lunedì 29 maggio 2017

AUTONOMIA | firmato il decreto, referendum il 22 ottobre.


(Lnews - Milano) "È una bella giornata, è la Festa della Lombardia, e ho firmato il decreto che stabilisce che il referendum per l'autonomia si farà domenica 22 ottobre, dalle 7 alle 23". Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni​, a Cremona, durante la conferenza stampa dopo la seduta di Giunta regionale, che si è svolta in città. 

"È un appuntamento straordinariamente importante per tutti i Lombardi, perché può significare la svolta - ha proseguito il presidente -: una nuova storia per la Lombardia, con la possibilità di tenerci le risorse che ci servono per fare tutte le cose che dobbiamo fare."

"Sono molto contento ed emozionato - ha concluso Maroni -: è il coronamento di tante battaglie e la realizzazione di un sogno. Adesso la parola passa al popolo, come è giusto che sia in ogni sistema democratico."

sabato 13 maggio 2017

#Crema2017 | addio al tortello ? ! ? ! ?


Non c'è niente da fare, quando si parla di "bandi" QuellidelPD che sgovernano da 5 anni la Città del Tortello, per il tramite della Giunta Bonaldi, danno il meglio (ovvero il peggio?!?!) di loro...

"Una grande manifestazione per promuovere il tortello cremasco ed il turismo in città" dichiaravano quando si sono inventati di soppiantare la storica Tortellata Cremasca...

Ecco il risultato, se non ci fosse la tenacia del gruppo Olimpia, nel portare avanti la propria tradizionale manifestazione, quest'estate il tortello finirebbe abbandonato come fanno certi idioti con gli animali in autostrada.
 

Congratulazioni! Con voi #CremaMigliora? Col c...o! #CremaPeggiora...

venerdì 12 maggio 2017

LEGA NORD | il programma politico di Gianni FAVA. Candidato alla carica di Segretario Federale


Programma Politico di GIANNI FAVA
Candidato a Segretario Federale della Lega Nord

IL CONGRESSO FEDERALE
- Per comprendere al meglio i motivi della mia candidatura, è bene, come sempre, ricordare brevemente gli ultimi tre anni di mandato del Segretario uscente.
Il Congresso del dicembre 2013 si celebrò con il passaggio da “Prima il Nord” ad un più sfumato, per quanto ancora apprezzabile “Futuro è indipendenza”; fu comunque un congresso dove le derive nazionaliste erano assolutamente sullo sfondo dato che la collaborazione con il FN della Le Pen si limitava ad una “comunanza di intenti sui temi dell’immigrazione della sicurezza” e non c’erano derive sovraniste che intendevano cancellare le regioni, le identità e le autonomie locali. Si parlava già della moneta unica ma Salvini, intelligentemente, sposava la tesi della Lega per la quale la crisi dell’Euro avrebbe portato a due monete diverse ed il Nord avrebbe potuto tentare di essere indipendente dal punto di vista monetario sfruttando quella più forte. Un Congresso dove i militanti erano ancora al centro dell'attività politica e la meritocrazia era il mezzo con il quale si formava la classe dirigente.


SINDACATO DEL NORD - Un congresso della Lega Nord con qualche sfumatura più di destra su alcuni temi, nonostante la Lega Nord sia sempre stato un movimento post-ideologico. In poco tempo il Segretario uscente ha invece stravolto il progetto politico attorno al quale si erano creati enormi consensi, erosi solo da vicende NON politiche, per rincorrere solo il facile consenso. Operazione intelligente, se limitata ad un periodo brevissimo ed in funzione elettorale, cosi come avvenne per le Europee. Devastante tuttavia sul lungo periodo tanto da aver rinnegato i principi cardine di un movimento che rappresentasse il vero “Sindacato del Nord” per cercare, con un partito autoreferenziale, consensi in aree che nulla hanno a che fare con la nostra storia e la nostra cultura, non solo politica ma anche etica

UN CONGRESSO DECISIVO - E’ dunque importantissimo poter discutere la linea di un movimento come la Lega Nord per l’Indipendenza della Padania: è un segnale di democrazia che non si può non apprezzare. Ed è anche un’occasione imperdibile per contribuire alla sua definizione in momento cruciale della sua storia. Le scelte che faremo al congresso saranno decisive per il futuro, perché riguardano le basi, i principi ispiratori dell’azione politica, ad ogni livello. E per ricordarci chi siamo, da dove veniamo e dove vogliamo andare.

STATO FEDERALE - . Uno Stato al servizio del cittadino, garante delle sue libertà, dei suoi diritti e della sua più completa realizzazione. Uno Stato, una comunità, che metta la Libertà al primo posto assoluto nella scala dei valori universali. La Lega storicamente combatte il centralismo, chiede meno tasse, più potere alle comunità, più sussidiarietà, in una parola vuole “meno Stato”. E maggiore libertà. 

EUROPA - L’Europa ha senso se è delle Regioni. E questo è inesorabilmente il suo futuro. Lo aveva già ipotizzato nel 1992 la Fondazione Agnelli, è stato fatto un importante passo in avanti con la costituzione della Macro Regione alpina, Istituzione ufficiale della Unione Europea di cui fanno parte le regioni del Nord, la Svizzera, l’Austria, la Baviera, la Slovenia e la Savoia; aree geografiche e socio economiche simili, con interessi simili, con visioni, culture, tradizioni e capacità di sviluppo simili. E per la Lega Nord non può che essere questo il modello: i tecnocrati di Bruxelles vanno ridimensionati drasticamente, ma con l’Europa si tratta, perché la Padania ha tutto il diritto di restare nell'Europa che conta. La Lega Nord per l’Indipendenza della Padania ha da anni scelto il modello riformista per cambiare il Paese. Questo significa che, per incidere positivamente nelle riforme a favore del Nord e del Federalismo, è necessario che la Lega governi ovunque a livello locale. Se possibile, anche a livello nazionale. E se per governare si è costretti a fare alleanze, abbiamo un solo discrimine: chi fa accordi con la Lega deve avere a cuore il territorio del Nord e la gente del Nord. 

Per questo la Lega Nord non può schierarsi pregiudizialmente e ideologicamente né a destra né a sinistra, ma solo e sempre tatticamente con chi nei fatti si dimostra più vicino alle nostre istanze. 

REGIONI AUTONOMEUn passaggio intermedio, oramai a portata di mano in Veneto e Lombardia, riguarda l’autonomia delle Regioni, mediante referendum che funge da propulsore da una parte all'attuazione delle competenze regionali indicate dalla Costituzione; dall'altra all'ottenimento di nuove e maggiori competenze, a cominciare da quelle fiscali. In sintesi: padroni di spendere a casa nostra i nostri soldi.

Più temi non fanno una Linea Politica. I temi dell’uscita dall'euro, della sicurezza, della lotta all'immigrazione indiscriminata, uniti al suo carisma e genio comunicativo, hanno portato notevoli consensi.
Ma più temi, per quanto importanti e giusti, non fanno una linea politica. Non dobbiamo farci ingannare dalla coincidenza di certe battaglie con quelle di partiti di destra, sovranisti e statalisti. Possono, e ci sono di fatto, battaglie politiche comuni, ma la Lega è una cosa diversa, perché rappresenta un popolo diverso. I consensi sono importanti, anzi decisivi per poter governare, ma diventano sterili se una volta al governo devi rispondere a interessi inconciliabili come lo sono evidentemente quelli di chi vuole trattenere e gestire più risorse nel suo territorio e chi queste ricchezze le reclama per sé pur non avendole prodotte. A volte può essere più utile all'affermazione di istanze autonomiste un consenso concentrato in poche aree geografiche se espresso da un popolo unito e coeso, politicamente omogeneo e determinato, piuttosto che un consenso più diffuso, magari anche leggermente più alto frutto della sola abilità di cavalcare temi forti, ma estemporanei, non sostenuti da una linea e da una prospettiva politica coerente. Ecco perché con il Front National di Marine Le Pen è possibile fare alleanze tattiche in chiave anti europea, ma non sodalizi strategici: siamo due realtà distanti e distinte, con storia e prospettive diverse. La Lega nord per l’Indipendenza della Padania lotta ESCLUSIVAMENTE per la libertà del Nord.

PARTITO - Auspico il rilancio di un Movimento moderno e liberale dove regni la libertà di pensiero, di parola e di azione nel rispetto dei vertici e delle istituzioni dello stesso in ogni ambito. Solo con una Lega unita che rispetti la propria tradizione e vocazione potremo finalmente diventare il Sindacato del Nord.