lunedì 21 ottobre 2013

CREMA | ampliamento e pompa di benzina all'Ipercoop. intervista all'assessore provinciale Matteo Soccini.

Intervista rilasciata al sito www.inviatoquotidiano.it
CREMA - Una richiesta che continua a sollevare critiche e proteste. Coop Lombardia vuole realizzare un ampliamento di circa 3mila metri quadri dello spazio commerciale al Gran Rondò. Ma soprattutto vuole costruire un distributore di benzina. Una pompa bianca nei pressi dell'Ipercoop.
La Giunta Bonaldi ha esaminato la richiesta e l'ha inviata dopo un parere favorevole alla Commissione di piano. Qui però è scoppiata la bagarre con il consigliere di maggioranza Matteo Gramignoli che ha minacciato le dimissioni. Subito dopo sono stati i colleghi di centrodestra a sottolineare l'anomalia della situazione, evidenziando la spaccatura che ha attraversato la coalizione di centrosinistra. Al tempo stesso le associazioni di categoria hanno cominciato a far sentire la loro voce. Asvicom e Confcommercio hanno detto chiaramente che non erano d'accordo. Ma sentiamo che cosa ne pensa Matteo Soccini, assessore provinciale al Commercio in forza alla Lega Nord.
"Faccio una premessa. Il settore della distribuzione del carburante in Italia è già stato oggetto di riforme. Ma i provvedimenti il più delle volte sono andati a incidere sulle tasche dei gestori. E' bene distinguere. Un conto è la compagnia petrolifera e un conto è il singolo gestore. Che ci ricava ben poco...".
Quale è la situazione in città e nel territorio circostante?
"Abbiamo visto più chiusure che aperture dei distributori. La crisi del settore è nota. Questo è il quadro generale…".
I benzinai hanno già chiesto al sindaco Bonaldi di non autorizzare la nuova pompa di benzina. Che cosa ne pensa?
"Vedere che l'amministrazione è disposta a concedere alla grande distribuzione la possibilità di aprire una nuova pompa in un'area dove ne sono già presenti, e nel giro di poche centinaia di metri, preoccupa. Non c'è programmazione, ma soprattutto non c'è stato il coinvolgimento delle associazioni di categoria. Vuol dire favorire una realtà grande e potente a discapito dei piccoli operatori".
Che ricadute possono esserci?
"Parliamo a tutti gli effetti di piccole aziende. Non c'è solo il gestore con la sua famiglia ma anche gli altri collaboratori. Si perderebbero posti di lavoro, come hanno fatto notare le stesse associazioni di categoria, avendo la certezza di non crearne altrettanti".
La sorprende questo comportamento da parte dell'amministrazione di Crema?
"Il Partito Democratico ha manifestato più di una volta la sua contrarietà ai centri commerciali e all'espansione della grande distribuzione. Ma solo a parole. Nei fatti stiamo assistendo all'autorizzazione in sordina di un ampliamento di 3mila metri e a una nuova iniziativa in un settore fortemente colpito dalla crisi...".
Qual è il suo parere?
"E' noto che Regione Lombardia ha sospeso fino alla fine dell'anno la costruzione di nuovi centri commerciali o le espansioni di quelli esistenti. In questi mesi è in corso la revisione del testo unico del commercio. Giustamente la Giunta Maroni ha ritenuto non corretto agevolare la nascita di ipermercati mentre stanno per essere riscritte le regole della grande e piccola distribuzione, comprese le Coop e i negozi di vicinato. Credo che questo sia il modo idoneo per affrontare il problema".
Qual è il suo giudizio e che cosa si sente di dire al sindaco Bonaldi?
"La Giunta Bonaldi non fa che parlare di dialogo e partecipazione. Bene, che organizzi un tavolo dove possono parlare tutti. A partire dalle associazioni che tutelano gli interessi degli operatori in modo legittimo. Mi sembra che la Giunta non abbia fatto questo passaggio e continui a rifiutare un confronto vero con l'esterno, ragionando solo al proprio interno".
Ci sono sedi istituzionali dove ciò accade?
"Pensiamo ai distretti del commercio dove sono all'ordine del giorno le problematiche emerse dall'insediamento dei grandi centri commerciali. Gli ipermercati, nelle città di piccola o media grandezza come Crema o Cremona, dove sono stati costruiti alle porte dell'aggergato urbano, hanno provocato problemi. In entrambi i casi la presenza della Coop ha impattato duramente sul tessuto commerciale del centro cittadino. Una situazione evidente a tutti".
Lei è un amministratore. Come si sentirebbe se al posto della Bonaldi ci fosse lei?
"Proverei un grande imbarazzo. Non deve essere un esercente a scoprire dai giornali che cosa sta accadendo, ma deve essere l'amministrazione a informare. E' sbagliato il metodo seguito dal sindaco Bonaldi e dalla sua Giunta".
Che cosa è successo secondo lei e che cosa consiglia per uscire dall'empasse?
"A voler essere benevoli, si è trattato di una dimenticanza. A voler essere maligni, non può che venire in mente che fra Ipercoop, Partito Democratico e Giunta di centrosinistra ci possa essere un rapporto particolare. Ma le malignità le lascio alle persone che non hanno nulla da fare. Comunque, nulla è perduto. La Bonaldi può sempre alzare il telefono e chiamare le associazioni e i benzinai che oggi lamentano di non essere stati interpellati su un aspetto cruciale. Se operatori, dipendenti, famiglie sono in allarme, e lo sono perché nessuno ha avuto l'accortezza di informarli, è giusto intervenire, far vedere le carte, aprire le porte dell'aministrazione, agevolare il dialogo e il confronto". 

mercoledì 2 ottobre 2013

Comunicato Stampa | LEGA NORD CREMA - LOMBARDIA: La Lega Nord di Crema aderisce al Comitato per la Risoluzione 44 (CoLoR44) per il riconoscimento del principio di autodeterminazione della Lombardia.

CREMA, 2 ottobre 2013 – Nelle scorse settimane la Direzione Cittadina della Lega Nord ha deliberato l’adesione del Movimento al “Comitato per la Risoluzione 44”, avente come obiettivo il riconoscimento ai cittadini della Lombardia del diritto all’autodeterminazione.

Nel testo della risoluzione, dopo una lunga premessa che ricorda le numerose fonti del diritto internazionale che tutelano il principio di autodeterminazione dei popoli, s’impegna il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia ed il Presidente della Giunta regionale della Lombardia ad attivarsi, con ogni risorsa a disposizione del Consiglio regionale e della Giunta regionale, per avviare urgentemente con tutte le istituzioni dell’Unione europea e delle Nazioni Unite le relazioni istituzionali che garantiscano l’indizione della consultazione referendaria innanzi richiamata al fine di accertare la volontà del popolo lombardo in ordine alla propria autodeterminazione sino anche alla dichiarazione di indipendenza.

Un principio, quello all’autodeterminazione che in molte parti d’Europa, dalla Catalogna alla Scozia passando per il Veneto, è ogni giorno maggiormente riconosciuto.

Per marcare maggiormente il proprio sostegno alla Risoluzione è stata presentata all’attenzione del Consiglio Comunale di Crema una mozione che prevede, richiamandosi ai contenuti del documento del Comitato, di approvare la risoluzione promossa da CoLoR44, risoluzione per l’autodeterminazione del Popolo Lombardo da presentare al Consiglio Regionale della Lombardia, per avviare un percorso istituzionale atto a indire un referendum per l’indipendenza della Lombardia, sul modello dell’analoga risoluzione approvata dal Consiglio Regionale del Veneto.


Contestualmente si impegna il Consiglio Comunale del Comune Crema a farsi promotore della risoluzione presso tutti gli enti competenti e presso i cittadini stessi di Crema, auspicando, infine, che un tale impegno venga assunto da altri Consigli comunali per una battaglia di libertà che riguarda tutto il popolo Lombardo senza distinzioni di fede politica. 

LEGA NORD | Sezione di Crema