
Va, inoltre, ricordato come gli ambiti d’intervento siano costantemente interessati da rilevanti cambiamenti legislativi, amministrativi e organizzativi che richiedono una continua attività di adeguamento.

Accanto a questi fattori importanti per l’organizzazione e l’attività, ve ne è un altro che si è imposto già negli ultimi mesi del 2008, vale a dire la pesante crisi economico-produttiva che interessa anche la nostra provincia.
La crisi produttiva continua ad avere importanti ripercussioni e, si ritiene, che la situazione permarrà critica anche nel prossimo futuro. Tale difficile situazione investe in modo rilevante l’intera attività.
La Provincia ha deciso di affrontare la questione intervenendo – per quanto possibile - su entrambi i versanti interessati, vale a dire: le aziende e i lavoratori.
Si procederà, quindi, sia con misure di sostegno alle imprese - che ci si propone di realizzare in modo innovativo e più incisivo.

Sostegno alla costituzione di aggregazioni imprenditoriali nei settori in maggiore difficoltà, il sostegno – se possibile – all’accesso al credito delle aziende anche con modalità diverse da quelle passate, il sostegno alle esportazioni e all’innovazione. Si tratta d’interventi che la Provincia già realizzava e che devono essere ora definiti e organizzati con maggior rigore e con una maggior capacità di indirizzo, finalizzazione e integrazione con altri livelli istituzionali: Unione Europea, Governo nazionale e Regione Lombardia.

Attività produttive
Il sostegno alle attività produttive deve essere definito in stretto raccordo con il territorio con una visione complessiva, sistematica e razionale della attuale situazione di crisi, del suo impatto sulla realtà produttiva cremonese, sulle effettive possibilità di ripresa e sulle risorse effettivamente disponibili. I temi sono da qualche tempo evidenziati in diverse analisi e riguardano:
- L’innovazione produttiva, organizzativa e commerciale delle aziende cremonesi,
- Il sostegno all’attività di ricerca e alla diffusione dei suoi risultati,
- Il miglioramento della propensione all’esportazione e alla internazionalizzazione delle aziende cremonesi,
- L’accesso al credito,
- Il sostegno alle strutture di servizio del mondo imprenditoriale.
Propedeutica all’elaborazione di interventi efficaci negli ambiti suddetti è la conoscenza condivisa della effettiva situazione economica-sociale e degli obbiettivi da perseguire.
A tal fine, si ritiene utile procedere, in collaborazione con altri soggetti (pubblici e privati) secondo una modalità operativa “a rete” che comporta il coinvolgimento dei soggetti interessati e la concentrazione delle risorse sui progetti ritenuti prioritari.
La capacità di acquisire finanziamenti esterni aggiuntivi appare di fondamentale importanza non essendo gli attuali bilanci degli enti locali in grado di sostenere interventi di rilevante significato per la struttura produttiva.
L’acquisizione di tali finanziamenti richiede, però, organizzazioni in grado di provvedere secondo tempi e modalità prefissate, e questo è un elemento che localmente, presenta ancora una qualche carenza.
Al riguardo un fattore determinante sarà la collaborazione con la Regione Lombardia sia nella fase di decisione delle priorità che in quella di recupero delle risorse.

La conoscenza della struttura produttiva e del mercato del lavoro
La conoscenza della struttura produttiva provinciale è di evidenza immediata per chi intenda definire obiettivi e progetti d’intervento.
Al riguardo il Servizio Informativo Economico Sociale (SIES) verrà chiamato ad uno sforzo ulteriore per fornire informazioni e indicazioni sempre più precise sulla nostra situazione economica e sociale.
In questo periodo è in corso di ri-definizione la convenzione e lo statuto che disciplinano il Sies e la sua attività.

Il sostegno alla propensione delle aziende cremonesi verso l’esportazione e la internazionalizzazione
Per il futuro, si ritiene di intraprendere la strada dei progetti condivisi da più soggetti, sapendo di dover predisporre interventi calibrati sulle risorse disponibili, sulle esigenze e possibilità del territorio e, nello stesso tempo, fare in modo che tali esigenze siano sempre più qualificate.
L’intervento in parola è mantenuto anche nell’attuale periodo di crisi proprio per sostenere quelle imprese che mostreranno comunque un atteggiamento di apertura verso l’esterno.

L’innovazione produttiva, organizzativa e commerciale delle aziende e sostegno all’attività di ricerca
Si tratta di ambiti d’intervento presenti anche negli scorsi anni e che trovano una ragion d’essere ancora maggiore nell’attuale periodo di ciclo negativo.
L’innovazione e la ricerca sono, infatti, obiettivi strategici riconosciuti tali da tutte le analisi disponibili.
Questi enti – oltre che svolgere attività didattica - rappresentano una parte importante della nostra ricerca che potrebbe ancor di più espandersi e meglio servire il mondo produttivo.
A questo intervento deve aggiungersi il sostegno alla società “Crema Ricerche” il cui obiettivo è quello di diffondere l’innovazione nelle aziende del territorio.
Nel corso del 2010 l’Amministrazione valuterà e definirà le proprie modalità di partecipazione a “Reindustria” e a “Crema Ricerche”.
L’intervento avrà come obiettivi la razionalizzazione delle due strutture, il miglioramento complessivo dell’attività alla luce anche della mutata situazione economica.

L’accesso al credito
Il sistema provinciale degli organismi di garanzia fidi ha conosciuto una fase di rilevante trasformazione con l’adesione a organismi di livello regionale. Ciò ha comportato la necessità di una revisione dell’intervento provinciale concordata con tutte le parti interessate.
L’accesso al credito è sicuramente una delle questioni principali per tutte le aziende ma, in modo particolare, per le piccole e piccolissime aziende che caratterizzano il nostro territorio.
Potrà, quindi, essere utile valutare se mantenere il classico sostegno agli organismi di garanzia fidi oppure se inserire tale intervento in un contesto più ampio dovuto anche alla importante operazione di aggregazione che la maggior parte degli organismi di garanzia fidi cremonesi ha intrapreso nei mesi scorsi. Le iniziative saranno valutate in accordo con le parti interessate.

venerdì 24 luglio 2009

replicare o non replicare...

breve sunto della giornata...

ore 6.30 sveglia (come tutte le mattine), colazione veloce e via al lavoro.

ore 8.00 arrivo in ufficio a Milano (presso la società privata dove lavoro), riunione tutta la mattina, pomeriggio lavoro al pc.

ore 17.00 in auto verso Crema...

dalle ore 18.00 fino a questo momento (con solo una breve pausa per un boccone a cena) al lavoro per l'assessorato...

CONTROLLA I CONTI LASCIATI IN EREDITA'

I BUCHI DI BILANCIO

L'APIC ! ! !

LA CRISI ECONOMICA E GLI INTERVENTI DA FARE

E TANTO ALTRO...

e alla fine chiama un giornalista e chiede: "cosa replica ad Alloni che l'ha tirata in ballo sulla questione nucleare?"

Cosa volete che replichi...
tutto il giorno a lavorare e pensate quanta voglia ho di mettermi a polemizzare con chi ha preso una batosta elettorale e non si ferma due minuti a capirne le ragioni...

al di là della battuta il tema è serissimo e come ho detto alla stampa sarà affrontato in giunta, e non solo, nei modi, tempi e termini più opportuni.

e adesso me ne vado a dormire...

domani è un altro giorno... citazione :-)